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Versione completa: Scotta gennaker
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Cari amici, avrei bisogno di un vostro suggerimento in merito all’utilizzo del gennaker.
Premetto che l’angolo di mura è fissato in cima ad un bompresso autocostruito ( il classico tubo in acciaio con occhiello e bozzello fissato in cima). Armando il circuito per la strambava esterna, come si può fare per evitare che la scotta sopravento non finisca in acqua sotto la carena? So che ci sono dei Gennaker che hanno una sorta di fettuccia rigida vicina all’angolo di mura in modo da sostenere la scotta, ma in sua assenza, come fare? Certo la strambava interna con con relativa predisposizione del circuito sarebbe una opzione, ma volendola fare esterna? Avete avuto anche voi questo problema i sbaglio io qualcosa?

Grazie a tutti e buon vento!!

HM
(03-04-2022 21:23)Hakuna.Matata Ha scritto: [ -> ]Cari amici, avrei bisogno di un vostro suggerimento in merito all’utilizzo del gennaker.
Premetto che l’angolo di mura è fissato in cima ad un bompresso autocostruito ( il classico tubo in acciaio con occhiello e bozzello fissato in cima). Armando il circuito per la strambava esterna, come si può fare per evitare che la scotta sopravento non finisca in acqua sotto la carena? So che ci sono dei Gennaker che hanno una sorta di fettuccia rigida vicina all’angolo di mura in modo da sostenere la scotta, ma in sua assenza, come fare? Certo la strambava interna con con relativa predisposizione del circuito sarebbe una opzione, ma volendola fare esterna? Avete avuto anche voi questo problema i sbaglio io qualcosa?

Grazie a tutti e buon vento!!

HM

Per abbattere bene ed evitare che la scotta ti finisca in acqua bisogna essere almeno 3 a bordo: uno al timone, uno alle scotte ..ed un altro a prua! Senza l'uomo a prua è molto difficile riuscire a strambare bene un gennaker, soprattutto se decidi di farla esterna. Comunque si, la stecca rigida sulla parte prodiera della balumina del gennaker è molto comoda per evitare che la scotta finisca in acqua, ma puoi anche predisporre una stecca (quella da vela va benissimo) a pruavia del bompresso, anche fissata alla meglio (qualche giro di scotch) a mò di estensione del bompresso stesso, la scotta infatti rimarrà in chiaro più facilmente, tuttavia non è un oggetto miracoloso, c'è comunque bisogno di avere una persona a prua e se non ce l'hai quantomeno metti in chiaro tutto prima di tornare in pozzetto ed effettuare l'abbattuta
Io e mia moglie portiamo il gennaker in due, anche nelle regate di circolo. Non avendo installato il bompresso (il gen è murato sul musone con tack regolabile dal pozzetto) facciamo sempre la strambata (abbattuta) esterna. Il segreto è partire non troppo poggiati, specie con vento leggero, diciamo non oltre i 100/110 di apparente, in maniera da fare volare correttamente la vela e mentre questa è a bandiera fargli ruotare la barca sotto. Non ci è mai successo che la scotta finisse sotto la barca, mentre invece qualche volta è capitato, con poco vento o a causa di un errore nei tempi, di non riuscire a strambare correttamente, con il risultato che il gennaker si sia appoggiato allo strallo; anche in questo caso niente paura, basta semplicemente ristrambare prontamente tornando sulle vecche mure.
In ogni caso se non ti senti sicuro puoi farti montare dal velaio un cosiddetto jiubilator, cioè una corta stecca sulla mura che ha la funzione di contenere, incastrata, proprio la scotta di sopra vento.
BV
Canala da elettricista . Due giri di nastro . Esteticamente non e' la fine del mondo , ma funziona .
Una stecca tonda da vela fissata con due fascette o due giri di nastro.
Citazione:facciamo sempre la strambata (abbattuta) esterna. Il segreto è partire non troppo poggiati, specie con vento leggero, diciamo non oltre i 100/110 di apparente, in maniera da fare volare correttamente la vela e mentre questa è a bandiera fargli ruotare la barca sotto.

Hakuna.Matata, oltre le modifiche ti conviene provare la manovra nel modo descritto da Sailor. A mio avviso tutto serve, ma è quella l'accortezza che fa la differenza più importante.

La condotta è abbastanza diversa, sia rispetto alla strambata con spi, sia rispetto alle vele bianche. E' un po' il contrario di quello che fai con il fiocco. Col fiocco stai attento a non mollare troppo presto la scotta (altrimenti la vela va avanti, si appoggia sopravvento allo strallo e si blocca); continui a poggiare e aspetti, o tesi anche di più la scotta.

Invece per la strambata esterna col gennaker molli subito la scotta (con vento leggero, poco sotto il traverso), in modo da avere la vela stesa oltre lo strallo a bandiera. Stavolta vuoi evitare che resti indietro (sovrapposta allo strallo).

Vai avanti con una poggiata tonda e continua, senza rallentare quando sei in fil di ruota (quindi attenzione a richiamare la randa al centro per tempo). Altrimenti perdi pressione e con poco vento la vela collassa. Purtroppo servono scotte lunghe: se non pesano come delle gomene di nave è meglio....
(04-04-2022 13:07)Gabriele Ha scritto: [ -> ]Hakuna.Matata, oltre le modifiche ti conviene provare la manovra nel modo descritto da Sailor. A mio avviso tutto serve, ma è quella l'accortezza che fa la differenza più importante.
...Purtroppo servono scotte lunghe: se non pesano come delle gomene di nave è meglio....
Per l'abbisogna abbiamo sempre pronte pure le scottine da 6.
BV
(04-04-2022 12:53)albert Ha scritto: [ -> ]Una stecca tonda da vela fissata con due fascette o due giri di nastro.

@albert, fissata dove? Lunga quanto?
la scotta cade oltre il punto di mura.
Fissata al bompresso o alla delfieniera .
La stecca e pulita, ma funziona tutto; dal mezzo marinaio, al bastone dello spazzolone
(05-04-2022 09:10)ibanez Ha scritto: [ -> ]@albert, fissata dove? Lunga quanto?

Come dice lord: fissata al bompresso o alla delfiniera in modo che sporga il minimo indispensabile per non far cadere giù la scotta.

Comunque è inutile qualsiasi "dispositivo" se durante l'abbattuta le scotte non si tengono in tensione ed aderenti alla vela.
Se cadono giù quando la vela sventola davanti alla prua, non c'è nulla di così lungo che impedisca loro di cadere sotto la barca.
(06-04-2022 08:52)albert Ha scritto: [ -> ]Come dice lord: fissata al bompresso o alla delfiniera in modo che sporga il minimo indispensabile per non far cadere giù la scotta.

Comunque è inutile qualsiasi "dispositivo" se durante l'abbattuta le scotte non si tengono in tensione ed aderenti alla vela.
Se cadono giù quando la vela sventola davanti alla prua, non c'è nulla di così lungo che impedisca loro di cadere sotto la barca.

Immaginavo, per questo chiedevo quanto lunga, una stecca di 30 cm mi sembra un palliativo rispetto ai metri di cui si può allontanare la scotta se non ben gestita
(06-04-2022 12:47)ibanez Ha scritto: [ -> ]Immaginavo, per questo chiedevo quanto lunga, una stecca di 30 cm mi sembra un palliativo rispetto ai metri di cui si può allontanare la scotta se non ben gestita
Quella fissata sulla vela rimane come un "cornetto". Quella "de noi altri" che si fissa sul bompresso, può essere lunga anche 1 metro
Se la devi usare in regata, meglio sia non troppo lunga e morbida per non farla diventare un pericolo e qualcosa di contestabile
Ciao, scusate il ritardo.

Grazie a tutti per i preziosi consigli. Proverò la manovra descritta da Sailor e vi aggiornerò appena possibile sugli esiti.

A presto, buon vento


HM
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