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Versione completa: Carico drizza randa lagoon 450
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(02-05-2022 16:53)Lupo Grigio Ha scritto: [ -> ]Insomma, mi pare che la descrizione complessiva del fenomeno sia diversa, nel vostro convincimento, rispetto a come la rappresento io qui, e continuo a non comprendere bene.
Ma sono lieto se vorrete, ZK e albert, approfondire.

Forse non sono state spiegate "bene".

I ragionamenti miei e di zk sull'RM sono da "monoscafari".
Sui monoscafi si lavora sul "reverse engineering" ovvero i carichi vanno calcolati sul momento sbandante a 30° con gli opportuni coefficienti di sicurezza.

La ragione del fatto che con 3 mani la drizza sia più sollecitata è perchè a parità di RM, il carico sulla vela è maggiore perchè il suo centro velico è più basso e dunque essendo inferiore la leva, il carico sulla vela è maggiore.

Sui catamarani da crociera invece non si possono fare di questi "conti alla rovescia".

(02-05-2022 19:30)trinijj Ha scritto: [ -> ]e utilizzando una drizza con carico di rottura doppia del carico di lavoro come consigliata

Non so chi dia questi consigli, ma normalmente il carico di lavoro della fune d'acciaio è il 50% del Breaking Load, mentre nelle funi tessili il carico di lavoro viene assunto come il 33% del BL.
da Albert: Non so chi dia questi consigli, ma normalmente il carico di lavoro della fune d'acciaio è il 50% del Breaking Load, mentre nelle funi tessili il carico di lavoro viene assunto come il 33% del BL.
Grazie della precisazione, mi sono espresso male. Comunque alla fine anche tu consigli Dyneema se non ho capito male.
(03-05-2022 11:38)trinijj Ha scritto: [ -> ]da Albert: Non so chi dia questi consigli, ma normalmente il carico di lavoro della fune d'acciaio è il 50% del Breaking Load, mentre nelle funi tessili il carico di lavoro viene assunto come il 33% del BL.
Grazie della precisazione, mi sono espresso male. Comunque alla fine anche tu consigli Dyneema se non ho capito male.

Senza dubbio.
Valuterei anche una eventuale calza più tenace, (p.es. technora/poliestere), se si verifica che vi sono particolari punti in cui si usura prematuramente.
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