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Versione completa: Bitte inox DIY
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Non riuscivo a trovare le bitte della misura giusta, e non intendevo fare altri buchi sulla coperta, così alla fine me le sono fatte: €16 di acciaio 304 e mezza giornata di lavoro.

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le porti a far decappare ? altrimenti , metti in conto che per un paio di stagioni , dovrai lucidarle tutti gl'anni .
Decappare cosa? Si tratta di acciaio inox AISI 304. Ok, non è il 316, ma non ho mai avuto problemi di ossidazione con il 304.
Peraltro non capisco che idea ci sia dietro l'ipotesi di decappaggio, visto che è un trattamento di rimozione.
(04-10-2021 21:17)claudiog Ha scritto: [ -> ]Non riuscivo a trovare le bitte della misura giusta, e non intendevo fare altri buchi sulla coperta, così alla fine me le sono fatte: €16 di acciaio 304 e mezza giornata di lavoro.

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Belle! Come le hai realizzate?


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serve a togliere le contaminazioni . come hai lavorato quelle gallocce ? con utensili che han lasciato inquinamenti sulla superfice dell'acciaio . anche nei punti dove ci son saldature, con lo sbalzo termico innesca la precipitazione dei carburi di cromo e quindi la difficoltà del metallo di autopassivarsi .
Concordo con Carlo, già certe cose fatte con il 316L, e non capisco come, hanno punti di ruggine, il 304 te lo ritrovi tutto puntinato d'ossido se hai nelle vicinanze qualche peschereccio con i divergenti vedi come diventa se non trattato, ma probabilmente lo sai.
la lavorazione ottima.
(04-10-2021 22:33)scornaj Ha scritto: [ -> ]Belle! Come le hai realizzate?

Ho preso due tondi di inox, uno da 20mm e uno da 14mm. Dal maggiore diametro ho tagliato due cilindretti su cui ho fatto due fori filettati da 8. I cilindretti quindi saldati alla barretta da 14, di cui ho arrotondato le estremità inserendola nel trapano per fare girare lentamente e usando il grinder (non ho disponibile un tornio ...ancora).
Per saldare con regolarità ho fatto una sagoma di montaggio in legno. Easy peasy. Poi dopo saldato ho lisciato con il grinder e con la abrasione orbitale a due grane (100 e 240), infine lucidato con grana 800 e poi pasta iosso.

Gli elettrodi sono Deca e sono ottima qualità, con scoria che si stacca da sola.

(04-10-2021 22:59)Wally Ha scritto: [ -> ]Concordo con Carlo, già certe cose fatte con il 316L, e non capisco come, hanno punti di ruggine, il 304 te lo ritrovi tutto puntinato d'ossido se hai nelle vicinanze qualche peschereccio con i divergenti vedi come diventa se non trattato, ma probabilmente lo sai.
la lavorazione ottima.

Cosa sono i "divergenti" di pescherecci? Perché diventerebbe puntinato di ossido solo in quel caso? Io ho il 304 in barca da molti anni, mai avuto segni di ossido, che si forma invece dove sono state fatte saldature con troppo calore a causa del cambiamento del lattice del metallo, e ovviamente accade anche con 316.
I i divergenti sui pescherecci servono ad allargare le reti quando in acqua e di sicuro ai pesci non interessa il luccichio del 316. Il 304 per sua natura diventa giallognolo basta fare il cobfronto tra viti in A2 (304) e quelle in A4 (316).
Ok, non avevo capito la frase: "il 304 te lo ritrovi tutto puntinato d'ossido se hai nelle vicinanze qualche peschereccio con i divergenti".
Ho del 304 esposto sulla barca e non mi è mai diventato giallognolo, però c'è il musone della ancora che lo hanno fatto dalle parti di Venezia e penso abbiano usato acciaio da pescherecci e in effetti è leggermente giallognolo in alcuni punti e poco lucido in generale, perché NON lo hanno lucidato. Io penso sia importante la lucidatura così che il sale possa essere facilmente lavato via.
In ogni caso non avevo scelte: il 316 non è disponibile al dettaglio, nessun ferramenta lo vende più. Avrei dovuto chiedere a chi lavora inox, ma di questi tempi non è facile chiedere perché tutto è ucciso da troppa burocrazia per ricavare pochi centesimi.
Per via delle saldature io ricordavo che è più un problema di temperatura: occorre saldare senza surriscaldare il pezzo, e lasciare che si raffreddi lentamente in modo che non si formi martensite e il lattice resti austenitico.
C'è anche la procedura di electropickling che nel caso farò, ma vederò se le parti saldate saranno danneggiate.
Caspita che bel lavoro! Posso chiederti quanto tempo ti ha richiesto per farle?
(05-10-2021 10:05)claudiog Ha scritto: [ -> ]Ok, non avevo capito la frase: "il 304 te lo ritrovi tutto puntinato d'ossido se hai nelle vicinanze qualche peschereccio con i divergenti".
Ho del 304 esposto sulla barca e non mi è mai diventato giallognolo, però c'è il musone della ancora che lo hanno fatto dalle parti di Venezia e penso abbiano usato acciaio da pescherecci e in effetti è leggermente giallognolo in alcuni punti e poco lucido in generale, perché NON lo hanno lucidato. Io penso sia importante la lucidatura così che il sale possa essere facilmente lavato via.
In ogni caso non avevo scelte: il 316 non è disponibile al dettaglio, nessun ferramenta lo vende più. Avrei dovuto chiedere a chi lavora inox, ma di questi tempi non è facile chiedere perché tutto è ucciso da troppa burocrazia per ricavare pochi centesimi.
Per via delle saldature io ricordavo che è più un problema di temperatura: occorre saldare senza surriscaldare il pezzo, e lasciare che si raffreddi lentamente in modo che non si formi martensite e il lattice resti austenitico.
C'è anche la procedura di electropickling che nel caso farò, ma vederò se le parti saldate saranno danneggiate.

Per evitare problemi bisognerebbe fare la cosiddetta "Tempra negativa" che consiste nel portare e mantenere il pezzo finito a 600°C e poi raffreddarlo rapidamente per solubilizzare i carburi di Cr e Ni precipitati al bordo dei grani e poi congelare la struttura austenitica.
Più semplicemente usare materiale ed elettrodi 304L o 316L, il loro ridotto contenuto di Carbonio (L sta per LOW Carbon) evita la precipitazione di carburi di Ni e Cr e quindi il relativo impoverimento della struttura con perdita dell'inossibilità.

898989
(05-10-2021 10:25)Krecker Ha scritto: [ -> ]Caspita che bel lavoro! Posso chiederti quanto tempo ti ha richiesto per farle?

Mezza giornata. Non valeva assolutamente la pena se le trovavo già fatte per un centinaio di euro, ma semplicemente non sembra esistano con il passo 54 mm (2 1/8").
(05-10-2021 12:19)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]Per evitare problemi bisognerebbe fare la cosiddetta "Tempra negativa" che consiste nel portare e mantenere il pezzo finito a 600°C e poi raffreddarlo rapidamente per solubilizzare i carburi di Cr e Ni precipitati al bordo dei grani e poi congelare la struttura austenitica.

Io non sono molto pratico di metallurgia, e mi ricordavo del contrario: raffreddamento lento. Mi sono sbagliato evidentemente.

Gli elettrodi che ho usato sono E308L-17, questi: https://www.decaweld.com/it/impianti-per...p.20301.uw

Qui la scheda:
https://www.bricoman.it/pub/media/catalo...esheet.pdf

Ovviamente per saldare sta roba bisogna essere ben protetti e avere una buona ventilazione (io ho un ventilatore che immette aria pulita e spinge via i fumi lavorando sotto un portico, quindi quasi all'aperto).
(05-10-2021 19:19)claudiog Ha scritto: [ -> ]Mezza giornata. Non valeva assolutamente la pena se le trovavo già fatte per un centinaio di euro, ma semplicemente non sembra esistano con il passo 54 mm (2 1/8").

Economicamente é chiaro che un eventuale pezzo a catalogo sarebbe stato più conveniente nel computo complessivo, ma vuoi mettere la soddisfazione? Thumbsupsmileyanim
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