I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Una furbata: alternatore 220v sincrono monofase
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(26-12-2020 18:52)santicuti Ha scritto: [ -> ]mia esperienza
- jaguar 1987 5300cc 217kW 295CV, sempre andato a 90 max 100 all'ora in pianura (molto ma molto lontano dal 80/90% del carico max) e funziona come un orologio dopo 43 anni.;
- la temperatura di esercizio del mio d2-55 la raggiungo pure in folle, quello che cambia è il tempo che ci metti a raggiungerla.
eh si il mondo è bello perche vario

PS:
fabino, se ti ritrovi da qualche parte qualche foto su come erano fatti i supporti di montaggio di quei generatori su relativi motori, su quale era il sistema di inserimento/disinserimento sarebbe cosa utilissima e graditissima

Purtroppo foto non ne ho, un paio ricordo avevano una frizione magnetica, altri sempre in presa.

Fabio
Caro Tommaso aspetto con ansia la tua installazione sperimentale e per quanto riguarda la staffa nulla di più semplice. Guarda come è fatta la mia dove sopra ci ho piazzato la pompa del desalinatore ma va benissimo anche per l’eventuale alternatore 220V di cui parli.
Detto questo però non ho capito bene una cosa: è vero che parli di autoregolato ed è vero che non ho approfondito la questione ma quando ricarichi le batterie in rada il motore non ha gli stessi giri di quando vai in crociera quindi mi chiedevo se riusciresti a ricaricare allo stesso modo le batterie quando fai girare il motore a 900/1000 giri in rada e quando fai girare il motore a 1800/2000 quando vai in crociera ?
Che io sappia gli alternatori che producono corrente alternata devono girare a giri costanti il gruppo elettrogeno ha un sistema che all'aumentare della richiesta di energia "accelera" il motore termico mantenendo costante il numero dei giri.
Mi resta difficile capire come sia possibile farlo con un alternatore collegato al motore della barca.
(26-12-2020 22:34)ecotango Ha scritto: [ -> ]Che io sappia gli alternatori che producono corrente alternata devono girare a giri costanti il gruppo elettrogeno ha un sistema che all'aumentare della richiesta di energia "accelera" il motore termico mantenendo costante il numero dei giri.
Mi resta difficile capire come sia possibile farlo con un alternatore collegato al motore della barca.

condivido, comunque a mio parere resta il problema del rumore.... forse conviene considerare (costo a parte) un eventuale gruppo insonorizzato tipo Paguro.... qualcuno ha info??
(26-12-2020 22:34)ecotango Ha scritto: [ -> ]Che io sappia gli alternatori che producono corrente alternata devono girare a giri costanti il gruppo elettrogeno ha un sistema che all'aumentare della richiesta di energia "accelera" il motore termico mantenendo costante il numero dei giri.
Mi resta difficile capire come sia possibile farlo con un alternatore collegato al motore della barca.

per togliere dalla rete il mio garage-officina, mi sono regalato un piccolo generatore da 6 kw.
ha un relativamente piccolo alternatore accoppiato ad un gruppo inverter ad onda sinusuidale molto raffinato.
sta al minimo se tengo accese solo le luci e aumenta i giri all' aumentare del carico. regge bene pure l' aspirapolvere e il compressore, va in crisi con la saldatrice a tutta potenza.
questo e' lo stato dell' arte della generazione di corrente ad oggi, la qualita dell' onda e' ottimale e la frequenza non dipende piu dai giri del motore.

c'e' da chiedersi se, specie d' estate valga la pena di tenere acceso un motore entrobordo, che vibra, fa caldo e pure rumore.
io faccio il tifo per due pannelletti fotovoltaici e un controllo rigoroso dei consumi, una ventina di anni fa mi portavo dietro un piccolo generatore che mettevo sul gommino, e certo che se uno ama le rade affollate qualcuno che protesta lo trova di sicuro... pure se acceso e' il motore della barca.
Pietro
Questo sistema prevede un generatore, tipo quelli di cui ho messo i link e che per 5 kw costano un paio di cento euro, in cui la frequenza della tensione ac in uscita e proporzionale al numero di giri (3000 giri come nel mio mase che mi voglio togliere da torno), per cui è da utilizzare solo in rada né più né meno di come utilizzo il mio ma se, impostando il numero di giri motore in modo che l’alternatore giri a 3000.
Inoltre, certo, mi sto provvedendo anche per un fotovoltaico, ma se vuoi utilizzare 18000 btu, del pannello ci fai poco
(27-12-2020 10:02)Riccardo Pas de deux Ha scritto: [ -> ]forse conviene considerare (costo a parte) un eventuale gruppo insonorizzato tipo Paguro.... qualcuno ha info??

Io sono interessato al tema e sono giunto alla conclusione che la soluzione è quella di installare un generatore diesel, insonorizzato bene, tipo Paguro o Fischer Panda o...Costa ed ingombra, ma se devo tenerlo acceso per vario tempo, non vedo altre soluzioni.
I pannelli li ho, ma ingombrano e quando non cè il sole non funzionano. I ventoloni fanno rumore a non producono granché.
Tenere il motore della barca acceso per ore, facendolo girare al minimo, rovina il motore e questo nn mi piace. Un amico che sta di solito in Grecia ha avuto problemi al motore proprio per questo.
Avendo un generatore che funziona, si possono usare elettrodomestici AC che costano 1/3 di quelli CC e sono ben più collaudati ed affidabili. Un congelatore a pozzetto AC costa 250euri, uno a 12 (o24) V costa 800euri

P.S. @santi...: se ti vuoi disfare del Mase, fammi sapere qualcosa.
(27-12-2020 11:07)santicuti Ha scritto: [ -> ]Pietro
Questo sistema prevede un generatore, tipo quelli di cui ho messo i link e che per 5 kw costano un paio di cento euro, in cui la frequenza della tensione ac in uscita e proporzionale al numero di giri (3000 giri come nel mio mase che mi voglio togliere da torno), per cui è da utilizzare solo in rada né più né meno di come utilizzo il mio ma se, impostando il numero di giri motore in modo che l’alternatore giri a 3000.
Inoltre, certo, mi sto provvedendo anche per un fotovoltaico, ma se vuoi utilizzare 18000 btu, del pannello ci fai poco

Di questo avevo il timore ma come detto, la cosa sembra interessante anche al di là dei pannelli fotovoltaici e di conseguenza aspetto con ansia le tue sperimentazioni. Però facendo la parte dell’avvocato del diavolo in modo costruttivo e non polemico, qui mi sorgono un paio di dubbi dei quali credo tu debba tenerne in considerazione.
Il primo, visto che la frequenza è rapportata ai giri motore, nel caso tu voglia sostituire completamente l’alternatore 12V con quello 220V, è quello che devi obbligatoriamente trovare un modo di rapportare i giri motore in modo variabile perchè altrimenti, se lo rapporti per la velocità di crociera poi quando lo usi in rada devi tenere il motore a manetta; se invece lo rapporti per il motore che gira a bassi regimi quando sei in rada, poi quando navighi a regime di crociera la frequenza va a farsi benedire e forse questo è il problema principale perchè si sono sempre usati motori dedicati per lo scopo. Il secondo dubbio è quello che, seppur tu lasciassi l'alternatore di serie e monteresti quest’altro ben rapportato da utilizzare solo quando sei in rada, dovresti comunque trovare il modo di applicare un’autoregolazione al motore perchè se messo ad occhio è soggetto a variazioni che ripercuotendosi sulla frequenza potrebbero sballare l’onda sinusoidale con il rischio di rompere tutto quello che è collegato alla 220V.
Da buon tecnico quale sei sono sicuro che stai già valutando queste problematiche non trascurabili e fammi sapere come le risolverai che la cosa mi interessa.
Ok ok tutto vero quanto riportato e sicuramente tutti con ragione.
Io dico e vorrei fare una cosa diversa, che è, a mio modo di veder, nello spirito del forum e degli appassionati diciamo un po’ smanettoni.
Un mase da 5 kw, tipo is5.0 che io ho, costa 7/8 mila euro, quello nei link 200, più 100 di brache autoprodotte.
Crediti anche il Made ha i suoi problemi.
Il numero di giri a cui funzionare non sarebbe il minimo ma circa il 50% del regime rotativo max, che con il carico stimato da alimentare porterebbe ad una pressione media di esercizio non molto lontana da quella sufficiente ad evitare la rottura del film di lubrificante e la creazione di depositincarboniosi.
Ritengo sia una strada da provare, è tempo permettendo lo farò.
Tommaso, sai che sono smanettone anche io e come tale non mi riferivo affatto ai vari problemi di lubrificazione ecc. che potrebbe avere il motore se gira a bassi od ad alti regimi. Di tali problemi non ne ho tenuto conto minimamente, semmai sarà da farlo, sarà un problema da affrontare a seguire.
Io mi riferivo al fatto che far girare un motore al 50% del suo regime in rada, al di là dei problemi che il motore può avere o meno, credo sia una cosa che ti faccia litigare continuamente con tutti ed in mezzo a tanti rischi di trovare anche qualche matto e la cosa, almeno per me, mi renderebbe la vacanza stressante al punto tale che per me non ne varrebbe più la pena ma è una cosa soggettiva.
In seconda battuta mi riferivo al fatto che se i rapporti giri/frequenza sono rapportati per quando il motore gira al 50%, cosa succede al relativo caricabatterie collegato quando invece il motore gira al minimo in manovra od al 70% in regime di crociera ? Il caricabatterie si rompe oppure in quei casi va scollegato l’alternatore 220V lasciando operativo invece quello 220V?

Io credo che da buoni smanettoni invece dovremmo trovare il modo di abbinare all’alternatore 220V un variatore di giri controllato elettronicamente che possa mantenere gli stessi giri all’alternatore pur variando quelli del motore principale oppure, forse anche più semplice, lasciare l’alternatore 12V operativo e far funzionare quello a 220V solo quando sei in rada e magari rapportandolo in modo tale che faccia 3000 Rpm quando il motore principale invece ne fa solo 1000. Ovviamente la mia è solo un’idea e sarebbe anche facilmente percorribile
(27-12-2020 12:10)orteip Ha scritto: [ -> ]Tommaso, sai che sono smanettone anche io e come tale non mi riferivo affatto ai vari problemi di lubrificazione ecc. che potrebbe avere il motore se gira a bassi od ad alti regimi. Di tali problemi non ne ho tenuto conto minimamente, semmai sarà da farlo, sarà un problema da affrontare a seguire.
Io mi riferivo al fatto che far girare un motore al 50% del suo regime in rada, al di là dei problemi che il motore può avere o meno, credo sia una cosa che ti faccia litigare continuamente con tutti ed in mezzo a tanti rischi di trovare anche qualche matto e la cosa, almeno per me, mi renderebbe la vacanza stressante al punto tale che per me non ne varrebbe più la pena ma è una cosa soggettiva.
In seconda battuta mi riferivo al fatto che se i rapporti giri/frequenza sono rapportati per quando il motore gira al 50%, cosa succede al relativo caricabatterie collegato quando invece il motore gira al minimo in manovra od al 70% in regime di crociera ? Il caricabatterie si rompe oppure in quei casi va scollegato l’alternatore 220V lasciando operativo invece quello 220V?

Io credo che da buoni smanettoni invece dovremmo trovare il modo di abbinare all’alternatore 220V un variatore di giri controllato elettronicamente che possa mantenere gli stessi giri all’alternatore pur variando quelli del motore principale oppure, forse anche più semplice, lasciare l’alternatore 12V operativo e far funzionare quello a 220V solo quando sei in rada e magari rapportandolo in modo tale che faccia 3000 Rpm quando il motore principale invece ne fa solo 1000. Ovviamente la mia è solo un’idea e sarebbe anche facilmente percorribile

Pietro caro, il mio riferimento era ad altra considerazione.
Spesso sento dire che per sentito dire, il diesel a basso numero di giri lavora male, senza una considerazione più o meno analitica di quale sia questo regime rotativo minimo da cui rifuggire.
Le rotture di film lubrificante, come I depositi carbonio sono legati a basse pressioni medie di esercizio che quadraticamente sono legate al numero di giri.
Tu, se non sbaglio, più o meno come me, crocieri ad 1800/1900 giri che sono il 60% del max, e quand’anche volvo dice di girare a 2100/2400 sul nostro d2-55, io depositi carbonio sì ad oggi non ne ho avuti e penso nemmeno tu.
Io il Made c’è lho ed e insonorizzato e ti posso assicurare che mettere il d2 a 1200-1500 giri o tenere il mase acceso, come rumore e la stessa cosa.
Poi inoltre il sistema è da far funzionare ad un determinato numero di giri piuomeno prefissato, non in manovra o in crociera, più o meno come la tua pompa alta pressione del dissalatore che non può funzionare bene sia a 500 che a 3000 giri.
Certo tutto e un compromesso, ma ai compromessi siamo abituati.
Sul controller penso sia molto problematico e dovrebbe intervenire in modo che a variare dell acceleratore del d2 porti in uscita del gen sempre la stessa frequenza, difficile senza posporre più o meno Una sorta di invertir che campioni la forma d’onda disponibile in out generator e la sistemi per riportarla a 50 hz, e non sono ancora a quello step.
(27-12-2020 12:27)santicuti Ha scritto: [ -> ]Pietro caro, il mio riferimento era ad altra considerazione.
Spesso sento dire che per sentito dire, il diesel a basso numero di giri lavora male, senza una considerazione più o meno analitica di quale sia questo regime rotativo minimo da cui rifuggire.
Le rotture di film lubrificante, come I depositi carbonio sono legati a basse pressioni medie di esercizio che quadraticamente sono legate al numero di giri.
Tu, se non sbaglio, più o meno come me, crocieri ad 1800/1900 giri che sono il 60% del max, e quand’anche volvo dice di girare a 2100/2400 sul nostro d2-55, io depositi carbonio sì ad oggi non ne ho avuti e penso nemmeno tu.
Io il Made c’è lho ed e insonorizzato e ti posso assicurare che mettere il d2 a 1200-1500 giri o tenere il mase acceso, come rumore e la stessa cosa.
Poi inoltre il sistema è da far funzionare ad un determinato numero di giri piuomeno prefissato, non in manovra o in crociera, più o meno come la tua pompa alta pressione del dissalatore che non può funzionare bene sia a 500 che a 3000 giri.
Certo tutto e un compromesso, ma ai compromessi siamo abituati.
Sul controller penso sia molto problematico e dovrebbe intervenire sullacceleratore del d2 e non sono ancora a quello step.

Ho avuto la corriosione del riser per le correnti galvaniche dovute ai differenti metalli in gioco poi brillantemente risolta ma depositi carboniosi mai come mai ho avuto problemi di lubrificazione pur navigando da 16 anni ad un regime di crociera massimo di 1800 rpm. Il mio motore non sà nemmeno cosa ci sia scritto sul contagiri al di sopra dei 2000 rpm....19
Per quanto riguarda la pompa del mio desalinatore questa si che può lavorare a 1000 come a 3000 giri ma assolutamente non li può variare in fase di lavoro altrimenti o non produce o, se non ci fosse la valvola di sicurezza, scoppierebbe la pompa. Sono io che decido preventivamente a quanto farla lavorare: dal momento che non carico mai in rada dove tutti gli altri scaricano, quando sono in navigazione metto il motore al numero di giri che voglio io (con la marcia od a folle se vado a vela) e poi regolo la pressione su quel numero di giri che non deve variare. Se il regime cala il desalinatore non produce, se il regime si alza la pompa va in sovrapressione e scarica a mare. Stessa cosa dovrebbe valere per la frequenza dell’alternatore 220V.
Tommaso, per il regolatore di giri partendo dal presupposto che la pressione dell’olio è rapportata al numero di giri, con un trasduttore di pressione ed un piccolo circuitino elettronico si può tranquillamente agire sulla leva dell’accelleratore ma non dalla manetta ma direttamente sulla pompa. Questa sarebbe la parte più facile da fare nel progetto e d'altronde è anche lo stesso sistema che usa il tuo mase con la differenza che lui non ha il circuito elettrico ma lo fa in modo meccanico. Una leva ed una molla pretarata.
(27-12-2020 12:58)orteip Ha scritto: [ -> ]Per quanto riguarda la pompa del mio desalinatore questa si che può lavorare a 1000 come a 3000 giri ma assolutamente non li può variare in fase di lavoro altrimenti o non produce o, se non ci fosse la valvola di sicurezza, scoppierebbe la pompa. Sono io che decido preventivamente a quanto farla lavorare: dal momento che non carico mai in rada dove tutti gli altri scaricano, quando sono in navigazione metto il motore al numero di giri che voglio io (con la marcia od a folle se vado a vela) e poi regolo la pressione su quel numero di giri che non deve variare. Se il regime cala il desalinatore non produce, se il regime si alza la pompa va in sovrapressione e scarica a mare.
è esattamente quello che vorrei fare io, per ora ... far lavorare il generatore ad un numero di giri impostato, tale che sul gen ce ne siano 3000, perche, parafrasandoti, con un regime inferiore o superiore lavora male (non mi da 50 hz) e cioè, sempre parafrasandoti, non "produce" "o scarica a mare" ... poi questo regime posso averlo anche in movimento.


(27-12-2020 12:58)orteip Ha scritto: [ -> ]Stessa cosa dovrebbe valere per la frequenza dell’alternatore 220V.
Tommaso, per il regolatore di giri partendo dal presupposto che la pressione dell’olio è rapportata al numero di giri, con un trasduttore di pressione ed un piccolo circuitino elettronico si può tranquillamente agire sulla leva dell’accelleratore ma non dalla manetta ma direttamente sulla pompa. Questa sarebbe la parte più facile da fare nel progetto e d'altronde è anche lo stesso sistema che usa il tuo mase con la differenza che lui non ha il circuito elettrico ma lo fa in modo meccanico. Una leva ed una molla pretarata.
ok, ma penso che questo sarà un prossimo step
Vi seguo con attenzione. Avevo un Fischer Panda4 che ho sbarcato da tre anni e sono in attesa di una soluzione alternativa.
(27-12-2020 12:27)santicuti Ha scritto: [ -> ]Pietro caro, il mio riferimento era ad altra considerazione.
Spesso sento dire che per sentito dire, il diesel a basso numero di giri lavora male, senza una considerazione più o meno analitica di quale sia questo regime rotativo minimo da cui rifuggire.
Le rotture di film lubrificante, come I depositi carbonio sono legati a basse pressioni medie di esercizio che quadraticamente sono legate al numero di giri.
Tu, se non sbaglio, più o meno come me, crocieri ad 1800/1900 giri che sono il 60% del max, e quand’anche volvo dice di girare a 2100/2400 sul nostro d2-55, io depositi carbonio sì ad oggi non ne ho avuti e penso nemmeno tu.
Io il Made c’è lho ed e insonorizzato e ti posso assicurare che mettere il d2 a 1200-1500 giri o tenere il mase acceso, come rumore e la stessa cosa.
Poi inoltre il sistema è da far funzionare ad un determinato numero di giri piuomeno prefissato, non in manovra o in crociera, più o meno come la tua pompa alta pressione del dissalatore che non può funzionare bene sia a 500 che a 3000 giri.
Certo tutto e un compromesso, ma ai compromessi siamo abituati.
Sul controller penso sia molto problematico e dovrebbe intervenire in modo che a variare dell acceleratore del d2 porti in uscita del gen sempre la stessa frequenza, difficile senza posporre più o meno Una sorta di invertir che campioni la forma d’onda disponibile in out generator e la sistemi per riportarla a 50 hz, e non sono ancora a quello step.

Personalmente sono d'accordo con te; io ho vissuto in barca per anni, andando in porto solo per gasolio e acqua e non più di 3-4 giorni al mese, usavo un alternatore di serie Volvo, collegato a un sistema di ripartizione/alternatore Sterling con funzione di booster (sovralimentatore) dell'alternatore.
Non ho mai preso in considerazione l'uso di generatori benzina, per i motivi da voi citati; non avevo nemmeno pannelli o eolici, eppure con il motore ricaricavo benissimo tutto.
Ricordo che in inverno accendevo il motore in rada, non solo per ricaricare, ma anche per riscaldare l'acqua.
Non ricordo di aver mai avuto problemi con i vicini di rada, ma ovviamente
stavo attento, solo buon senso e nulla più.
Tuttavia il problema dell'onda sinusoidale e della frequenza citati da Orteip vanno considerati.
Aggiungo io un'altra considerazione, oltre al problema della regolazione dei giri motore:
il caricabatterie 220 volt é un collo di bottiglia dal punto di vista energetico, per quanto in banchina non ci si accorga perché collegati alla rete, in rada il problema diventa più importante.
Seguo comunqe la tua idea con interesse...
(27-12-2020 13:10)santicuti Ha scritto: [ -> ]è esattamente quello che vorrei fare io, per ora ... far lavorare il generatore ad un numero di giri impostato, tale che sul gen ce ne siano 3000, perche, parafrasandoti, con un regime inferiore o superiore lavora male (non mi da 50 hz) e cioè, sempre parafrasandoti, non "produce" "o scarica a mare" ... poi questo regime posso averlo anche in movimento.


ok, ma penso che questo sarà un prossimo step

Al variare del carico varierà la richiesta di potenza al motore come pensi di risolvere?
Mi spiego meglio con due esempi sei in rada motore acceso e alternatore attivato stai caricando le batterie che sono scariche il carica batterie ti assorbe in quel momento 800W dopo un ora le batterie sono cariche e il caricabatterie è in mantenimento assorbe 200W il numero dei giri cambierà chi lo regola? Ancor peggio stai caricando le batterie e tua moglie accende l'asciugacapelli 1500/2000 W una differenza di potenza richiesta al motore di 4/5 CV chi regola i giri?
(27-12-2020 11:08)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]Io sono interessato al tema e sono giunto alla conclusione che la soluzione è quella di installare un generatore diesel, insonorizzato bene, tipo Paguro o Fischer Panda o...Costa ed ingombra, ma se devo tenerlo acceso per vario tempo, non vedo altre soluzioni.
I pannelli li ho, ma ingombrano e quando non cè il sole non funzionano. I ventoloni fanno rumore a non producono granché.
Tenere il motore della barca acceso per ore, facendolo girare al minimo, rovina il motore e questo nn mi piace. Un amico che sta di solito in Grecia ha avuto problemi al motore proprio per questo.
Avendo un generatore che funziona, si possono usare elettrodomestici AC che costano 1/3 di quelli CC e sono ben più collaudati ed affidabili. Un congelatore a pozzetto AC costa 250euri, uno a 12 (o24) V costa 800euri

P.S. @santi...: se ti vuoi disfare del Mase, fammi sapere qualcosa.

Vedi questo in vendita, offri 900 euro e vedi cosa risponde. Lo volevo prendere io come propulsore della mia barca ma poi ho trovato l'alternativa e nel frattempo ha aumentato il prezzo. Nel caso posso darti tutto il supporto logistico.
https://www.subito.it/nautica/generatore...738659.htm
Ciao Butler, grazie per l'informazione. Ma tu il generatore lo hai visto? Secondo te c'è da fidarsi a comprare un oggetto simile che ha 11 anni? Io ne avevo uno uguale, più vecchio e senza scambiatore (raffreddamento diretto) mi si è corrosa tutta la scatola che contiene la parte elettrica oltre a bucarsi il collettore di scarico. L'annuncio dice che è stato regolarmente manutenuto, ma....
Come ti dicevo l'ho visto ed avevo quasi chiuso, sotto i mille lo prenderei e su questa cifra stavo trattando ad agosto scorso, inizialmente aveva detto che eroga 110 v perchè americano, in realtà forse non sapeva che può erogare anche 220 v.
Lo vende uno che ha un'officina nautica a Napoli, in USA ho visto che nuovo costava diecimila dollari, a me interessava perchè volevo prendere solo il motore Farymann che è lo stesso del mio Comet ma poi ho desistito ed ho visto che l'ha messo su Subito, prima a 3.000 ed ora a 2.400.
Mi sembra ottimo il fatto che hanno messo lo scambiatore, per gli anni non mi preoccuperei visto che il mio ha quarant'anni e continua ad andare.
Peccato che hai buttato il tuo perché sicuramente ti sarebbero stati utili parecchi ricambi.
(27-12-2020 18:40)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]Ciao Butler, grazie per l'informazione. Ma tu il generatore lo hai visto? Secondo te c'è da fidarsi a comprare un oggetto simile che ha 11 anni? Io ne avevo uno uguale, più vecchio e senza scambiatore (raffreddamento diretto) mi si è corrosa tutta la scatola che contiene la parte elettrica oltre a bucarsi il collettore di scarico. L'annuncio dice che è stato regolarmente manutenuto, ma....

scusami, ma a rumore come era??? è la cosa che più mi preoccupa....
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