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Versione completa: Riparazione o sostituzione radar
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Terminate le ferie eccoci qua a cercare di risolvere i problemi sopravvenuti, quest'anno il radar, un vecchio Rayton RL9, mi ha piantato. Penso dipenda dal display, da un po di tempo per vedere qualcosa dovevo spingere di luminosità e contrasto, ma adesso accendendo non si vede nulla e quindi non riesco a capire se è il display o è qualche altra cosa e mi sembra che di ricambi non si riesca a trovare nulla. Comunque se qualcuno ha qualche suggerimento in merito è bene accetto (speriamo che legga anche IanSolo). Se non riesco a risolvere, cosa molto probabile, sto pensando per la sostituzione ad un Quantum della Raymarine, sicuramente più di qualcuno ce l'ha, vorrei per cortesia impressioni in merito, punti di debolezza, eventuali problematiche, etc.. Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà contribuire
Che io sappia, il punto dolente dei radar è il magnetron; componente che, per sua natura, subisce un degrado con l' aumentare delle ore di funzionamento.
Il magnetron altro non è che un generatore di onde elettromagnetiche che vengono sparate dall' antenna attraverso un rircuito che alternativamente trasmette e riceve le onde EM. eventualmente riflesse; praticamente una sorta di forno a microonde.
Grazie Frappettini per l'informazione. Certo che vedendo il numero delle risposte questo forum è cambiato un bel po'...
Nei diagrammi di diagnosi fra le ipotesi si trova:
1. Se si accende ma assenza totale di immagine --> carta madre/processore
2. Se si accende e sullo schermo appare solo il "pulviscolo" del rumore ma nessuna eco --> magnetron
I magnetron in genere si trovano (ne ho comperato uno in Olanda fra l'altro esente iva per non so quale motivo, shipchandler navale) però bisogna avere il riferimento, le carte madri può essere molto più difficile, magari cannibalizzare un altro usato.
Per uno strumento nuovo, nonostante sia bello avere la sovrapposizione con carta e tutto in un mfd, in una barca di dimensioni normali io personalmente preferisco strumenti separati; Quantum non conosco, prima di lanciarsi in un tipo piuttosto di un altro consiglierei di studiarsi un po' le differenze fra i radar a tecnologia "storica" e quelli degli ultimi anni: differenze di consumo, range, discriminazione, ritorno pioggia ectera da valutare cosa ti serva di più.
bv r
Per quanto riguarda il Quantum/Quantum 2, pesa la metà di un radar classico, consuma 17W al massimo ed è possibile connetterlo anche in WiFi ad un Axiom portandogli la sola alimentazione. Il quantum 2 sfrutta in più l’effetto Doppler, colorando in rosso i bersagli che si avvicinano ed in verde quelli che si allontanano.
Per quanto riguarda invece la separazione degli strumenti tra radar e cartografico, non capisco il motivo. Il radar è un oggetto che fornisce informazioni che devono essere interpretate, l’ecoscandaglio ti dice che x metri sotto la chiglia c’è poco da interpretare. Sul radar non è così, avendo sulla stessa videata anche carta ed i bersagli ais, è possibile eliminare buona parte della fuffa e concentrarsi su ciò che non è isole, capi, navi, boe, barche con transponder ais, ecc.
La mia esperienza sul radar è scarsissima e quindi la frase “non capisco il motivo” è da prendersi alla lettera e non vuole essere una contrapposizione a Rob che sicuramente ne sa più di me sull’argomento.
BV!

P.S. perché in lavori a bordo e non in elettricità ed elettronica?
Fattore di estrema importanza ,nella scelta, almeno per mia esperienza, è la capacità di rilevare e visualizzare chiaramente groppi e masse d'acqua in arrivo...
Non so i moderni radar come si comportano su questo fronte
(09-09-2021 09:47)rob Ha scritto: [ -> ]I magnetron in genere si trovano (ne ho comperato uno in Olanda fra l'altro esente iva per non so quale motivo, shipchandler navale)
bv r

il bene ti è stato venduto in esenzione IVA perchè destinato ad un' unità navale fuori dalla EU o almeno così ha inteso (forse erroneamente) il tuo fornitore
Grazie a tutti per le risposte. Il problema è che sembra proprio non accendersi e quindi diventa difficile fare qualche ipotesi. L'ho aperto e sto controllando la scheda di alimentazione, ho trovato due condensatori elettrolitici leggermente gonfi e li ho sostituiti, una tensione che aveva un valore oscillante si è stabilizzata, ma ai fini del funzionamento non è cambiato nulla. Fare dei controlli senza avere a disposizione uno schema elettrico è difficile anche perchè le piste sono su entrambe le facce del PCB. Qualcuno mi può aiutare a trovare lo schema? Radar RL9 Raymarine
parti dall'ingresso dell'alimentazione e verifica con uno strumento dove arriva, dovrebbero esserci dei regolatori di tensione, se non si accende è probabile che sia partito uno di quelli...
Grazie a tutti per il contributo, finalmente ho risolto e questa mattina l'ho montato in barca e tutto funziona regolarmente.
Megalodon, questo è il ragionamento che ho seguito anche io ed ho smontato e controllato pressochè tutti i componenti che ritenevo più fragili (MOSFET, condensatori elettrolitici, transistor), ma non ho trovato nulla. Sul manuale c'è un'indicazione importante ma criptica, dice che la scheda di alimentazione si attiva quando viene premuto il pulsante di alimentazione, ma trovavo tensione fino ad un certo punto e nessun collegamento tra il pulsante ed un qualsiasi punto della scheda, controllando visivamente le piste sembrava tutto ok. Stavo quasi per abbandonare l'impresa quando ho voluto fare un ultimo tentativo che consideravo inutile e cioè la sostituzione di una batteria agli ioni di litio che sta li da più di venti anni e che quindi chissà da quanto tempo è scarica. Mai sostituita perchè è una rogna essendo saldata con punti elettrici e servendo solo a mantenere i dati di impostazione, usando poco il radar (solo di notte) non ne avevo necessità, ogni volta reimpostavo i vari dati servendo questo anche come esercitazione. Quando ho tolto la batteria però mi sono accorto che da questa era uscito del liquido che ha corroso una pista, la pista che collega il pulsante alla scheda di alimentazione per l'avvio, fatto un bypass e risolto tutto. Mi sono dilungato un po in questa descrizione nella speranza che questa esperienza possa essere di aiuto a qualcuno, ho molte volte risolto problemi vari da spunti presi da questo forum e quando ho qualcosa per contribuire attivamente cerco di farlo
grazie per il feedback Smile

ps la quantità di apparecchietti che ho dovuto buttar via perché durante l'inverno le pile avevano scaricato fuori il liquido corrodendo tutto Sad
io ho recentemente dovuto ripristinare una pista del segnavento Raymarine ST60
corrosa da un'infiltrazione, mi ha fatto disperare perchè come capitato a Max interrompeva la pista di un pulsante attivo aperto, bloccando la funzionalità.
la difficoltà è stata individuare il punto di interruzione che coperto dal solder resist (quella pellicola isolante verde che ricopre il circuito) appariva come integro, asportando il solder resist è apparsa la micro interruzione.
probabilmente per un difetto del solder resist o per un'abrasione o una piccola incisione, l'ossidazione aveva lavorato da sotto senza mostrare difetti all'esterno...
Megalodon, anche io ultimamente ho qualche problema con il segnavento. Sembra funzionare tutto correntemente per un po e poi comincia andare per conto suo nell'indicare la direzione del vento. Vista l'esperienza precedente è mia intenzione aprirlo ipotizzando che anche li ci possa essere una batteria per mantenere l'impostazione di calibrazione (che per questo ipotizzo serva una tensione e per questo ho ipotizzato la batteria anche se in internet non ho trovato nessuna indicazione in tal senso). Tu che lo hai aperto recentemente mi puoi dare qualche indicazione in merito?
Potrebbe anche essere l'indicatore in testa d'albero, non so come possa fare a stabilire da quale dei due apparecchi provenga il problema
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