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Versione completa: Carena a zero e osmosi - topic definitivo
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Salve a tutti,
sono giovane e nuovo a questo mondo ma con tanta voglia di imparare.

Come prima barca ho preso un fjord anni '70 (pagato pochissimo) che era stato abbandonato in acqua da 5 anni senza mai essere tirato in secco.
Ho voluto "scommettere" visto il prezzo molto basso e mi sembrava giusto per iniziare. Già a prima vista si notavano screpolature sulla antivegetativa, ma nulla di pazzesco considerando che aveva almeno 5 anni. A naso avevo intuito che magari lo scafo poteva anche avere dell'osmosi, ma se tirata fuori subito sarebbe stata salvabile. Viceversa, se fosse rimasta un altro po' in acqua sarebbe diventata irrecuperabile. Credo di averla salvata giusto in tempo!


L'ho portata in secco in luogo privato e già togliendo la vegetazione con un pezzo di metallo ho notato che a prua c'erano delle belle bolle, alcune di quasi 10 centimetri, che appena rotte buttavano fuori schizzi d'acqua dal pungente odore acetoso. Osmosi!

In alcuni punti venivano via addirittura col dito. Allora in vista di procedere con raschietto per riportare a nudo la vetroresina, ho pensato di fotografare lo scafo prima e dopo per sottoporlo su un forum di esperti come questo.

Innanzitutto ho riscontrato grande differenza tra i due lati. Il lato di sinistra è rimasto esposto verso sud per 5 anni e con una raschiata viene via tutto incluso gelcoat. Sul lato di dritta rimasto esposto a nord, invece, gli strati sono tosti e vengono via molto difficilmente. Quindi è confermato che dove batte il sole succedono danni.

Per capirci gli strati sono questi (da fuori verso dentro)

Antivegetativa blu scuro (strato più esterno esterno)
vernice azzurro chiaro (altra antivegetativa vecchia?)
vernice verde pisello (primer?)
gelcoat bianco
vetroresina giallina / arancione

dove viene fuori vernice rossa inizia l'opera morta.


Dunque la vetroresina messa a nudo presenta alcune curiosità.

Laddove risulta bagnata ha un colore più scuro, ma una volta messa a nudo si è asciugata in una giornata.
In ogni caso rimuovendo col raschietto uno strato superficiale di vetroresina, sotto viene fuori un colore più chiaro giallino. Idem dove ci sono le macchie nere probabilmente causate dall'osmosi, sotto sembra esserci vetroresina buona. Questo mi fa ben sperare su due cose: la prima, che eventuali rovine siano solo sullo strato superficiale. La seconda, che la barca essendo stata costruita negli anni '70 non è stata fatta con mentalità sparagnina come oggi, ma ci hanno messo tanta di quella vtr che raschiarne via un po' non fa nulla.

Chiedo a voi conferma su questo: posso stare tranquillo se do una raschiata superficiale alla vetroresina o conviene comunque rinforzare applicando un nuovo foglio (rendendo il lavoro più estenuante di quanto già non sia così) ?

Altra domanda: secondo voi quelle macchie arancioni e soprattutto quelle nere indicano osmosi? Cosa le causa? Mi incuriosiscono soprattutto le arancioni.


La bolla di osmosi più grave comunque l'ho trovata misteriosamente sul lato di dritta, nonostante fosse esposto a nord, come potete vedere dalle foto in basso. Una bolla così importante che quando premevo la vetroresina col dito sputava fuori goccioline. Allora ho provato a fare una incisione col raschietto e sotto è venuta fuori vetroresina nera. Non sono ancora arrivato a raschiare quel punto e vi terrò aggiornati, ma non vorrei che lì ci si debba fare un bel buco e riempire con nuova vtr. Speriamo di no.



Ecco le immagini prima e dopo sul lato di sinistra (esposto a sud) :

[Immagine: sinistra-prima.jpg]

[Immagine: sinistra-dopo.jpg]


Ecco invece le immagini prima e dopo sul lato di dritta (esposto a nord)


[Immagine: dritta-prima.jpg]

[Immagine: dritta-dopo.jpg]



Ecco un confronto dal basso:


[Immagine: confronto.jpg]



Rimasugli del lato di dritta difficile da raschiare

[Immagine: trucioli.jpg]



I vostri consigli ??? Raschiare o carteggiare per togliere le macchie sulla vtr ? Oppure le lascio?
Come eliminare i rimasugli di gelcoat dalla vtr ?

Usiamo questa barca per fare esperimenti. Ora o mai più 19
Non riesco a vedere le foto ma se parliamo di osmosi conclamata la prassi è molto ben consolidata (ho fatto anche la rima). Personalmente non lo affronterei da solo anche perchè deve essere fatto in condizioni di temperatura e umidità controllati ad un consto di circa mille euro a metro lineare e, devi anche mettere in conto un fermo barca di qualche mese.
Devi fare bene i conti e vedere se ti conviene.
Ho paura che tu abbia pagato pochissimo ma che il venditore si stia fregando le mani per essersi levato una rogna che poteva diventare costosa da smaltire.
Spero sinceramente di sbagliarmi.
Intento è una barca a motore, vedendo le condizioni della carena mi chiedo in quali condizioni siano il motore, gli impianti e gli interni. Potrebbe facilmente diventare un pozzo senza fondo, valuta bene le spese da sostenere ed il valore dell'imbarcazione.
Concordo con gomiele, ancora prima dell'osmosi quanto ti costa rimettere in sicurezza il resto? Fatti bene i conti, che rischi che te ne compravi una efficiente senza fatica.
Bolle da 10 cm. mai viste! Le bolle se ci sono dalle foto non le vedo vanno raschiate e stuccate con stucco epossidico dopo che la barca è rimasta a secco diversi mesi, va portata a resina, lasciata asciugare e poi gli si da mani di resina epossidica finchè diventa lucida, poi 4/5 mani di pittura epossidica.-
Buongiorno a tutti.
Parlando della barca ho valutato la convenienza di rilevarla perché il vecchio proprietario ci viveva dentro ed era molto smanettone, quindi gli impianti sono perfetti. Riguardo i motori faccio da me avendo a disposizione una officina meccanica con tutti gli attrezzi del mondo.
Ho fatto così proprio perché essendo la prima esperienza mi sembrava giusto anche per imparare e conoscere tutti gli aspetti di una barca.
Prevedo quindi di spendere solo per l'acquisto delle vernici.

Resta solo da chiedere consigli riguardo lo scafo.
Innanzitutto ho notato che appena riportata a resina, si asciuga subito.
Una volta riportata a resina conviene dare una carteggiata superficiale per togliere lo "sporco" e i rimasugli di gelcoat?
Forse vista l'occasione si potrebbe rinforzare lo scafo aggiungendo fogli di vtr nuova o è una fatica inutile ?
(12-04-2022 12:56)Sciallet Ha scritto: [ -> ]Resta solo da chiedere consigli riguardo lo scafo.
Innanzitutto ho notato che appena riportata a resina, si asciuga subito.
Una volta riportata a resina conviene dare una carteggiata superficiale per togliere lo "sporco" e i rimasugli di gelcoat?
Forse vista l'occasione si potrebbe rinforzare lo scafo aggiungendo fogli di vtr nuova o è una fatica inutile ?

In superficie ma resta umida all'interno, per questo si usano strumenti appositi (vedi SKINDER) per controllare l'umidità dello scafo e solo dopo che questa è scesa a livelli accettabili si può procedere al ripristino. La tecnica suggerita da Bullo e che ho messo in pratica più di una volta è quella corretta da seguire.
Buon lavoro
Di solito (fatto diverse volte), dopo aver ben aperto e pulito le bolle e le parti di resina instabili, si attende che lo scafo si sia asciugato misurando l'umidità residua con l'apposito strumento, durante questa fase è bene lavare periodicamente l'opera viva (ogni settimana) con acqua dolce a pressione perchè così si elimina il liquido acidulo e il sale che esce dagli strati di resina. L'operazione iniziale per "pulire" lo scafo è di fondamentale importanza, tutto il gelcoat deve essere rimosso e la sabbiatura fatta da un buon cantiere sarebbe la soluzione migliore. Quando il tutto è ben asciutto, si stuccano i "crateri" lasciati dall'osmosi bagnandoli prima con resina molto liquida (naturalmente stucco e resina epossidica). A questo punto se lo scafo aveva un'osmosi importante, conviene stuccare a spessore tutta l'opera viva. Si usa stucco epossidico steso con una spatola dentata, quindi si carteggia in modo grossolano la stuccatura e si livella con una spatola liscia. Prima di questa operazione è bene passare una o due mani di resina molto liquida che impregna il tessuto sottostante. Sopra lo stucco, che avrà uno spessore di circa 5 mm, dopo averlo carteggiato, si procede a dare 4-5 mani di resina a densità crescente, che sigillano la superficie. Quindi primer e antivegetativa e il gioco è fatto.... I tempi tra una procedura e l'altra devono essere quelli consigliati dal produttore della resina per evitare di dover carteggiare ogni volta, tutta l'operazione va fatta d'estate con temperature abbastanza alte per asciugare bene ma non troppo alte quando si procede con la resina che ha un range per catalizzare in modo ottimale (vedere le istruzioni del produttore).
Questo è un metodo ben sperimentato che ripristina lo scafo purchè non sia delaminato, per valutare eventuali delaminazioni il sistema migliore è l'analisi a ultrasuoni, delaminato significa che gli strati li fibra di vetro non sono completamente uniti fra loro ma parzialmente staccati e quindi si sono creati degli spazi all'interno dello spessore dello scafo, è chiaro che questo problema indebolisce in modo importante tutta la struttura mettendo a rischio l'uso dell'imbarcazione. In questo caso è possibile ripristinare la robustezza dello stratificato ma è un'operazione piuttosto complicata e costosa. Operazioni come riportare tessuto sopra quello esistente non portano a nulla di buono... Questo è un parere frutto della mia esperienza ma forse ci sono metodi più attuali, spero comunque di aver contribuito a chiarire qualche idea a Sciallet
Ho fatto un intervento simile di recente e la barca è stata 3 mesi ad asciugare, con ripetuti lavaggi che sono importantissimi.
Se non asciuga bene sono soldi e tempo buttati. Dopo aver asportato le parti visibilmente ammalorate ho testato punto per punto la carena anche dove sembrava perfetta. Ho trovato molto efficace usare il manico di cacciavite a mò di martelletto per capire dal suono se vi erano punti di delaminazione. Ho dovuto pelare parti che sembraveno perfette in superficie.
Dal punto di vista dei costi anche se fai il lavoro in autonomia non pensare di spendere 50 euro.
Io ho speso circa 700€ di materiale, e molto ho acquistato in rete risparmiando qualcosa a parità di qualità. L'epox già dallo scorso anno è aumentata notevolmente di costo.
Ovvio che se ti fai il lavoro la spesa non è lontanamente paragonabile al lavoro in cantiere, che nel mio caso sarebbe stata di 8k€
attività fatta da mè, cantiere preparazione carena stucchi vari, gelshield 200 AV, lavoro finito circa 3000 €, per 9m di scafo! e son certo che non è poco, ma ad altri è andata peggio.
Giusto per dare un riferimento dei probabili costi.
(14-04-2022 18:01)Wally Ha scritto: [ -> ]attività fatta da mè, cantiere preparazione carena stucchi vari, gelshield 200 AV, lavoro finito circa 3000 €, per 9m di scafo! e son certo che non è poco, ma ad altri è andata peggio.
Giusto per dare un riferimento dei probabili costi.


Ciao @Wally, per portare a vetroresina cosa hai usato? rotorbitale? carta da quanto?

Grazie
Raschietto per l'AV, infinita pazienza e poi Rotorbitale con tanti dischi da 120.
Fatto molte volte in cantiere da me , lavaggio alta pressione, delaminazione di tutta la carena con il pialletto, lavaggio alta pressione a caldo, costruzione della tenda in termoretrac, asciugatura 2 settimane, carteggio con abrasivo 40/60, pulizia generale e riscaldamento 30grdai, applicazione delle placche Hotvac, 24h per ogni pezzo, misurazione umidita' e se necessario un altra applicazione hotvac, stuccatura epolight con spatola dentata 5mm, carteggiatura, applicazione epolight spatola dentata 5mm trasversale, carteggiatura, applicazione epolight spatola dentata 3mm, carteggiatura, epolight spatola 3mm, carteggiatura, pulizia, applicazione epolight con spatola liscia, 3/3volte categgiatura e primer, antifouling. Garanzia 10 anni
Questo é tutto il processo antiosmosi della Hotvac, dura 3 mesi circa per una barca di diciamo 40 piedi si spende circa 25/28k, noi in cantiere ci guadagnamo circa 3k. si fa per occupare gli operai nei mesi calmi e per i clienti.
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