Le miglia percorse non bastano mai...
e... capita con il cuore in gola dire ..."belin , me andà bene"!!!
Sabato ero di poppa , dovevo fare ana abbattuta , praticamente in solitario e con 14 nodi di reale ... filavo io 7,4nodi...
ovviamente canale di Portovenere
Prendo la scotta della randa , mi metto iin tiro per recuperarla e portare la randa la centro , inizio la manovra , appena la randa prova a passare .. è già passata io che ero sbilanciato vado indietro , mi sento cadere , anzi no cado indietro , solo che cado a bordo , sul bordo della poppa...
Ho ringraziato la poppa chiusa , e ho maledetto me per tute le cavolate fatte , non ultima, forse la più grave non aver chiuso la poppa con le due draglie di sicurezza...
E' andata bene .. ed ho imparato un po di cose...
giusto per condividere...
Avresti fatto qualche danno ma con una bella nuotata ti saresti salvato! grazie per la condivisione.
Quindi la prossima volta che sei in solitario la metti la cintura di sicurezza?
(08-03-2021 15:14)Nimbo Ha scritto: [ -> ]Quindi la prossima volta che sei in solitario la metti la cintura di sicurezza?
In solitario anche con solo 14 nodi di reale sarebbe opportuno almeno giubbotto e volendo stare sicuro anche cintura di sicurezza.
Buon vdnto
(08-03-2021 15:25)orsopapus Ha scritto: [ -> ]In solitario anche con solo 14 nodi di reale sarebbe opportuno almeno giubbotto e volendo stare sicuro anche cintura di sicurezza.
Buon vdnto
Ma anche con meno vento, in questa stagione se finisci in acqua resisti veramente poco, ma anche con la bella stagione non c'e' da scherzare
Raga, in solitario SEMPRE giubbotto salvagente autogonfiabile ..... è un attimo che le condizioni meteo cambiano , specialmente in questa stagione. Bv
il mio amico Giancarlo era andato a prendere i corrimani per riverniciarli.
scendendo dalla barca e' scivolato, ha battuto la testa sulla banchina ed e' finito in acqua, svenuto pancia e sopratutto bocca sotto.
e' finito in rianimazione per 20 giorni poi tre mesi di rianimazione alla fine dei quali ha venduto la barca.
la barca e' piu pericolosa in banchina che al largo, non bastano il gubbotto e l' ombellicale , tocca tenere il cervello acceso e viverla sempre come se stessi vincendo la regata della vita,
per rilassarsi c'e' il divano di casa, la barca serve a generare endorfine e soddisfazione, cose che derivano dall' attenzione e concentrazione che richiede e che sono inversamente proporzionali alla velocita del vento.
in solitario uso sempre giubbotto autogonfiabile e sopratutto PLB alla cintura.
col pilota automatico inserito, se cadi in acqua la barca ti saluta e se ne va.
(08-03-2021 19:33)ZK Ha scritto: [ -> ]per rilassarsi c'e' il divano di casa, la barca serve a generare endorfine e soddisfazione, cose che derivano dall' attenzione e concentrazione che richiede e che sono inversamente proporzionali alla velocita del vento.
Sinceramente, steso sul teak, all'ancora in una baia solitaria, io mi rilasso parecchio
Forse hai una ottica troppo da regatante?
Comunque concordo che vicino la terra i rischi ci sono ugualmente e forse di più e che l'unica cosa che ti salva ovunque è il cervello accesso...
... ma anche una buona dose di posteriore
[lol.. che figa la correzione automatica dei termini.. perchè in realtà io ho scritto una cosa leggermente diversa da "posteriore" ]
Non vorrei essere talabano ma ho sempre pensato che la sicurezza in barca non dipenda esclusivamente dalla qualità dello scafo e dalle dotazioni di sicurezza presenti (anche se il MOB rappresenta un indubbio passo avanti) ma sia determinata dalla capacità dell'equipaggio. Per questo considero e cerco di evitare la navigazione in solitario o peggio con gente totalmente inesperta o incapace.
In mare non si dovrebbe cadere, ma se accade, devo poter contare su gente in grado di ripescarmi subito.
Avete mai pensato che basta una bomata o, più banalmente, un attacco di mal di mare per affrontare una crisi molto grave.
(09-03-2021 10:25)penven Ha scritto: [ -> ]Non vorrei essere talabano ma ho sempre pensato che la sicurezza in barca non dipenda esclusivamente dalla qualità dello scafo e dalle dotazioni di sicurezza presenti (anche se il MOB rappresenta un indubbio passo avanti) ma sia determinata dalla capacità dell'equipaggio. Per questo considero e cerco di evitare la navigazione in solitario o peggio con gente totalmente inesperta o incapace.
In mare non si dovrebbe cadere, ma se accade, devo poter contare su gente in grado di ripescarmi subito.
Avete mai pensato che basta una bomata o, più banalmente, un attacco di mal di mare per affrontare una crisi molto grave.
Sì, io nel mio piccolo (sul lago...), indosso il giubbotto salvagente da quando entro nel cancello sul pontile, fino a quando esco e mi lego se uso il pilota automatico. I pescatori mi guardano come se fossi un extraterrestre
Però è anche vero che nella maggior parte degli sport estremi o quasi, se hai un mancamento sei morto e la gente lo fa comunque. Penso a parapendio, paracadutismo (se succede prima di aprire il paracadute), alpinismo, escursionismo "hard", volo a vela, caccia ai grizzly
Mah, io mi considero fortunato se penso alla leggerezza con cui all'epoca ci si lanciava al largo, e non c'era nessuna delle cosa che avete enumerato. Alla prima uscita un po' impegnativa fu subito chiaro che bisognava ingegnarsi a fronteggiare imprevisti e spesso fatiche senza poter contare su alcun tipo di aiuto esterno.
Con questo imprinting la navigazione con allievi mi era più gravosa che in solitario, per la loro imprevedibile insipienza e per la responsabilità.
(09-03-2021 17:13)oudeis Ha scritto: [ -> ]Mah, io mi considero fortunato se penso alla leggerezza con cui all'epoca ci si lanciava al largo, e non c'era nessuna delle cosa che avete enumerato. Alla prima uscita un po' impegnativa fu subito chiaro che bisognava ingegnarsi a fronteggiare imprevisti e spesso fatiche senza poter contare su alcun tipo di aiuto esterno.
Con questo imprinting la navigazione con allievi mi era più gravosa che in solitario, per la loro imprevedibile insipienza e per la responsabilità.
gia, la responsabilita verso gli altri e' forse una delle cose piu gravose... e la mantieni pure mentre sei all' ancora in rada.
la parte piu bella per me e' che la vela riesce ad assorbire tutta la cpu del mio cervello ed e' quello il rilassamento, avere risorse solo per quello e non poter pensare a tutto il resto, quello staccare la spina che ti rigenera piu di qualunque altra attivita... anche piu del sonno mi verrebbe da dire.
e certo che ne ho fatte di fesserie... come attaccare il pilota e fare un tuffo legato a una cima o come tirare su lo spi con 40 nodi.... non si nasce imparati ma se non si sta attenti ci sta finire velocemente il processo di apprendimento.
patana nera davanti a barcaggio ... pisolino con equipaggio a terra mi so svegliato per un movimento strano della barca, sono andato a controllare la cima ed andava indietro.. aveva fatto due giri intorno alla chiglia se invece dei 5 nodi ne fossero entrati 15 sai le risate!
Ma quelli come noi non ci cascano... tra un orecchio e l'altro c'è tutto quel che serve per navigare in sicurezza
Usato la cintura di sicurezza solo per andare a prua con vento forte per cambiare vele.
In mare completo rilassamento, solo in laguna più attenzione per il traffico, barchini che sfrecciano senza porre attenzione, Ho perso un cugino, gli sono saliti sopra a bordo e con l'elica gli hanno tagliato la testa, 2 anni fa di sera con il buio, fanali a posto.
E' tutta una fatalità, cammini sul marciapiede, io in calle, e ti cade un marmo sulla testa? Cosa faccio vado con il casco sulla testa?
Molto più pericolosa la macchina, vai piano ma una drogata/o invade la tua corsia e fai un frontale per sicurezza dovresti andare con un carroarmato.
La sicurezza è un'oppppinione.
mi spiace per il cugino, io il bagno al largo lo faccio sempre volentieri, il bagno in rada di notte mai, e' pieno di squali col gommino!
a me la cintura (che per altro si ruppe) ha salvato sicuramente la vita, i no-cintura mi fanno pensare ai no-vax... beati voi che il mare e' un posto per rilassarsi e dormire tra due cuscini, io ho scuffiato la prima volta 56 anni fa, che dire? hai proprio ragione.. la sicurezza e' un opppinione!
La sicurezza in mare è un capitale che abbiamo dentro di noi,hai voglia a leggere se mettere o non mettere le cinture per andare a prua o chi le mette è di campagna ecc.ecc.Un buon marinaio(comandante) non dico Skipper che è diverso a volte sa come gestire il suo equipaggio e di
conseguenza comportarsi.Poi cari amici la sicurezza in mare la scopri pian piano quando aumentano gli anni se sei un bravo marinaio diceva sempre mio nonno.
(13-03-2021 15:32)GARIBALDI Ha scritto: [ -> ]La sicurezza in mare è un capitale che abbiamo dentro di noi,hai voglia a leggere se mettere o non mettere le cinture per andare a prua o chi le mette è di campagna ecc.ecc.Un buon marinaio(comandante) non dico Skipper che è diverso a volte sa come gestire il suo equipaggio e di
conseguenza comportarsi.Poi cari amici la sicurezza in mare la scopri pian piano quando aumentano gli anni se sei un bravo marinaio diceva sempre mio nonno.
mio nonno faceva il fioraio, credo non sapesse ne nuotare ne andare a cavallo.
la sicurezza e' un darsi dei protocolli sperimentati e ben definiti.
con l' eta... non migliora non si migliora in nulla, o...almeno questo vale per me.
comunque guadarsi dai bravi marinai e sopratutto da quelli che si definiscono skipper, e' roba da succhi di frutta.
(13-03-2021 15:59)ZK Ha scritto: [ -> ]mio nonno faceva il fioraio, credo non sapesse ne nuotare ne andare a cavallo.
la sicurezza e' un darsi dei protocolli sperimentati e ben definiti.
con l' eta... non migliora non si migliora in nulla, o...almeno questo vale per me.
comunque guadarsi dai bravi marinai e sopratutto da quelli che si definiscono skipper, e' roba da succhi di frutta.
A parte i nonni...con l'età volevo dire che il fisico non è più agile come quando si è giovani di conseguenza legarsi non è affatto sbagliato,inoltre in certe circostanze occorre legarsi e basta(a parte l'età).Ti condivido.
Come al solito ZK non ci capiano.
Mio cugino stava tornando col barchino finita la pesca, piccolo motoscafo con fuori bordo e volantino, assieme ad un'amico dentro alle dighe di san Nicoletto all'altezza dell'isola costruita in mezzo al porto per il Mose, dove le barche che vanno verso P. Sabbioni girano a sn.
Un motoscafo più grande l'ha speronato, cioè gli è montato sopra uccidendoli tutti e due, gli ha sventrati con l'elica, Uno faceva il gondoliere mio cugino taxi acqueo.
NON il bagno.