I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Genoa vs Gennaker
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Allora, dato che pare sia richiesta una risposta seria 32:

se si progetta e si realizza un genoa con la grammatura e la forma di un reacher e le dimensioni del genoa, si otterrà un reacher più piccolo di quanto dovrebbe essere, dunque renderà nelle andature prossime al traverso (apparente) più del genoa canonico, ma meno di quanto potrebbe fare se dimensionato da reacher; inoltre non potrà essere usato come genoa perchè per la sua forma non renderà come il genoa in bolina, ed in particolare con aria sostenuta farà sbandare la barca e probabilmente, a causa della grammatura insufficiente, si deformerà e si romperà e tantomeno potrà essere usato ridotto avvolgendolo parzialmente.

C'è qualcosa che non è chiara ?

P.S. col gennaker non c'è storia .... è una cosa completamente diversa ed imparagonabile.
se tiri su un fiocco light il comportamento e' diverso a parita di stazza da quello del medio, pure coi genny si soo differenze, ma tra le due tipologie il confronto non c'e', e' inutile che tangoni e molli li strallo.. il gib sopravento non ci viene e la bolina col genny non ce la fai.

se li confronti al traverso... il tiro di un asimmetrico, magari fatto apposta e' sicuramente maggiore.
Intanto grazie a tutti quelli che stanno rispondendo a questa strana domanda perché comunque ci sono interessanti spunti.

Provo a metterla in maniera diversa, perché probabilmente la parola genoa incasina troppo le carte.

Se prendessi un vecchio gennaker e sul bordo d'entrata tagliassi la parte di tessuto che genera l'allunamento positivo, e vi cucissi un gratile in modo da poterlo inferire nell'avvolgifiocco cosa otterrei (a parte aver fatto una cag...ta)?

A mio parere sarebbe equivalente a chi mura il gennaker sul musone e poi va in giro pure con la drizza del gennaker stra cazzata.

Chiaramente il tutto riferito ad un contesto di andare a passeggio.
Esperimento interessante, fallo e poi ci fai sapere. Non penso che qualcuno ti abbia preceduto.
(17-11-2020 22:52)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Esperimento interessante, fallo e poi ci fai sapere. Non penso che qualcuno ti abbia preceduto.

E chissà come mai ...Smiley4Smiley4
Certo che la fantasia non manca...
Se interpreto bene la questione, qui mi sembra di capire che l'unica cosa è quella di voler eliminare l'allunamento positivo del gennaker creando al suo posto un bordo di attacco dritto e ben cazzato.
Il vero motivo lo ignoro ma facendo qualche supposizione potrebbe essere un tentativo di capire (chiedendo agli esperti) se si potrebbe gestire meglio il gennaker in solitario magari anche con qualche ondina dove la parte di allunamento positivo, se si è in solitaria, con il pilota automatico crea un pò di sbattimento.
Oppure potrebbe essere anche un tentativo di capire (chiedendo sempre agli esperti) se si potrebbe utilizzare un gennaker tagliato a mo di genoa in modo tale da perdere un pochino delle sue prestazioni quando lo si usa come gennaker e guadagnarle invece quando si usa appunto come genoa bolinando larghi.
Insomma, mi pare che si stia cercando di capire se invece di spendere una cifra X+Y per comprarsi un gennaker ed un code 0, accontentandosi di perdere un pò di prestazioni da una parte e guadagnarle un pò dall'altra, sia pure non avendo il 100% da nessuna parte si possa però spendere solo una cifra Z per comprare un ibrido che faccia un pò da tutto ed un pò da niente ma in questo caso mi pare gli esperti abbiano già risposto adeguatamente fugado ogni dubbio in proposito.... Smiley4
se vuoi la moglie calda tra le lenzuola sicuramente non sarà una buona casalinga, e viceversa.

Se preferisci la mogli "calda" fatti il gennaker e metti in conto di avere qualche paio di corna, o una bella caramella sullo strallo ogni tanto
se preferisci la moglie casalinga fatti il genoa avvolgibile, sicuro ed affidabile.

Oppure, come tanti, ti tieni la moglie casalinga e ti fai l'amante per divertirti, mettendo in conto che spendi di più e potresti avere qualche rogna...
(19-11-2020 10:55)gorniele Ha scritto: [ -> ]se vuoi la moglie calda tra le lenzuola sicuramente non sarà una buona casalinga, e viceversa.

Se preferisci la mogli "calda" fatti il gennaker e metti in conto di avere qualche paio di corna, o una bella caramella sullo strallo ogni tanto
se preferisci la moglie casalinga fatti il genoa avvolgibile, sicuro ed affidabile.

Oppure, come tanti, ti tieni la moglie casalinga e ti fai l'amante per divertirti, mettendo in conto che spendi di più e potresti avere qualche rogna...

Cosa vuol dire l'esperienza, lucidità e acutezza disarmante, da vero esperto 35Thumbsupsmileyanim
(15-11-2020 22:31)cmv88 Ha scritto: [ -> ]Una domanda forse un po' strana, anche perché molto teorica.
Ammettendo di avere un genoa e un gennaker con la stessa superficie e la stessa grammatura, quanto si discostano ( a spanne) le performance delle due vele alle varie andature?

Oppure girando la domanda a parità di tutti gli altri parametri, quali sono vantaggi e svantaggi a livello di performance delle vele infierite rispetto a quelle libere?
Il quesito è assurdo.
Avrò tanta fantasia ma non sono l'unico.

Sembra che la ditta deltavoiles abbia basato il suo successo proprio su una vela abbastanza simile a quello che avevo in mente (a parte che io vorrei inferirla).

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(Immagine presa da internet)

Lato d'entrata da Code 0 e il resto della vela da SPI assimmetrico. Lo chiamano code D. E la cosa sembra avere un discreto successo sulle coste francesi.

Ora infierendola perderei certamente ancora in performance, ma la domanda è quanto? Perché a mio parere in crociera la vela migliore non è la più performante ma quella facile da usare, e che quindi viene sfruttata piuttosto che rimanere chiusa nel gavone.
Sul code D ci sono vecchie discussioni che esaminano questo prodotto che poi fanno quasi tuue le velerie con vari nomi.
(19-11-2020 10:55)gorniele Ha scritto: [ -> ]se vuoi la moglie calda tra le lenzuola sicuramente non sarà una buona casalinga, e viceversa.

Se preferisci la mogli "calda" fatti il gennaker e metti in conto di avere qualche paio di corna, o una bella caramella sullo strallo ogni tanto
se preferisci la moglie casalinga fatti il genoa avvolgibile, sicuro ed affidabile.

Oppure, come tanti, ti tieni la moglie casalinga e ti fai l'amante per divertirti, mettendo in conto che spendi di più e potresti avere qualche rogna...

paragone tanto bello e divertente, quanto calzante
(19-11-2020 22:08)cmv88 Ha scritto: [ -> ]Avrò tanta fantasia ma non sono l'unico.

Sembra che la ditta deltavoiles abbia basato il suo successo proprio su una vela abbastanza simile a quello che avevo in mente (a parte che io vorrei inferirla).

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Lato d'entrata da Code 0 e il resto della vela da SPI assimmetrico. Lo chiamano code D. E la cosa sembra avere un discreto successo sulle coste francesi.

Ora infierendola perderei certamente ancora in performance, ma la domanda è quanto? Perché a mio parere in crociera la vela migliore non è la più performante ma quella facile da usare, e che quindi viene sfruttata piuttosto che rimanere chiusa nel gavone.
Immagino che già ci abbiano pensato, i francesi di Deltavoiles. Il fatto che non lo abbiano realizzato è ulteriore conferma che una vela da andature portanti richiede un taglio grasso e un allungamento positivo della balumina che non puoi avere con una vela inferita. Aggiungerei pure che se tagli l'allunamento positivo ad un gennaker e ci metti un gratile per inferirlo ti trovi una vela con il grasso innaturalmente spostato nel bordo d'ingresso e che avvolgendosi farà un salsicciotto inguardabile, pronto a strapparsi alla prima botta di vento.
Questa la mia opinione, per il pochissimo che vale la mia esperienza ma solo ragionando sulle forme e sugli utilizzi delle vele.
Ma infatti: probabilmente il nostro amico continua guardare le vele solo di lato, con una visione quindi di superficie, a due dimensioni. Se provasse a considerare il gennaker per quello che è: bello grasso e gonfio. Che addirittura si porta con la ghinda mai tesa, anzi con una bella curva. Non può immaginare che si possa raddrizzare.
Forse basterebbe ricordare che la parola “gennaker” è derivata dall’insieme delle parole: “genoa” e “spinnaker”.
(20-11-2020 09:15)gorniele Ha scritto: [ -> ]Immagino che già ci abbiano pensato, i francesi di Deltavoiles. Il fatto che non lo abbiano realizzato è ulteriore conferma che una vela da andature portanti richiede un taglio grasso e un allungamento positivo della balumina che non puoi avere con una vela inferita. Aggiungerei pure che se tagli l'allunamento positivo ad un gennaker e ci metti un gratile per inferirlo ti trovi una vela con il grasso innaturalmente spostato nel bordo d'ingresso e che avvolgendosi farà un salsicciotto inguardabile, pronto a strapparsi alla prima botta di vento.
Questa la mia opinione, per il pochissimo che vale la mia esperienza ma solo ragionando sulle forme e sugli utilizzi delle vele.

é un tipo di vela che si fa da anni con nomi diversi da veleria a veleria in quanto il nome Code D è registrato, a mio avviso è anche la miglior soluzione per la crociera, si gestisce quasi come un genoa e ha una resa poco inferiore a un gennaker, però inferirla su un avvolgifiocco ha poco senso, in primis perchè non hai la possibilità di ammainarla facilmente e poi non riesci a dargli catenaria nei laschi, è una vela da frullone bottom up che tra l'altro costa meno di un avvolgifiocco
(19-11-2020 22:08)cmv88 Ha scritto: [ -> ]Avrò tanta fantasia ma non sono l'unico.

Sembra che la ditta deltavoiles abbia basato il suo successo proprio su una vela abbastanza simile a quello che avevo in mente (a parte che io vorrei inferirla).

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Lato d'entrata da Code 0 e il resto della vela da SPI assimmetrico. Lo chiamano code D. E la cosa sembra avere un discreto successo sulle coste francesi.

Ora infierendola perderei certamente ancora in performance, ma la domanda è quanto? Perché a mio parere in crociera la vela migliore non è la più performante ma quella facile da usare, e che quindi viene sfruttata piuttosto che rimanere chiusa nel gavone.

ne ho prese tante di sbandate come la tua da giovane, mio padre mi agevola sempre, e nel frattempo diceva a mia madre: non e' un grullo, vedrai che appena si accorge che non si puo gli passa.

caccia sti spiccioli e provala, non c'e' nulla di peggio che rimanere con una mano davanti e una dietro in mezzo a gente che ridacchia.

non c'e' mica bisogno che dopo torni qui a fare autocritica.. la provi e se non funziona puoi sempre tenertelo per te.
ciao
Con il contagocce ma qua e là qualche risposta utile arriva.

Ricordatevi che non vi è solo la regata e spesso la validità di un prodotto non la fanno le performance ma quanto questo corrisponda alle richieste/bisogni di progetto iniziale.La storia è piena di prodotti top che non hanno avuto successo e ciofeche che invece hanno sbancato. E spesso la differenza è proprio lì, rispondere ad un bisogno.

Non ci vuole un genio per capire che una vela infierita alle portanti renderà meno di una non e viceversa.

Però ci sono mille sfumature tra il bianco e il nero. E forse tra queste potrebbero esserci il grigio che cerco io.

Ed è qui che mi servirebbero le opinioni di chi veramente sa.

Non è il mio mestiere ma immagino che un velaio possa dare un indicazione spannometrica. O semplicemente dire una vela con caratteristiche simili a un gennaker, rollabile su rullafiocco opererebbe in un range da XXX a YYY.
(20-11-2020 21:22)ZK Ha scritto: [ -> ]ne ho prese tante di sbandate come la tua da giovane, mio padre mi agevola sempre, e nel frattempo diceva a mia madre: non e' un grullo, vedrai che appena si accorge che non si puo gli passa.

caccia sti spiccioli e provala, non c'e' nulla di peggio che rimanere con una mano davanti e una dietro in mezzo a gente che ridacchia.

non c'e' mica bisogno che dopo torni qui a fare autocritica.. la provi e se non funziona puoi sempre tenertelo per te.
ciao

Diciamo che mi piace sperimentare, in tutti gli ambiti, e spesso quella che magari risulta essere una cantonata per un progetto attuale e una risorsa per un progetto futuro.

Questo principio lo applico a quasi tutto, d'altronde come si dice l'esperienza è la somma dei nostri insuccessi.

Quindi la cosa non mi spaventa, come non mi spaventerebbe nemmeno fare autocritica se il risultato non corrispondesse alle mie aspettative.

Tra i miei difetti però c'è quello di essere estremamente oculato nelle spese (modo gentile per non autodefinirmi tirchio), anche perché data la grande varietà di hobby e passioni tanti pochi fanno assai. Quindi ascolto ben volentieri le esperienze altrui prima di prendere la mia decisione se buttare soldi in una sperimentazione che so già dare risultati scarsi secondo i canoni comuni, ma che potrebbe comunque darmi qualche soddisfazione.
il concetto per le vele e' che quello che funziona per la poppa non funziona per la bolina, e viceversa.
il corredo di fiocchi di una barca da regata e' di 5 vele.
cambiano al variare dell' intensita del vento .. da il ws, il lyght, il medio il 3 e il 4.
di gennaker il numero sensato e' 4, sulle rande mi taccio, di fatto i sistemi di rating ne hanno ridotto il numero a 1, pero poterne armare almeno un paio non sarebbe male.. poi co tutte ste vele voglio vedere dove lo metti il resto

e'molto interessante il modo dei ministi che hanno un numero piccolo di vele imbarcabili, forse sono loro gli unici che sperimentano sul serio e come penso sia giusto sono piu o meno tutti molto attenti a quello che spendono, in un mondo che e' meglio la piu grande, anche se di fatto uno scoglio, per e e' sempre un piacere confrontarmi col piccolo e risparmioso... altro pensare che puoi togliere il giro d' albero ad una vela da poppa ed ottenere cosi una vela da bolina... non l' ha ordinato il dottore che una barca sia efficiente di bolina... pero se la puo fare secondo me e' meglio.
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