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Versione completa: Gambetto tessile alta resistenza
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Un gambetto tessile ideato da un velista americano Evans Starzinger -che ne ha testati a rottura in tutte le salse-, la differenza rispetto ai classici è che mentre questi hanno un carico di rottura di circa 150% del carico di rottura della treccia, questo arriva attorno a 230%.
In molte applicazioni se si vuole un carico superiore basta prendere una treccia di diametro maggiore, ma a volte lo spazio a disposizione è limitato quindi può servire massimizzare la resistenza a parità di diametro (esempio se lo si vuole usare infilandolo dentro un anello di catena).

Come appare un gambetto completato:
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la sequenza l'ho messa qui (troppe foto da copiare)
http://sybrancaleone.blogspot.com/2022/0...tenza.html
Carino! ben fatto! Io però passo tutto il dyneema dentro a se stesso, senza avere doppio cordino esposto in pratica ed in fondo ci faccio il nodo diamante, vedi alcune foto qua: https://www.dropbox.com/sh/j4g6zvwxo0jx6...Ikjma?dl=0
(01-04-2022 08:31)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]https://www.dropbox.com/sh/j4g6zvwxo0jx6...Ikjma?dl=0
yep uno dei tipi "classici"
ps forte il titolo Smile
Bella idea, al momento li sto facendo con l'asola (il nome sarebbe un'altro ma visto che assomiglia ad un'asola da camicia...) passando la parte a strozzo dentro l'asola prima di ripassarla nel nodo, nodo che a quel punto non ha alcun carico e quindi non ci sono punti di sollecitazione. Non so se sono stato spiegato Big Grin

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Questo mi sembra simile con test dì rottura.. E semplicissimo da fare

https://youtu.be/aivEI7piLbc

BV
Bello questo è anche molto "fool-proof" nella realizzazione, su quelli tradizionali, assuccare e stabilizzare il nodo a diamante è sempre difficile
(01-04-2022 14:15)bellatrix Ha scritto: [ -> ]Questo mi sembra simile con test dì rottura.. E semplicissimo da fare

https://youtu.be/aivEI7piLbc

BV

L'ho sempre fatto così.....considerandomi un cialtrone semplificatore....
io a dire il vero ho spesso usato l'ultimo di questi ... semplice ed efficace

https://www.youtube.com/watch?v=hXG17Q__6aY
Salve
questo tipo lo uso per le derive che hanno la necessità di aprirlo e chiuderlo spesso. L'apertura con la cimetta se si usa spesso dopo un po ha delle difficoltà.
Sul 230% ho qualche perplessità già 200 sarebbe miracoloso!?
(01-04-2022 17:41)fomalhaut Ha scritto: [ -> ]Sul 230% ho qualche perplessità già 200 sarebbe miracoloso!?

È un velista americano, probabilmente fra i più conosciuti fra i crocieristi (immagina l'equivalente US di un Malingri padre), ha effettuato e pubblicato una marea di test a rottura su cime, nodi, componenti, impiombature e compagnia. Talvolta in collaborazione con Brion Toss che senz'altro conosci; insomma se avesse scritto bestialità sarebbe venuto fuori da mo'.

Tante cose interessanti, roba che non si trova da nessun'altra parte, per dare un esempio qui ha testato i carichi di rottura di anelli impiombati in treccia con differenti lunghezze di coda di topo (rispetto al diametro), se uno infila dentro la treccia e taglia netta l'estremità interna già perde il 20% del carico, le piombe si rompono tutte lì.
Avevo fatto le piombe dei tiranti del bimini così, si vedeva proprio il "bozzo" della riduzione del diametro dove finiva la traccia interna, ora per gli utilizzi più critici sto più attento.
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oppure qui invece la diminuzione di resistenza della treccia dyneema a seconda dell'usura, per esempio un'usurina più leggera ma distribuita tipo a destra ha più effetto nefasto di uno o due legnoli rotti, magari risulterà evidente a tutti ma personalmente di primo acchito avrei pensato il contrario

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questo per Francesco WLF
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(01-04-2022 17:41)fomalhaut Ha scritto: [ -> ]Salve
questo tipo lo uso per le derive che hanno la necessità di aprirlo e chiuderlo spesso. L'apertura con la cimetta se si usa spesso dopo un po ha delle difficoltà.
Sul 230% ho qualche perplessità già 200 sarebbe miracoloso!?

Da completo profano... la "cimetta" viene utilizzata 4 volte (è un loop con cima doppia). Arrivare al 230% non mi sembra impossibile.
(01-04-2022 18:41)rob Ha scritto: [ -> ]È un velista americano, probabilmente fra i più conosciuti fra i crocieristi (immagina l'equivalente US di un Malingri padre), ha effettuato e pubblicato una marea di test a rottura su cime, nodi, componenti, impiombature e compagnia. Talvolta in collaborazione con Brion Toss che senz'altro conosci; insomma se avesse scritto bestialità sarebbe venuto fuori da mo'.

Tante cose interessanti, roba che non si trova da nessun'altra parte, per dare un esempio qui ha testato i carichi di rottura di anelli impiombati in treccia con differenti lunghezze di coda di topo (rispetto al diametro), se uno infila dentro la treccia e taglia netta l'estremità interna già perde il 20% del carico, le piombe si rompono tutte lì.
Avevo fatto le piombe dei tiranti del bimini così, si vedeva proprio il "bozzo" della riduzione del diametro dove finiva la traccia interna, ora per gli utilizzi più critici sto più attento.
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oppure qui invece la diminuzione di resistenza della treccia dyneema a seconda dell'usura, per esempio un'usurina più leggera ma distribuita tipo a destra ha più effetto nefasto di uno o due legnoli rotti, magari risulterà evidente a tutti ma personalmente di primo acchito avrei pensato il contrario

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questo per Francesco WLF
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Moooolto interessante! Dove pubblica i suoi studi/calcoli/prove? ha un website o fra i vari video YouTube?
(01-04-2022 18:52)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]Moooolto interessante! Dove pubblica i suoi studi/calcoli/prove? ha un website o fra i vari video YouTube?

Aveva un sito internet http://www.bethandevans.com ma da qualche anno l'ha chiuso non esiste proprio più, avevo registrato varia roba ma sono decine di pagine piene di immagini mettere tutto è impossibile.
Se cerchi "evans starzinger" trovi tanti riferimenti.
Interessante, vorrei utilizzare questo grillo tessile per le scotte del genoa in luogo della gassa.
Pare abbastanza semplice da realizzare, da neofita della vela non ho molta dimestichezza. Ho visto di già confezionati.
Doveri solo far fare la impiombatura alle scotte, per me troppo difficili da realizzare, almeno così vedendo i filmati
https://www.youtube.com/watch?v=hXG17Q__6aY
guardate l'ultima realizzazione, semplice e veloce. Un parere dagli esperti.
(01-04-2022 19:21)rob Ha scritto: [ -> ]Aveva un sito internet http://www.bethandevans.com ma da qualche anno l'ha chiuso non esiste proprio più, avevo registrato varia roba ma sono decine di pagine piene di immagini mettere tutto è impossibile.
Se cerchi "evans starzinger" trovi tanti riferimenti.

Grazie Rob, cercherò!
Comunque un gambetto in tessile per la scotta fiocco non è proprio l'oggetto più adatto, almeno, non nella versione più semplice dello stesso (tipo le versioni semplificate con nodo doppio e doppia cima con una sola asola) perchè con lo sbattere della bugna e lo sfreghìo della stessa in fase di virata si potrebbero aprire, meglio secondo me usare un gambetto con anima tutta ripassata dentro se stessa (perchè l'asola funziona a stroozzo e si apre meno facilmente) e con nodo diamante invece che nodo doppio semplice (perchè è più largo rispetto allo spessore di partenza), e magari prevedendo una lunghezza dello stesso doppiato (in modo da fargli fare due giri fra la piomba della scotta e la bugna). In genere questi cazzilli servono per le manovre che non si muovono/sbattono molto (tipo base randa, mura terzaroli ed affini).
(02-04-2022 13:54)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]Grazie Rob, cercherò!
Comunque un gambetto in tessile per la scotta fiocco non è proprio l'oggetto più adatto, almeno, non nella versione più semplice dello stesso (tipo le versioni semplificate con nodo doppio e doppia cima con una sola asola) perchè con lo sbattere della bugna e lo sfreghìo della stessa in fase di virata si potrebbero aprire, meglio secondo me usare un gambetto con anima tutta ripassata dentro se stessa (perchè l'asola funziona a stroozzo e si apre meno facilmente) e con nodo diamante invece che nodo doppio semplice (perchè è più largo rispetto allo spessore di partenza), e magari prevedendo una lunghezza dello stesso doppiato (in modo da fargli fare due giri fra la piomba della scotta e la bugna). In genere questi cazzilli servono per le manovre che non si muovono/sbattono molto (tipo base randa, mura terzaroli ed affini).

Leggo ciò che dici sull'uso nelle scotte.
La mia intenzione è di usare il gambetto/grillo era per eliminare le gasse che oltre ad essere orrende sono, essendo voluminose, d'impaccio nelle virate in quanto a volte, spesso, si incastrano. Cosa potrei utilizzare altrimenti?
Ne ho fatto una serie, per rendere più veloce il cambio stagionale della randa steccata: la vecchia sta su d'inverno, a primavera metto la nuova fino a settembre.... un po' come le gomme dell'auto....
(03-04-2022 09:20)raffasqualo Ha scritto: [ -> ]Leggo ciò che dici sull'uso nelle scotte.
La mia intenzione è di usare il gambetto/grillo era per eliminare le gasse che oltre ad essere orrende sono, essendo voluminose, d'impaccio nelle virate in quanto a volte, spesso, si incastrano. Cosa potrei utilizzare altrimenti?

La miglior soluzione (dico "miglior" perché è il sistema che si usa sulle barche da regata e quindi è un sistema più che testato ed efficace) è avere le scotte con impiombatura e moschettone adatto, solo che i moschettoni adatti sono cari questo è l'inconveniente, ma super efficaci in termini di volume e spazio usato. La gassa d'amante, comunque sia, è la soluzione più economica, efficace, prestante e sicura, tutto il resto ha pro e contro:
Scotta unica con penzolo nel mezzo: sotto carico non la molli, eppoi è adatta alle derive (io la uso nella scotta gennaker dello skiff)
Scotta impiombata con grillo tessile: si può aprire sbattendo forte, in virata o in issata, poco affidabile
Scotta impiombata con moschettone adatto: cara e comunque pericolosa perchè se lo becchi in faccia il grillo non fa bene, inoltre segna l'albero ad ogni virata
Gassa d'amante: un classico intramontabile!
@France
molto esaustivo
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