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Versione completa: Significato "pescaggio"
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Mi interessa capire bene cosa significhi il valore del pescaggio.

Ho notato una differenza notevole tra quanto indicato nella documentazione illustrativa di una barca (quella che tutti possiamo conoscere e che ci aiuta nello scegliere un modello a noi adatto) e il valore indicato nel certificato del costruttore, superiore di dieci centimetri.

Mi è stato detto che questo valore " è il pescaggio calcolato (non misurato) con pieno carico dinamico (tutto l'equipaggio, serbatoi pieni ecc), cioè la spinta in immersione che può dare la barca, ad esempio sul cavo dell'onda".

A me personalmente pare alquanto strano, anche perché il pescaggio è un valore legato alla sicurezza della navigazione e una differenza di dieci cm in più mi pare rilevante, ma non sono un esperto del settore.

Mi piacerebbe sapere se questa differenza è abituale (se in tutte le barche, e in particolare in quelle di chi mi legge, il certificato del costruttore porta un valore ben maggiore della documentazione illustrativa,) e se quanto mi è stato detto è corretto.

Ringrazio che mi aiuterà a capirne di più.
Sul cavo o sulla cresta dell'onda il pescaggio è lo stesso.
Il pescaggio e' influenzato solo da quanto carichi la barca e una variazione di 10cm puo' essere moltissimo come molto poco, dipende dal tipo di barca e da quanto puoi caricarla.
spinta in immersione che può dare la barca, ad esempio sul cavo dell'onda".
Non capisco il senso di questa frase.
L'immersione è l'azione di andare sott'acqua di persone o oggetti, il pescaggio è la misura tra la superficie dell'acqua e il punto più profondo raggiunto dalla "nave". Tale misura dipende dal "dislocamento" vulgo nomato erroneamente "peso" perchè si tratta del peso del volume di liquido spostato dall'oggetto immerso, volume che varia secondo la natura (densità) di detto liquido.
Tutti sanno che caricando un natante il suo pescaggio aumenta, è logico che nei depliant venga riportato il valore puramente geometrico di progetto, su cui poi influiranno i carichi e le varie condizioni in cui si può trovare la barca.
Il naviglio commerciale ha le "marche di bordo libero" dette "occhio di Plimsoll" -per determinare appunto l'immersione in funzione di sicurezza- e come si vede in figura hanno valori diversi secondo le acque navigate.
http://www.elicotterienavi.com/costruzio...fig_05.jpg
Pescaggio la massima profondità che ha la barca, di solito sulle nostre barche è la pinna di deriva.
Immersione è quanto è immerso lo scafo nell'acqua, se si aumenta il carico la nave è più immersa ha meno spinta verso l'alto.
Le navi sul fianco hanno l'occhio di primsol la marca di bordo libero con varie tacche che si riferiscono, quanto può essere immersa la nave, al tipo di navigazione, esempio AD = acqua dolce laghi e fiumi può caricare di più, in basso INA = inverno Nord Atlantico la nave deve avere più bordo libero, più spinta verso l'alto.
Tipica domanda che fanno ai capitani di lungo corso, che differenza c'è tra pescaggio ed immersione.
(02-07-2021 09:37)bullo Ha scritto: [ -> ]... se si aumenta il carico la nave è più immersa ha meno spinta verso l'alto ...

se ti sente archimede
(02-07-2021 11:38)santicuti Ha scritto: [ -> ]se ti sente archimede

Ahah stavo per scriverlo io.

In realtà se la barca è "più immersa" la spinta in alto è maggiore, dato che il peso del volume del liquido spostato aumenta.
La barca resta "più immersa" perché l'aumento di peso contrasta (e sovrasta) l'aumento di spinta.
Come al solito si ha a che fare con la campagna.
Secondo gli agricoltori diretti a parità di volume ha più galleggiabilità una barca leggera o pesante?
Infatti chi naviga nell'inverno nord Atlantico ha bisogno per il RINA più riserva di galleggiabilità.
Può darsi che mi sia spiegato male, ma più una barca è pesante e più rimane immersa.
Caro bullo, qui non c'entra la campagna o la città.
Hai detto che la barca più immersa ha meno spinta verso l'alto. È sbagliato. Punto.

Io non sono un agricoltore diretto, sono un montanaro, e ovviamente a parità di volume ha più galleggiabilità una barca leggera, ma non vuol dire che abbia più spinta verso l'alto.
Però se vuoi avere ragione a tutti i costi, allora nessun problema, hai ragione.
Domanda: ma l'occhio di plimsoll è disegnato considerando il dislocamento costante? Cioè se guardo come è fatto vedo che in alto c'è l'immersione massima in acqua dolce tropicale che sarà meno densa dell'acqua che c'è in inverno nel nord atlantico. L'acqua dolce pesando meno imprimerà una minore spinta costringendo la nave ad affondare un po' di più per equilibrare il suo peso. Immagino però che chi progetti una nave parta proprio dalla condizione peggiore e quindi ragionando su quale debba essere la massima immersione per navigare in sicurezza vada a vedere quale sia il carico massimo nelle condizioni peggiori, cioè in acqua dolce, faccia un segno li e poi a scendere calcolerà o misurerà e indicherà la linea di galleggiamento per tutte le altre condizioni di densità dell'acqua. Il ragionamento potrebbe essere utile per evitare che qualcuno partendo dal nord atlantico con il carico corretto finisca, che ne so, nel rio delle amazzoni con un carico eccessivo e bordo libero insufficiente. O no?

B.v. M.
Ti sembra che navigare su un fiume o su un lago sia come navigare nel nord Atlantico in inverno.

Ho sbagliato, parlavo di riserva di spinta di galleggiabilità, navigando con onde anche di 10 m. la nave deve avere più spinta, deve galleggiare di più, altrimenti diventa un sommergibile, per questo si carica meno.
Difficile sintetizzare in un post le regole e le prescrizioni definite dalla CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUL BORDO LIBERO...
Forse è meglio pubblicare un link alla suddetta convenzione:
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
(03-07-2021 10:21)Stefanone Ha scritto: [ -> ]Difficile sintetizzare in un post le regole e le prescrizioni definite dalla CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUL BORDO LIBERO...
Forse è meglio pubblicare un link alla suddetta convenzione:
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Ciao Stefanone, sei sempre in zona?
Il concetto archimedeo è semplice e non dà luogo ad equivoci: un corpo si immerge finchè il suo peso equivale a quello del volume di liquido spostato.
Se il liquido è più denso si immerge meno, ecc.
Sulla marca di bordo libero sono riportate le quote relativa alle acque: dolci, salate, calde e fredde, guardando la figura si capisce bene.
http://www.elicotterienavi.com/costruzio...fig_05.jpg
Ovvio che la marca viene apposta sulla nave quando si fanno le certificazioni.
Ciao Oudeis
anch'io come tutti ho scontato gli arresti domiciliari che mi hanno tolto la voglia di viaggiare... ma mettendoci un pochino di impegno e con molta calma ho ricominciato a muovermi.

Tornando a noi anche se nel diporto la marca di bordo libero non è in uso perchè sostituita dalle categorie di progettazione CEE: A, B, C, D eccetera...
Credo sia comunque interessante avere qualche notizia sulle regole e i calcoli per definire la riserva di spinta che determinano il posizionamento della marca di bordo libero che non sono affatto semplici perchè variano col variare del tipo di nave, carico oltre che tipo di navigazione e acque frequentate e sono appunto descritti nella ICLL.

E proprio grazie alla ICLL oggi a bordo delle navi, con l'adozione della marca di bordo libero, quei calcoli sono diventati quasi banali...
Difatti per convenzione ogni nave deve avere una sua tabella che restituisce il dislocamento in base al pescaggio e viceversa con le correzioni da apportare in caso di appoppamento/appruamento, e l'uso di queste tabelle è molto semplice perciò bastano pochi calcoli per sapere quante tonnellate si devono/possono caricare per raggiungere la marca di bordo libero della zona di partenza, arrivo e di quelle da attraversare.
L'unica accortezza richiesta è quella di prelevare uno o più campioni di acqua e misurarne la salinità e poi usare il dato nei calcoli (acqua dolce = 1000kg x M3 & acqua salata =1025Kg x M3 (media convenzionale)) al posto del dato riferito all'acqua salata media.
Ciao, sì è stato un periodo grigio, ora da vaccinati va meglio, ma insomma.
L'argomento stabilità e assetto delle navi, dopo il disastro Wasa*, è stato accuratamente studiato per due secoli, le norme ICLL ne sono l'epilogo. Per il diporto le categorie hanno la stessa funzione e la marcatura prevede appunto verifica della stabilità, bordi liberi, ecc. Direi che ove correttamente applicate danno garanzie sufficienti.
* se capitate a Stoccolma non perdetevi una visita al museo: è il risultato vincente di un megadisastro nautico.
La nave Wasa fu costruita con ogni possibile lusso e con armamenti esagerati, appena varata si rovesciò e affondò. E' stata restaurata e ci hanno costruito sopra il museo.
non ho voglia di ragionare di rollio paametrico o di evolute.
il pescaggio e' riferito a quanto fondo dai alla lenza tra amo e galleggiante.
se lo dai giusto insidi i pesci sul fondo senza che l' amo ci si incastri .
a Oristano si fa il solco con la chiglia tutte le volte che si entra e tutte le volte che si esce... il pescaggio e' un opinione... una barca a vela pesca meno se va a vela che se va a motore, tutto il resto sono solo sterili misure
(04-07-2021 19:47)oudeis Ha scritto: [ -> ]Ciao, sì è stato un periodo grigio, ora da vaccinati va meglio, ma insomma.
L'argomento stabilità e assetto delle navi, dopo il disastro Wasa*, è stato accuratamente studiato per due secoli, le norme ICLL ne sono l'epilogo. Per il diporto le categorie hanno la stessa funzione e la marcatura prevede appunto verifica della stabilità, bordi liberi, ecc. Direi che ove correttamente applicate danno garanzie sufficienti.
* se capitate a Stoccolma non perdetevi una visita al museo: è il risultato vincente di un megadisastro nautico.
La nave Wasa fu costruita con ogni possibile lusso e con armamenti esagerati, appena varata si rovesciò e affondò. E' stata restaurata e ci hanno costruito sopra il museo.

Ho visto il Wasa molti anni fa. Uno spettacolo.
Se andate in Svezia fate un salto anche a Kalmar, merita!
(04-07-2021 21:40)ZK Ha scritto: [ -> ]non ho voglia di ragionare di rollio paametrico o di evolute.
il pescaggio e' riferito a quanto fondo dai alla lenza tra amo e galleggiante.
se lo dai giusto insidi i pesci sul fondo senza che l' amo ci si incastri .
a Oristano si fa il solco con la chiglia tutte le volte che si entra e tutte le volte che si esce... il pescaggio e' un opinione... una barca a vela pesca meno se va a vela che se va a motore, tutto il resto sono solo sterili misure

Non subisci più il fascino dell'evoluta metacentrica?Wubsmiley
Smiley36Smiley36Smiley36
Hai raggiunto la pace...30
(05-07-2021 10:12)oudeis Ha scritto: [ -> ]Non subisci più il fascino dell'evoluta metacentrica?Wubsmiley
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Hai raggiunto la pace...30

l' evoluta metacentrica ha un valore a barca ferma rispetto al mare e a mare piatto.
quando la barca si muove e magari lo fa, sulla cresta o nel cavo.. non cambia solo il pescaggio, cambia anche la stabilita.
giusto chiedersi perche un cantiere esprime due diversi dati, se poi non spiega a cosa fa riferimento.
(05-07-2021 18:12)ZK Ha scritto: [ -> ]giusto chiedersi perche un cantiere esprime due diversi dati, se poi non spiega a cosa fa riferimento.

E' quello che mi sto chiedendo, col timore che i due dati significhino la stessa cosa e uno dei due sia sbagliato (o meglio, non aggiornato).
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