(28-12-2020 20:34)rob Ha scritto: [ -> ]Con 400Ah di batterie servizi (immagino le altre due da 100 siano per motore e altra roba a utilizzo saltuario?) secondo me non ti serve a niente, o meglio è un gran lavoro per molto poco miglioramento: anche se le scarichi a metà, quindi le metti in condizione di assorbire un massimo di corrente di ricarica, avrai per qualche minuto una carica mettiamo di 40-50A (qualsiasi sia la potenza dell'alternatore, non è che se ne metti uno da 150A ne possa dare più di quanto non possono assorbirne le batterie) che si stabilizzerà in fretta a 30-35 per il resto della ricarica "bulk", questa roba te la dà abbondante un alternatore da 90A a cinghia semplice, o anche tenere quello da 60 ti aumenta cosa, di qualche minuto una ricarica? Val la pena tutto il lavoro?
ps ho un alternatore da 90(95?)A con 500Ah di batterie, mai visto dare più di 50-60A iniziali, e ricariche "bulk" attorno ai 40A per qualche decina di minuti, prima che scenda gradualmente
Non credo che copra tutte le casistiche.
Nella barca precedente (33ft) avevo per i servizi due batterie Lifeline da 110Ah . Come avevo già postato anni fa queste AGM di qualità possono essere caricate con correnti molto elevate, a causa della bassissima resistenza interna, come suggerito dal produttore, avendo come precauzione solo il rispetto dei voltaggi di Bulk e poi Absorption. Non sono esigenti come delle Litio (..per il controllo/ disponibilita di alte correnti di carica) ma per molti versi si avvicinano
Per sfruttare questa opportunità ( per ridurre drasticamente i tempi di ricarica in rada e se possibile il numero di giri, fornendo anche un decente carico al motore in rada, avevo dapprima comperato un regolatore esterno Balmar 612. Componente che considero eccellente e di cui dopo quasui 20 anni sono ancora soddisfattissimo ( reinstallato al cambio barca...).
Lo scopo era un controllo attento della ricarica da alternatore ed inizialmente avevo usato sul Valeo montato sul Nanni 21Cv.
Pur portando ad un miglioramento significativo rispetto al regolatore interno per il completamento ricarica, il piccolo alternatore veniva stressato significativamente perché il regolatore aumentava di molto la tensione di campo ( field) per poter spremere Ah già a 1500Rpm (motore...) portando al rapido surriscaldamento. In sostanza ottenevo 40-50 Ah in crociera a 2500 giri, ma solo 20-30 a 1200-1500 in rada ( non volendo accelerare per il comfort) e il regolatore diminuiva dopo pochi minuti questa corrente soprattutto in rada per il controllo temperatura dell’alternatore (indispensabile..)
Dopo un paio d’anni ho completato sostituendo il Valeo con un alternatore di potenza da 150Ah ( personalmente modificando anche i diodi... da smanettoni... “Hot rod” .. ma si trovano ottimi alternatori pagando...)
In crociera estiva dopo rada con batterie al 50% , a 2500Rpm quindi, ho ripetutamente letto correnti iniziali sopra i 100A ( max mai letto 129A) mentre veniva caricate in bulk le due servizi ( e forse una decina erano assorbiti nel frattempo da frigo, autopilota... ricarica batteria start...).
Anche In rada a bassi giri le correnti di carica erano più che raddoppiate rispetto al Valeo ( peraltro senza la preoccupazione che mi lasciasse..)
La mia esperienza quindi è che SE il banco servizi è in grado di assorbire alte correnti ( come farebbe sicuramente una litio da 100Ah ... molto più di un banco gel da 600Ah) può essere conveniente passare ad alternatore di potenza ( se non installi un generatore), ma la prima scelta sicuramente raccomandabile è un regolatore esterno intelligente e di qualità.. ( conosco meno sistemi tipo Sterling che “simulano carichi” per il regolatore installato: ha qualche versatilità in meno, forse più semplice da installare...). Regolatori intelligenti permettono con certezza di spingere l’alternatore in rada a bassi giri a correnti significative almeno per la maggior parte della ricarica ( ci vorranno ore comunque per terminare, vero, ma riguarda l’ultimo 5%... per questo d’estate se ho fatto rada a lungo e mi fermo metto in moto la mattina, così scaldo e disturbo poco, ricarico il grosso e si completa a solare...). Peraltro richiedendo più lavoro ai bassi giri e per molto meno tempo, sono meno nocivi per il motore. Da ultimo ( proprio per qualche commento sulla potenza sottratta) almeno il mio modello ( e l’attuale 614) con un comodo switch in pozzetto riducono istantaneamente la corrente e quindi la potenza richiesta al motore.
Contemporaneamente se valutiamo di poter sfruttare elevate correnti di ricarica, e soprattutto le vorremmo anche a bassi giri, un alternatore di potenza fa la differenza eccome. Non sono assolutamente legato al produttore citato, ma se di interesse sul loro sito US ci sono i diagrammi di carica di vari modelli... in funzione di giri e temperatura ( perchè peraltro il riscaldamento degli alternatori ha significativo impatto negativo sulle capacità di corrente max, non solo sulla loro sopravvivenza!)
Ultima nota sulle batterie: oggi col litio si fa anche molto meglio di sicuro, ma le mie Lifeline (... maltrattate come narrato...) erano ancora in grado di dare l’80% della carica di disegno dopo 13anni, quando ho venduto la barca.
In ogni caso, salvo esigenze particolari può essere interessante investire in banchi batterie più piccoli ma di qualità, per massimizzare le capacità di ricarica e diminuire ingombri e pesi (... a maggior ragione su un 9mt!...)