Buona sera a tutti,la mia barca è provvista di un impianto a corrente continua a 12 volt ed un pannello fotovoltaico da 50 w.Non ho trovato nessuna traccia da 220 e nessun magneto termico per la 220.Da premettere che non sono un esperto di elettricità.
Nella barca ho poi trovato un caricabatteria portatile , che penso usavano saltuariamente quando collegati in porto. Il pannello a 50 w mantiene le batterie ma non può reggere il frigo che secondo me veniva acceso solo quando si andava a motore.
Sto pensando di realizzare un impianto a 220 autonomo , ma dovrei far funzionare il frigo a 12 con un trasformatore.
Chiedo a voi,
se in porto collego il carica batterie portabile ad una batteria, posso usare le utenze e far andare anche il frigo?
Da premettere che ho due batterie con il negativo collegato ,ed il positivo di una e il positivo dell'altra sembrano andare all'alternatore e al selettore.
A questo aggiungerò il collegamento del fotovoltaico con un regolatore di carica per due batterie distinte.
Posso evitare di fare il doppio impianto collegando il caricabatterie portabile e usare tranquillamente le utenze?
dipende dalla potenza di carica del caricabatterie.... io lo dimensionerei almeno al doppio delle utenze che intendi attivare.... esempio se il frigo assorbe 5 A metterei un carica batterie da almeno 10 A.
sistema che ho adottato per anni su una piccola barchetta...
poi se intendi fare un piccolo impianto 220v, esistono dei dispositivi per alimentare il frigo che si inseriscono automaticamente.... quando non c'è il 220v commutano sul 12v.
A cosa serve la 220 in barca?
L'unica cosa che mi viene in mente è computer e televisore. Ah, forse microonde, piastre di cottura, lavatrice.
Devi avere una barca grande.
(05-04-2022 11:32)mlipizer Ha scritto: [ -> ]A cosa serve la 220 in barca?
L'unica cosa che mi viene in mente è computer e televisore. Ah, forse microonde, piastre di cottura, lavatrice.
Devi avere una barca grande.
beh.... tutto nei limiti.... comunque una presa per il carica batterie.... e magari per una piccola stufetta elettrica se si ha l'abitudine (come il sottoscritto) di passare qualche giornata invernale a fare piccole manutenzioni a bordo....
Riccardo non mi riferivo a te. Anch'io qualche volta porto la 220 in barca per lavorare: trapano, stufetta, luce, aspirapolvere. Ma lo faccio con un cavo volante perchè non sono utenze fisse della barca.
Farsi i doppio impianto mi sembra una complicazione. Al limite predisporre un inverter per quella volta che serve il 220.
A meno che, appunto non ci siano esigenze reali: condizionatore, TV, computer, piastre ad induzione, micronde, lavatrice,...
Questo mi domandavo!?
Dico la mia.
Io comincerei con il fare un micro impianto elettrico a 220v per alimentare il caricabatterie in modo da installarlo in modo fisso.
Quindi presa da 16A , magnetotermico e cavo fino al caricabatterie.
Da questa installazione base, che già permette di utilizzare comodamente le utenze 12v senza troppi pensieri quando sei in banchina, vedrei cosa effettivamente ti può ulteriormente servire ed eventualmente procedere alla realizzazione del nuovo ramo, ovviamente sezionato.
Su barche dove ci si vive anche solo qualche giorno un impiantino da 220V fa comodo, su piccole molto meno, sul laser è una pazzia. poi dipende dalle abitudini: se ormeggi alla boa e quando giri sei sempre in rada allora è inutile.
Un impianto minimale potrebbe essere:
alimentazione caricabatterie
prese al carteggio, in dinette e a fianco di ogni posto letto presente.
In bagno fa comodo per un phon o un rasoio elettrico.
Con le ovvie protezioni sulle linee.
Carissimo Milipizer la mia barca è di m 8,50 che per me significa una grande barca.
Non ho la cultura delle comodità ovunque, ma spesso amo passare delle intere giornate invernali in barca .Avendola appena portata in Italia dalla Grecia vorrei attrezzarla in modo sicuro .La mia esperienza per diversi anni in camper o in barca mi ha fatto notare che la maggior parte degli incendi a bordo sono avvenuti per sovraccarichi sugli impianti.
Anch'io fino ad adesso ho portato un cavo in barca, ma collegare due lampadine ed una presa a 220 su linea diversa è una semplice ed efficace soluzione.
Devo solo risolvere il problema del frigo , ma come mi aspettavo , i vostri consigli sono stati illuminanti.
Cercherò quel dispositivo che si stacca in automatico quando si stacca la 220.
Ne micro onde ne lavatrice, fino ad adesso ho navigato e spesso dalla Puglia in Grecia con un Gura 24 fantastico, dove dentro non ci stavo neanche in piedi ed era priva di frigo.Non aveva collegamento a 220 e tutto era alimentato da due pannellini fotovoltaici da 35 w ognuno. Ora ho il frigo e vorrei usarlo anche in porto come vorrei usare anche un piccolo termosifone ad olio.
Grazie a tutti per i preziosi consigli e buon vento
Un piccolo impianto elettrico per una barca di 7/8 m consiste in una presa a parete nautica con coperchio quelle a tre poli un paio di m di cavo tripolare da collegare alla presa sulla colonnetta in banchina,all'interno un salvavita automatico,una presa per collegare il carica batterie + una presa per utilizzi vari,il frigo funziona con il collegamento a 12 V delle batterie con relativo interrutore e fusibile dedicato, dopo se uno vuole puo' mettere un quadretto con interrutori e fusibili per altri servizi.
Caricabatterie "terrestre" meglio di no:
https://forum.amicidellavela.it/showthre...d439457474
Per avere il frigo sempre acceso:
a) idoneo pannello fotovoltaico con idonee batterie, sperando che non sia nuvoloso
oppure
b) idoneo impianto elettrico di bordo (con salvavita ed eventuale isolatore galvanico) ed alimentatore per frigoriferi a corrente continua (quando sente la 220 si attiva, in caso contrario fa attivare l'alimentazione dalla batteria), ma quest'ultimo costa quasi quanto un carica batteria "nautico";
oppure, la soluzione più giusta
c) idoneo impianto elettrico di bordo (con salvavita ed eventuale isolatore galvanico), pannello fotovoltaico con regolatore più carica batterie da banchina isolato con una potenza di ca il 25% del banco batterie servizi.
(06-04-2022 08:35)crocchidù Ha scritto: [ -> ]Caricabatterie "terrestre" meglio di no:
https://forum.amicidellavela.it/showthre...d439457474
Per avere il frigo sempre acceso:
a) idoneo pannello fotovoltaico con idonee batterie, sperando che non sia nuvoloso
oppure
b) idoneo impianto elettrico di bordo (con salvavita ed eventuale isolatore galvanico) ed alimentatore per frigoriferi a corrente continua (quando sente la 220 si attiva, in caso contrario fa attivare l'alimentazione dalla batteria), ma quest'ultimo costa quasi quanto un carica batteria "nautico";
oppure, la soluzione più giusta
c) idoneo impianto elettrico di bordo (con salvavita ed eventuale isolatore galvanico), pannello fotovoltaico con regolatore più carica batterie da banchina isolato con una potenza di ca il 25% del banco batterie servizi.
Mi permetto una piccola
aggiunta alla soluzione b) dell'ottimo @crocchidu
Ho provato con ben 3 alimentatori DOMETIC costruiti appositamente per gruppi frigo (nelle varie potenze EPS 817, EPS100 e MPS80) che fanno lo switch automatico fra rete 220V e 12volt batterie alimentando correttamente il frigo.
Premetto che il mio frigo ha il classico compressore DANFOSS BD35 che accetta 12 / 24 volt (quasi tutti i compressori frigo lo fanno. Controllate prima, ovviamente).
Siccome per il frigo, ci vogliono alimentazioni "abbondanti" per farlo lavorar bene ... alla fine ho preso MPS80 con ben 252 Watt ... che costa un pochetto di piu' ma sempre ragionevole.
Quando e' attaccata la 220v di rete, alimenta il frigo direttamente a 24 volt ... una bomba !!!
Consigliatissimo ... si trova a 149 euro
E adesso ... mi ritrovo il problema di rivendere (scherzo eh) EPS817 e EPS100 !!!
(05-04-2022 21:27)minicone Ha scritto: [ -> ]...La mia esperienza per diversi anni in camper o in barca mi ha fatto notare che la maggior parte degli incendi a bordo sono avvenuti per sovraccarichi sugli impianti...
Condivido pienamente e, se non hai una competenza specifica, alla luce del fatto che la 12v - al contrario di cosa si possa pensare - da quel punto di vista è molto rischiosa, suggerirei di rivolgersi ad un tecnico onesto. L'impianto è limitato e i costi saranno ripagati dalla tranquillità.
In più, se segui il lavoro, cominci ad imparare e magari piccole modifiche le puoi arrischiare da solo.
Mi permetto di ripetere (cose ovvie ma con la corrente elettrica : non si scherza) ...
Un impianto "minimale" 220V e' fattibile abbastanza facilmente purche' si rispettino alcune regole fondamentali (dimensione cavi in mmq / usare solo cavi doppio isolamento / separazione canalizzazione dall'impianto 12 volt ... questo in primis ... e son gia' tre requisiti f o n d a m e n t a l i !!!).
Se all'ingresso metti poi un quadretto 220v (sempre minimale ma con almeno : "salvavita" ed un magnetotermico) ... fai una buona cosa.
Meno cavo eletrico con 220V spargi a bordo ... meglio e' ...
Inoltre, usando la 220V e' SEMPRE importante controllare il cosnumo (anomalo) di zinchi/anodi su motore / assi / elica.
Lato frigo, alimentarlo con un alimentatore automatico tipo MPS80 di cui ho gia' detto, e' la cosa migliore (e piu' sicura) che si possa fare ... (il lato batteria 12 volt DEVE avere un fusibile da almeno 20A).
Di suo, l'alimentatore automatico, ha gia' un sacco di sicurezze fra cui doppio isolamento, fusibile per il 220V, etc. etc.
Se non te la senti di fare questo (ma mi sembra, dall'apertura del thread che la volonta' di fare/apprendere ... ci sia) ... bene altrimenti chiama un tecnico senza indugi !!!
Non te ne pentirai e potrai come consigliano altri AdV ... imparare piano piano a fare qualche piccolo intervento ...
Ricorda sempre : se sottodimensionato ... l'impianto elettrico va a fuoco !!!
Grazie ,grazie veramente farò la prova a realizzarlo da me , seguendo le vostre indicazioni e con la specifica consulenza di un amico esperto.
Grazie di nuovo