06-03-2021, 15:35
06-03-2021, 18:03
(06-03-2021 15:35)Argo74 Ha scritto: [ -> ]Quindi il Rina é una farsa.
Utilità nulla.
No, il Rina non è una farsa ma cominciamo con il dire che ha valore Italiano quindi, se tu fossi bandiera Belga o qualunque altra sia se diversa da quella Italiana, la visita Rina perde il suo valore e lo perde anche se tale visita fosse stata fatta il giorno prima di cambiare bandiera quindi, bandiera Italiana ha valore la visita Rina, bandiera estera la visita Rina non ha piú valore.
Stabilito questo va precisato e sottolineato che la visita Rina NON CERTIFICA AFFATTO lo stato manutentivo dei componenti di bordo ma certifica la piú o meno presenza dei componenti richiesti della normative Italiane ed ovviamente, durante la visita ne valutano lo stato ma solo in modo superficiale e solo ad occhio: se una presa a mare è tutta arrugginita ti chiederanno di sostituirla ma perchè è evidente.
Ti faccio un'esempio: il Rina valuta e verifica che per il tuo motore vi sia una valvola di intercettazione del carburante esterna al vano da poter chiudere in caso di incendio al motore ma non verifica assolutamente se tu hai o non hai cambiato l'olio che nel motore potrebbe anche non esserci per nulla e fra le altre cose, non verifica nemmeno se tale valvola funziona correttamente. Legalmente il suo corretto funzionamento e la sua corretta manutenzione è esclusiva responsabilitá dell'armatore che deve provvedere ove abbia competenze dimostrabili oppure DEVE DIMOSTRARE di aver provveduto a mezzo di personale qualificato
Ti faccio un'altro esempio: il Rina valuta che a bordo tu abbia gli estintori per poter spegere un'eventuale incendio ma non va a verificare se tu hai montato a bordo un'inverter da 3000 Watt con dei cavi inadeguati che all'occorrenza potrebbero scaldarsi eccessivamente e prendere fuoco. Legalmente l'esclusiva responsabilitá del suo corretto montaggio è totalmente dell'armatore che per farlo doveva avere le giuste competenze dimostrabili all'occorrenza oppure che DOVRÁ DIMOSTRARE aver fatto fare il lavoro a persone competenti.
Per chiudere ti faccio l'ultimo esempio: la Volvo scrive e certifica che la membrana del saildrive deve essere sostituita non oltre i 7 anni e questo è un dato di fatto che trovi documentato anche nello stesso manuale dell'armatore ed in tutti i siti della stessa Volvo, insomma lo sanno anche i sassi. Bene ed a parte il fatto che il Rina neanche me lo chiede perchè come detto prima tale manutenzione e sostituzione è responsabilitá dell'armatore; anche ponendo il caso che mi chiedesse di renderne conto, se io facessi la visita dopo soli 5 anni il Rina non potrebbe obbiettarmi nulla perchè la sostituzione è prevista dopo 7 anni quindi, al momento della visita sarebbe ancora ufficialmente valida ed il Rina sarebbe obbligata a rilasciarmi l'esito favorevole ma poi, fino alla visita successiva 4 anni dopo, lo stesso Rina non avrebbe piú modo di controllarmi ed io potrei girare con la membrana scaduta rischiando di affonfare ma in quel caso, cosa ci entrerebbe il Rina che al momento della visita era tutto ok?
Ecco perchè poi la PIENA RESPONSABILTÁ della corretta installazione, del corretto funzionamento e della corretta manutenzione dei componenti di bordo viene civilmente e penalmene rimandata ESCLUSIVAMENTE all'armatore che per evitare di pagare con le sue tasche si avvale poi di idonee assicurazioni ma dato che le compagnie assicurative non sono stupide, queste a differenza di tanti armatori, sanno invece molto bene che quando l'armatore di turno non ha provveduto ad assolvere ai suoi doveri (corretta installazione, funzionamento e manutenzione) la legge (non uno qualunque) gli consente di stabilire che nell'incidente c'è stato dolo, concorso di colpa o negligenza tutte cose che a loro volta consentono alle compagnie di non pagare oppure, di pagare rrivalendosi poi sulla casa o sul CC dello sfortunato amatore.
In fondo è anche giusto che sia cosí, se io alla scadenza non ho cambiato la membrana del mio saildriv, è una mia negligenza ed una mia colpa per le quali IO SOLO ne devo rispondere e non l'assicurazione e nemmeno il Rina.
Tutto è bene quando finisce bene ma io conosco un paio di persone che si sono dovute vendere casa proprio per danni ambientali causati da barche....Auguri....
In sostanza la normativa Italiana dice che devi avere l'estintore a bordo ed il Rina certifica che tu abbia l'estintore a bordo e che sia carico ma poi, se l'anno successivo quell'estintore si scarica il problema è dell'armatore e non del Rina
06-03-2021, 18:47
Il RINA rilascia il CERTIFICATO di SICUREZZA, Vuol dire che la nave è idonea a navigare. Deve controllare che le prese a mare siano idonee e in buono stato.
06-03-2021, 20:42
(06-03-2021 18:47)bullo Ha scritto: [ -> ]Il RINA rilascia il CERTIFICATO di SICUREZZA, Vuol dire che la nave è idonea a navigare. Deve controllare che le prese a mare siano idonee e in buono stato.-
Ma non la loro scadenza come anche quella della membrana del Sail drive.
Io l’ho cambiata e quella smontata era ancora nuova ma per la legge era scaduta e se non la avessi cambiata e fosse successo qualcosa, sempre la legge (non le opppinioni) avrebbe consentito alle assicurazioni di non risarcire.
E si.... anche le prese a mare hanno una scadenza, dove non dichiarata diversamente da eventuali certificazioni specifiche, sempre per legge devono essere sostituite dopo massimo 5 anni.
Il Rina certifica che la presa a mare c’è ed al momento della visita funziona ma non verifica se sono scadute o meno cosa ce resta a responsabilità dell’armatore.
Non per nulla ho anche fatto l’esempio dell’estintore: come detto il Rina controlla se l’estintore c’è e se è carico al momento della visita ma se poi dopo sei mesi l’estintore si scarica il Rina non ha competenza. Se poi scoppia un incendio e l’estintore era scarico è totale ed esclusiva responsabilità dell’armatore e le compagnie assicurative possono non pagare per questa mancanza di controllo da parte dell’armatore.
Caro Bullo non metto in dubbio la tua grande esperienza e ciascuno è libero di fare, pensare ed essere convinto di ciò che vuole. Io mi sono limitato solo a indicare il percorso della giurisprudenza in merito che a differenza del forum non ammette interpretazioni. Poi come detto, liberi di navigare con prese a mare, membrane salidrive ed asticci dell’asse vecchi anche di 15 anni.
06-03-2021, 21:20
In realta' la cosa e' un po' piu' complessa.
I cantieri devono garantire che le prese a mare installate siano resistenti alla corrosione.
La definizione di essere resistenti alla corrosione implica una durata minima di 5 anni.
Ma (per l'armatore che usa l'imbarcazione per diporto) non mi risulta, (almeno a mia conoscenza) che vi sia una legge che ne impone la sostituzione ogni 5 anni, neanche per quelle di ottone.
Per le attivita' commerciali puo' darsi che vi siano regole piu' strette.
I cantieri devono garantire che le prese a mare installate siano resistenti alla corrosione.
La definizione di essere resistenti alla corrosione implica una durata minima di 5 anni.
Ma (per l'armatore che usa l'imbarcazione per diporto) non mi risulta, (almeno a mia conoscenza) che vi sia una legge che ne impone la sostituzione ogni 5 anni, neanche per quelle di ottone.
Per le attivita' commerciali puo' darsi che vi siano regole piu' strette.
06-03-2021, 22:34
seguendo OT, con la storia delle "certificazioni di sicurezza"
questa barca è passata attraverso la Ostar del 2017 (edizione con un gran numero di incidenti, affondamenti, ecc), dopo il macello lo skipper (senza motore né niente) è arrivato alle Azzorre,un po' di lavoretti per accomodare motore e rimetterla in ordine, vuole ripartire ma la Capitaneria lo blocca (formalmente) in porto, non può ripartire se non la rimette in condizioni di navigare.
Al che l'inglese pragmatico "ci ho fatto quasi mille miglia per venire qui, riparato un sacco di cose, sarà che non sia in condizioni di navigare? "
https://sybrancaleone.blogspot.com/2017/...horta.html
questa barca è passata attraverso la Ostar del 2017 (edizione con un gran numero di incidenti, affondamenti, ecc), dopo il macello lo skipper (senza motore né niente) è arrivato alle Azzorre,un po' di lavoretti per accomodare motore e rimetterla in ordine, vuole ripartire ma la Capitaneria lo blocca (formalmente) in porto, non può ripartire se non la rimette in condizioni di navigare.
Al che l'inglese pragmatico "ci ho fatto quasi mille miglia per venire qui, riparato un sacco di cose, sarà che non sia in condizioni di navigare? "
https://sybrancaleone.blogspot.com/2017/...horta.html
06-03-2021, 23:10
(06-03-2021 21:20)Dato Ha scritto: [ -> ]In realta' la cosa e' un po' piu' complessa.Effettivamente anche a me non risulta che per le prese a mare ci sia una legge.
I cantieri devono garantire che le prese a mare installate siano resistenti alla corrosione.
La definizione di essere resistenti alla corrosione implica una durata minima di 5 anni.
Ma (per l'armatore che usa l'imbarcazione per diporto) non mi risulta, (almeno a mia conoscenza) che vi sia una legge che ne impone la sostituzione ogni 5 anni, neanche per quelle di ottone.
Per le attivita' commerciali puo' darsi che vi siano regole piu' strette.
Se legge c'è la dovremmo leggere da qualche parte.E' importante in quanto a me fare
cose contro-legge non mi è mai piaciuto.
06-03-2021, 23:43
Le norme le fa il RINA.
Costruzione a norme RINA.
Compensato a norme RINA,
Spessori a norme RINA.
Prese a mare a norme RINA.
Costruzione a norme RINA.
Compensato a norme RINA,
Spessori a norme RINA.
Prese a mare a norme RINA.
06-03-2021, 23:59
Il RINA è un'oppppinione
07-03-2021, 00:34
(06-03-2021 21:20)Dato Ha scritto: [ -> ]In realta' la cosa e' un po' piu' complessa.
I cantieri devono garantire che le prese a mare installate siano resistenti alla corrosione.
La definizione di essere resistenti alla corrosione implica una durata minima di 5 anni.
Ma (per l'armatore che usa l'imbarcazione per diporto) non mi risulta, (almeno a mia conoscenza) che vi sia una legge che ne impone la sostituzione ogni 5 anni, neanche per quelle di ottone.
Per le attivita' commerciali puo' darsi che vi siano regole piu' strette.
Ecco l’errore dove inconsapevolmente cascano molti degli armatori privati che credono non esistano per loro normative di obbligo sostituzione in merito alle prese a mare e passa scafi (ma non solo).
In realtà la normativa esiste eccome pur sia questa implicita ma per le compagnie assicurative sempre impugnabile legalmente.
La direttiva della Comunità europea sulle imbarcazioni da diporto (RCD) entrata in vigore nel 1998, di gran lunga superiore del Rina tanto che confronto lo stesso Rina si potrebbe appunto ritenere solo un opinione, ha di fatto ben stabilito in modo preciso lo standard di riferimento per Peacocks, throughhull e raccordi metallici (IS0 9093-1) recitando: “i materiali utilizzati devono essere resistenti alla corrosione entro un tempo pari a cinque anni, senza manifestare alcun difetto che possa mettere in pericolo la tenuta, la forza o la funzione” quindi: o voi siete muniti di idonea certificazione che garantisce le vostre prese a mare per più di 5 anni; o dopo 5 anni vi munite di perizia a firma di un tecnico abilitato che certifica sotto la sua piena responsabilità che le vostre prese a mare e passa scafi sono in condizioni tali da non pregiudicare la sicurezza dell’imbarcazione per i prossimi X anni oppure, la vostra imbarcazione non rispetta più quanto previsto nella vostra certificazione di conformità europea e qui, in termini giuridici, le cose sono due: o ripristinate le condizioni previste nella vostra certificazione di conformità europea rispettando tutte le direttive comunitarie oppure, continuate a navigare in violazione di detta direttiva e, speriamo mai, ma nel caso le vostre compagnie assicurative si leccheranno i baffi.
In realtà la questione è subdola; non c’è una legge che dice se non sostituisci ti multiamo ma c’è una direttiva europea legata alla conformità della vostra imbarcazione che dice: “entro 5 anni non deve succedere questo” e se succede dopo, in caso di sinistro, il discorso a livello giuridico è semplicissimo: la direttiva stabilisce una resistenza di 5 anni, dopo è un tuo rischio che ti sei assunto sotto la tua responsabilità quindi c’è dolo, oppure concorso di colpa, oppure negligenza. Poi se credete che la legislatura si fondi su logiche elementari, su opinioni e sui non mi sembra, fate voi che sicuramente fate bene.
07-03-2021, 00:43
(07-03-2021 00:34)orteip Ha scritto: [ -> ]“i materiali utilizzati devono essere resistenti alla corrosione entro un tempo pari a cinque anni, senza manifestare alcun difetto che possa mettere in pericolo la tenuta, la forza o la funzione”
se il testo è questo , non significa che ogni 5 anni devi sostituire il pezzo .
significa che il costruttore deve realizzare un prodotto che regga "almeno" 5 anni . altrimenti avrebbero scritto : " i materiali utilizzati devono essere resistenti alla corrosione entro un tempo pari a cinque anni, senza manifestare alcun difetto che possa mettere in pericolo la tenuta, la forza o la funzione , dopodichè van sostituiti "
provo di spiegare meglio ... i razzi , non hanno una resistenza pari a tot anni , ma una scadenza a tot anni .
07-03-2021, 00:55
(07-03-2021 00:43)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]se il testo è questo , non significa che ogni 5 anni devi sostituire il pezzo .
significa che il costruttore deve realizzare un prodotto che regga "almeno" 5 anni . altrimenti avrebbero scritto : " i materiali utilizzati devono essere resistenti alla corrosione entro un tempo pari a cinque anni, senza manifestare alcun difetto che possa mettere in pericolo la tenuta, la forza o la funzione , dopodichè van sostituiti "
Ripeto, tu puoi interpretare quello che vuoi ma in tribunale l’interpretazione viene data da avvocati, giudici ed eventuali magistrati ed in questo caso l’interpretazione è una: tali materiali al momento dell’installazione devono rispettare quei requisiti per 5 (non per almeno 5) ma solo per 5 anni e questo a livello giuridico rende implicito un’unico fatto: entro i 5 anni la direttiva europea OBBLIGA l’installatore a garantire; dopo i 5 anni non TI OBBLIGA A SOSTITUIRE ma in caso di incidente TU DEVI DIMOSTRARE che erano in condizioni tali da rispettare ancora la direttiva europea ma, già che c’è stato l’incidente vuld dire che non avevano più le caratteristiche di conformità e quindi andavano sostituite.
Ora, visto che ognuno giustamente interpreta pa cosa a modo suo e che non si può stare qui a continuare con i parere legali ad ogni nuova interpretazione casareccia, proseguite voi ma vi consiglierei di andarvi ad informare meglio presso qualcuno con competenze di contenziosi marittimi; forse pagando le cose acquistano più credito.... bho....
07-03-2021, 01:05
@orteip
La normativa, fissa uno standard, come dicevo io e come dici tu, tutto qui.
La definizione di corrosione implica la resistenza per almeno 5 anni, qualsiasi tipo di presa a mare, ma non vuol dire assolutamente che sei obbligato per legge a cambiarle dopo 5 anni. E se le monti in bronzo? E se monti le Randex?
E come quando monti una presa elettrica in casa, che deve essere a norma, tutto qui. Poi, se vi e' un incendio dopo 20 anni non e' che l'assicurazione non ti paga. L'assicurazione prima ti paga, e poi eventualmente dovra' dimostrare che la presa era difettuosa e che vi e' stato comportamento negligente.
Se un'imbarcazione affonda, che la presa a mare sia nuova o vecchia, l'assicurazione deve pagare almenocche' non possa dimostrare che l'affondamento e' dovuto alla presa a mare che si e' rotta a causa di incuria o di eccessiva corrosione, ma non puo' rifiutarsi di pagare solo sulla base della vetusta' delle prese a mare. Ma attenzione, questo e' un soggetto estremamente delicato, e faccio un esempio.
Prendiamo un'imbarcazione di 4 anni, ed una presa a mare certificata cede. Se l'assicurazione dimostra con certezza (cosa in genere difficile da fare, eccetto casi estremi) che la presa a mare ha ceduto a causa di un difetto della presa a mare stessa l'assicurazione potrebbe persino contestare il rimborso, che spetterebbe al cantiere. In realta' un eventuale giudice potrebbe decidere che l'assicurazione paga lo stesso e poi questa si rivale sul cantiere. Sembrano sciocchezze ma, in realta', per imbarcazioni di grande valore o per le navi (in genere non le nostre barche) non e' inusuale imbarcarsi in lunghi procedimenti.
Allora la barca intera bisognerebbe cambiarla ogni due anni poiche' scade la garanzia?
E comunque, almeno con bandiera italiana, se una barca ha passato il RINA vedo difficile per un assicuratore non rimborsare, anche se le prese a mare hanno piu' di 5 anni.
La normativa, fissa uno standard, come dicevo io e come dici tu, tutto qui.
La definizione di corrosione implica la resistenza per almeno 5 anni, qualsiasi tipo di presa a mare, ma non vuol dire assolutamente che sei obbligato per legge a cambiarle dopo 5 anni. E se le monti in bronzo? E se monti le Randex?
E come quando monti una presa elettrica in casa, che deve essere a norma, tutto qui. Poi, se vi e' un incendio dopo 20 anni non e' che l'assicurazione non ti paga. L'assicurazione prima ti paga, e poi eventualmente dovra' dimostrare che la presa era difettuosa e che vi e' stato comportamento negligente.
Se un'imbarcazione affonda, che la presa a mare sia nuova o vecchia, l'assicurazione deve pagare almenocche' non possa dimostrare che l'affondamento e' dovuto alla presa a mare che si e' rotta a causa di incuria o di eccessiva corrosione, ma non puo' rifiutarsi di pagare solo sulla base della vetusta' delle prese a mare. Ma attenzione, questo e' un soggetto estremamente delicato, e faccio un esempio.
Prendiamo un'imbarcazione di 4 anni, ed una presa a mare certificata cede. Se l'assicurazione dimostra con certezza (cosa in genere difficile da fare, eccetto casi estremi) che la presa a mare ha ceduto a causa di un difetto della presa a mare stessa l'assicurazione potrebbe persino contestare il rimborso, che spetterebbe al cantiere. In realta' un eventuale giudice potrebbe decidere che l'assicurazione paga lo stesso e poi questa si rivale sul cantiere. Sembrano sciocchezze ma, in realta', per imbarcazioni di grande valore o per le navi (in genere non le nostre barche) non e' inusuale imbarcarsi in lunghi procedimenti.
Allora la barca intera bisognerebbe cambiarla ogni due anni poiche' scade la garanzia?
E comunque, almeno con bandiera italiana, se una barca ha passato il RINA vedo difficile per un assicuratore non rimborsare, anche se le prese a mare hanno piu' di 5 anni.
07-03-2021, 01:09
Leggo e rileggo con molto interesse.Orteip fa delle affermazioni su cui occorre riflettere e
documentarsi per la sicurezza ns.e delle ns.barche.Detto ciò se il ns.adv Zerbinati potesse
fornirci la sua conoscenza in proposito sarebbe cosa gradita.Grazie in anticipo.
documentarsi per la sicurezza ns.e delle ns.barche.Detto ciò se il ns.adv Zerbinati potesse
fornirci la sua conoscenza in proposito sarebbe cosa gradita.Grazie in anticipo.
07-03-2021, 10:30
(07-03-2021 01:05)Dato Ha scritto: [ -> ]@orteip
La normativa, fissa uno standard, come dicevo io e come dici tu, tutto qui.
La definizione di corrosione implica la resistenza per almeno 5 anni, qualsiasi tipo di presa a mare, ma non vuol dire assolutamente che sei obbligato per legge a cambiarle dopo 5 anni. E se le monti in bronzo? E se monti le Randex?
E come quando monti una presa elettrica in casa, che deve essere a norma, tutto qui. Poi, se vi e' un incendio dopo 20 anni non e' che l'assicurazione non ti paga. L'assicurazione prima ti paga, e poi eventualmente dovra' dimostrare che la presa era difettuosa e che vi e' stato comportamento negligente.
Se un'imbarcazione affonda, che la presa a mare sia nuova o vecchia, l'assicurazione deve pagare almenocche' non possa dimostrare che l'affondamento e' dovuto alla presa a mare che si e' rotta a causa di incuria o di eccessiva corrosione, ma non puo' rifiutarsi di pagare solo sulla base della vetusta' delle prese a mare. Ma attenzione, questo e' un soggetto estremamente delicato, e faccio un esempio.
Prendiamo un'imbarcazione di 4 anni, ed una presa a mare certificata cede. Se l'assicurazione dimostra con certezza (cosa in genere difficile da fare, eccetto casi estremi) che la presa a mare ha ceduto a causa di un difetto della presa a mare stessa l'assicurazione potrebbe persino contestare il rimborso, che spetterebbe al cantiere. In realta' un eventuale giudice potrebbe decidere che l'assicurazione paga lo stesso e poi questa si rivale sul cantiere. Sembrano sciocchezze ma, in realta', per imbarcazioni di grande valore o per le navi (in genere non le nostre barche) non e' inusuale imbarcarsi in lunghi procedimenti.
Allora la barca intera bisognerebbe cambiarla ogni due anni poiche' scade la garanzia?
E comunque, almeno con bandiera italiana, se una barca ha passato il RINA vedo difficile per un assicuratore non rimborsare, anche se le prese a mare hanno piu' di 5 anni.
Ti sfugge una cosa assai importante: i soldi sono in mano all’assicurazione non in mano tua ed è lei a chiederti di fornire la documentazione idonea che la legge gli consente di chiedere prima di sborsare il dovuto. Fidati che in famiglia abbiamo proprio chi si occupa di contenziosi marittimi per conto dell’assicurazioni e la notizia qui viene da fonte sicura di prima mano.
Del resto poi è anche logico, basta solo rifletterci: se una barca affonda perchè è andata a scogli è un conto ma se affonda a causa di una presa a mare difettosa la cosa è palese: la presa a mare non aveva più i requisiti per rispettare la direttiva CE e la prima cosa che ti chiederanno è la fattura o altro documento ufficiale che dimostra quando le hai sostituite e se hanno più di 5 anni, fidati che l’assicurazione o non paga oppure se costretta da alcune circostanze imposte dalle leggi locali poi quelle stesse leggi gli consentono di rifarsi.
Hai presente quando in un messaggio precedente ho detto che conosco un paio di amici che si sono dovuti vendere per la rivalza fatta loro dalle compagnie assicurative?
Bene, anche se io li ho definiti amici in realtà erano solo controparti nei contenziosi con delle compagnie assicurative per conto delle quali lavora la nostra persona di famiglia.
Poi sapete che vi dico? Cari ragazzi avete ragione voi....
07-03-2021, 11:19
Alcuni anni fa sono andato ad Amsterdam con la mia consorte e siamo andati a trovare degli amici Italiani che vivono in quella città.
Per fare una cosa nuova, almeno per noi abbiamo deciso di alloggiare in una House Boat in pieno centro a 100 metri dalla stazione ferroviaria.
La barca in questione era lunga oltre 30 metri di cui il 50% era adibita a B&B
La esperienza è stata fantastica era pieno inverno ma la House Boat era attrezzatissima per i rigori della stagione..
I proprietari erano una coppia di Inglesi che viveva a bordo da oltre 20 anni.
Alle mie mille e più domande su come si viveva così lungamente a bordo e quali erano le contro indicazioni l'armatore mi disse di non avere grossi problemi,
la unica cosa che dovevano rispettare era una legge fluviale per tutte le House Boat che OGNI 6 ANNI dovevano obbligatoriamente portare la barca in bacino controllare lo stato della carena
(la maggior parte sono in ferro) e sostituire tutte le prese a mare alla presenza di un rappresentante della locale Capitaneria che certificava il tutto e dopo i lavori rilasciava un nulla osta
per poter rimettere in acqua la barca in tutta sicurezza, per altri sei anni.
Se per caso una di queste imbarcazione affonda e/o crea problemi alla navigazione fluviale, viene posta sotto sequestro ed i costi sono addebitati all'armatore
Per fare una cosa nuova, almeno per noi abbiamo deciso di alloggiare in una House Boat in pieno centro a 100 metri dalla stazione ferroviaria.
La barca in questione era lunga oltre 30 metri di cui il 50% era adibita a B&B
La esperienza è stata fantastica era pieno inverno ma la House Boat era attrezzatissima per i rigori della stagione..
I proprietari erano una coppia di Inglesi che viveva a bordo da oltre 20 anni.
Alle mie mille e più domande su come si viveva così lungamente a bordo e quali erano le contro indicazioni l'armatore mi disse di non avere grossi problemi,
la unica cosa che dovevano rispettare era una legge fluviale per tutte le House Boat che OGNI 6 ANNI dovevano obbligatoriamente portare la barca in bacino controllare lo stato della carena
(la maggior parte sono in ferro) e sostituire tutte le prese a mare alla presenza di un rappresentante della locale Capitaneria che certificava il tutto e dopo i lavori rilasciava un nulla osta
per poter rimettere in acqua la barca in tutta sicurezza, per altri sei anni.
Se per caso una di queste imbarcazione affonda e/o crea problemi alla navigazione fluviale, viene posta sotto sequestro ed i costi sono addebitati all'armatore
07-03-2021, 11:26
Torno sulla argomento per fare una specifica che molti forse ignorano, il perito del RINA vuole vedere la fattura relativa al cambio della membrana del mail drive, tale cambio deve essere fatto ogni 8 anni, in mancanza della suddetta fattura il perito non autorizza la navigazione.
questo e' quanto succede in Liguria.
questo e' quanto succede in Liguria.
07-03-2021, 13:34
(07-03-2021 10:30)orteip Ha scritto: [ -> ]Ti sfugge una cosa assai importante: i soldi sono in mano all’assicurazione non in mano tua ed è lei a chiederti di fornire la documentazione idonea che la legge gli consente di chiedere prima di sborsare il dovuto. Fidati che in famiglia abbiamo proprio chi si occupa di contenziosi marittimi per conto dell’assicurazioni e la notizia qui viene da fonte sicura di prima mano.
Del resto poi è anche logico, basta solo rifletterci: se una barca affonda perchè è andata a scogli è un conto ma se affonda a causa di una presa a mare difettosa la cosa è palese: la presa a mare non aveva più i requisiti per rispettare la direttiva CE e la prima cosa che ti chiederanno è la fattura o altro documento ufficiale che dimostra quando le hai sostituite e se hanno più di 5 anni, fidati che l’assicurazione o non paga oppure se costretta da alcune circostanze imposte dalle leggi locali poi quelle stesse leggi gli consentono di rifarsi.
Hai presente quando in un messaggio precedente ho detto che conosco un paio di amici che si sono dovuti vendere per la rivalza fatta loro dalle compagnie assicurative?
Bene, anche se io li ho definiti amici in realtà erano solo controparti nei contenziosi con delle compagnie assicurative per conto delle quali lavora la nostra persona di famiglia.
Poi sapete che vi dico? Cari ragazzi avete ragione voi....
Penso che sia piu' facile per l'assicurazione non rimborsare se una barca affonda il giorno dopo aver sostituito le prese a mare che il giorno dopo che sono passati i 5 anni. E' una provocazione, ma una volta che si ha un certificato Rina sta all'assicurazione dimostrare che l'incidente e' stato causa della negligenza dell'armatore, e nella fattispecie dimostrare che per esempio l'affondamento e' dovuto al cedimento di una presa a mare difettuosa. Poi, in Italia, il problema e' che se si entra in causa puo' prendere molto tempo, ma con un buon avvocato le assicurazioni in genere scendono a miti consigli, anche perche' potrebbero rimetterci, alla fine delle procedure, molti piu' soldi di quanti ne risparmierebbero non coprendo il sinistro.
Voglio vedere quanta gente cambia le prese a mare ogni 5 anni. Io lo sto facendo dopo 15 anni, mettendole in bronzo, e probabilmente non ci sara' una prossima volta.
Il fatto e' che, a volte, non ci si rende conto dell'importanza di avere un buon avvocato.
Detto questo, nell'esempio che hai riportato sembra che sia stato dimostrato che il cedimento e' dovuto ad una presa a mare corrosa, in quel caso la responsabilita' dell'armatore e' chiara. Ma pensi che con una fattura di 4 anni, se si fosse dimostrato che la presa a mare era veramente corrosa, al punto che EVIDENTEMENTE doveva cedere, l'assicurazione non avrebbe fatto problemi? Si, li avrebbe fatti, con un buon avvocato avrebbe probabilmente comunque pagato e poi forse, sel'importo era consistente, si sarebbe probabilmente rivalsa su chi ha fatto il lavoro. E se monti prese certificate ed il lavoro lo fai tu?
Ma, come dicevo, occore che l'assicurazione dimostri che il cedimento e' dovuto all'usura della presa a mare, non basta dimostrare il cedimento.
Poi, vi sono tanti altri eventi possibili sui quali, in lina di principio si puo' discutere, faccio due esempi:
1) barca che affonda in porto per cedimento di un flessibile dopo valvola del passascafo: l'assicurazione puo' dire che il capitano e' stato negligente perche non aveva chiuso la valvola
2) barca andata a scogli: l'assicurazione potrebbe rivalersi sul fatto che andare a scogli comporta, nel 99% dei casi, una negligenza del capitano. Vai a scogli o perche' si e' rotto qualcosa, che in genere si rompe se c'e' una scarsa manutenzione, oppure perche' non hai letto bene le carte nautiche, nuovamente una negligenza, oppure per le condizioni meteo troppo dure rispetto alle capacita' dell'imbarcazione/capitano quindi una negligenza, oppure perche' l'ancora non ha tenuto ma e' una negligenza poiche' l'articolo 5 del RIPAM o Colregs impone una veglia continua.
Insomma, se andiamo avanti con questi ragionamenti l'assicurazione potrebbe non pagare mai.
Da cui il consiglio, se vedete che ci sono problemi, di prendere un ottimo avvocato che faccia passare all'assicuratore la voglia di entrare in lungo e costoso procedimento.
Alle assicurazioni, se non avete megayacht, non conviene complicarsi la vita e magari passare come "quell'assicurazione che non paga mai"
07-03-2021, 13:39
(07-03-2021 11:26)infinity Ha scritto: [ -> ]Torno sulla argomento per fare una specifica che molti forse ignorano, il perito del RINA vuole vedere la fattura relativa al cambio della membrana del mail drive, tale cambio deve essere fatto ogni 8 anni, in mancanza della suddetta fattura il perito non autorizza la navigazione.21 anni che ho la barca il perito RINA non mi ha mai chiesto quanto affermi,controllo membrana a vista si.A parte che la membrana Bukh è doppia una interna ed una esterna,a fondo non ci vai mai.
questo e' quanto succede in Liguria.
07-03-2021, 13:57
Boh...adesso c'è pure la regola del termine dei 5 anni per cambiare le prese a mare? Le ho messo da me in bronzo, prima di 10 anni non le cambio. A gennaio scorso ho rinnovato il certificato di sicurezza. Il perito mi ha fatto i complimenti per come ha trovato lo stato della carena e lo stato generale della mia barchetta (35 anni). Poi che facciano/dicano quello che vogliono.
Tornando in topic, dalle mie parti il prezzo di un cantiere per cambiare una presa a mare completa oscilla dai 200 ai 250 euro, dipende anche dalla dimensione e dal materiale
Tornando in topic, dalle mie parti il prezzo di un cantiere per cambiare una presa a mare completa oscilla dai 200 ai 250 euro, dipende anche dalla dimensione e dal materiale