Salute a tutti.
Ho recentemente acquistato un 420 vecchiotto, che sto restaurando, con gran piacere.
Non ho esperienza di derive.
Ho (ed ho sempre avuto) un cabinato.
All’interno delle casse / panche (non saprei il nome) ho trovato alcuni pezzi di polistirolo, che dubito siano stati infilati dal precedente proprietario.
Infatti sono piuttosto lunghi e non credo potessero essere infilati interi (come sono) dai tappi a vite presenti.
Desumo siano stati inseriti in sede di montaggio della barca.
Ma, se le “casse” sono perfettamente stagne, come sarebbero dovute essere quando la barca è uscita dal cantiere (ed ora quelle del mio 420 lo sono di nuovo), a cosa possono mai servire quei pezzi di polistirolo?
A tenerla a galla in caso di allagamento delle casse dovuto alla loro rottura, direi…
Ma, per il loro esiguo volume (del polistirolo), in caso di allagamento delle “casse” dubito che quei pezzi riuscirebbero a tenere a galla la deriva intera.
Poi, ripeto, se le casse sono stagne, a che servono quei pezzi lì dentro?
Sarebbe come se riempissi la dinette del mio cabinato di polistirolo…!
Se non servono, svuoto e pulisco l’interno delle casse.
Grazie a chi vorrà dirmi la sua!
Ciao, sono riserve di galleggiamento, molto comuni sugli optimist ma anche nelle derive, aiutano se in caso di scuffia dovesse entrare acqua. Sul mio vecchio FJ il vecchio proprietario aveva inserito dei salsicciotti gonfiabili lunghi un paio di metri.
Non potrebbero essere l'anima di un rinforzo di vetroresina che ha ceduto e si è scollato?
Magari applicato sotto la seduta del timoniere e del prodiere che sono il punto più sollecitato ed infatti spesso tendono a flettere nelle barche "stanche"?
Non credo, non ha la forma della seduta. È una sorta di parallelepipedo.
Fra l’altro, privo di segni di colla o altro…
Avrà un volume di una trentina di litri…
È probabile sia proprio una riserva di galleggiamento, ma… insufficiente per il peso della barca e poi, collocato in una cassa stagna…
Boh…
(15-04-2022 21:42)Gambetta Ha scritto: [ -> ]… insufficiente per il peso della barca e poi, collocato in una cassa stagna…
Boh…
Tu continui a pensare che sia troppo poco.
Ma, pensandoci, un salvagente da 50 newton sostiene fuori dall'acqua la testa di una persona da 80 kg.
Per me serve proprio ad evitare che, qualora la cassa stagna non fosse piu' stagna (per collisione ad esempio) la barca affondi.
Certo, resterà a pelo d'acqua, scuffiata, ma non andrà a fondo.
(13-04-2022 22:58)Gambetta Ha scritto: [ -> ]Salute a tutti.
Ho recentemente acquistato un 420 vecchiotto, che sto restaurando, con gran piacere.
Non ho esperienza di derive.
Ho (ed ho sempre avuto) un cabinato.
All’interno delle casse / panche (non saprei il nome) ho trovato alcuni pezzi di polistirolo, che dubito siano stati infilati dal precedente proprietario.
Infatti sono piuttosto lunghi e non credo potessero essere infilati interi (come sono) dai tappi a vite presenti.
Desumo siano stati inseriti in sede di montaggio della barca.
Ma, se le “casse” sono perfettamente stagne, come sarebbero dovute essere quando la barca è uscita dal cantiere (ed ora quelle del mio 420 lo sono di nuovo), a cosa possono mai servire quei pezzi di polistirolo?
A tenerla a galla in caso di allagamento delle casse dovuto alla loro rottura, direi…
Ma, per il loro esiguo volume (del polistirolo), in caso di allagamento delle “casse” dubito che quei pezzi riuscirebbero a tenere a galla la deriva intera.
Poi, ripeto, se le casse sono stagne, a che servono quei pezzi lì dentro?
Sarebbe come se riempissi la dinette del mio cabinato di polistirolo…!
Se non servono, svuoto e pulisco l’interno delle casse.
Grazie a chi vorrà dirmi la sua!
I polistiroli, normalmente in sacchi di cellophane per non farli sbriciolare, sono obbligatori nelle derive per renderle inaffondabili. Chiaramente sono inseriti in fase di assemblaggio coperta-scafo.
Tutte le derive non autosvuotanti devono averli.
Ok.
Capito.
Li lascerò dove stanno.
Grazie!
Dalla descrizione mi sembra evidente che si tratti di riserve di galleggiamento, ma che dopo tanti anni si saranno intrise d’acqua perdendo così buona parte della loro efficacia, oltre ad aumentare sensibilmente di peso.
Senza aver visto la situazione, credo comunque che se fossero raggiungibili facilmente raschierei via tutto e inserirei delle bottiglie di plastica vuote e chiuse ermeticamente con il loro tappo cercando di bloccarle il più possibile.
Se poi i gavoni hanno una buona tenuta stagna e la possibilità di svuotarli facilmente (anche la condensa produce ingresso di acqua), allora li lascerei vuoti.
Era proprio la mia idea originaria…
I gavoni, ora (dopo il mio intervento di refitting), sono perfettamente stagni ed hanno ognuno un tappo grande di ispezione al centro ed uno piccolo, verso poppa, per l’eventuale svuotamento.
Tappi sostituiti con nuovi ed a perfetta tenuta.
Non entra una goccia.
(16-04-2022 19:21)Gambetta Ha scritto: [ -> ]Era proprio la mia idea originaria…
I gavoni, ora (dopo il mio intervento di refitting), sono perfettamente stagni ed hanno ognuno un tappo grande di ispezione al centro ed uno piccolo, verso poppa, per l’eventuale svuotamento.
Tappi sostituiti con nuovi ed a perfetta tenuta.
Non entra una goccia.
Neanche se rimani scuffiato qualche tempo ? Il polistirolo usato per le riserve di galleggiamento non assorbe acqua. Come ben saprai dopo ogni uscita si lasciano aperti i tappi d'ispezione per fare asciugare anche la sola condensa. Senza le riserve la barca perde la sua omologazione. Non pesano nulla che ti preoccupi a fare ? Se hai una collisione senza riserve vai a fondo.
Ok… avete ragione… Convinto!
Li lascio!
Grazie mille a tutti!