I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
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Mi complimento per la tua decisione, ne uscirai più forte e saggio di come sei entrato. Dalla mia esperienza, non ancora terminata a dieci anni di distanza (questo significa "resistenza e motivazione"), ti posso assicurare che s'impara tutto bene o male . Le uniche caratteristiche che devi avere, a mio avviso, è una discreta forma fisica, una incontenibile passione a risolvere problemi tecnici con metodi anche non ortodossi oltre ad una "eventuale famiglia" che capisca il sogno e sopporti con la stessa tua stoicità.
Per le certificazioni, io opterò per la "certificazione di navigabilità" circa 600 € enave , sei anche meno vincolato con eventuali modifiche future che con il marchio CE non vanno molto d'accordo.
(01-05-2021 20:09)calypso Ha scritto: [ -> ]Mi complimento per la tua decisione, ne uscirai più forte e saggio di come sei entrato. Dalla mia esperienza, non ancora terminata a dieci anni di distanza (questo significa "resistenza e motivazione"), ti posso assicurare che s'impara tutto bene o male . Le uniche caratteristiche che devi avere, a mio avviso, è una discreta forma fisica, una incontenibile passione a risolvere problemi tecnici con metodi anche non ortodossi oltre ad una "eventuale famiglia" che capisca il sogno e sopporti con la stessa tua stoicità.
Per le certificazioni, io opterò per la "certificazione di navigabilità" circa 600 € enave , sei anche meno vincolato con eventuali modifiche future che con il marchio CE non vanno molto d'accordo.

Ciao calypso, felice di rivederti sul forum. La cosa interessa anche me, verso fine anno dovrei aver finito anche la mia. Volevo verificare un informazione; un certificatore interpellato, mi ha detto al telefono che il primo rilascio attestazione di idoneita', presupporrebbe comunque una omologazione (anche non CE) a monte per esegurie la stessa attestazione di navigabilità. A me è sembrato molto strano visto anche il comma 2 dell'art 5 DECRETO 29 luglio 2008 , n. 146 che infatti recita:
" La documentazione tecnica per l'iscrizione delle unita' autocostruite e' costituita da un'attestazione di idoneita' rilasciata da un organismo tecnico notificato ai sensi dell'articolo 10 del codice, ovvero autorizzato ai sensi del decreto legislativo 3 agosto 1998, n. 314, e successive modificazioni.", e visto anche cosa dice la Direttiva 94/25/CE, circa l'esenzione dalla marcatura CE alla lettera g): " le unità costruite per uso proprio e non immesse sul mercato comunitario per un periodo di cinque anni dalla loro messa in servizio".
Quindi mi sembra quantomeno strano che un unità autocostruita, esente CE, per e ottenere l'attestazione di idoneita' debba comunque avere o ottenere una ulteriore omologazione.
Tu cosa sai in merito ?
Grazie e complimenti anche a te per la tua barca.
Non credo necessiti di alcuna omologazione a monte, quello che devono fare i certificatori è fare due o tre "ispezioni" a seconda delle caratteristiche della costruzione in corso d'opera, nei momenti cruciali e che magari non possono essere più ispezionati, sta a loro fare un programma di visite. Poi una visita pre varo e una prova in navigazione. Ti ricordo che per "certificare" l'autocostruzione alla capitaneria devi fornire una certa quantità di fatture che dimostrino l'acquisto del materiale almeno quello "grosso", così mi hanno detto un po' di anni fa, non so se a riguardo è cambiato qualcosa con le ultime leggi in materia, ma non mi sembra .
(01-05-2021 22:09)calypso Ha scritto: [ -> ]Non credo necessiti di alcuna omologazione a monte, quello che devono fare i certificatori è fare due o tre "ispezioni" a seconda delle caratteristiche della costruzione in corso d'opera, nei momenti cruciali e che magari non possono essere più ispezionati, sta a loro fare un programma di visite. Poi una visita pre varo e una prova in navigazione. Ti ricordo che per "certificare" l'autocostruzione alla capitaneria devi fornire una certa quantità di fatture che dimostrino l'acquisto del materiale almeno quello "grosso", così mi hanno detto un po' di anni fa, non so se a riguardo è cambiato qualcosa con le ultime leggi in materia, ma non mi sembra .

Si infatti quello che pensavo anch'io. Tu per la certificazione di navigabilità presso Enave non credo che hai mostrato loro la barca in fase di costruzione; questo so che si fa solo per il CE, almeno così sapevo. Addirittura esiste la possibilità del CE post construction dove la barca finita viene certificata (con costi notevoli).
Se mi sbaglio corregimi pure !
Hanno voluto tutte le tavole di progetto e per ora hanno fatto un sopralluogo per verificare visivamente la qualità delle saldature e il tipo di materiale usato (stampigliato sulle lastre in alluminio), ora che sono in fase (diciamo per i prossimi 4 mesi) dell'installazione motore e impianti dovranno farne un'altra prima di chiudere gli impianti nel mobilio.
Io non ho ancora deciso definitivamente quale tipo di certificazione e bandiera prendere. Vi dico solamente che tra le varie procedure ho approfondito molto quella richiesta da Malta. Come nel Regno Unito (ahimé fuori gioco dopo la brexit), e come altri paesi anglosassoni, per il naviglio non commerciale e autocostruito, richiedono solo la visita di ""tonnage", che prevede un controllo dei pesi, delle misure e dei volumi chiusi. Per loro, al contrario lo scafo é certificabile solo se chiuso. Avevo chiesto a un perito italiano abilitato a Malta di visitare la barca in costruzione e categoricamente mi ha detto di no. Forse vista la mia situazione, mi converrà riprendere il sentiero verso la bandiera maltese. Anche la Francia comunque é molto interessante per l'autocostruzione.
ciao Francesco, sono a mia volta un auto costruttore e leggo con estremo piacere i tuoi interventi.
Se può servire hai tutto il mio supporto per i file Rhino da cui ricavare il progetto costruttivo dello scalo e forse personalizzare gli interni.

Io ho utilizzato ed ahimè ancora ci son dietro la medesima tecnologia utilizzando dall'architetto solo il file della forma esterna e l'indicazione della stratificazione, ho realizzato lo stampo femmina (in realtà una forma di seste e listelli) e ideato gli interni come volevo (uno dei vantaggi dell'autocostruttore)

Per garantirmi una precisione decente mi sono dotato di un cnc a tre assi con cui ho tagliato le seste e realizzato le forme per le prue e le poppe (parliamo di un trimarano di 11m) ed alcuni stampi (delle travi ad esempio)

anche per il taglio ti posso dare una mano, ricordo che chiesi una offerta ad una falegnameria e mi spararono cifre consistenti.

aggiungo che a fine anno forse posso smobilitare il canterino e quindi se ti serve della attrezzatura devi solo chiedere

sentiamoci io sono Luigi 348 7845586

se vuoi vedere un pò di foto c'è una mio vecchia discussione
(02-05-2021 22:01)Sikander Ha scritto: [ -> ]Anche la Francia comunque é molto interessante per l'autocostruzione.

Verifica con un ufficio delle Affaires Maritimes, da quest'anno penso le procedure siano cambiate, non dovrebbe bastare più la "dichiarazione sull'onore" ma servirebbe una perizia ufficiale (condizionali).
Non so bene quali differenze ci possano essere ma meglio verificare in anticipo dalla fonte ufficiale.
bv r
(05-05-2021 00:54)rob Ha scritto: [ -> ]Verifica con un ufficio delle Affaires Maritimes, da quest'anno penso le procedure siano cambiate, non dovrebbe bastare più la "dichiarazione sull'onore" ma servirebbe una perizia ufficiale (condizionali).
Non so bene quali differenze ci possano essere ma meglio verificare in anticipo dalla fonte ufficiale.
bv r

A tal proposito, ero in cordiale contatto con un perito italiano (di cui non dirò il nome) che lavora in Francia, ma nonostante la cordialità reciproca è sparito dalla sera alla mattina ! Del resto sul forum non sarebbe la prima volta che sui periti si leggono storie non piacevoli.
Comunque parlo e scrivo francese, mi devo sicuramente informare...
Grazie.
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