21-09-2021, 00:09
(20-09-2021 20:36)maurotss Ha scritto: [ -> ]Capatosta sta parlando della membrana/guarnizione della pompa WC.
Personalmente, mi sono rifatto al titolo...
(20-09-2021 20:36)maurotss Ha scritto: [ -> ]Capatosta sta parlando della membrana/guarnizione della pompa WC.
(31-05-2021 12:07)capatosta Ha scritto: [ -> ]gli ultimi affondamenti tirrenici mi inducono una certa preoccupazione....
Ma ho letto quasi tutti i precedenti messaggi sull'argomento.... La gran parte può riassumersi in
"ogni 7 anni va cambiata la membrana del piede ma di fatto io da 15, 20, 11 anni non l'ho cambiata e non sono ancora affondato...."
Io non riesco probabilmente a sapere dai vecchi proprietari quanti anni ha fatto questa membrana, non è da escludere che abbia i 22 anni della barca. Mi è difficile giungere a dati precisi perché prima di me la barca ha avuto 2 altri proprietari.
Il meccanico che ha visto il motore dice che lui non la cambierebbe perché è ancora fresca.... Io sono fortemente tentato a non cambiarla ma vorrei sapere 2 cose dai super esperti:
qualcuno ha certezza di avvenuti affondamenti per questo motivo?
Se la risposta è positiva, si è trattato di un crack improvviso o si sono manifestate prima perdite contenute?
Buon vento a tutti
andrebbe spostata su 3ad già esistente ma non so come si fa :-(
(21-09-2021 06:55)bobspiderman Ha scritto: [ -> ]Panico per nulla!
La membrava ESTERNA è bucata per consentire il raffreddamento del piede. C’è chi la resina, chi la elimina creando una chiusura fissa come prolungamento della carena.
La membrava INTERNA (quella di cui si sta parlando) è chiusa dentro una flangia di metallo.
Se la membrava esterna si rompesse, non avresti nessun rischio di affondamento, proprio perché è già bucata.
Per favore, non mettete paranoie a chi già pensa che il Sail Drive sia più pericoloso di una barca con l’asse. E vi assicuro che c'è troppa gente che la pensa così…
(21-09-2021 07:11)Sikander Ha scritto: [ -> ]Io ho un Volvo Penta e sulla membrana esterna non ci sono buchi. L'unico buco è quello per far passare il piede, ma è comunque una guarnizione stagna. Non so su altre marche...
(20-09-2021 20:36)maurotss Ha scritto: [ -> ]Capatosta sta parlando della membrana/guarnizione della pompa WC.
(21-09-2021 07:11)Sikander Ha scritto: [ -> ]Io ho un Volvo Penta e sulla membrana esterna non ci sono buchi. L'unico buco è quello per far passare il piede, ma è comunque una guarnizione stagna. Non so su altre marche...
(21-09-2021 00:09)bobspiderman Ha scritto: [ -> ]Personalmente, mi sono rifatto al titolo...Mi riferivo al messaggio >16<.
(21-09-2021 12:08)orteip Ha scritto: [ -> ]...
Il problema che purtroppo la maggior parte dei diportisti ignora, non è lo stato della mambrana ma semplicemente il fatto che, seppur siano casi estremamente rari, in caso di incidenti che interessano tale membrana e dove poi subentrano danni ambientali ed altri risarcimenti pesanti, come cosa primaria che le compagnie assicurative fanno prima di risarcire è proprio quella di richiedere la fattura dell'avvenuta manutenzione di questa membrana che doveva essere fatta secondo le specifiche della casa costruttrice e se non l'abbiamo perchè non abbiamo ottemperato oppure perchè ce la siamo fatti da soli, allora sono dolori perchè la polizza corpi non viene risarcita e, per tutto il resto che la compagnia assicurativa è obbligata a pagare come RC, scatta l'automatica rivalsa sul contraente.
Insomma, il problema non è effettivamente la membrana in se per stessa, il vero problema è amministrativo. La casa costruttrice prevedeva una certa manutenzione (prevedeva non obbligava) e se non si ha la documentazione necessaria a dimostrare di aver ottemperato secondo quanto previsto dalla casa costruttrice, in caso di sinistro dovuto alla specifica causa di questa membrana le assicurazioni non risarciscono i danni o se li risarciscono parzialmente perchè obbligate (solo quelli della RC), poi richiedono quanto pagato all'assicurato che, non avendo ottemperato a quanto previsto nella normale manutenzione per evitare danni importanti ha commeso dolo.
PS - ATTENZIONE 2 - Lo stesso rischio si corre con le prese a mare dove le stesse, insieme alla membrana, rappresentano i due potenziali rischi di affondamento che possono essere benissimo previsti e prevenuti con la semplice e normale manutenzione eseguita come da specifiche delle case costruttrici o, nel caso delle prese a mare, come da normativa della comunità europea che prevede in 5 anni il normale ciclo di lavoro in sicurezza delle prese a manre e passascafi.
(21-09-2021 23:24)Sikander Ha scritto: [ -> ]Grazie Orteip, interessante intervento tecnico-legale. A proposito dei lavori fatti da soli e della fattura richiesta dalle assicurazioni per polizze corpi, vorrei fare una domanda. SE io ho la fattura dei materiali e ho fatto la manutenzione in proprio come privato seguendo il manuale d'officina (non il manuale del proprietario), legalmente dovrei essere in regola. Questo vale per tutto membrane o prese a mare; secondo te, anche se non sono un meccanico professionista rischierei comunque che l'assicurazione non paghi il premio ? A mio avviso non dovrebbe esserci nessun problema, ma vorrei sentire un'altra opinione. Del resto per come lavorano alcuni "professionisti" del settore nautico, non credo che basti aprire una partita iva e fare l'iscrizione in camera di commercio per poter affermare che i lavori sono eseguiti secondo la regola dell'arte. Per la definizione di lavoro a regola d'arte, vedere il codice civile (art. 1660, 1666, 1676, 2224 c.c.).
Che cosa significa "Regola d'arte"?
La locuzione sta ad indicare quell'insieme di tecniche dettate per l'esecuzione di un determinato genere di lavoro, considerate dai più corrette. Con "arte", si intende proprio la categoria professionale a cui appartiene il soggetto che esegue la lavorazione, nel senso che quest'ultimo è il riferimento ideale nel modo in cui devono essere fatti i lavori (a prescindere da chi li fa). Un'opera eseguita a regola d'arte è tale se il risultato prodotto è un manufatto sicuro, utilizzabile secondo l'uso programmato; per alcuni beni, è necessario anche il rispetto di determinati principi estetici e formali.
Nell'esecuzione di opere professionali o artigiali, la regola d'arte va sempre rispettata quale dovere di diligenza ai sensi dell'art. 1176 del c.c..