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Versione completa: Cavi elettrici seduta tavolo da carteggio
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A che cosa servono questi cavi elettrici posti nella seduta del tavolo da carteggio di un Beneteau Oceanis 40' del 2009?
E' da tempo che cerco di capirne l'utilità ma non ho trovano nessuna indicazione, nemmeno nel manuale del proprietario.

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Scusa da dove vengono alimentati
(01-01-2021 12:33)Wally Ha scritto: [ -> ]Scusa da dove vengono alimentati

Non riesco a seguire il percorso dei cavi. Sembrerebbero arrivare nella cabina di poppa a dritta, nel vano batterie servizi... ma non sono sicuro siano gli stessi.
Scusa ma se ci colleghi una lampadina, non c'é nessun interruttore, che li alimenti?
È possibile verificare con tester se sono alimentati (io credo ci possa essere eventuale interruttore a monte).

Io trovo comodo avere 12V al carteggio per alimentazione flessibile (ad es. in caso di riparazioni).
(01-01-2021 13:01)Wally Ha scritto: [ -> ]Scusa ma se ci colleghi una lampadina, non c'é nessun interruttore, che li alimenti?

No, zero interruttori.

(01-01-2021 13:18)Furkenado Ha scritto: [ -> ]È possibile verificare con tester se sono alimentati (io credo ci possa essere eventuale interruttore a monte).
Io trovo comodo avere 12V al carteggio per alimentazione flessibile (ad es. in caso di riparazioni).

Guarderò meglio, ma non ho visto interruttori.
Acceso tutto tutte le luci, plafoniere, e quant'altro sia sotto interruttore? Se sí e non succede nulla potrebbero essere cavi del motore per qualche ripetitore o qualche livello di un serbatoio, ?
Atrimenti non resta uno muova i cavi ed un altro cerchi di capire dove vanno.
(01-01-2021 13:55)Wally Ha scritto: [ -> ]Acceso tutto tutte le luci, plafoniere, e quant'altro sia sotto interruttore? Se sí e non succede nulla potrebbero essere cavi del motore per qualche ripetitore o qualche livello di un serbatoio, ?
Altrimenti non resta uno muova i cavi ed un altro cerchi di capire dove vanno.

Si e non succede nulla. Potrebbe essere qualche ripetitore per il motore in quanto i serbatoi hanno i loro livelli autonomi.
Ho pensato anche a qualche collegamento per un paio di interruttori che ho sul quadro elettrico VDO e che non sono collegati a nessuna utenza. Sono a disposizione uno per la luce di coperta+ altri due.
Ciao Alfredo, sulle barche del cantiere francese che ha costruito la tua barca, l'impianto elettrico viene realizzato in stile "automotiv o ferroviario" che dir si voglia. Praticamente sia nel quadro elettrico al carteggio sia a bordo ci sono già delle predisposizioni per apparati accessori o optional che possono eventualmente essere installati in seguito.
Se chiedi ad un dealer o direttamente al cantiere ti sapranno sicuramente dare maggiori info.

BV

Fabio
(01-01-2021 17:36)Fabino Ha scritto: [ -> ]Ciao Alfredo, sulle barche del cantiere francese che ha costruito la tua barca, l'impianto elettrico viene realizzato in stile "automotiv o ferroviario" che dir si voglia. Praticamente sia nel quadro elettrico al carteggio sia a bordo ci sono già delle predisposizioni per apparati accessori o optional che possono eventualmente essere installati in seguito. Se chiedi ad un dealer o direttamente al cantiere ti sapranno sicuramente dare maggiori info.
BV Fabio

Ciao Fabio e Grazie, si farò sicuramente come dici. Grazie ancora, BV Alfredo
Sulla mia (GS 46.3 del 2004) ci sono diversi cablaggi in opera da cantiere per accessori che il proprietario poteva o meno richiedere. Alcuni infatti sono inutilizzati e possono tornare utili nel corso della vita della barca.
Evidentemente al cantiere costava meno all'epoca stendere a guscio aperto un po' di rame in più, piùttosto che - dopo l'asemblaggio della coperta - riaprire i manufatti (fondi, paratie, ecc.) per passare cavi, se il proprietario in fase di costruzione avanzata decideva di chiedere qualcosa in più.
(02-01-2021 18:32)ITA-16495 Ha scritto: [ -> ]Sulla mia (GS 46.3 del 2004) ci sono diversi cablaggi in opera da cantiere per accessori che il proprietario poteva o meno richiedere. Alcuni infatti sono inutilizzati e possono tornare utili nel corso della vita della barca.
Evidentemente al cantiere costava meno all'epoca stendere a guscio aperto un po' di rame in più, piùttosto che - dopo l'asemblaggio della coperta - riaprire i manufatti (fondi, paratie, ecc.) per passare cavi, se il proprietario in fase di costruzione avanzata decideva di chiedere qualcosa in più.

Concordo... ma sarebbe stato intelligente fornire un minimo di indicazioni in fase di acquisto. Ora è una caccia al tesoro.
Nell'impossibilita di seguire i cavi, ti suggerirei:
- di seguirli fino dove possibile, e quindi ipotizzare il punto da dove sbucano restringendo il cerchio (in teoria dovresti conoscere, eticchettare, documentare tutti i cavi, in questo caso sarebbe facile procedere per esclusione)
- con un tester vedi se c'e` tensione ai capi, magari chiudendo i vari interruttori
- il tipo di connettore / corrugato e` abbastanza particolare, dovresti cercare se ne trovi altri
- alla peggio con un tester in modalita` rilevamento cavi, attacchi da una parte l'apposito terminale e vai in giro a provare tutti i cavi

Il mio suggerimento e`, per quanto lungo e noioso e` farlo (io ci ho messo un bel po'), quello di etichettare tutti i cavi e crearti una documentazione e schema elettrico (ad esempio con visio).
(03-01-2021 03:22)Antaniiii Ha scritto: [ -> ]Nell'impossibilita di seguire i cavi, ti suggerirei:
- di seguirli fino dove possibile, e quindi ipotizzare il punto da dove sbucano restringendo il cerchio (in teoria dovresti conoscere, etichettare, documentare tutti i cavi, in questo caso sarebbe facile procedere per esclusione)
- con un tester vedi se c'è tensione ai capi, magari chiudendo i vari interruttori
- il tipo di connettore / corrugato è abbastanza particolare, dovresti cercare se ne trovi altri
- alla peggio con un tester in modalità rilevamento cavi, attacchi da una parte l'apposito terminale e vai in giro a provare tutti i cavi

Il mio suggerimento e`, per quanto lungo e noioso è farlo (io ci ho messo un bel po'), quello di etichettare tutti i cavi e crearti una documentazione e schema elettrico (ad esempio con visio).

Grazie. Lo farò sicuramente non appena si potrà raggiungere la barca.
(03-01-2021 02:24)Alfredo56 Ha scritto: [ -> ]Concordo... ma sarebbe stato intelligente fornire un minimo di indicazioni in fase di acquisto. Ora è una caccia al tesoro.

Guarda bene, perchè nelal mia i cavi sono tutti etichettati e numerati; anche se poi non sono collegati. Se trovi ad esemopio la coppia S15 in un armadietto sotto al lavello del bango (mi è capitato), dietro al quadro trovi la tessa coppia scollegata. Altrimenti anche gli assemblatori andavano ai matti. Se non li hai, ti tocca lavorare di tester.
Il Cantiere del Pardo tramite i suoi dealer forniva anche lo schema globale dell'impianto elettrico. Oltre che gli schemi sui punti di forza in coperta ed altre info/schemi tecnici.
(03-01-2021 03:22)Antaniiii Ha scritto: [ -> ]Nell'impossibilita di seguire i cavi, ti suggerirei:
- di seguirli fino dove possibile, e quindi ipotizzare il punto da dove sbucano restringendo il cerchio (in teoria dovresti conoscere, eticchettare, documentare tutti i cavi, in questo caso sarebbe facile procedere per esclusione)
- con un tester vedi se c'e` tensione ai capi, magari chiudendo i vari interruttori
- il tipo di connettore / corrugato e` abbastanza particolare, dovresti cercare se ne trovi altri
- alla peggio con un tester in modalita` rilevamento cavi, attacchi da una parte l'apposito terminale e vai in giro a provare tutti i cavi

Il mio suggerimento e`, per quanto lungo e noioso e` farlo (io ci ho messo un bel po'), quello di etichettare tutti i cavi e crearti una documentazione e schema elettrico (ad esempio con visio).
Antaniii, hai battuto tutti i cavi del Mousse, ? Complimenti
(03-01-2021 22:22)Wally Ha scritto: [ -> ]Antaniii, hai battuto tutti i cavi del Mousse, ? Complimenti

Beh si, rispetto ad un 40 piedi e` stato uno scherzo!

Spendendo una quarantina di euro, direi spesi benissimo, mi sono comprato un etichettatrice Dymo.
In occasione delle pulizie della barca, quindi aprendo sentine e smontando parecchio, mi sono seguito tutti i cavi, etichettati tutti con la dymo in ogni punto di ispezione (cosi anche aprendo un solo gavone sai subito che cavi o canaline ti trovi di fronte, e fatto uno schema elettrico su carta che poi ho riportato su Visio.

E per fortuna che l'ho fatto, perche` cosi ho trovato qualche cavo ossidato e componenti elettrici, intestazioni e giunzioni "da casa" che andranno cambiati.

Spesso chi si fa i lavori elettrici da solo ha delle conoscenze base "da casa" e utilizza componentistica presa al Leroy Merlin, che poco si adattano all'ambiente marino.

Per cui appena la alo faro` sicuramente qualche modifica all'impianto elettrico.

Tutto sommato non mi ci e` voluto tanto tempo, alla fine l'impianto elettico di un mousse e` abbastanza semplice.
Sicuramente sul 40" di cui si parla sarebbe un lavoro ben piu` complesso, anche se mi aspetto che su barche moderne il cantiere fornisca una documentazione esaustiva dell'impianto.
Anch’io ho questo problema con un Oceanis preso da poco.Ogni tanto in giro per la barca trovo dei cavi già predisposti a qualcosa e non collegati. Penso che in cantiere usino dei cablaggi pronti per diverse varianti dello stesso modello (della mia 4). Sul manuale proprietario Beneteau USA (a differenza di quello trovato in barca) ci sono gli schemi elettrici con la numerazione dei cavi ed i loro percorsi. Guarda bene sui cavetti che hai e vedrai che portano dei numeri stampati in bianco ogni “tot” centimetri. So che non è impresa facile seguire i fili elettrici una volta che la barca è assemblata (io ho perso le tracce del comando salpa ancora dietro alla cucina e ho dovuto sostituirlo completamente). In più dalle mie parti i concessionari Beneteau sono scomparsi e non ho più il contatto diretto. Tempo fa c’era qualcuno di Blue Freedom che rispondeva a qualsiasi quesito su barche della Beneteau (spiegandosi bene e chiaramente) ma non riesco più a rintracciarlo. Non so se ti sono stato d’aiuto ma se trovi qualcosa sugli schemi elettrici della Beneteau fallo sapere... ciao e buon vento.
(03-01-2021 16:37)ITA-16495 Ha scritto: [ -> ]Guarda bene, perchè nella mia i cavi sono tutti etichettati e numerati; anche se poi non sono collegati. Se trovi ad esempio la coppia S15 in un armadietto sotto al lavello del bagno (mi è capitato), dietro al quadro trovi la tessa coppia scollegata. Altrimenti anche gli assemblatori andavano ai matti. Se non li hai, ti tocca lavorare di tester.
Il Cantiere del Pardo tramite i suoi dealer forniva anche lo schema globale dell'impianto elettrico. Oltre che gli schemi sui punti di forza in coperta ed altre info/schemi tecnici.

Anche a me hanno fornito in sede di acquisto uno schema dell'impianto elettrico ma è molto dozzinale. Solo lo schema batterie e motore.
Si, proverò a guardare meglio. A memoria non ricordo nessuna etichetta, però adesso mi hai incuriosito e approfondirò. Grazie.
(04-01-2021 09:38)controcorrente Ha scritto: [ -> ]Anch’io ho questo problema con un Oceanis preso da poco.Ogni tanto in giro per la barca trovo dei cavi già predisposti a qualcosa e non collegati. Penso che in cantiere usino dei cablaggi pronti per diverse varianti dello stesso modello (della mia 4). Sul manuale proprietario Beneteau USA (a differenza di quello trovato in barca) ci sono gli schemi elettrici con la numerazione dei cavi ed i loro percorsi. Guarda bene sui cavetti che hai e vedrai che portano dei numeri stampati in bianco ogni “tot” centimetri. So che non è impresa facile seguire i fili elettrici una volta che la barca è assemblata (io ho perso le tracce del comando salpa ancora dietro alla cucina e ho dovuto sostituirlo completamente). In più dalle mie parti i concessionari Beneteau sono scomparsi e non ho più il contatto diretto. Tempo fa c’era qualcuno di Blue Freedom che rispondeva a qualsiasi quesito su barche della Beneteau (spiegandosi bene e chiaramente) ma non riesco più a rintracciarlo. Non so se ti sono stato d’aiuto ma se trovi qualcosa sugli schemi elettrici della Beneteau fallo sapere... ciao e buon vento.

Ciao e grazie. Purtroppo negli schemi elettrici della Beneteau che mi sono stati forniti non trovo nulla. Sono veramente ridotti al minimo indispensabile. Proverò a fare come dici tu. Oggi probabilmente vado a fare un giro in marina.
Ricordo anch'io la persona della Blue Freedom, se non erro in zona Trieste, molto disponibile e cortese. Mi risolse un paio di problemini. Se non ricordo male era presente anche qui sul Forum ma non ho più visto segni della sua presenza ormai da tempo. Esisteva anche un sito per i proprietari di Beneteau (beneteau-owner.velablog.com) moderato da un certo Mik che probabilmente è la stessa persona) di cui sopra. Ciao, Grazie e BV.
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