Ciao a tutti,
la situazione e' questa, in barca ho un impianto SSB completo con paterazzo isolato, accordatore, piastra terra sotto scafo etc..
Ho disalberato per cambio sartie e mi trovo nel dubbio di dover rimettere il paterazzo con isolatore, carissimo peraltro.
Vorrei avere invece un paterazzo integro ma al contempo mi dispiace molto dismettere tutto questo impianto che si e' obsoleto ma visto che c'e' gia tutto credo che possa tornare utile.
La domanda da neofita e': visto che ho anche una cima tessile fissa che tiene la scaletta da testa d'albero a poppa si potrebbe mettere il cavo di antenna li? E' pericoloso? che tipo di isolamento servirebbe ?
Grazie per i vostri consigli.
Io ho una drizza dedicata con la quale isso il cavo fino in testa, la drizza è in tessile e pertanto isolante.
Ma altri amici ti sapranno dire di più.
dal punto di vista elettrico una drizza che porta in alto un dipolo o un braccio da accordare o addirittura il vertice di una v invertita , non ha controindicazioni, personalmente lo trovo più flessibile del sistema paterazzo isolato.. ovviamente va isolato anche in basso..
p
(26-02-2021 11:20)asimov Ha scritto: [ -> ]Ciao a tutti,
la situazione e' questa, in barca ho un impianto SSB completo con paterazzo isolato, accordatore, piastra terra sotto scafo etc..
Ho disalberato per cambio sartie e mi trovo nel dubbio di dover rimettere il paterazzo con isolatore, carissimo peraltro.
Vorrei avere invece un paterazzo integro ma al contempo mi dispiace molto dismettere tutto questo impianto che si e' obsoleto ma visto che c'e' gia tutto credo che possa tornare utile.
La domanda da neofita e': visto che ho anche una cima tessile fissa che tiene la scaletta da testa d'albero a poppa si potrebbe mettere il cavo di antenna li? E' pericoloso? che tipo di isolamento servirebbe ?
Grazie per i vostri consigli.
Io uso da anni un'antenna filare, ovvero un cavo elettrico da 6mm (ma va bene anche un cavo in acciaio da draglia) con due isolatori, fissato con una cimetta al pulpito e alzato con una drizza dedicata in testa d'albero. Questo cavetto prosegue fino all'accordatore da palo che è fissato sul pulpito dentro una scatola stagna. L'antenna deve avere una lunghezza che non sia sottomultiplo della lunghezza d'onda dove si intende trasmettere, in genere vanno bene 9m o 12m. Due cose importanti: il cavo deve rimanere il più possibile lontano dal paterazzo e l'accordatore deve essere vicino alla partenza del cavo stesso perchè l'antenna trasmette dall'uscita dell'accordatore. Non ci sono particolari pericoli in quanto troveremo tensione elevata durante la trasmissione nella parte alta del cavo risonante, in ogni caso meglio starle lontano quando si trasmette. Spero di essere stato utile.... nel caso scrivimi pure.
grazie a tutti, adottero' il sistema con cavo e lascero' in pace il paterazzo che mi sembra meglio!
(27-02-2021 19:21)asimov Ha scritto: [ -> ]grazie a tutti, adottero' il sistema con cavo e lascero' in pace il paterazzo che mi sembra meglio!
Il sistema paterazzo isolato è più pulito ma anche problematico per costo e peso. Su barca grande e pesante ci sta. Userei anch'io una filare magari da issare solo se necessario. In HF si possono usare anche le long wire se l'accordatore le prevede. Praticamente un filo di rame più lungo possibile da accordare sulle varie frequenze che parte diretto dall'accordatore. A V invertita meglio ancora. Non vanno malaccio ma è una soluzione volante. per avere un dipolo risonante va invece dimensionato esattamente sulla frequenza ma avrebbe un cavo coassiale alla sua mezzeria non semplicissimo da gestire. Con la long wire la lunghezza è libera, deve essere molto lungo. su alcune frequenze si usano di 300 metri ahaha ma a terra evidentemente. deve stare distante da sartie o stralli. Ho un HF radioamatoriale ma non l'ho ancora provato in barca, se un giorno mi avanza del tempo provo, funziona anche su banda marina. dedicandosi a giri del mondo sarebbe molto utile :-) Usavo quelle antenne per 80 e 160 metri.
Mica facile una V invertita se devi arrivare con il cavo di antenna alla cuspide della V una volta che l'avrai issata. Sono una decina di m di cavo d'antenna
Controlla visivamente l'isolatori se non ci sono cricche una bella lavata e rimonta i medesimi.
Lavare ogni tanto l'isolatori è vitale su di essi si depositano cristalli di sale e con la radiofrequenza si incendiano con perdita di isolamento,un buon elettricista
ti può prestare un misuratore di isolamento vanno testati a 4000 volt,no tester non serve a niente.
Usare il paterazzo ti permette a bisogno di schiacciare il tastino e la radio ssb è pronta.
Vari fili o dipoli possono servire per giocare a radioamatori,dopo i primi tre mesi che tiri su e giù la radio ssb rimane spenta.
Inverte V per essere aperta quanto necessario ci vuole una barca di una trentine di metri ed è troppo direttiva Vedi curva di Fresnel.
Finalmente ho trovato un thread in cui postare una domanda. Innanzi tutto saluto tutti in quanto il presente è il mio primo intervento, anche se ovviamente ho letto qua e là i vari interventi riguardo vari argomenti.
Sono radioamatore e velista da parecchi anni e mi è sempre piaciuto "giocare" con i miei giochi preferiti ...
Vi risparmio tutti i miei esperimenti con le antenne (da canne da pesca a fili issati a riva, a slooper, a dipoli, la favolosa e compatta EH, ecc. ecc) e con alterni risultati, gli obiettivi erano comunque raggiunti: meteofax ricevuti, collegamenti effettuati con tutta Europa e costa E degli USA, mail inviate e ricevute con Winlink, e così via.
Ma il mio problema è che tutto ciò è stato ottenuto sempre cercando di usare bassa potenza per evitare che il Check Panel della barca diventasse un albero di natale ogni volta che andavo in trasmissione, a rischio di far saltare la strumentazione più sensibile (non vi dico quali rotte si inventava il pilota automatico, o quale forza/direzione del vento si inventava il tridata ...). Quindi chiedo a voi amici che avete affrontato le stesse problematiche: come avete risolto il problema del "piano di terra" o massa o "contrappeso" da collegare all'accordatore? Come avete ridotto/eliminato i disturbi e rientri di RF? (io ho anche separato le alimentazioni e collegato il ricetrasmettitore ad un DC/DC converter galvanicamente isolato, ma senza grandi differenze, così come disseminando i collegamenti di ferriti varie). Ho letto anche che molti americani usano il "KISS-SSB": qualcuno di voi ha esperienza diretta?
Ansioso di conoscere le vostre esperienze, resto in ascolto e buon vento!
(10-04-2022 19:17)gipsysail Ha scritto: [ -> ]Ho letto anche che molti americani usano il "KISS-SSB": qualcuno di voi ha esperienza diretta?
Il KISS è semplicemente una matassa di radiali, in varie barche (fra cui la mia) ho usato lo stesso principio però fatto con cavi multiconduttore tagliati ad hoc. Nessuna piastra di massa, niente chilometri di nastro di rame in sentina, nessuna rete di pollaio resinata nella barca, per citare alcune soluzioni spesso indicate come "assolutamente indispensabili".
Winlink e/o voce senza problemi in tutto l'Atlantico con stazioni a 5-6-7k+ km, unico vincolo ovviamente la propagazione.
bv r
Io ho comprato una canna da pesca di vetroresina, no carbonio, da 9 metri, 50 euro, levata la cima e riportata a7,5 mt circa, filo della corrente da 5mm , il tutto piazzato nel portacanna a poppa. Accordatore , Trasmesso su tutte le frequenze fino in Pacifico con radiob Icom da 100w, winlink etc piano di terra dall' accordatore cavetto da 6mm fino al motore, con isolatore a diodi fatto artigianale. Alla prima occasione ho messo la piasta porosa dedicata.
Grazie ragazzi per le pronte risposte, ma alcuni dubbi permangono:
@Rob, anch'io ho provato a realizzare un "clone" del KISS-SSB (vari fili tagliati a lambda/4 per le frequenze di mio interesse), ma poiché il check panel continuava ad illuminarsi durante la trasmissione pensavo che al mio mancasse qualche "ingrediente oscuro" ... e come massa DC? Hai un collegamento al bulbo? O al motore?
@Giulianotofani, anch'io sono passato attraverso la canna da pesca "spuntata", poi abbandonata perché spesso confusa dagli equipaggi occasionali con un tubo solido cui aggrapparsi, ma soprattutto perché in navigazione si piegava parecchio e dava grossi colpi di frusta. Mi interessa il cavetto fino al motore: sicuro che l'isolatore fosse con diodi e non condensatori? Ed ora che sei passato alla piastra porosa (dimensioni?), il sistema funziona meglio? Viene coperta dall'antivegetativa (non credo)? e quando si riempie di denti dicane e concrezioni varie, la pulisci semplicemente e via?
grazie per la vostra pazienza e bv!
Io ho la KISS da tempo e funziona senza intoppi. E' collegata al morsetto dell'accordatore. A quel punto non hai alcuna necessità di avere una "massa DC" (se con massa DC intendi massa RF)
Non capisco a cosa ti riferisci con "check panel che si illumina"?
mi spiego meglio. Se tagli dei radiali per le frequenze che ti interessano sono questi che agiscono da "counterpoise" o piano di massa RF per l'antenna. A questo punto l'unica massa che (eventualmente) porebbe interessare é la massa o ground elettrico per l'alimentazione della radio che nulla ha a che fare con la massa a radiofrequenza. Il negativo per intenderci
(27-04-2022 09:57)gipsysail Ha scritto: [ -> ]Grazie ragazzi per le pronte risposte, ma alcuni dubbi permangono:
@Rob, anch'io ho provato a realizzare un "clone" del KISS-SSB (vari fili tagliati a lambda/4 per le frequenze di mio interesse), ma poiché il check panel continuava ad illuminarsi durante la trasmissione pensavo che al mio mancasse qualche "ingrediente oscuro" ... e come massa DC? Hai un collegamento al bulbo? O al motore?
@Giulianotofani, anch'io sono passato attraverso la canna da pesca "spuntata", poi abbandonata perché spesso confusa dagli equipaggi occasionali con un tubo solido cui aggrapparsi, ma soprattutto perché in navigazione si piegava parecchio e dava grossi colpi di frusta. Mi interessa il cavetto fino al motore: sicuro che l'isolatore fosse con diodi e non condensatori? Ed ora che sei passato alla piastra porosa (dimensioni?), il sistema funziona meglio? Viene coperta dall'antivegetativa (non credo)? e quando si riempie di denti dicane e concrezioni varie, la pulisci semplicemente e via?
grazie per la vostra pazienza e bv!
Condensatori... Hai ragione. Piastra massa porosa tipica che compri allo ship chandler, lunga ciirca 30 cm a occhio, no antivegetativa, la pulisci con idropulitrice.
Grazie Scud, il mio "check panel che si illumina" indica che ho RF in giro, nonostante le innumerevoli ferriti posizionate sui vari cavi di alimentazione e/o segnale: praticamente quando modulo le lucine e le varie spie sul quadro comandi seguono l'andamento della mia voce. Sono già fortunato che non siano le luci cabina a fluttuare con essa! In qualsiasi caso prima di forare lo scafo e posizionare una "piastra porosa" (che toglie anche "pulizia" alle linee d'acqua creando un minimo di attrito in più), soluzione adottata da @giulianotofani e da tanti altri, mi concentro sulla soluzione "radiali" (KISS-SSB o meno) e magari una buona massa per la corrente continua (DC), ben separata quindi da quella RF.
Grazie a tutti e vi farò sapere!
Puoi già provare a aggiungere ai radiali un nastro di rame dall'accordatore al motore (o asse timone per esempio), eventualmente inserendo dei condensatori se vuoi tenerli separati DC, male non fà.
Altra cosa da eventualmente inserire fra radio e accordatore un isolatore di/in linea,
Qui trovi delle indicazioni su come farlo a seconda delle frequenze che utilizzi, tipo di ferrite, avvolgimenti, ecc.
http://www.karinya.net/g3txq/chokes/
Viene fuori una cosa così (questo ancora dovevo finirlo), è un pezzone di 15cm circa, sono ferriti da pochi euro.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Il problema delle lucine che si accendono è probabilmente dovuto a radiofrequenza che non va in antenna. Considera che la tua antenna filare risuona a partire dall'uscita dell'accordatore quindi se il cavo della filare passa vicino a cavi di alimentazione di altri strumenti sicuramente andrà a indurre radiofrequenza in questi fili e quindi le lucine si accenderanno. Se il problema è questo dovresti mettere l'accordatore in un punto molto vicino alla coperta da dove parte la filare o meglio sopracoperta ad esempio sotto il rollbar se ne hai uno. Se invece ci fosse una dispersione a partire dal cavo coassiale che collega la radio all'accordatore (che va comunque tenuto lontano da altri cavi) vedresti il valore di SWR sempre alto, cosa non normale se l'accordatore fa il suo dovere... Ovviamente dopo l'accordatore il cavo della filare deve stare lontano anche da pulpiti o altre parti metalliche compreso il paterazzo (almeno 1 m), ho visto più di una volta detto cavo fascettato al pulpito di poppa prima di salire verso l'albero....
Grazie ragazzi, siete un pozzo di informazioni!
Un choke RF come quello di @rob l'ho già fatto e messo, ma in effetti il collegamento tra filare e/o verticale e l'accordatore, che è sottocoperta a poppa, non segue propriamente le regole da voi riassunte ... non sono arrivato a fascettare il cavo al pulpito, ma onestamente non sono stato proprio ortodosso ... la prossima settimana potrò ritornare a bordo della mia amata e rivedrò un po' il tutto alla luce delle informazioni e dei consigli ricevuti da voi e spero di ottenere un miglioramento. Vi saprò dire!
Buon vento e grazie!