Buongiorno e buon vento a tutti. Sto valutando l'acquisto di un Comet 15 del 1985 e vorrei il vostro parere sulla barca che, anche se datata, dovrebbe essere molto valida. A me piace sia per le linee che per le quanlità marine e di costruzione. Sapete quante ne hanno fatte? Credo molto poche.
Grazie per ogni notizia che mi darete.
Capisco che in questi giorni si è molto impegnati...ma possibile che nessuno sappia dirmi qualcosa sul comet 15, nemmeno Bullo che qualcosa sicuramente sa, anche di questa barca.
Attendo speranzoso
Beh, dai! A Capodanno per una anziana Signora costruita qusi 40 anni fa....porta un pi' di pazienza!!!
Hai provato intanto a vedere se su qualche sito di "cometisti" trovi qualcosa?
Comet 15 progetto finot costruito dal 1984 al 1987 n.14 esemplari.
Lunghezza scafo mt.14,60 dislocamento kg.13.500 zavorra kg.5000.
Barca ben costruita,,adatta molto per la crociera.
Se fornisci alcuni dati della barca che stai trattando potrai avere alcuni consigli
che chiedi.So che un comet 15 è in vendita attualmente a 65.000 euro.
Sarebbe opportuno far periziare la barca visto gli anni che ha.
Se la barca si trova in alto adriatico conosco bene il proprietario, si tratta di una barca mantenuta in ottima efficienza..
qualche anno fa, parecchi anni fa, anni '90 dello scorso millennio, ho usato spesso un comet 15. Si chiamava "africa" che poi era stata ribattezzata "danidani" ma questa è un'altra e boccaccesca storia.
Era la versione a 4 cabine più cabina di prua dei marinai, con 3 bagni.
Ci si stava in 10 a bordo senza nessun problema, anche a tavola in 10 ci si stava comodi. Aveva un bellissimo spoiler a poppa che non ho mai capito se essere di serie o aggiunto dopo, ma di una comodità unica.
I più anziani ricorderanno la tragedia del "Parsifal", quel giorno ero in mare con questo comet 15. Un centinaio di miglia lontano dal punto della naufragio ma il mare era comunque molto impegnativo. Barca solidissima e che mai mi ha dato sensazione di essere "al limite". Una barca come si costruivano una volta : barca fatta per prendersi cura dell'equipaggio e non viceversa.
Un pozzetto molto comodo sia a barca sbandata che capiente con barca ferma.
Allora non c'erano pannelli solari, generatori eolici, desalinizzatori e quant'altro, ma la barca era capace di larghe autonomie.
Per l'acqua, a mia memoria, ha sempre rispettato la regola aurea dei "3 giorni"
Armo velico anni '80 e quindi un testa d'albero con vela di prua prevalente sulla randa, ma secondo me è l'armo giusto per andare comodi in crociera, non ricordo bene, ma quella che usavo io non aveva ne trinchetta ne volanti. Comunque di sicuro le volanti, se c'erano, non erano strutturali.
Tanto spazio in coperta per metterci tender gonfio, autogonfiabile e lasciare spazio per stendersi a prendere il sole o per muoversi in manovra a prua.
La carena è un progetto Finot : da solo è una garanzia
(01-01-2022 19:53)panakeia Ha scritto: [ -> ]Capisco che in questi giorni si è molto impegnati...ma possibile che nessuno sappia dirmi qualcosa sul comet 15, nemmeno Bullo che qualcosa sicuramente sa, anche di questa barca.
Attendo speranzoso
Come leggerai ti stanno arrivando notizie molto importanti.Se è lecito in che zona si trova la barca che stai trattando?
Secondo me il comet 15 è uguale al 14 con l'aggiunta dello spoiler.
Il cantiere produceva a temperatura e umidità costante perciò la VTR era buona, possedevano anche la Nemo per l'albero e avevano già gli attacchi per lo strallo di trinchetto e volanti che non venivano montati causa il loro direttore il sig. ZaPPatta.
Lo scafo è uno IOR non esasperato, la poppa non è stretta e il gradino a poppa si vede appena appena, come tutti gli IOR di bolina pesterà sull'onda, ma in crociera chi fa bolina? Ho sempre il ricordo del 14 nel 83 alla 500x2 quando all'altezza di Lussino ruppe la paratia dell'ancora, le ancore per regolamento erano state piombate a prua nello stesso punto dove era stata calcolata la stazza IOR, si trovò con mezza barca all'agata, fortuna che capirono d'overa la falla e riuscirono a tamponare, furono trainati da un'altra barca in regata a Lussin Piccolo.
Un barcone per girare il mondo.
14 esemplari sono davvero pochi non ricordo di averne mai vista una.
Mi chiedevo se la costruzione anche in questo è quella tipica della comar di allora cioè controstampo totale e sartie sulle paratie (tipo comet 11) .
Francidoro ti ha già detto tutto...
Io ci ho navigato un po' intorno al '90, gran bella barca da crociera, l'unica cosa: è un "barcone" per cui da solo o in equipaggio ridotto non è proprio facile, all'epoca non c'erano le eliche di prua, ma adesso forse la monterei per fare manovra all'ormeggio.
Non ricordo che motore montasse, mi pare un VP turbo qualcosa ma non ricordo.
Secondo me ancora una bella barca.
(02-01-2022 10:52)penven Ha scritto: [ -> ]14 esemplari sono davvero pochi non ricordo di averne mai vista una.
Mi chiedevo se la costruzione anche in questo è quella tipica della comar di allora cioè controstampo totale e sartie sulle paratie (tipo comet 11) .
Stiamo parlando di barche come quello di oggi,ciò non toglie che quei 15 esemplari siano barchette di serie " B ".La costruzione era quella della comar di allora con un grande imprenditore come il Sig, Zavatta che ho avuto il piacere di conoscere in vari
raduni dei comet 11 plus.che poi il ns.veneziano lo cita come zaPPata è un'altro argomento che ci spiegherà pubblicamente quando vorrà.Sai l'adriatico è stretto ma per fortuna lungo,quindi certe culture sono diverse a distanza di poche miglia.Scusa l'intrusione nel rispondere al tuo intervento ma non potevo non farlo.
ZaPPatta perchè ha voluto diminuire l'albero di un m. del comet 12, perchè ha alzato il bordo libero di una decina di cm., perchè non ha voluto montare lo strallo di trinchetto con volanti, sull'albero c'erano già gli attacchi. La scusa: sa la barca andrà in mano ai Milanesi, non sanno portarla.
Doveva essere un 30.5 IOR risultò 31.7. Perchè alla RI-CO-RI del 84 era in concorrenza col GS 39 e gli chiedemmo di prestarci uno spi del comet 13 da 164 mq. e non lo fece, propio in quella regata se avessimo avuto quello spi saremmo arrivati 24 ore prima.
Ci diedero il piano velico, mancavano 6 mq, 90 mq. invece di 96, il mio compagno dopo varie discussioni con ZaPPatta e 3 notti insonni andò direttamente alla nemo e gli fecero l'albero di 17 m. la J come da progetto, tutto quello che voleva ma strallo di trinchetto e volanti era impossibile li mettemmo noi.
Avevamo chiesto una sicurezza in più.
(02-01-2022 23:22)GARIBALDI Ha scritto: [ -> ]Stiamo parlando di barche come quello di oggi,ciò non toglie che quei 15 esemplari siano barchette di serie " B ".
???
Forse intendevi dire un'altra cosa?
Stupenda la storia dei milanesi!!!!!!
Però è cosa comune anche ai cantieri di grande serie.
Un broker esperto mi disse anni fa che a vendere barche sottoinvelate ( di progetto) significa avere molti meno problemi nel post vendita almeno per quello che riguarda alberatura, sartiame, attrezzatura di coperta.
(03-01-2022 11:35)bludiprua Ha scritto: [ -> ]???
Forse intendevi dire un'altra cosa?
hai ragione, rileggendo,volevo dire che stiamo parlando di barche NON come quelle di oggi che hanno una percentuale di unità prodotte considerevole.ecc.ecc.
Grazie davvero a tutti. È bello e rassicurante vivere questo forum di appassionati e...amici che con puntuale spontaneità danno le rassicurazioni e i contributi disponibili. Grazie anche a Bullo (volutamente sollecitato e sempre apprezzato).
La barca è a Ravenna, ma non credo di considerarla proprio per le connotazioni che avete espresso.
Buonasera a tutti,
anche io apprezzo gli scambi appassionati come questo, e allora rompo gli indugi e scrivo il mio primo intervento
(02-01-2022 23:22)GARIBALDI Ha scritto: [ -> ]Stiamo parlando di barche come quello di oggi,ciò non toglie che quei 15 esemplari siano barchette di serie " B ".La costruzione era quella della comar di allora...
Non ho vissuto la nautica di quegli anni e mi interesserebbe capire meglio come inquadrare la comar..
Il comet 15 è da considerare una barca di serie B?
È il 14 più lo spoiler?
Addirittura ho sentito sia stata costruita con lo stampo del 14 cui vennero applicati controstampi diversi (prendete per favore il tutto con le pinze)..
Controstampo totale, sartie sulle paratie come vanno giudicati? Come era la costruzione della comar in quegli anni?
Scusate le troppe domande, ma io non ho mai avuto una barca e andandolo a cercare quel comet 15 mi ha incuriosito.
(11-01-2022 01:14)Giulior Ha scritto: [ -> ]Buonasera a tutti,
anche io apprezzo gli scambi appassionati come questo, e allora rompo gli indugi e scrivo il mio primo intervento
Non ho vissuto la nautica di quegli anni e mi interesserebbe capire meglio come inquadrare la comar..
Il comet 15 è da considerare una barca di serie B?
È il 14 più lo spoiler?
Addirittura ho sentito sia stata costruita con lo stampo del 14 cui vennero applicati controstampi diversi (prendete per favore il tutto con le pinze)..
Controstampo totale, sartie sulle paratie come vanno giudicati? Come era la costruzione della comar in quegli anni?
Scusate le troppe domande, ma io non ho mai avuto una barca e andandolo a cercare quel comet 15 mi ha incuriosito.
Posso dirti che:
NO il comet 15 non è assolutamente una barca di serie B
SI è il 14 con lo spoiler
Non ho idea se i controstampi fossero diversi o meno, ma non vedo perchè debbano essere dissimili.
Riguardo la costruzione con controstampo penso già stato detto tutto il possibile, personalmente apprezzo "il tutto a vista" ciò non toglie che ci siano anche vantaggi.
Riguardo l'attacco delle sartie è una delle domande che ho posto precedentemente e per la quale non ho avuto risposta. Comunque anche se il sistema di fissaggio fosse il tradizionale Comar che su un albero di un 15 m potrebbe sembrare deboluccio, bisogna dire che a distanza di anni sono ancora tutti in piedi e comunque, è un "difetto" ovviabile con poche ore di lavoro.
Non sono mai stato dentro il comet 15/14 ma meglio di attaccare le lande sulla paratia, che è stata inresinata sullo scafo, cosa c'è?
Sul 12 erano agguantate su madieri di acciaio zincato che proseguivano fino al ginocchio nave e da li tramite barra in accio, tondino, fino alle lande in coperta.