Aggiungerei un paio di considerazioni operative totalmente personali sull'AIS, ho un ricevente (integrato al VHF) con antenna in testa d'albero e un ricetrasmittente con sua antenna specifica sul catafalco a poppa, circa 4m di altezza.
Il ricevente prende un numero enorme di bersagli, in zone con molto traffico si arriva anche al centinaio (in Opencpn va anche oltre la pagina intera della lista bersagli).
Il mio trasmittente è CSTDMA, l'antenna è più bassa e i segnali ricevuti sono molto di meno, direi chi trasmette -di navale- in un 15 miglia: quando la parte ricevente del transponder comincia a ricevere qualche decina di bersagli, i ritardi nell'invio della mia posizione diventano di vari minuti, il trasmittente non riesce a trovare uno slot libero per trasmettere, non invia e si mette in attesa, dopo 30s riprova ma se non c'è lo slot libero idem non invia niente e si mette in attesa per altri 30s, e così via. Risultato le unità attorno a me hanno sugli schermi la mia posizione di alcuni minuti prima rispetto a quella dove sono in realtà (alcuni filtrano i ritardi, altri no): se la parte ricevente del mio trasponder ricevesse un centinaio di segnali esterni riuscirebbe molto raramente a inviare la mia posizione, con il rischio di essere quasi sempre in ritardo.
I transponder classe B ma SOTDMA lavorano con gli stessi privilegi dei Classe A quindi non hanno questo difetto, personalmente in zone di traffico intenso con il mio CSTDMA sono ben contento che debba rispettare solo la presenza di segnali relativamente più vicini prima di emettere il suo segnale, nessuna voglia di aumentare la portata con un'antenna più in alto.
Sulla trasmissione del mio segnale, con l'antenna a 4m ho verificato che le navi mi ricevono fino a un 10-12 miglia (il che concorda con test tecnici), abbastanza/non abbastanza non saprei ma mia opinione è che non conti più di tanto perché quello che ho constatato è che il numero di navi che guardano l'AIS è sorprendentemente basso. Quando ci sono contatti radio anche a poche miglia, se si chiede "mi vedete all'ais" la risposta è quasi sempre "I have you on radar", se chiamano loro dicono sempre "vessel in position X - Y" quindi si è target radar (altrimenti dall'AIS avrebbero nome e sailing vessel). Al momento l'AIS non è previsto in nessun punto del RIPAM, il radar sì, normale che il traffico commerciale segua le regole. In zone con tanto traffico anche di Classe B poi le navi spesso mettono il selettore in ricezione solo dei classe A per togliersi di mezzo tutti i moscerini "B" dallo schermo.
Insomma con l'ais sono ancora molto circonspetto, per rilevare chi emette attorno ancora ancora per vedere i classe A, lasciamo perdere i B o chi non ha obbligo di trasmettere (o spegne); per farsi rilevare dagli altri, in condizioni di traffico o di isolamento nel mezzo del nulla, ho molti molti dubbi che gli si possano attribuire tutte queste capacità miracolose, "vedi tutti e tutti ti vedono"; per quel che ho potuto constatare neanche per idea.
Esempio di un "intruso" nell'ais, aereo SAR a occhio deve essere a un 80-90 miglia
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .