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Versione completa: Pulizia Teak nel 2021 - Solamente comparazioni ed esperienze dirette
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So' che ci saranno già mille discussioni simili ma volevo dare a questa in particolare una connotazione differente:

Questo è meglio di questo - ecco le prove

Nel mio caso ho cominciato a lavare il teak con due prodotti Teak Wonder e Magic Teak che mi avevano regalato da uno yacht perchè perdevano le bottiglie, io li ho semplicemente reimbottigliati.

A detta del mio vicino che per lavoro il Magic teak è nettamente superiore, per cui ho iniziato a lavare il coperchio del vano ancora con Teak wonder.
Alla terza mano di lavaggio il teak non spurgava praticamente più, ma rimanevano ancora delle striscie di grigio.
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Ho riposizionato e fatto la foto del prima e del dopo
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Il giorno dopo ho applicato Magic Teak, dopo qualche secondo il legno a cominciato nuovamente a spurgare,
ho dovuto fare altri due lavaggi e al terzo diciamo che non aveva ancora smesso di spurgare, ma dopo 5 mani di prodotti sullo stesso pezzettino non ce la facevo più.
Proceduto al risciacquo, ho dovuto risciacquare almeno 10 volte, lasciandolo bagnato dopo 5 minuti il successivo risciacquo continuava a buttare marrone, anche qui mi sono fermato quando il colore dell'acqua era mediamente trasparente, tra i risciacqui non ho spazzolato, semplicemente risciacquo superficiale e attendi 5 minuti, e così via.

Ecco il risultato finale
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le foto sono state fatte lo stesso giorno, l'unica cosa che cambia è chiaramente l'ora, come vedete se ingrandite tutti i segni grigi sono spariti.

Mia personale opinione, Teak Wonder è ora nel bidone della spazzatura (meno male non l'avevo pagato)
Forse potrebbe andare bene per un lavaggio delicato ma sinceramente non vedo il motivo di usare un prodotto che è inferiore.

Ho provato anche con lo schiarente di entrambe le marche ma non ho notato alcuna differenza, credo che lo schiarente sia semplicemente acido ossalico e forse converrebbe farselo in casa.

Ora devo procedere alla protezione:
mi hanno prestato una boccetta iniziata di P95 Allegrini, in passato ho usato Mattco Impregnante, che dopo un mesetto è sparito
qualcuno ha mai fatto un test con risultati eccezionali come i miei sui sealer? Mi piacerebbe lasciare il colore biondo naturale chiaro.
direi, perdonami, che il tuo test non è significativo. Avresti dovuto trattare metà portello con un prodotto e metà con l'altro, non i 2 in successione. Puoi, al limite, asserire che il secondo prodotto penetra più in profondità dopo tre lavaggi fatti con il primo: mi pare un protocollo di scarsissimo interesse pratico (quando mai si fa' più di un trattamento di pulizia, al massimo insistendo sulle zone più sporche?). Scusa ancora la mia franchezza e buona domenica.Smiley42 BTW non sono un rappresentante della TeakWonderSmiley4
Personalmente pulisco con acido ossalico e poi tratto con una miscela nutriente con olio paglierino ed olio di Tung (perchè il legno è vivo e va nutrito, se non si vuole rovinarlo e screpolarlo).
dopo anni e anni di soldi spesi in prodotti " miracolosi " ho optato per i consigli di IANSOLO eccellente chimico oltre che grande esperto di quasi tutto o tutto ...

1- lavare prima con una soluzione di acqua e soda solvay 100 gr, in 1 litro + un cucchiaino di detersivo piatti
2- lavare poi con una soluzione di acido ossalico 70 gr. in un litro lasciando agire per un paio di minuti
3- risciacquare abbondantemente
4- dare poi e se vuoi il prodotto che più ti aggrada

risultato superiore ai vari prodotti a costo quasi zero e dopo anni il teak mi ringrazia ogni anno ...

p.s.

il compagno di mia madre era un restauratore di mobili, ebanista per intenderci, e da anni mi consigliava l'acido ossalico e la soda solvay ma non gli credevo ... Iansolo mi ha convinto e ho dovuto chiedere scusa al compagno di mia madre ...
(16-05-2021 13:21)lorenzo.picco Ha scritto: [ -> ]dopo anni e anni di soldi spesi in prodotti " miracolosi " ho optato per i consigli di IANSOLO eccellente chimico oltre che grande esperto di quasi tutto o tutto ...

1- lavare prima con una soluzione di acqua e soda solvay 100 gr, in 1 litro + un cucchiaino di detersivo piatti
2- lavare poi con una soluzione di acido ossalico 70 gr. in un litro lasciando agire per un paio di minuti
3- risciacquare abbondantemente
4- dare poi e se vuoi il prodotto che più ti aggrada

risultato superiore ai vari prodotti a costo quasi zero e dopo anni il teak mi ringrazia ogni anno ...

p.s.

il compagno di mia madre era un restauratore di mobili, ebanista per intenderci, e da anni mi consigliava l'acido ossalico e la soda solvay ma non gli credevo ... Iansolo mi ha convinto e ho dovuto chiedere scusa al compagno di mia madre ...

Ciao Lorenzo, hai ragione riguardo al metodo non perfettamente scentifico ma non volevo trovarmi con due metà di colore diverso, comunque ho ancora tutti i camminamenti da fare e domani mi butto con il metodo IANSOLO, come dici tu, alla fine costa poco.

la fase 2 con l'acido ossalico serve a schiarire giusto?
si, acido ossalico (personalmente non uso la soda) in soluzione 8-10%, lasciata agire una ventina di minuti, deterge e, di conseguenza, riporta il legno alla bella tonalità naturale (ve vi piace usare il termine schiarisce, a me sembra fuorviante). E' un acido relativamente forte, usato in diluizione consiglio di indossare guantini e scarpe/stivali. Lo uso anche sull'opera morta senza problemi, quindi come detergente generico per la superficie della mia coperta.
(16-05-2021 16:27)vai0l0 Ha scritto: [ -> ]Ciao Lorenzo,


la fase 2 con l'acido ossalico serve a schiarire giusto?

Yesss ...
Anche io ieri mi sono dato alla pulizia:
1. bagnato il teak
2. passata candegina pura con rulletto x veniciare ed atteso circa 20 min
3. passato, sempre con rulletto, acido ossalico ed attesi altri 20 min.
4. teak pulito e schiarito perfettamente...
ora sono in dubbio se passargli olio o lasciarlo così.
I precedenti tentativi con oli vari specifici x teak non mi hanno soddisfatto:
quello della linea teak wonder rendeva la coperta rovente sotto il sole (molto più di quanto già faccia il teak di per sè) e se pioveva un pò di terra si impastava con questa sporcando molto piedi e coperta, un altro prodotto (di cui non ricordo purtroppo il nome) semigelatinoso al primo lavaggio è sparito...qualcuno ha qualche consiglio positivo su altri prodotti? soprattutto non vorrei che fungessero da olio x friggere x i piedi...
La coperta in legno è un lusso estetico, costa, pesa e da meno grip; e, purtroppo, il teak è anche meno confortevole per i piedi nel solleone d'estate, rispetto alla VTR bianca. E, credo, le differenze legno trattato e non per la temperatura superficiale siano marginali. Quello che non è marginale è il confort al calpestio di una coperta di 10 anni: quella trattata rimane compatta, l'altra si screpola e si scheggia. Bisogna chiaramente ricordare di non dare troppo olio, altrimenti, soprattutto per le prime settimane, il pericolo che questo con coperta bagnata torni in superficie dando problemi di scivolamento diventa non trascurabile. Personalmente faccio un trattamento ad ottobre-novembre abbastanza intenso (d'inverno esco quasi mai in barca) onde preservare il legno. In marzo-aprile, al ritorno in barca, pulisco molto bene con ossalico e passo un sottile velo di olio che asciuga in poche decine di minuti (pennello appena immerso nel barattolo, se ne rimane in superficie dopo un'oretta lo rimuovo passando uno straccio). Posso garantire che una precedente barca (che avendo ceduto ad un amico continua il mio trattamento) dopo 40 anni ha ancora il suo teak originale. Questo per la mia esperienza.
Credo che per il mare non sia proprio felice la scelta di sversare in acqua prodotti chimici e soprattutto la Soda!!!
(16-05-2021 11:50)vai0l0 Ha scritto: [ -> ]....
Mi piacerebbe lasciare il colore biondo naturale chiaro.

Grazie per aver documentato l'esperienza.
A riguardo della tua ultima affermazione, è quanto tutti noi proprietari di coperte in teak ci siamo auspicati. Poi, chi prima chi dopo, ci siamo arresi all'evidenza delle cose: il teak sempre biondo è un'utopia.
Ciao, matteo
Io uso acido ossalico e teak oil della marlin. Quest'ultimo nella versione chiara, quando si asciuga, non si nota neppure.
Non mi piacciono altri oli che tingono il legno e lo scuriscono. Vanno bene, secondo me, per tirare avanti teak molto rovinati.
Ho usato vari prodotti però ho una domanda: sui contenitori dell'olio di teak leggo sempre delle avvertenze in quanto dicono l'eccesso di olio potrebbe rovinare i comenti di sikaflex. Vi è mai capitato che l'olio di teak( che poi olio non è) ammorbidisca o rovini i comenti?
ma perchè non lo lasciate stare sto benedetto legno?

se volete a tutti i costi il teck biondo sempre, allora compratevi quello sintetico che è eternamente biondo e gli ultimi sono talmente fatti bene che sembrano veri....

il teck si deve ossidare da solo, deve diventare grigio... solo così durerà 20 anni...

la gomma si scioglie con tutti sti prodotti chimici....poi avrete infiltrazioni, vi si staccheranno i comenti come spaghetti dalla pentola...
mah... non vi capisco proprio
(17-05-2021 18:34)babygrand Ha scritto: [ -> ]Ho usato vari prodotti però ho una domanda: sui contenitori dell'olio di teak leggo sempre delle avvertenze in quanto dicono l'eccesso di olio potrebbe rovinare i comenti di sikaflex. Vi è mai capitato che l'olio di teak( che poi olio non è) ammorbidisca o rovini i comenti?

Per questo motivo uso un prodotto a base acquosa della Cecchi.

(17-05-2021 19:19)lupo planante Ha scritto: [ -> ]ma perchè non lo lasciate stare sto benedetto legno?

se volete a tutti i costi il teck biondo sempre, allora compratevi quello sintetico che è eternamente biondo e gli ultimi sono talmente fatti bene che sembrano veri....

il teck si deve ossidare da solo, deve diventare grigio... solo così durerà 20 anni...

la gomma si scioglie con tutti sti prodotti chimici....poi avrete infiltrazioni, vi si staccheranno i comenti come spaghetti dalla pentola...
mah... non vi capisco proprio

In parte hai ragione. Ho conosciuto un ragazzo che faceva rifiorire intere grosse barche semplicemente con spugnetta, sapone da piatti e acqua
Grazie kavokcinque proverò con Cecchi
Dunque, ho provato la ricetta di Iansolo per il cleaner.
Devo dire che sono soddisfatto, e la ricetta ha un pregio da non sottovalutare.
Costa pochissimo, per cui mi permetto di sciacquare un secondo per vedere se ci sono ancora machie e poi ributtarne su un pochino sfare una seconda passata.

Come resa mi sembra molto simile al Teak Wonder, applicata e teak asciutto, inizia subito a spurgare.
Ho lavato tutta la coperta con 4 litri di soluzione ad un costo di 1€ forse meno (500gr di soda a 2.49€ da tigotà dove non la troverete mai se non chiedete)

Riguardo all'ecologia la soda è naturale e non inquinante (quando va in soluzione) e il cucchiaino di liquido piatti è meno di quello che si usa per lavare i piatti.

Non ho aggiunto la candeggina ma lo proverò nel prossimo giro visto che ho dovuto interrompere per dei ritocchi sulla vetroresina e mi sono rimaste alcune doghe grigie
(poche) forse dove dimenticavo di sfregare.

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Forse Magic Teak è leggermente superiore, e comincio a pensare che per un teak abbandonato all'inverno la soluzione di Iansolo sia ideale per tirare su il grosso senza spendere un capitale e poi ridare di gomito o dare una passata un po' più semplice con il magik teak che a questo punto si usa in piccole quantità.
adesso faccio arrabbiare i puristi ...

sempre il compagno di mia madre restauratore ( ebanista ) mi consigliava per il teak di usare una composizione di olio di lino COTTO e petrolio bianco al 50% che costa una miseria ...

ho rifatto i commenti anni e anni fà con il mitico PATTEX sp 101 e nonostante usi da sempre la soluzione olio di lino cotto e anzichè petrolio bianco limonene dal profumo più adatto, i commenti sono integri.

ora ... con il pattex la cosa funziona con altri prodotti non lo so ... ma da allora basta con prodotti costosi ...

i commenti li ho dovuti rifare perchè da fesso ho usato per un paio d'anni il detergente della EUROMECI FORTE che mi ha squagliato il tutto

rifatti con Pattex sp 101 e poi nessun problema; per prova ho lasciato per un anno un pezzetto di pattex incollato su una tavoletta di legno immerso nella soluzione olio di lino cotto/petrolio bianco prima di fidarmi ad usarla in barca

p.s.

petrolio odore fastidioso per un pò , limonene odore gradevole di agrumi

e adesso come diceva il generale Massimo Decimo Meridio " ... al mio segnale scatenate l'inferno ... "
(21-05-2021 13:56)lorenzo.picco Ha scritto: [ -> ]adesso faccio arrabbiare i puristi ...

sempre il compagno di mia madre restauratore ( ebanista ) mi consigliava per il teak di usare una composizione di olio di lino COTTO e petrolio bianco al 50% che costa una miseria ...

E finalmente qualcuno che parla di olio di lino! Io quest anno ho azzardato quello ma non osavo arrischiare un parere...
Lo do puro senza petrolio, a pennello, tirando via l eccesso con uno straccio, che non lascio in barca per paura dell autocombustione :-D

Non ho foto, ma la prossima settimana ve le metto. Ad adesso quello che posso dire è che scurisce, ma l effetto mi piace. Il profumo pure.

Sto aspettando i giorni di solleone per vedere quanto brucerà il teak :-D
Il limonene l'ho usato qualche volta, odore piacevole ma più caro e meno facilmente reperibile del petrolio bianco, che comunque usato in diluizione al 40% e senza abbondare col pennello ma anzi asportando con uno straccio ciò che dopo un paio d'ore non è ancora assorbito, non lascia tracce a lungo. Invece che olio di lino preferisco il paglierino, con una leggera aggiunta di olio di tung. La soda invece non l'ho mai usata in barca, ci preparo solo le olive. E' senz'altro molto più economica e facilmente reperibile che l'acido ossalico. Però la stabilità dei trattamenti con la soda mi perplime, un'amico falegname mi aveva consigliato di evitarla perchè sui legni casalinghi tende a rovinarne le fibre. Lo stesso dicasi per il perossido, che peraltro è ancora meno stabile ed anche più caro.
(21-05-2021 23:45)unsoldino Ha scritto: [ -> ]... e senza abbondare col pennello ma anzi asportando con uno straccio ciò che dopo un paio d'ore non è ancora assorbito, non lascia tracce a lungo.

è quello che il compagno di mia madre mi raccomandava sempre di fare e che faccio appena vedo che il prodotto si sta asciugando ...
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