Buona sera a tutti :43:ho un Gib Sea 84 (Gilbert Marine)da qualche mese ,e adesso è a terra perchè nei marina e nei porti del Salento non ho trovato posto. La trovo una bella barca in tutto ma ha un grosso problema in manovra ,in retromarcia non manovra affatto.
Ho avuto altre barche a vela e so come gestire una barca destrolsa o sinistrolsa in manovra in retromarcia, ma questa non manovra per niente se non dopo elevate distanze che la correggono in abbrivio ,rare da trovare nei porti.
Ha un'elica bipala e sembra sia quella originale ottima per la spinta ,porta la barca ad oltre sei nodi con un volvo penta 2002 18 cv , ma pessima in manovra.
Secondo voi è sensato sostituirla con un elica tripala ?
se si come capire le caratteristiche che deve avere?
Direi piuttosto un'elica a pale orientabili, sicuramente aiuta.
Quando dici che non manovra, intendi che và dove vuole l'elica? Hai lo skeg? Il Mousse è quasi così io risolvo innestando e dissinnestando la retro, così da fargli sentire la pala del timone.
Lo skeg utile per il timone ma dannoso per la retro.Certamente un'elica a pale orientabili aiuta parecchio.
Io ho lo skeg ed un'elica j-prop,in retro vado tranquillamente.
Mah, pale orientabili, o richiudibili non credo cambi molto, penso sia + corretto parlare di eliche a 2-3-4 pale, minicone ha una 2 pale, se la sostituisce con una 3 migliora se poi la compra a pale orientabili migliora anche a vela, con poche prove troverà anche il passo più idoneo per la sua propulsione, di contro si alleggerisce il conto.
(23-08-2022 21:51)Wally Ha scritto: [ -> ]Mah, pale orientabili, o richiudibili non credo cambi molto, penso sia + corretto parlare di eliche a 2-3-4 pale, minicone ha una 2 pale, se la sostituisce con una 3 migliora se poi la compra a pale orientabili migliora anche a vela, con poche prove troverà anche il passo più idoneo per la sua propulsione, di contro si alleggerisce il conto.
Infatti l'elica deve avere 3 pale orientabili,in retro è meglio di una 3 eliche fisse.Non capisco chi ha inventato le due pale.
Le regate, ed il braccino da Trex, per le regate al tempo delle chiglie lunghe gli assi elica venivano fermati in una determinata posizione tale che le pale si schermassero dietro lo spessore della chiglia, poi meno bronzo meno costo.
possiedo da molti anni un GibSea 106, quando l'acquistai era equipaggiata con elica bipala fissa, linea asse e motore Yanmar GM30... complice la poca esperienza e poca conoscenza della barca per me la retro era impossibile.... dopo un paio di stagioni cambiai l'elica con una tripala fissa.... forse avevo anche acquisito un pò di pratica, comunque mi è sembrato decisamente meglio! devo sempre prendere un certo abbrivio e fare attenzione anche alla direzione del vento, però alla fine dirige come e dove voglio io... certo che tripala fissa a vela e come tirarsi dietro un secchio in acqua...
ora sono in procinto di sostituirla con una Autoprop....
tre pale orientabili ti cambiano la vita!!!! in modo particolare in retro ma anche a vela guadagni e spinge meglio ai bassi regimi, ho smadonnato 5 anni poi mi sono deciso, costa cara ma ne vale la pena, a saperlo la cambiavo prima...
(24-08-2022 09:36)quarto di luna Ha scritto: [ -> ]tre pale orientabili ti cambiano la vita!!!! in modo particolare in retro ma anche a vela guadagni e spinge meglio ai bassi regimi, ho smadonnato 5 anni poi mi sono deciso, costa cara ma ne vale la pena, a saperlo la cambiavo prima...
ci conto molto.... anche perchè costa un "rene"...
Grazie a tutti
Preciso a Wally che non ho lo skeg e la barca va dove vuole l'elica , ma a volte riesco a farla andare dove deve, a volte.
Pur considerando l'efficacia dell'elica a pale orientabili , è soprattutto il costo di questa che mi porterà su un elica a tre pale fisse
Ho spesso notato che la superficie di una pala di un elica a due ,è sempre più grande di una pala di un'elica a tre. In Realtà la superficie che fa da freno è sempre la stessa ma distribuita in modo diverso.
L'unica preoccupazione è che mettendo un'elica atre pale perdo in velocità a motore.
Saluti di nuovo
Una tripala o bipala fissa per una barca a vela di solito é una scelta di cantiere per risparmiare.
È come navigare a vela rimorchiando sempre un secchio.
Di solito gli utenti fanno degli upgrade , non dei downgrade.
Io metterei una bipala/tripala folding Flexofold,se poi non vai a retromarcia, ormeggia di prua e risolvi.
(26-08-2022 21:08)minicone Ha scritto: [ -> ]Grazie a tutti
Preciso a Wally che non ho lo skeg e la barca va dove vuole l'elica , ma a volte riesco a farla andare dove deve, a volte.
Pur considerando l'efficacia dell'elica a pale orientabili , è soprattutto il costo di questa che mi porterà su un elica a tre pale fisse
Ho spesso notato che la superficie di una pala di un elica a due ,è sempre più grande di una pala di un'elica a tre. In Realtà la superficie che fa da freno è sempre la stessa ma distribuita in modo diverso.
L'unica preoccupazione è che mettendo un'elica atre pale perdo in velocità a motore.
Saluti di nuovo
secondo me non risolvi, io avevo una tre pale fisse e in retro con poco vento c'era già da smadonnare
(26-08-2022 21:24)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Una tripala o bipala fissa per una barca a vela di solito é una scelta di cantiere per risparmiare.
È come navigare a vela rimorchiando sempre un secchio.
Di solito gli utenti fanno degli upgrade , non dei downgrade.
Io metterei una bipala/tripala folding Flexofold,se poi non vai a retromarcia, ormeggia di prua e risolvi.
Considerando che il post verteva sulla problematica della retromarcia,e non della navigazione, direi che alla fine una tripala fissa come evidenziato nel test di Yachting Monthly sembrerebbe la soluzione migliore nel rapporto costi/benefici.
https://www.yachtingmonthly.com/gear/fol...test-29807
di seguito il grafico della elica a tripala fissa Axiom 3B dove la mostra terza in classifica solo dietro a eliche abbattibili con ben altri costi e manutenzioni.
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Prima di tutto ogni barca al cambio elica reagisce in modo differente a seconda della carena e delle appendici , parlo di timone e deriva,chiglia, bulbo o siluro che sia.
L’aumento delle pale dell’elica e la diminuzione di pale sono parametri che abitualmente si usano per aumentare la spinta e diminuire il regresso e o aumentare o diminuire la rumorosità.
Ogni elica ovviamente ha il suo compromesso pertanto l’elica che spinge , silenziosa , e che manovra al massimo non esiste
Sempre in teoria l’elica che ha la maggior spinta è quella che ha meno pale , parliamo di elica fatta a doc, non standard, piu aumenti le pale piu riesci a farla rendere lavorando sul passo , ma aumenti gli attriti.
Per la manovrabilità ovvio che una 2 pale fissa, nata per spingere in avanti perché asimmetrica, non puo’ spinger in retromarcia come avanti.
Aumentando le pale e diminuendo l’aggressività, perdonate il termine , in avanti chiaro che migliori anche se di poco anche la retro
Pertanto l’unica elica che spinge in avanti quanto in dietro e quell’elica che o per rotazione delle pale o per pala completamente piatta e simmetrica sugli angoli di ingresso o in uscita è pressoché identica.
Da questo ne deriva la risposta, o cammini o manovri
Delle eliche sul mercato che hanno questo vantaggio abbiamo in testa alla classifica da quella che rende di piu a quella che rende di meno ( in termini di spinta ma che manovrano bene). Di quelle che ho avuto
AUTOPROP. Rotazione libera delle pale quindi profilo di spinta a doc avanti sia indietro perché quando metti la retro è come se smontassi l’elica e la montassi al contrario
GORI. STRANO MA VERO MA DIFFICOLTOSA DA GESTIRE Ma con passo molto piu lungo in retromarcia quindi tira forte
KIWI PROP. Pala piatta ma fatta in modo tale che quando la pala ruota il passo in retro sia molto piu lungo quindi non devi dare gas per farla camminare in retro
J PROP. Pala piatta
MAXPROP pala piatta molto grande ma spinge poco troppi compromessi
le altre entrano in un campo di spinta ma non di manovrabilità
Io ho una bipala e timone con skeg. Ho impiegato un paio di anni ad imparare come manovrare ma alla fine entro dove voglio con la sola eccezione in caso di vento forte (nel caso occorre veramente mooolto spazio per fargli brendere l'abbrivo nella direzione giusta).
Fondamentale la sgasata iniziale, a livello di fumata nera, poi gradualmente abbasso i giri mentre la barca sta ancora ruotando. Una volta presa la direzione tolgo gas per mantenere la velocità al minimo. A quel punto la manovrabilità è assicurata.
Certo, quando entro in un porto sconosciuto devo pensare un attimo a come impostare le manovra e chiedo quindi via radio l'orientamento del posto. Se mi fermo per qualche motivo, ovviamente devo ripetere la manovra daccapo.
(26-08-2022 21:08)minicone Ha scritto: [ -> ]Grazie a tutti
Preciso a Wally che non ho lo skeg e la barca va dove vuole l'elica , ma a volte riesco a farla andare dove deve, a volte.
Più o meno tutte le barche da ferme o da inizio retro vanno dove vuole l' elica, che non è lasciato al caso ma è sempre la stessa direzione che poi si somma con vento e corrente. L' esperienza e la calma è quella componente necessaria a farci capire dove dobbiamo essere e cosa dobbiamo fare perchè dove vuole l' elica corrisponda a dove vogliamo noi che vada. Le barche che veramente non manovrano sono poche.
con calma e pazienza sono sempre riuscito a manovrare, anche con vento, nella peggiore delle ipotesi sono entrato di prua, ma perchè smadonnare, faticare, e rischiare di fare danni quando con l'elica a pale orientabili risolvi tutti i problemi e migliori anche le prestazioni a vela.... non penso che 2 o 3 mila euro una sola volta nella vita di una barca influiscano così tanto sui costi globali di gestione.... io ho aspettato 5 anni ma se sapevo quali erano i vantaggi l'avrei cambiata prima
Consigli non ne do perché non sono all'altezza,ma ti offro tutta la mia solidarietà: io ho un elica tripala e la mia barca indietro non ci va' nemmeno se mi metto a piangere.
Il problema è aggravato dal fatto che ho la barca alla foce di un fiume quindi uso la retro solo quando in vacanza entro in porti sconosciuti.Non il modo migliore di fare esperienza,per cui ormeggio di prua.