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Versione completa: impianto 220 autonomo + gruppo elettrogeno
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data la mia abissale ignoranza in tema di elettricità, vi chiedo due aiuti:
1 - per lavoro uso la barca come casa per 1 o 2 giorni alla settimana. Per il freddo ho risolto con due radiatori ad olio che però accendo quando arrivo, e mi piacerebbe poterli comandare mediante timer per trovare già caldo. Ma... non oso lasciare lla corrente collegata se non sono a bordo. Ho pensato allora di fare un impianto parallelo per questo scopo, e ho avuto, naturalmente, consigli contrastanti
secondo il primo mi basta collegarmi alla attuale presa di banchina e, dal quadro, creare un impianto alternativo
secondo l'altro dovrei invece avere tutto separato, utilizzando una delle seguenti soluzioni:
A: presa esterna da montare in pozzetto
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magnetotermico a cui collegare il mini impianto 220

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oppure B:
montare all'esterno la presa
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o
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entrambe da 16 A e partire da lì per il mini impianto.
Che ne pensate?

secondo quesito, secondo voi questo apparecchietto è sufficiente per generare elettriicità sufficiente per frigo, luci ecc in caso di permanenza lunga in rada o è sottodimensionato?
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Secondo me due radiatori a olio su una spina da 16A sono tantini. Anche io uso la barca 365 giorni l'anno come casa. Per climatizzarla ho installato un condizionatore con pompa di calore da 16 mila BTU. Prima come te usavo radiatori ad olio ma avendo una presa di banchina da 16A per non surriscaldarla i radiatori li collegavo direttamente alla banchina con un filo dedicato. Quando ho messo l'impianto di climatizzazione ho realizzato un secondo circuito a 220 (separato da quello originale della barca) che serve solo l'A/C ed ho sostituito la presa 220 da 16A con una da 32A.
PS. consiglio vivamente una presa MARINCO, costa il doppio di quelle osculati ma queste sono davvero scadenti....
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Circa il secondo quesito, secondo me acquistare uno scomodissimo, rumorosissimo e fumosissimo generatore solo per il frigo e per le luci è inutile. Con un pacco batterie sufficientemente dimensionato un pannello solare e magari qualche trasferimento a motore il funzionamento del frigo è assicurato per diversi giorni (se non per l'intera crociera).
Da camperista prima e anche armatore adesso ho più volte sentito di dubbi e perplessità sul lasciare la 220v attaccata alla colonnina.

Molto semplicemente io sono dell'avviso che se l'impianto è correttamente dimensionato non vedo perché crearsi dei problemi.

Vengo adesso dalla barca che è collegata in banchina. Sono tranquillo perché l'impianto è totalmente sezionato e sezionabile.
Al momento sono collegati solo i due caricabatterie.

Non comprendo la necessità di fare impianti doppi alimentati a 220v.
Uno, ben fatto, sezionato, e alimentato con il cavo corretto.

Non so le casistiche di incendi causati da cortocircuiti in barca, ma in percentuale probabilmente ne avvengono con più facilità nei fabbricati.
Premetto di non essere particolarmente esperto di elettricità però, considerando che in barca oltre all'impianto di A/C utilizzo anche da un paio di anni al posto del gas anche 2 piastre ad induzione e che il tutto ovviamente si somma alle restanti utenze a 220 (TV, PC, secondo frigo/surgelatore, caricabatterie vari, ecc) immagino (ma magari mi sbaglio) che la beneteau non abbia dimensionato l'impianto a 220 per tutte queste utenze (tanto è vero che basta mettere le due piastre al max su una sola linea perchè scatti il magnetotermico). E' anche vero che capita raramente di avere tutto acceso e alla massima potenza tuttavia, dividendo i consumi su due linee anche in questo caso eccezionale non ho questo problema
Quindi vorresti due cavi in banchina?

Chiaro che quando mi riferisco ad un impianto sezionabile intendo che dal quadro dove si trova il "salvavita" un gruppo di magnetotermici dedicati ad ogni elettrodomestico distribuiscono a stella la corrente.
Di fatto resta in comune il tratto dal salvavita alla presa esterna, e da questa alla banchina.

Un impianto correttamente dimensionato può far stare sereni.

D'altra parte gli yacht ritengo che abbiano lo stesso principio di collegamento.

Ho ricevuto consigli nel forum da persone decisamente più competenti di me, speriamo intervengano.
Le mie due linee sono completamente separate. Ognuna ha le sue prese (4 su una e 4 sull'altra) ed il suo magnetotermico salvavita. In comune hanno solo la presa esterna (da 32A), l'isolatore galvanico e il cavo di banchina (opportunamente dimensionato, un h07rn-f 3g6 : cavo da 3 x 6mm2 in neoprene). La linea aggiuntiva alla bisogna, funziona anche in navigazione con l'inverter (che anche se molto potente non uso ovviamente per far girare l'aria condizionata o le piastre....)
Vivo in barca da 8 anni e sono collegato 365 giorni l'anno e non ho mai avuto problemi o meglio, l'unica cosa che mi è capitata è stata la corrosione galvanica dell'asse del timone risolta (spero) con lo zinc saver.
Personalmente non amo le complicazioni per cui sconsiglierei un doppio circuito e tantomeno un generatore, monti un webasto (o simile) e risolvi il problema e ti assicuro che il confort a bordo è nettamente superiore a quello che ti possono dare i radiatori ad olio.
Grazie a tutti per I vostri suggerimenti,ma per l'impianto alternativo io devo andare a dormire in Barca domani, non ho il tempo per istallare panellli o webasto, e la Barca, Del 98, l'ho da poco e non so quanto efficiente sia l'impianto originale, la mia era un'idea veloce, economica e magari sicura.
Stesso principio per il generatore, me lo vogliono regalare, se utile va bene, poi magari non Lo uso mai, ma perchè rinunciarci a costo zero?
(20-12-2021 00:24)domenica2 Ha scritto: [ -> ]Grazie a tutti per I vostri suggerimenti,ma per l'impianto alternativo io devo andare a dormire in Barca domani, non ho il tempo per istallare panellli o webasto, e la Barca, Del 98, l'ho da poco e non so quanto efficiente sia l'impianto originale, la mia era un'idea veloce, economica e magari sicura.
Stesso principio per il generatore, me lo vogliono regalare, se utile va bene, poi magari non Lo uso mai, ma perchè rinunciarci a costo zero?

Ti capisco perchè anche io sono un amante degli acquisti "emozionali" Ho la barca piena di cose prese pensando che prima o poi mi serviranno. Restano ibernate in qualche gavone e poi magari quando servono ti dimentichi di averle comprate. Non è il caso del generatore (difficile dimenticarsi di averlo) ma mi permetto di consigliarti di regalati al suo posto un pannello solare con regolatore. Spendi lo stesso ma almeno è una cosa che sicuramente ti sarà utile.....
Condivido la scelta di un impianto 220 v alternativo e dimensionato per gli alti consumi degli apparecchi riscaldatori.
Non condivido la scelta di lasciare alimentato l'impianto in assenza di persone.
Per la rada difficile scaldare col solo pacco batterie. Webasto impagabile come soluzione e comfort.
(18-12-2021 19:08)kitegorico Ha scritto: [ -> ]Anche io uso la barca 365 giorni l'anno come casa. Per climatizzarla ho installato un condizionatore con pompa di calore da 16 mila BTU.
immagino tu abbia optato per A/C reversibile perchè sei prevalentemente attaccato alla 220V e per poterla usare anche per il raffreddare...
non hai valutato l'opzione webasto?
(20-12-2021 11:13)Nanshan Ha scritto: [ -> ]immagino tu abbia optato per A/C reversibile perchè sei prevalentemente attaccato alla 220V e per poterla usare anche per il raffreddare...
non hai valutato l'opzione webasto?

E' un impianto Dometic di Aria condizionata con inversione di calore.
https://forum.amicidellavela.it/showthre...zionata%22
Il webasto potrebbe servire in caso facessi rada notturna di inverno. Ad oggi in 12 anni da armatore mai successo. Ma....mai dire mai Smiley45Smiley45Smiley45
Sono d'accordo con chi ti consiglia un Webasto se vuoi scaldare la barca quasi istantaneamente.
Pero', poiche' non hai tempo di installarlo, e forse non ne hai neanche l'utilita', io rimarrei sui radiatori ad olio, senza cercare complicazioni, e, soprattutto, senza lasciare la barca collegata in banchina in assenza.
Se proprio vuoi scaldare l'interno velocemente potresti collegarti, direttamente alla presa della banchina, quando arrivi in barca, un riscaldatore da cantiere da 3 kW, con una spesa modica risolvi il problema.
Attento pero', in prossimita' della presa della banchina, un interruttore differenziale da esterno da 10 mA, per esempio un interruttore passante salvavita da esterni. Il tutto ti costera' probabilmente intorno a 200-300 Euro al massimo, e d'estate tieni tutto a casa senza incombrare la barca.
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