I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Randa incattiv[a]ta [drizza]
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Buon giorno.
Voglio raccontarvi l'avventura di ieri, magari a qualcuno può tornare utile sapere come ne siamo usciti, o meglio, dirmi cosa potevo fare altrimenti.
La giornata si preannunciava bella: sole, borino sui 12-15 nodi, poca onda, insomma, l'ideale per divertirsi. Usciamo col mio JOD35 da Porto Buso verso le 12 e ai fari issiamo la randa, subito dopo issiamo il genoa, la barca fila a 8 nodi senza regolare al meglio le vele, non vogliamo strafare visto che al timone c'è un neofita che vuole imparare. Dopo un un'oretta di veleggiata noto che il vento sta leggermente calando, decido quindi di approfittarne per fare un bagnetto, calo il genoa e subito dopo sblocco lo stopper della randa con la drizza già sul winch, con mio sommo stupore, non succede nulla, la drizza non fa il solito scatto al quale sono abituato. Provo allora a tirare la randa dall'infieritura, nulla, non si muove di un millimetro, provo cazzando il cunningam, nulla, allora aguzzo la vista, guardo la testa d'albero e, con orrore, noto che la drizza sembra essere di fianco alla puleggia, non ne sono certo, ma se è così continuare a tirare peggiora solo la situazione. Mi confronto sul da farsi con il mio amico che ha molta più esperienza di me, mi dice che salire in testa d'albero con quella seppur piccola onda, non è simpatico, bisogna quindi trovare il modo di rientrare e ormeggiare con la randa issata. Issiamo di nuovo il genoa e andiamo a riprenderci il canale di Porto Buso, nel frattempo decidiamo di entrare a motore con randa lasca e poi, prima di entrare in marina, di sciogliere la gassa sulla bugna della randa e lasciarla che sventoli a mo di bandiera, in questo modo dovrebbe portare poco o niente e permetterci di ormeggiare. Nel frattempo il vento che sembrava calare, torna a soffiare a 12-15 nodi, questo non ci facilita le cose, ma siamo fiduciosi che nell'entroterra, sul canale dove si trova il marina, sia più calmo, infatti è così, ma comunque abbiamo delle raffiche a 10-12 nodi che non mi permettono di sciogliere la gassa sulla bugna, neanche con la barca controvento, allora decido di usare una borosa, la faccio passare nella bugna e la cazzo a mano in un momento di calma di vento e ci faccio un paio di giri a collo sulla varea, in questo modo mi ritrovo la gassa finalmente lasca e riesco a scioglierla. A questo punto approfitto dell'accrocchio con la borosa per non far sbattere la randa inutilmente per i 100metri di canale che rimangono e libero la randa solo al momento dell'entrata in marina. Con gioia noto che il motore riesce a fermare la barca, come previsto la randa porta poco o niente, senza vergogna alcuna, entriamo di prua e ormeggiamo la barca. Bene, ora la barca è ormeggiata e non abbiamo fatto danni, ma cosa ne facciamo di quella povera randa? C'è poco da fare, bisogna salire in testa d'albero. Per fortuna anni fa ho aggiunto un bozzello in testa d'albero per poter issare uno spinnaker più grande per venti leggeri, questa drizza ci consente anche di salire. L'ingrato compito tocca al mio amico dal momento che io peso 115 kg. La cosa non è facile poiché la barca oscilla con la randa che sbatte e se provo a fissarla in qualche modo ovviamente sbanda, provo a mettere la bugna al piede dell'albero per provare ad avvolgerla un po' sullo stesso, ma in alto mi fa "sacco" e la barca sbanda, finalmente per alcuni minuti il vento cala e riesco a far salire il mio amico in testa, appena su taglia la drizza e finalmente la randa scende. A questo punto la barca, anche sotto raffica, non oscilla più di tanto e quindi decidiamo di smontare la puleggia, non senza difficoltà l'amico ci riesce e l'avventura finalmente finisce con lui di nuovo in pozzetto.
Come visto dal pozzetto la drizza era finita di fianco alla puleggia, come abbia fatto è un mistero visto che lo spazio è veramente ridotto al minimo, ma tant'è. Posso solo dire che la puleggia ha la scanalatura piccola per una drizza da 12 e inoltre ha due parti cilindriche ai lati della scanalatura di 3-4 mm ciascuna, ciò può facilitare l'uscita dalla sede, credo che ne cercherò una con la scanalatura più grande e che arrivi fino ai fianchi.
Qualcuno ha suggerimenti sul da farsi con la carrucola?
A qualcun' altro è capitata la stessa cosa?
Se la metti nel forum di tecnica, forse è meglio.

Comunque in tutto ciò non mi sembra che tu ci dica che drizza hai e di che diametro 32

Se la puleggia è ancora buona, potresti realizzare uno o due spessori di nylon o simile materiale di diametro maggiore da infilare ai lati e ridurre l'eventuale spazio libero.

P.S. "Incattivata" 32
Albert dice da 12, penso mm. e penso che per uscire dalla puleggia sia sta propio cattiva.
(06-09-2021 13:19)bullo Ha scritto: [ -> ]Albert dice da 12, penso mm. e penso che per uscire dalla puleggia sia sta propio cattiva.-

E si. 12 di drizza su un 35 piedi è follia. Io uso una 10 sul 45 e randa da 60mq ma in dynema. Su un 35 basta largamente una 8 sempre in dynema.

Come abbia fatto una drizza da 12 infilarsi tra puleggia e suo spazio è un mistero ancora più grande. Qualcosa non quadra od è fatto molto male. Possibile che questa maxi drizza inadeguata abbia sdrumato un po' tutto e quindi ci sia del lavoro da fare.
Cit.:
...
allora decido di usare una borosa, la faccio passare nella bugna e la pifferino a mano in un momento di calma di vento e ci faccio un paio di giri a collo sulla varea
...

Chiedo agli amministratori: ma su un forum di vela, sul serio non si può scrivere la prima persona singolare, tempo presente, del verbo "cazzare" perché un qualche meccanismo ("intelligenza artificiale", o minkionagine naturale?) modifica il lemma in "pifferino"?

Maddai ...

(Una risata vi seppellirà).
Dare diagnosi cosi in remoto e' come decidere se uno ha il COVID, il raffreddore o il cancro, perché ha detto/scritto che ha un po di tosse. Ma ci provo lo stesso.

Combinazione puleggia un po "lasca", vento non proprio da prua, tiro con il winch.

Scusate se banalizzoSmiley4Thumbsupsmileyanim: mai avuto problemi con la randa, ma si con la tiramola - qui in dialetto cosi chiamiamo lo spago (si può dire :19Smile su due carrucole per asciugare i panni bagnati.

Le carrucole con tempo si consumano e diventano un po lasche (dindolano, si direbbe qui). Se tiri lo spago quasi pieno con la bora, quando i panni tirano di fianco perché la forza del vento e' maggiore del peso, lo spago tende ad arrampicarsi sul fianco della puleggia ed a infilarsi di fianco, dove adesso c’è anche un po più di posto, essendo la puleggia non più del tutto fissa in posizione perpendicolare all'asse.

Se tiri di più, non risolvi, peggiori. Unica soluzione: appena succede tirare un po indietro. Ma devi capirlo subito, prima che lo spago caschi del tutto dalla puleggia.

Nell'analogia, l'uso del winch non ti da la sensibilità di capire che la drizza sta per bloccarsi, perché il vento (cioè la randa) nei ultimi centimetri l'ha buttata sull'orlo della puleggia.

Per me, mettere una drizza più sottile solo peggiora la probabilità di ripetizione del problema, il problema dovrebbe stare nella puleggia e nei suoi movimenti laterali.
Quando ho deciso di scrivere questo post ho pensato se metterlo in sezione tecnica o banchina, alla fine ho deciso per la banchina in quanto a me interessava condividere la situazione in cui mi sono trovato, come l'ho risolta e capire se si poteva risolverla in un modo migliore, visto che c'è sempre un modo migliore di fare le cose, il fatto che non sia mai accaduto prima ne a me ne al mio amico che va in barca da molto tempo, mi fa pensare che una drizza randa che scarrucola non sia un problema ricorrente, in effetti non avevo nemmeno mai preso in considerazione questa situazione, quindi ho pensato di condividere con voi "l'emergenza" così se dovesse capitare a qualcun altro, forse può tornare utile la mia soluzione o un'eventuale alternativa, anche se non ne vedo molte.
Detto questo passiamo alla questione tecnica: la drizza, come ho già scritto è da 12mm, ho preso la barca che già aveva drizze così grosse, drizze che erano li dai tempi di Velitalia di Cino Ricci, ed ho rimesso la stessa misura, come qualcuno ha detto, visto che il 12 scarrucola, non ci penso nemmeno a metterci un 10 o 8.
Non sono salito in testa d'albero e sarà difficile che io possa farlo visto il mio peso, a meno che non noleggi una cesta, sto pensando di tornire delle pulegge nuove con una gola a piena larghezza, ne tornirò più di una di diverse larghezze e poi sul posto monterò quella con minor gioco laterale in modo da rendere difficile l'uscita della drizza. Qualcuno sa dirmi di che materiale son fatte di solito? Teflon? Nylon? Derlin?
(08-09-2021 09:03)KA6 Ha scritto: [ -> ]Quando ho deciso di scrivere questo post ho pensato se metterlo in sezione tecnica o banchina, alla fine ho deciso per la banchina in quanto a me interessava condividere la situazione in cui mi sono trovato, come l'ho risolta e capire se si poteva risolverla in un modo migliore, visto che c'è sempre un modo migliore di fare le cose, il fatto che non sia mai accaduto prima ne a me ne al mio amico che va in barca da molto tempo, mi fa pensare che una drizza randa che scarrucola non sia un problema ricorrente, in effetti non avevo nemmeno mai preso in considerazione questa situazione, quindi ho pensato di condividere con voi "l'emergenza" così se dovesse capitare a qualcun altro, forse può tornare utile la mia soluzione o un'eventuale alternativa, anche se non ne vedo molte.
Detto questo passiamo alla questione tecnica: la drizza, come ho già scritto è da 12mm, ho preso la barca che già aveva drizze così grosse, drizze che erano li dai tempi di Velitalia di Cino Ricci, ed ho rimesso la stessa misura, come qualcuno ha detto, visto che il 12 scarrucola, non ci penso nemmeno a metterci un 10 o 8.
Non sono salito in testa d'albero e sarà difficile che io possa farlo visto il mio peso, a meno che non noleggi una cesta, sto pensando di tornire delle pulegge nuove con una gola a piena larghezza, ne tornirò più di una di diverse larghezze e poi sul posto monterò quella con minor gioco laterale in modo da rendere difficile l'uscita della drizza. Qualcuno sa dirmi di che materiale son fatte di solito? Teflon? Nylon? Derlin?

Non è possibile che una drizza da 12 scarrucoli da una puleggia se non c'è un problema.
Il problema potrebbe essere che il foro dove passa il perno si sia ovalizzato e la puleggia si sia incastrata inclinata e con l'uso si sia consumata da un lato.
Il mio consiglio è di andare a fare prima un'ispezione e scoprire cosa è successo.
In base a ciò che risulta si opera.
Eventualmente ci si attrezza già, si passa un testimone e si sfila la puleggia per farne una nuova con gli opportuni correttivi.

La puleggia va fatta in Delrin o in Torlon o in alluminio ma in questo caso bisogna anodizzarla.
Esistono pulegge di ricambio già pronte di varie marche, basta trovare le misure a catalogo.

Se ti serve un attrezzista scalatore te ne posso "noleggiare" uno.
Grazie per aver condiviso l'esperienza. E' sempre utile poter riflettere a bocce ferme.
Non hai citato l'amantiglio. Può essere utile a non far portare la randa.
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