Salve amici,
da un po di anni si vedono sempre piu' di frequente sui campi di regata delle crocette a boomerang. Non so se questo sia effettivamente il nome corretto.
Fino ad oggi ero convinto che il valore aggiunto della soluzione fosse quello di consentire un maggior allunamento del fiocco per barche con lande a murata che inevitabilmente non possono armare genoa ma soltanto fiocchi fino al 108% circa.
Oggi pero' mi mandano la foto di una barca con lande in tuga in posizione convenzionale (almeno ad occhio) e quindi mi viene qualche dubbio sul concetto che avevo di boomerang.
Ignoro che modello di barca sia ma dal teak in coperta mi viene da pensare ad una barca 90% crociera 10% regata
Grazie a tutti
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La barca della foto è un Comet 41s.
Le crocette a boomerang avevano lo scopo che hai citato e sono state un fenomeno durato direi un decennio da primi anni 2000.
Poi come sono arrivate sono scomparse o quasi, tanto che oggi, pur con la quasi totalità delle barche armate con le crocette a murata e difficile trovarne, anche nei progetti più sportivi.
Le barche attuali, comprese quelle da regata estrema tipo class 40 hanno le crocette acquartierate con buona pace del nostro mitico bullo, quindi il boomerang ha meno senso di esistere, il quartiere diminuisce l'interferenza eventuale con la balumina del fiocco.
Grazie per le spiegazioni.
In conclusione intuisco che un boomerang su un Comet 41 è un esercizio di stile o poco più. Concordate?
avevano un fondo di magazzino di alberi che dovevano smaltire
bah..io ce le ho sul GS 40. si può fare il fiocco un poco più allunato..ma niente di che. sicuramnte non fanno la differenza.
Finchè non inventeranno le sartie diagonali a boomerang, il guadagno in allunamento rispetto alle crocette diritte si riduce a 1/2 sezione longitudinale della crocetta, ovvero qualche centimetro.
Dato che la crocetta deve resistere ad un carico di compressione assiale, le crocette a boomerang devono essere molto più robuste rispetto a quelle diritte e dunque pesano molto di più e costano infinitamente di più rispetto a quelle fatte con un banale profilato di alluminio rastremato.
Da cui l'abbandono di questi manufatti, salvo che nelle barche dove i 2 centimetri di jib in più facciano la differenza e non siano "penalizzati" dal sistema di handicap, p. es irc/orc.
La chiarezza di Albert è disarmante! Preoccupa invece l'effetto di un certo tipo di furbate
Certo che trasformare un oggetto che per sua natura è un puntone (soggetto a solo carico di punta a compressione, una condizione di carico molto favorevole su componenti corti) in un carico di pressoflessione che come giustamente dice Albert costringe a dimensionamenti generosi) è veramente una bestemmia, soprattutto rispetto ai minimi benefici ottenibili su barche da crociera (ma anche da regata in verità). Va bene che il carbonio consente di fare cose che con i materiali isotropi sono impensabili, però fare le crocette a boomerang mi sa tanto di contravvenire ai principi base dell'ingegneria (ottimizzazione dei materiali in funzione della direzione degli sforzi).
Le ho viste adottare su diversi Mini650. Barche comunque pensate per la pura prestazione.