Cari amici vi scrivo,
data l'esperienza più che positiva per la definizione dei pannelli fotovoltaici vorrei allargare il discorso a tutto l'impianto elettrico che andrò a fare sul noto trimarano.
Pietra angolare di tutto è la motorizzazione elettrica risolta con la cinese ePropulsion commercializzata da Selva (spero di non fare pubblicità, nel caso gradisco richiamo).
Istallerò un POD da 6KW a 48V corrispondente ad un fuoribordo di circa 10cv, dichiara una spinta sull'elica di circa 110 kg. Il discorso POD (motore realizzato nel piede) è controverso: ancora non è chiara l'affidabilità (problemi di raffreddamento) ma i vantaggi sono notevolissimi, primo fra tutti l'efficienza in ricarica (elica diretta su asse motore) e poi la semplicità di istallazione (entrobordo alla fine c'è solo un cavo elettrico che va ad un azionamento che trasforma i 48V in una trifase e quindi le batterie). Al controllo arriva la manetta (gas e inversione) ed un display che informa su giri consumi ricariche etc.
Le batterie sono 2 gruppi da 2 (quindi 4) di circa 40kg l'una (quindi 160kg meno di un pieno di gasolio) per 4KWh ciascuna e per un discorso di pesi posizionerò un gruppo a poppa (subito dietro la paratia di ingresso) ed uno a prua (poco più avanti dell'albero), quindi ci saranno circa 8m di distanza tra i due gruppi.
Per semplicità (forse più mentale che pratica) ho scelto di non avere altre batterie (tipo 12V) quindi ho risolto tutte le utenze a 12V con 3 Victron Orion da 400W che trasformano i 48V in 12V.
Non voglio annoiare di più e per ora mi limito ad allegare schema a blocchi appena impostato
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
A monte del regolatore Gensum, quindi tra pannelli e regolatore, preferirei avere un interruttore bipolare.
La sezione dei conduttori la dimensioni (ma sicuramente gia' lo sai) a seconda della caduta di tensione massima che accetti (quindi delle perdite), ricordati che la resistenza del conduttore la calcoli su andata e ritorno. Buon lavoro.
Mumble mumble...ho qualche perplessità sui dimensionamenti ? ad esempio, il salpa-ancore 800W, non farti trarre in inganno 800W è la potenza resa del motore, il suo assorbimento al carico di lavoro (ne ho guardato uno in rete) è di 88A (1056W) ma non mi stupirei se sotto sforzo superi abbondantemente i 130/140A (devo ammettere che io conosco bene quelli più grandi da 3000/5000W che sotto sforzo quasi raddoppiano l'assorbimento), in questo caso i tuoi convertitori sono "impiccati o oltre" senza tener conto degli altri carichi e cmq per far si che i convertitori si dividano il carico equamente dovrai aver cura di diversi particolari, perchè se ti molla un convertitore non ce la fai con i due rimanenti. Forse potresti curare meglio quest'aspetto, lo dico solo ai fini dell'affidabilità del sistema.
Che convertitore e', della serie Orion da 30A? Eventualmente puoi aggiungerne un altro sempre in parallelo.
Grazie ragazzi approfondiamo perché come detto io più che VxA=W non vado.
Anche per me i convertitori sono molto inusuali se poi ad essi c'è attaccata tutta la barca è senz'altro un punto delicato ma se consentono di evitare una batteria da 12V e tutto quello che comporta, ben vengano.
Sono 3 Orion 48/12V 30A circa 400W (cambia con la temperatura), per risparmiare nel cablaggio ne avevo messo uno per il pannello principale (che a parte il frigo e gli strumenti alimenta solo delle luci ed i teleruttori) che si trova circa dall'albero e due messi in parallelo per le utenze di poppa (le due pompe idrauliche e il verricello).
Forse già il fatto di separarli non va bene perché in sostanza creiamo due circuiti 12V con la possibilità concreta di fare casini con i negativi.
Quindi pensiamoli tutti a poppa e tiriamo un bel filo fino al pannello in centro barca.
in giornate vi cerco i dati precisi di pompe e verricello.
Nel caso posso sempre aggiungerne in parallelo, Victron bontà sua dice all'infinito.
Riprendo questa vecchia discussione perché sto cablando ed acquistando gli ultimi (speriamo) componenti dell'impianto elettrico e non vorrei sbagliare.
Seguendo i vs. consigli a prua ho previsto un pacco di batterie (tradizionali AGM) a 12V, inizialmente una di 90Ah ma replicabile in funzione bilanciamento dei pesi per ora concentrati a poppa. Quindi caricabatterie Victron Phoenix 12/30 (vorrei evitare 220 in giro quindi niente inverter) e solo 2 (ne avevo pensati 3) Orion 48/12.
collegamento a presa banchina: le prese 220V del Phoenix (12V) da 30A e dei due caricabatterie ePropulsion (48V) pure loro da 30A le proteggerei con 3 magnetotermici da 10A 1P+N (forse per il Victron basterebbe meno?) e quindi un differenziale da 32 A e 10m di cavo per banchina da 4 mmq? con spina rossa? (la blu mi limita a 16A?). O è meglio passare alla 380 con un differenziale iniziale a 3P+N da 16A?
La terra bene disaccoppiarla con un separatore galvanico Victron VDI-16? o dato che mi fermo ai 3 caricabatterie non serve?
collegamento fotovoltaico: come da consigli precedenti si fanno le due serie ddi due pannelli, 2 interruttori magnetotermici 2P da 10A su 2 regolatori step-up Genasum, quindi parallelo e fusibile 20A sul positivo (o anche sul negativo?) e collegamento al pacco di 48V. ok?
Ci sarà un secondo gruppo fotovoltaico a prua destinato alle batterie da 12V ma lo vedremo dopo
Come accennato in altra discussione i negativi dei due circuiti 48V e 12V sono perfettamente separati e isolati dallo scafo e speriamo che ci restino fino a fine realizzazione
Appena posso faccio schema a blocchi dei vari utilizzatori
(25-10-2022 01:49)Luigi.gazzotti Ha scritto: [ -> ]collegamento a presa banchina: le prese 220V del Phoenix (12V) da 30A e dei due caricabatterie ePropulsion (48V) pure loro da 30A le proteggerei con 3 magnetotermici da 10A 1P+N (forse per il Victron basterebbe meno?) e quindi un differenziale da 32 A e 10m di cavo per banchina da 4 mmq? con spina rossa? (la blu mi limita a 16A?). O è meglio passare alla 380 con un differenziale iniziale a 3P+N da 16A?
La terra bene disaccoppiarla con un separatore galvanico Victron VDI-16? o dato che mi fermo ai 3 caricabatterie non serve?
collegamento fotovoltaico: come da consigli precedenti si fanno le due serie ddi due pannelli, 2 interruttori magnetotermici 2P da 10A su 2 regolatori step-up Genasum, quindi parallelo e fusibile 20A sul positivo (o anche sul negativo?) e collegamento al pacco di 48V. ok?
Ci sarà un secondo gruppo fotovoltaico a prua destinato alle batterie da 12V ma lo vedremo dopo
Come accennato in altra discussione i negativi dei due circuiti 48V e 12V sono perfettamente separati e isolati dallo scafo e speriamo che ci restino fino a fine realizzazione
Appena posso faccio schema a blocchi dei vari utilizzatori
Ciao Luigi,
riguardo il dimensionamento dei MT va bene il 10A per ciascun caricabatterie a 48V 30A, ma per il caricabatterie 12/30 un MT da 4A è meglio dimensionato.
Il cavo di 10mt da 4/6mmq per banchina va bene (se lo trovi stagnato eviti problemi futuri ) , riguardo la presa la Trifase la trovi solo nei posti per barche sopra i 60'/70', quindi ti suggerisco una spina da 16A con un tronchetto femmina 16A maschio 32A.
Riguardo la terra verifica che i caricabatterie non abbiano continuità fra terra e negativo, se risultano isolati e non hai altre apparecchiature a bordo che prevedono la connessione franca a terra (lavatrici, lavastoviglie, aria condizionata...) puoi evitare l'isolatore, ma una volta in acqua verifica l'isolamento fra appendici immerse e negativo/terra.
Riguardo le protezioni sui pannelli e regolatori la norma parla di protezione vicino alla sorgente, quindi in teoria dovresti avere un fusibile vicino al regolatore ed uno vicino alla batteria, poichè di notte è la batteria che invia corrente ma di giorno è il regolatore... "un pò di pippe".
Maema carissimo se non ci fossi tu ad illuminarmi la strada, grazie davvero.
Procedo con i due MT da 10A e quello di 4A. A questo punto per non incasinarmi la vita opto per la monofase da 16A e se scatta la protezione da me od in banchina disabilito un carico, così anche il cavo elettrico potrebbe diventare dei canonici 2,5mq? Impiegherò più tempo a caricare ma vabbè tipicamente quando si è ormeggiati in banchina si ha tutta la notte.
Negativi perfettamente isolati dalla terra della 220V, quindi niente isolatore galvanico almeno fino alla prova in mare.
Tra regolatori e batteria ci sarà non più di 1,5m, concordo di non esagerare con le "pippe" mentali.
Luci esterne
Nel quadro in dimette ho messo un generico magnetotermico da 5A "luci esterne" che alimenta una pulsantiera in pozzetto con 4 pulsanti per "luci via", "luce motore", "luce fonda" e "luce coperta" tutte protette con fusibili da 3A. Considerando che quasi tutti i fili devono ripassare dalla dimette per inerpicarsi sull'albero è un pò una complicazione però mi evito il sali e scendi per accendere spegnere le luci di coperta in manovra o quella di fonda per vedere il segnavento o più raramente quelle del motore.
fatto!! che meraviglia!!
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Mi sorge un dubbio: l'allineamento delle luci di prua è considerato molto importante?, c'è qualcuno che lo controlla? io le ho montate direttamente sulla fiancata quindi almeno di una decina di gradi per parte convergono.
Una barca un pò strabica
(31-10-2022 08:54)Luigi.gazzotti Ha scritto: [ -> ]Mi sorge un dubbio: l'allineamento delle luci di prua è considerato molto importante?, c'è qualcuno che lo controlla? io le ho montate direttamente sulla fiancata quindi almeno di una decina di gradi per parte convergono.
Una barca un pò strabica
mumble... io suggerisco di allinearle correttamente, in caso di sinistro il perito potrebbe attaccarsi a questo e ad altro... con i problemi che hai affrontato non credo ti manchi la possibilità di lavorare uno spessore obliquo in forex o altro per correggere il parallelismo.
Condivido i comandi esterni delle luci, ma era sufficiente montare i bistabili al quadro e portare fuori i soli pulsanti di comando.
Riguardo il cavo rimarrei su un 4mmq più per motivi di resistenza...
M
Vero, perché cercarsi rogne per nulla, pezzetto di teak sagomato a dovere e la barchetta non è più strabica.
Vero, però il quadro sottocoperta è già molto intasato, così con un solo MT ho risolto (più qualche fusibile)
vai di 4mmq che siam tutti più tranquilli
manca solo la prova del motore ma aspettavo a caricare i 160 kg di batterie 48V, e il collegamento (regolatore e fusibili) dei pannelli FV a prua per la 12V poi la parte elettrica è quasi finita
ennesimo ringraziamento