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Versione completa: Grand Solei 45 frers, timone duro rottura attuatore pilota
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(12-09-2022 18:42)lupo planante Ha scritto: [ -> ]ho un gs 45 di Frers da 7 anni.

NON si fa timonare il pilota automatico di un GS45 di Frers con mare formato e vento fresco in poppa.

Ti è andata bene che non hai spaccato i frenelli (son dietro quello scatolotto bianco sul soffitto della cabina di poppa quando ti sdrai nel letto).

E' normalisssimo che sia duro, anche il mio lo è.

E' una barca che va condotta a mano, ha uno scafo che nel cavo dell'onda tende a orzare il pilota contrasta (giustamente ma senza assecondare, risultato tira come na bestia e spacca). cazza molto piu genoa che randa, falla poggiare, la randa rifiuta e allora senti il timone piu neutro (ma mai morbido da tenerlo con un dito)

va lasciata scorrere tra le mani e recuperato sull'onda dopo, bisogna farsi il posteriore, lavorare....

hai ragione con vento fresco di poppa non ci penso neanche di attivare il pilota
mi diverto troppo a timonare in quelle condozioni
(12-09-2022 18:42)lupo planante Ha scritto: [ -> ]ho un gs 45 di Frers da 7 anni.

NON si fa timonare il pilota automatico di un GS45 di Frers con mare formato e vento fresco in poppa.

Ti è andata bene che non hai spaccato i frenelli (son dietro quello scatolotto bianco sul soffitto della cabina di poppa quando ti sdrai nel letto).

E' normalisssimo che sia duro, anche il mio lo è.

E' una barca che va condotta a mano, ha uno scafo che nel cavo dell'onda tende a orzare il pilota contrasta (giustamente ma senza assecondare, risultato tira come na bestia e spacca). cazza molto piu genoa che randa, falla poggiare, la randa rifiuta e allora senti il timone piu neutro (ma mai morbido da tenerlo con un dito)

va lasciata scorrere tra le mani e recuperato sull'onda dopo, bisogna farsi il posteriore, lavorare....

Non sono d'accordo, ritengo che con vela adeguata al vento il timone debba governare sempre e l'autopilota...pure. Escludendo errori di progettazione vista la caratura della barca ,arrivare alle rotture sopra descritte significa che qualcosa che non va al timone
oppure l'autopilota è sottodimensionato o male installato .
Oltretutto se lo sforzo dell'attuatore arriva a rompere i frenelli (ma l'attuatore non lavora sull'asse ???) niente di più facile che prima o poi la stessa cosa accada timonando a mano , più probabilmente quando le condizioni sono tali per cui sarebbe meglio non accadesse.
Buongiorni a tutti, ieri ho provveduto a smontare il timone per iniziare una manutenzione generale su tutto il sistema di governo.
Per iniziare, il meccanico ha trovato il premistoppa posto a chiusura della losca dell'asse, particolarmente secco ed anche il cuscinetto a ponte molto duro.
Mentre l'asse del timone a contatto con la losca in bronzo (boccola) non presenta evidenti anomalie dovute a corrosione od attriti.
Preliminarmente avevo mandato una email alla Solimar per sapere se con la matricola della barca gli risultasse qualche intervento, inserisco di seguito un estratto della risposta che potrebbe essere utile ai possessori di questa barca:

"Non esiste uno storico per questa specifica imbarcazione, quindi, intanto possiamo verificare che l’attrezzatura sia ancora quella originale e , per questo, le chiedo di inviarci delle foto (colonna timoneria, cavi pulegge, settore, cuscinetto a ponte, boccola a scafo).
Nel frattempo, di seguito alcune informazioni relative alla timoneria e all’asse timone.
Colonna in alluminio con trasmissione a cavo-catena, con ingranaggio z12, passo catena da 5/8” e cavo inox diam. 6mm.
Settore in alluminio a due gole con raggio 250mm. apertura 80°
Pulegge diam. 100mm. con scorrimento su boccole autolubrificate.
Ruota inox diametro nominale 140cm. a 8 raggi sfalsati.
Cuscinetto a ponte, in acciaio inox diam. 64mm. 900P064 con scorrimento su rulli e sfere inox, bloccato in coperta con bulloni.
Boccola a scafo in bronzo con premitreccia tradizionale, adatto per asse diam. 89mm. , laminata allo scafo.
Asse timone in acciaio inox diam. 64-89mm.

La principale anomalia è che il sistema ha 31 anni, e, per quanto fosse di qualità, sicuramente comincia ad accusare i problemi di usura legati all’età.

Consigliamo di sfilare l’asse timone per controllare il suo stato di conservazione e l’eventuale presenza di corrosione, poi di sbarcare il cuscinetto a ponte e di inviarcelo per aprirlo e controllare lo stato di usura interno (molto probabilmente, sarà da sostituire).

Più complicato il controllo della boccola a scafo in quanto questa è laminata allo scafo. Bisognerà, come primo intervento, pulirla bene, lavarla con acqua dolce per poi fare un controllo visivo e dimensionale, e, successivamente, decidere come procedere.

Anche un controllo alla timoneria è fortemente raccomandato (asse ruota con ingranaggio (da smontare per verificare se i cuscinetti sui cui scorre sono usurati/rotti), stato di usura catena, cavi e pulegge)."

Sono rimasto sorpreso del peso del timone che si aggira sui 150 kg.
Ci sarà acqua dentro probabilmente. Va fatto un foro in fondo e messo in verticale per svuotarlo.
concordo, 150 kg è una chiglia, non un timone. foralo e svuotalo dall'acqua
Farò il buchetto proposto per curiosità, anche se pare sia il peso giusto. Il GS 52 vicino (sempre Frers) ha il timone che pesa 240 kg (senza acqua)
(08-11-2022 14:01)mzambo Ha scritto: [ -> ]concordo, 150 kg è una chiglia, non un timone. foralo e svuotalo dall'acqua

Considerando l'asse in inox lunga circa 3 m, SOLO l'asse pesa più di 100 kg...150 kg di timone completo mi sembra del tutto plausibile.
Concordo che il peso sia corretto, avendo trattato due anni fa il mio su un GS 46.3.
Per rimetterlo in sede serve un muletto o un martinetto idraulico, ovviamente interponendo un blocco di legno tra metallo e timone
Fatto il buco magari qualcosa esce. La Jefa raccomanda prima di rimontare di rifare a nuovo il cordolo in poliuretanico tra asse e pala perché di solito se entra acqua quella è la via.
Mi chiedo se queste pale non siano fatte con materiale espanso a cellula chiusa per non farle bere.
nel 1992 abbiamo fatto la arc con il Mizar (si proprio lei, quella di Mizar 45)
nei tre anni precedenti non avevamo mai avuto problemi con il pilota automatico. e siamo arrivati con quello a Las Palmas.
a metà traversata si è rotto lo snodo di acciaio tra l'attuatore e il settore, poi rifatto da un artigiano al rientro.
erano però giorni e giorni di navigazione di poppa con vento e mare formato.
(09-11-2022 23:51)davide brambilla Ha scritto: [ -> ]nel 1992 abbiamo fatto la arc con il Mizar (si proprio lei, quella di Mizar 45)
nei tre anni precedenti non avevamo mai avuto problemi con il pilota automatico. e siamo arrivati con quello a Las Palmas.
a metà traversata si è rotto lo snodo di acciaio tra l'attuatore e il settore, poi rifatto da un artigiano al rientro.
erano però giorni e giorni di navigazione di poppa con vento e mare formato.

ciao Davide
confermo che il mitico Mizar è ancora in perfetta forma e anche quest'anno si è beccato un paio di volte un bel meltemi 35/40 nodi e non ho avuto nessun problema
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