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Versione completa: Armo aurico, no armo alla portoghese
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Ciao,
l' unica discussione sull argomento è vecchia di 2 anni.
Quindi apro 1 nuovo argomento.
Armo alla portoghese.
Mi pare di capire che sia una evoluzione dell' armo aurico.
Per mia cultura, però, mi piacerebbe, approfondire, e capire " IL PERCHÉ ".
- altezza albero;
- lunghezza picco;
- manovre, e giri di drizze;
- inferitura, balumini, e forma randa.
Perché questo tipo di armo avrà certamente una storia e quindi "un-suo-perche".
Grazie, e ... ciao
Non penso sia un'evoluzione dell'armo aurico. Piuttosto della vela latina.
L'antenna di questa rimane sempre solo da una parte dell'albero. E' quindi sfavorevole nel bordo dove la vela si appoggia all'albero. Negli Sciabecchi arabi, a due alberi, infatti le due vele latine erano armate opposte. Cioè se una stava con l'antenna a dx l'altra stava a sx.

Con L'armo alla portoghese è possibile spostare la pennola (o antenna che dir si voglia) sottovento ad ogni bordo. Non so poi se questo sia possibile anche nelle vele "al terzo".
Con l'armo aurico il problema è stato risolto alla radice, essendo il picco appoggiato con la sua gola all'albero, ruota naturalmente da una parte all'altra, senza bisogno di manovra specifica.

Però l'armo alla portoghese permette una costruzione di albero più basso. E' la pennola che, issata quasi verticale, permette alla vela di andare in alto ed assomigliare di più all'armo Marconi.
Nel mio Dinghy 12, ad esempio, apprezzo moltissimo la praticità di disarmare la barca, trovandomi alla fine in mano un albero, un picco e una boma della stessa lunghezza (3,660 mt). Che poi è anche la lunghezza della barca, così il tutto sta bello compatto sul carrello.
Devo aggiungere che, avendo avuto precedentemente una barca d'epoca ad armo aurico, le prestazioni dell'armo alla portoghese mi sembrano migliori, soprattutto di bolina.
Ciao
Ciao,
Grazie a " Osef".
Molto interessante quanto hai postato.
Quindi insisto.
Hai qualche foto da farmi vedere ?
Circa il fatto che l' albero sia + corto rispetto L'armo marconi ed a maggior ragione che entrambe le aste abbiano la stessa lunghezza, mi pare un motivo per scegliere questo "armo".
Domanda:
- la penna, ha necessità di due drizze ( per issare la randa)?
N.B.
Se avessi te delle foto, sarebbero meglio di mille parole.
Grazie.
Buon vento
Per le foto basta guardare sul web “dinghy 12”. (Non conosco altre barche armate alla portoghese). Penso anche che si tratti di armo per piccole stazze.
Sul Dinghy dunque la drizza issa la pennola, dove la vela è inferita o “imbisciata” con una cima.
La tensione dell’inferitura puó essere regolata con un paranco in penna, grazie ad una manovra riportata in pozzetto. In Olanda invece questo è proibito dalle regole di classe. (Il mondo è bello perchè vario).

La verticalità della pennola è a sua volta gestita con un altro paranco che funziona come un alabasso (cunningam) attaccato al boma. Quest’ultimo non è fissato all’albero ma solo appoggiato, in modo che possa scorrere.

Non so se mi sono spiegato…
Ciao
Ciao,
Curiosando nel web mi è capitato di vedere anche barche non proprio piccole armate alla portoghese. Ad esempio, ne ha progettate alcune Carlo Bertorello, il cui sito, però, non è più on line. L'ultima è l'ER 25 del cantiere Ernesto Riva.
Spesso l'armo viene identificato come gunter sloop.
Bene una buona discussione Armo a Portoghese appena costruito il picco la gaffa,montati bozzelli sull'albero e sul picco drizza per la randa,drizza perammainare la randa e caricabasso di randa slitta per far scorrere il picco sul 'albero.posto quache foto.
Ciao giunca, bel lavoro. Peró non capisco di cosa si tratta. È forse il ”carro” del picco?
Salve
per saperne di più prova nel sito Dinghy mirror barca poco conosciuta qui da noi ma formidabile deriva paragonabile al FJ vengono venduti anche in Kit sua caratteristica oltre all'armo portoghese sono le vele rosse.
Ciao Osef io ho guardato questo sito e ho fatto con due bozzelli invece di uno che fa meno resistenza a issare il picco e la randa.
Provo a spiegare l'armo Portoghese io ho seguito questi disegni. Ho armato la randa con anelli di salice bianco e il picco due canne di bambù per una lunghezza di due metri e venti centimetri ho fatto la gaffa in compensato marino. Il marchingegno per aprire la randa con un bozzello doppio all'albero e due bozzelli monogola al picco si parte dal bozzello all'albero dalla parte fissa e si va al primo bozzello in gola si torna in gola all'albero e si torna al secondo bozzello si torna alla seconda gola bozzello albero e si va in coperta.
Poi una drizza per issare la randa e un'altra drizza per ammainare la randa.
Un caricabasso alla randa.
La slitta sulla parte interna della gaffa che deve avere un movimento di 180 gradi per la regolazione del picco.
Spero di non avervi stancati.
Sono ancora in fase di modifiche perchè la vela lavori bene.
Un saluto.
Perinelli Alberto
Una volta Tarchia poi Giunca adesso Potoghese.
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