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Versione completa: Stress dell'acciaio inox
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Come ogni anno, nel fare la manutenzione del rollafiocco, controllo tutto l'attacco dello strallo di prua.
Quest'anno ho avuto l'amara sorpresa di trovare il perno principale di bloccaggio (diametro 14mm) nele pessime condizioni visibili in foto.
Fortemente insospettito, gli ho dato un colpetto con il martello e si è sbriciolato come si vede in foto. Anche il colore dell'acciaio all'interno (sembra bruciato) mi ha fortemente preoccupato e l'ho cambiato subito. Lo scorso anno non era di sicuro in queste condizioni, altrimenti lo avrei già cambiato.

Possibile che in un solo anno possa evvenire un degrado così rapido ed evidente?

Problemi di corrosione galvanica non se ne evidenziano e, peraltro, il perno passa le due guance inox del rollafiocco che abbracciano la landa del musone di prua, sempre in inox. Quindi stesso materiale.

Testa d'albero, sartie e strallo di poppa sono a posto, per fortuna.


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Hai fatto bene a sostituirlo, se tutto il resto è apposto e il grado di ossidazione/conservazione generale risulta nella norma dell'inevitabile invecchiamento, non mi porrei tante domande, chissà a che razza di cinesata appartiene quel perno !?
Potrebbe trattarsi di un perno costruito con un acciaio diverso dagli altri.
Può succedere se si usano acciai inox ad alte caratteristiche meccaniche (tipo 410), ma meno "impermeabili" alla corrosione.
Ma anche gli inossidabili 304 o 316 non sono immuni, alla lunga, dalla corrosione intercristallina, ma non manifestano questo colore che ha il tuo.
In queste pagine se ne è trattato diverse volte.
Cerca, c'è da farsi una cultura!
B.V.
(20-07-2021 16:12)nedo Ha scritto: [ -> ]Hai fatto bene a sostituirlo, se tutto il resto è apposto e il grado di ossidazione/conservazione generale risulta nella norma dell'inevitabile invecchiamento, non mi porrei tante domande, chissà a che razza di cinesata appartiene quel perno !?

Forse volevi scrivere "a posto" e si. Sono un grammar nazi.
Avrei una curiosità: puoi provare ad avvicinare una calamita a quel perno e dirci che succede?
(20-07-2021 18:57)Argo74 Ha scritto: [ -> ]Forse volevi scrivere "a posto" e si. Sono un grammar nazi.

Eggia' Smiley4
(20-07-2021 20:38)Lupo Grigio Ha scritto: [ -> ]Avrei una curiosità: puoi provare ad avvicinare una calamita a quel perno e dirci che succede?

Qualche dubbio sulla bontà dell’acciaio ce l’ho pure io..
(20-07-2021 20:38)Lupo Grigio Ha scritto: [ -> ]Avrei una curiosità: puoi provare ad avvicinare una calamita a quel perno e dirci che succede?

Bella idea, appena torno a bordo lo faccio e vi dico. La cosa strana davvero è che fino allo scorso anno il suo aspetto era di buona salute.
Diciamo che visto ora sembra un pernaccio di ferro
quello non e' stressato, e' corroso.
non e' che basti usare un inox per proteggersi dalla corrosione.
va cambiato e capito cosa l' ha ridotto cosi.
(22-07-2021 21:25)ZK Ha scritto: [ -> ]...cosa l' ha ridotto così...
Un metallo più nobile.
oppure inquinamento .
(22-07-2021 21:25)ZK Ha scritto: [ -> ]quello non e' stressato, e' corroso.
non e' che basti usare un inox per proteggersi dalla corrosione.
va cambiato e capito cosa l' ha ridotto cosi.

Me lo sono posto anch’io il dubbio, visto anche il deterioramento repentino, ma vi assicuro che dal vivo non sembra affatto corrosione. Gli darò una pulita per farvi capire, sembra “cotto” dentro...
Poi, come dicevo, è inox che tocca inox,; quindi apparentemente nessun materiale più nobile a contatto... a meno che la lega del perno fosse di pessima qualità

(22-07-2021 23:21)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]oppure inquinamento .

... non pensavo... è solo quel perno che per giunta non è una parte particolarmente esposta? Ho dei dubbi su quanto dici...
(20-07-2021 23:05)bellatrix Ha scritto: [ -> ]Qualche dubbio sulla bontà dell’acciaio ce l’ho pure io..

la storia della calamita ti dice solo se l'acciaio (presunto inox) è il noto AISI 304 , noto come 18/10 (quello delle posate) o il 316. esistono acciai inox con caratteristiche magnetiche. inoltre una lavorazione a freddo (ad esempio una pressatura, punzonatura etc etc) potrebbe donare all'acciaio un debole magnetismo residuo.

quindi: se la calamita non attacca è altamente probabile che sia il 304 o il 316, ma se attacca può comunque essere un acciaio inossidabile, anche di buona qualità.

poi si viste le foto, è chiaro che qualcosa è andato storto. potrebbe essere anche un processo termico andato male, che ha causato la migrazione del cromo ai bordi dei grani cristallini (potete immaginarli come le cellule, ma di ferro) causando delle zone dove la % di cromo sia minore dell'11% valore soglia per avere un acciaio inox. cioè la % totale è quella, ma è mal distribuita. problema tipico delle saldature fatte male.
oppure banalmente in quel lotto di produzione c'era meno cromo, vai a sapere perchè.

piccola digressione tecnica (potenzialmente noiosa):
il discorso del magnetismo succede perchè negli acciai aisi 3** c'è tanto di quel cromo e nickel da cambiare la struttura cristallina della lega, quindi l'acciaio perde la sua caratteristica magnetica. la stessa cosa accade scaldando un pezzo di acciaio qualsiasi, oltre una certa temperatura (intorno a 500°) la struttura cristallina cambia e diventa amagnetico. si raffredda e torna come prima. la presenza del nickel rende la struttura cristallina amagnetica (nota come cubica a facce centrate, CFC) stabile a temperatura ambiente.
(23-07-2021 09:42)ADL Ha scritto: [ -> ]piccola digressione tecnica (potenzialmente noiosa):
il discorso del magnetismo succede perchè negli acciai aisi 3** c'è tanto di quel cromo e nickel da cambiare la struttura cristallina della lega, quindi l'acciaio perde la sua caratteristica magnetica. la stessa cosa accade scaldando un pezzo di acciaio qualsiasi, oltre una certa temperatura (intorno a 500°) la struttura cristallina cambia e diventa amagnetico. si raffredda e torna come prima. la presenza del nickel rende la struttura cristallina amagnetica (nota come cubica a facce centrate, CFC) stabile a temperatura ambiente.

Personalmente, la digressione tecnica era la parte di gran lunga più interessante Thumbsupsmileyanim
(23-07-2021 09:42)ADL Ha scritto: [ -> ]la storia della calamita ti dice solo se l'acciaio (presunto inox) è il noto AISI 304 , noto come 18/10 (quello delle posate) o il 316. esistono acciai inox con caratteristiche magnetiche. inoltre una lavorazione a freddo (ad esempio una pressatura, punzonatura etc etc) potrebbe donare all'acciaio un debole magnetismo residuo.

quindi: se la calamita non attacca è altamente probabile che sia il 304 o il 316, ma se attacca può comunque essere un acciaio inossidabile, anche di buona qualità.

poi si viste le foto, è chiaro che qualcosa è andato storto. potrebbe essere anche un processo termico andato male, che ha causato la migrazione del cromo ai bordi dei grani cristallini (potete immaginarli come le cellule, ma di ferro) causando delle zone dove la % di cromo sia minore dell'11% valore soglia per avere un acciaio inox. cioè la % totale è quella, ma è mal distribuita. problema tipico delle saldature fatte male.
oppure banalmente in quel lotto di produzione c'era meno cromo, vai a sapere perchè.

piccola digressione tecnica (potenzialmente noiosa):
il discorso del magnetismo succede perchè negli acciai aisi 3** c'è tanto di quel cromo e nickel da cambiare la struttura cristallina della lega, quindi l'acciaio perde la sua caratteristica magnetica. la stessa cosa accade scaldando un pezzo di acciaio qualsiasi, oltre una certa temperatura (intorno a 500°) la struttura cristallina cambia e diventa amagnetico. si raffredda e torna come prima. la presenza del nickel rende la struttura cristallina amagnetica (nota come cubica a facce centrate, CFC) stabile a temperatura ambiente.

Chapeau! Grazie
(23-07-2021 09:42)ADL Ha scritto: [ -> ]scaldando un pezzo di acciaio qualsiasi, oltre una certa temperatura (intorno a 500°) la struttura cristallina cambia e diventa amagnetico.

son più di 500 gradi . son quasi 800

(23-07-2021 01:16)ITA-16495 Ha scritto: [ -> ]... non pensavo... è solo quel perno che per giunta non è una parte particolarmente esposta? Ho dei dubbi su quanto dici...

per inquinamento , non intendo inquinamento atmosferico ma inquinamento superficiale del materiale . esempio : materiale acciaio inossidabile lavorato per asportazione trucciolo e non correttamente decappato . oppure materiale acciaio inossidabile che è entrato in contatto con acidi che ne hanno intaccato la passivazione del cromo . banalmente , se lavi l'inox con certi prodotti , rischi di lesionare lo strato passivante di cromo . oppure inox che lavora a contatto col carbonio ...
(23-07-2021 20:19)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]son più di 500 gradi . son quasi 800


per inquinamento , non intendo inquinamento atmosferico ma inquinamento superficiale del materiale . esempio : materiale acciaio inossidabile lavorato per asportazione trucciolo e non correttamente decappato . oppure materiale acciaio inossidabile che è entrato in contatto con acidi che ne hanno intaccato la passivazione del cromo . banalmente , se lavi l'inox con certi prodotti , rischi di lesionare lo strato passivante di cromo . oppure inox che lavora a contatto col carbonio ...

Ok, non l’avevo proprio capito. Escludo però il lavaggio, fatto sempre e solo solo con acqua, e il contatto con il carbonio. Sinceramente se inquinamento c’è stato, si è verificato in fase di produzione del pezzo.
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