Se si stramba bene (ed il primo che deve essere bravo è il timoniere) non servono doppie scotte e bracci.
Mai visto neanch'io doppio circuito scotta/braccio in uno spi con tangone a bilancino, è tutto peso e complicazione di manovra in più. Il bilancino lo si usa fino ai 10/11mt. massimo di barca, una barca del genere non ha un pozzetto enorme, inutile aggiungere doppie scotte/bracci in quello spazio.
Lo spi deve volare libero, leggero, pure senza tangone, infatti la procedura per strambare con il bilancino è:
- Fil di ruota
- Prodiere sgancia il tangone dal braccio e dall'albero
- Timoniere ed i taler devono essere in grado di tenere lo spi gonfio e sù pure senza il tangone
- Passa la randa e contestualmente il prodiere aggancia il nuovo braccio sul nuovo bordo, poi in campana.
Ecco perchè è inutile il doppio circuito, se ne sentiamo la necessità significa che non siamo in grado di condurre la barca in fil di ruota mantenendo sù lo spi, allora il problema non è il mancato doppio circuito, ma il manico.
Invece, sulle barche grosse con il tangone sempre sulla campana è diverso, la manovra è:
- Fil di ruota
- il 2 (aiuto prodiere, l'uomo che sta all'albero) afferra il nuovo braccio scarico sottovento;
- Prodiere apre la varea, contestualmente il drizzista abbassa l'amantiglio del tangone ed il 2 alza la campana, il braccio esce dalla varea;
- Prodiere si porta ad estrema prua, in mano ha la varea del tangone;
- il 2 corre a prua e passa il nuovo braccio (tutt'ora a riposo) al prodiere;
- non appena è pronto il prodiere urla "braccio in varea!!" e dal pozzetto si capisce che il drizzista deve rialzare il tangone tramite l'amantiglio, i tailer usano il nuovo braccio e la nuova scotta
- il 2 abbassa la campana e la porta di nuovo orizzontale.
Ecco dove sta la differenza, per collegare il tangone alla nuova scotta in virtù del fatto che questo lavoro va fatto ad estrema prua, serve lavorare con un braccio scarico! Mentre nel bilancino in un modo o nell'altro la varea del tangone la si aggancia sempre perchè il prodiere si trova all'altezza dell'albero/sartie, nel tangone non a bilancino questa operazione va fatta a prua e se non hai doppio braccio rischi di fare una manovra lenta, pericolosa e sgonfiando lo spi.
(13-12-2021 14:31)CkDre Ha scritto: [ -> ]Con la seconda a volte si fa fatica a spingere il tangone in fuori per incocciarlo sull'albero, credo che il circuito doppio aiuterebbe.
Inoltre il problema è anche quello di arrivare a prendere la scotta (che diventa braccio) con la varea del tangone, è lontana e si fa fatica a "centrarla", averla in mano scarica renderebbe tutto più facile.
Quindi il consiglio è bilancino ma con doppio circuito?
Se si fa fatica a spingere il tangone esternamente significa che il timoniere ha orzato anzitempo, una volta passata la randa il timoniere deve resistere dalla tentazione di orzare al lasco, deve resistere nel filo di ruota più assoluto finché il prodiere non abbia finito il lavoro, se il prodiere non riesce a farlo perchè il braccio spinge verso l'interno significa che il vento arriva troppo laterale, il braccio è appoggiato allo strallo. E' buona cosa allenarsi a portare lo spi fra timoniere e tailer senza tangone, è un allenamento che fa comodo non solo in strambata, ma anche in caso di ammainata "all'africana" ovvero a ridosso della boa dove devi ammainare/strambare e ripartire di bolina.
Circa la seconda (prodiere che fa fatica a prendere il nuovo braccio), si comprendo, a volte non è facile, quello che consiglio è mettersi con le gambe sulle draglie, arreggendosi alle sartie cercare di afferrare il nuovo braccio con la varea aperta, oppure afferrandolo al volo con la mano, poi subito dopo si pensa all'altra varea (che va in campana)