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Versione completa: sicurezza su un guscio di noce
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Dopo essermi presentata ed avervi raccontato qualcosa di me, ho passato giorni a leggere il forum, rendendomi conto che Whisper e' proprio un guscio di noce Smiley30 e che io non sono una velista Blinksmiley nonostante abbia passato piu' tempo su un'Alpa19 che in molte delle case che ho abitato nei miei 55 anni di vita.

Eccomi quindi a chiedere consiglio.

Esco spesso con Whisper, anche d'inverno, quasi sempre da sola.
Faccio molto in pozzetto, ma per ingarrocciare fiocco/genoa e varie altre necessita' piu' o meno frequenti devo andare a prua.
Quando lo faccio, se sono a motore, metto in folle...
Ma confesso che se sono a vela, non sempre stacco l'autopilota Smiley6
Ho una biscaglina di sicurezza.
Ma so che semplicemente NON DEVO cadere in mare.
Ho una cintura di sicurezza ed un cordone con tre moschettoni: uno in mezzo che attacco alla cintura, uno in fondo ad un cordone elastico che arriva a due metri, ed uno in fondo ad un cordone fisso di un metro.
Fin'ora l'ho usato a bischero, agganciandomi a volte allo strallo di prua, a volte alle sartie, a volte al pulpito 58 (lo so, non si fa... non mi sgridate!)

Premesso che la barca e' talmente piccola che la sola idea di mettere le lifeline mi fa soffrire (data anche la struttura della tuga), secondo voi:
se io metto una fettuccia da lifeline intorno al piede d'albero, abbastanza lasca, tipo un anello, chesso', di 30cm di diametro (passato
sotto le carrucole su cui escono le drizze in modo che non intralci in alcun modo il passaggio del genoa) e quando vado a prua aggangio a quell'anello il moschettone in fondo all'elastico e l'altro ad una qualche analoga fettuccia a base del candeliere che ho a prua,
ha senso?

If not, cosa mi consigliate?

grazie1000 Smiley1
Non sono un esperto e non conosco l'alpa19 ma se la barca come credo ha 2 garrocce/bitte a prua potresti provare a fare una specie di lifeline per la prua creando un anello "triangolare" fissando molto bene una cima ( secondo me da 10 mm di diametro potrebbe andare) alla bitta di destra, girare attorno al piede dell'albero e poi chiudere la cima sempre ben fissata alla garroccia/bitta di sinistra.
Se fossi in te sostituirei nella cintura di sicurezza il cordone elastico da 2 metri con un cordone rigido da 1,5m ed eviterei di agganciarmi alle sartie ed allo strallo ma mi aggancerei alla lifeline che ti ho descritto.
Saluti e buon vento
per chiarire la situazione allego immagine.
e si', mi sa che in ogni caso dovro' cambiare cordone... ach, con quel che costano Smiley6
Non sono esperto di sicurezza, ma ricordo che in un corso che tenne un navigatore solitario disse che la priorità era quella di non cadere fuori bordo e contemporaneamente quella di non restare appesi sulla murata impossibilitati a risalire; quindi cordone piuttosto corto e life line a centro barca.
Se non si è in solitaria la seconda problematica è meno sentita in quanto c'è qualcuno che può fermare la barca, sganciarti e farti risalire.
Sulla tua vedrei più un telecomando stagno del pilota da tenere appeso al collo in modo da richiamare la barca in caso di caduta (non ho idea di quanto possa costare, ma sicuramente non poco).
Se contatti con MP l'utente Marianna (Marianna De Micheli) forse puoi condividere la problematica; lei ha mostrato un aggeggio del genere nei suoi video sul tubo di qualche giorno fa.
(18-03-2021 19:39)a19whisper Ha scritto: [ -> ]ho passato giorni a leggere il forum, rendendomi conto che Whisper e' proprio un guscio di noce


per consolarti , sappi che il mio è il più piccolo di tutto il forum ( parlo dello yacht Smiley4 ) , però , in compenso sono uno di quelli che lo usa di più (sempre lo yacht Smiley36 ) dato che ci faccio circa 40 uscite annue di cui una trentina in solitario e il resto assieme...all'altra metà del cielo Wubsmiley .
per quanto riguarda andare a prua , con piccoli accorgimenti , potresti evitare di uscire dal pozzetto .
provo di spiegare :
ingarrocciare il fiocco , lo fai in porto prima di uscire . lasci il fiocco già ingarrocciato steso in coperta . lo issi dal pozzetto una volta fuori dal porto . per ammainarlo , basta predisporre una cimetta che , colegata al moschettone della drizza , passa tra i garrocci e la rinvii in pozzetto . penso si chiami retriver o qualcosa del genere . forse in italiano si chiama caricabasso , ma non sono sicuro , io i termini marinari li conosco poco e potrei dire cavolate .
calare l'ancora o salparla , idem . rinvia la cima dell'ancora in pozzetto . io, ho avuto un capitan cook (che mi pare di aver capito hai avuto anche tu !:thumbsupsmileyanimSmile . sul capitan cook , avevo piazzato un golfare a prua dell'albero e leggermente disassato . all'interno del golfare facevo passare la cima dell'ancora . davo volta ad una galloccia sulla tuga . ovvio che non potevo avere molta catena (poco più di un metro...) . prendi un'ancora un paio di kg in più e ...sei a posto e fai tutto dal pozzetto .
Per quel tipo di dimensioni, metterei senz'altro una cima legata fissa all'albero, lunghezza regolabile, con un moschettone finale a cui ti attacchi quando sei in pozzetto, vai in coperta a prua dove vuoi, quando ritorni in pozzetto ti sganci; in sostanza sei sempre legata a un punto fisso, l'albero. Cima lunga a occhio un due metri, come manovre fai quello che vuoi, se dovessi dimenticarti di accorciarla e caschi fuori, resti appesa a metà fiancata e ti tiri su.
Per farla regolabile, placchetta "Slyde" della Kong, costo qualche euro.
Qualche foto, invece del moschettone blu leghi l'estremità all'albero, dal tuo lato hai la placchetta e il moschettone per l'imbrago.
https://sybrancaleone.blogspot.com/2019/...ges-2.html
Non so... ma con una barca così piccola, il piede d'albero (non passante) è tenuto in sede da un dado da 5/6 mm. Non sartie lasche, la fettuccia per me potrebbe addirittura "passare sotto".
Non mi sembra il posto piu' sicuro dove "appendere" la mia vita.
Magari ho detto una cavolata.. ma a me "non paga l'occhio".
Magari fai delle "prove".
BV
dimenticavo : quando ammaini il fiocco , utilizzando la cimetta del retriver , per evitare di far cadere il fiocco in acqua , io faccio un bordo e lascio il fiocco a collo col timone all'orza , mentre lo ammaino , cos' mi rimane tutto in coperta senza scivolare a mollo .
per farti capire meglio : quando rientro , davanti al porto , faccio un bordo e lego il timone all'orza col fiocco a collo (in pratica mi metto alla cappa...) . a questo punto ammaino la randa , la fisso sul boma con gl'elastici , avvio il motorino e lo lascio in folle , ammaino il genoa utilizzando il retriver , metto marcia avanti ed entro in porto . tutta l'operazione dura un paio di minuti e non esco mai dal pozzetto . quest'anno ho fatto fare un fiocco nuovo al quale ho fatto mettere una mano di terzaroli . se devo ridurre il fiocco , mollo la drizza , agendo sulla cimetta del retriver , cambio la mura al fiocco , sgancio il moschettone delle scotte e lo sposto sul nuovo occhiello . ricazzo la drizza ed esco dalla cappa o cambio di bordo al fiocco . con comodo legherò i matafioni passando da dentro e uscendo dall'osteriggio di prua per non far sbattere la tela in eccesso .
dalla foto a me pare proprio che la base d'albero sia l'appiglio migliore anche se mi pare di vedere 2 cavi elettrici neri uscire dall'albero; se è così magari prevedi anche qualcosa per preservarli.
Poi la tua idea di un anello chiuso di 30 cm mi sembra valida anche se ovviamente devi eseguire la cucitura sul posto attorno all'albero, a meno che tu non voglia avvalerti di un moschettone per chiudere poi. Forse potresti abbondare col diametro di questa mini life-line in modo da poterti attaccare quando sei ancora in pozzetto.
Un'alternativa potrebbe essere una cinghia tessile da montacarichi, di quelle con marcatura CE garantite per sopportare pesi enormi e che alle estremità sono cuciti ad anello (le trovi anche in ferramenta). Lo faresti passare attorno all'albero entrando con un capo in uno dei 2 anelli, per poi farlo tornare verso il pozzetto. Quando devi andare a prua ti agganci all'anello lì di fronte e vai.
Mi pare che ti faccia troppe fisime, mi fai ricordare quando facevo anche lunghe traversate in canoa, da solo senza alcuna sicurezza, lo stesso col FD.
Anche ora con un 42" ho fatto un bellissimo passerino, ho le cinture e giubbetti con attacco ...ma non le uso mai.
Nonostante questo sto passando gli 80 anni, in barca vado per divertimento e sono fatalista, meglio lasciarci le bucce in barca che col Covid19....tanto sono già vaccinato con entrambe le dosi!

898989
Visto che mi appresto ad armare il "mio" guscio di noce e visto che sono quello con meno esperienza, resto sintonizzato Smiley4
Ci sono infinite discussioni sul tema. Dopo alcune prove, mi sono convinto che la cosa fondamentale sia il legarsi stretti, ovvero in maniera tale da non poter cadere fuori. Anche nel caso di barca piccola la vedo dura risalire la fiancata appesi fuori mentre la barca continua a 4-5 nodi. Personalmente, tengo una jackline ovvero passerino (le lifelines, nonostante la traduzione letterale lasci intendere il contrario, sono le draglie) sulla tuga con un doppio cordone di sicurezza con moschettoni, uno della misura giusta che mi impedisce di cadere fuori bordo e uno più lungo da usarsi con accortezza just in case.

Dopodiche, credo che RVM2605D, dall'alto della sua saggezza (ed imponenza a giudicare dalle foto Smile), abbia un pò di ragione, nel senso che è meglio muoversi non attaccati ma facendo grande attenzione (una mano per se e una per la barca) piuttosto che essere distratti facendo affidamento alla cintura.
Io sono a - 3 amici... A chi fa il fatalista, gli chiedo gentilmente di non diventare il -4, lui non si accorge di nulla, ma gli altri soffrono. Grazie.
Il problema di questa barca è che non ha le draglie sulla tuga e quelle in prua sono minimali. Mah non so, legarsi all'albero è sicuramente un aiuto. non mi preoccuperei che la fettuccia possa passare sotto l'albero perchè comunque ci sono le drizze e i cavi elettrici all'interno che in ogni caso la bloccherebbero.
Poi però se cadi comunque fuoribordo, la vedo dura risalire dal lato. Più facile scivolare verso poppa e risalire dalla scaletta che quindi deve essere accessibile dall'acqua (dalla foto non si capisce). Magari una cima in acqua quando vai in prua che in caso di permetta di aggrapparti per risalire; 8 metri con una gassa in fondo. Il tuo peso in acqua rallenta facilmente una barca così piccola e ti permette di tornare a bordo. Sono prove da fare quest'estate con un compagno. Dal vivo mi capitò una volta sotto spi con famiglia a bordo. Aggrappato all'esterno delle draglie chiesi a mia moglie di lanciare una cima in acqua e risalii agevolmente. Per loro è invece un modo divertente di fare il bagno in navigazione.
Sarebbe bello poter mettere anche una rete sulle draglie, ma non vedo come fissarle sulla falchetta. Io l'ho messa anni fa come sicurezza per i bimbi piccoli, ma continuo a tenerla perchè è di una comodità e di una sicurezza estrema per non perdere cose in acqua o tenere le vele e non rischiare di scivolare in acqua.
per me , la sicurezza maggiore , è non uscire dal pozzetto . io mi sono atrezzato per fare tutto dal pozzetto . son barchine piccole ed è facile rinviare tutto in pozzetto .
Ti do un consiglio da proprietario di una vasca da bagno che pero' sbanda molto e sballotta altrettanto. Guardati come sono armati i mini 650.
Il telecomando che ti porta la barca prua al vento se ti allontani (>50 metri) esiste, ma fa parte di piloti da diverse migliaia di euro.
Per risalire a bordo basta mettere sullo specchio di poppa una cima scalzata con all'interno un elastico, cima legata alle due estremita dello specchio e lunghezza che permetta di andare sott'acqua abbastanza per metterci sopra un piede per risalire, l'elatico corto da tenerla poco sopra il pelo dell'acqua.
Legata sempre, con un ombelicale corto, mettere un paio di golfari in coperta non e' invasivo e te li metti dove serve, sicuramente sulla mezzaria della barca.
Ultima cosa dal lato del giubbotto metti un moschettone rapido che lo collega all'ombelicale, perche' potrebbe essere meglio liberarsi dal cordone che restare sotto .
Sui mini 650 si fa cosi, tutti, i fatalisti sono quelli di cui, purtroppo, ogni tanto si legge che hanno ritrovato la barca.
Anche una cimetta lunga pochi metri da mettere sulla barra del timone e lasciata andare a poppa, potrebbe risolvere in caso di caduta in mare.
Infatti aggrappandosi alla suddetta la barra complice il peso, questa piegherebbe da un lato mettendo per qualche istante la barca alla cappa e permettere la risalita...
30
volevo dirvi che vi sto leggendo, e con grande attenzione (anche se non ho mai tempo di rispondere, in questi giorni)
Ora preparo la pizza Wink vediamo se mentre cuoce riesco a scrivere qualcosa ... nel frattempo, comunque
GRAZIE !!!!!!!!!!!!
(19-03-2021 08:14)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]Mi pare che ti faccia troppe fisime

19 non scriverlo, ti prego 19
mi ci son voluti anni per convincermi che non siano fisime 30

Ho cominciato ad andare a vela su derive sulle quali era scontato che si finisse in acqua, fosse solo perche' si scuffiava!!! Per anni, fra kajak da mare e da fiume, 4.70 e windsurf (tutti rigorosamente di mio fratello, ma usati anche da me, anche se in modo meno "sportivo" di quanto richiedessero), uscire in mare e' stato sinonimo di essere... IN acqua Big Grin

A quei tempi (anni 70/80) la sicurezza non era considerata un problema per chi navigava sottocosta con piccole imbarcazioni. D'altra parte, tuttora i Portoferaiesi (rigorosamente con una sola ERRE Wink Big Grin ) escono quotidianamente con i loro piccoli natanti senza neppure pensare alla sicurezza. Quando ne parlo mi guardano un po' straniti e probabilmente pensano che sono paure... da donnette 20
Io pero' sono invecchiata, e nonostante mantenga una bella dose di fatalismo, che mi porta per esempio a passare ore&ore a grogiolarmi su scogli ai piedi di pareti che potrebbero crollarmi addosso da un momento all'altro (chi conosce la costa nord da Portoferraio all'Enfola capisce di cosa parlo), in barca ho cambiato attitudine.
Son quelle cose che scattano, quasi da un giorno all'altro... e tant'e'.
Nel frattempo, ho fatto la prima dose 35

Ora devo andare a lavarmi Smiley45
vabbeh che e' sabato, ma una sistematina e' dovuta comunque Big Grin
43
all'elba ci son stato nel 2009 ospite di un certo marco paperini che lavorava in dogana , se non ricordo male . magari lo conosci ... allora, sembrava il sosia di lou reed !
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