Buongiorno a tutti.
Quando sono in barca. attaccato alla corrente della banchina, posso utilizzare tutte le prese installate a bordo con la corrente da 220 V.
Quando invece sono in baia o comunque staccato dalla banchina, debbo utilizzare l'inverter installato a bordo, che mi consente però solo un numero limitato di attacchi, e cioè quelli utilizzabili su una ciabatta collegata all'inverter stesso.
Esiste la possibilità di avere la 220 V su tutte le prese installate a bordo anche quando non sono attaccato in banchina? E se sì, che tipo di modifiche debbo fare all'impianto? E quanto mi costa (circa eh)?
Grazie anticipate a chi vorrà rispondere.
BV
Chiaramente è possibile fare quello che chiedi, ci sono varie modalità, automatico e manuale, forse il manuale è la soluzione più semplice ed economica: devi installare un commutatore di linea 2 poli 3 posizioni 1-0-2, lo fai installare sulla linea Ac che va alle prese di bordo dell'impianto pre-esistente con su un ingresso del commutatore la shore-line e sull'altro ingresso l'inverter, l'uscita invece la mandi alle prese 220Vac. Per essere in sicurezza devi controllare se così facendo la linea a valle del commutatore abbia un interruttore differenziale (salvavita) altrimenti devi aggiungerlo tu preoccupandoti di verificare che sull'inverter una polarità del 220Vac sia franca a terra altrimenti il salvavita non può funzionare. Un commutatore da almeno 16A dovrebbe costare attorno ai 20/30 euro. In automatico è più funzionale ma più dispendioso, la norma impone di utilizzare due contattori interbloccati meccanicamente che sono costosini.
buon lavoro,
m
Maema ti ha dato la risposta completa.
La versione semplice è che la maggior parte degli inverters fanno già quello che chiedi. Lo vedi perche l'inverter dovrebbe avere un ingresso a 220V che arriva dalla linea della banchina.
Se fosse così, basta "tagliare" la linea che va alle prese 220V della barca e metterci l'inverter nel mezzo. In questo modo l'inverter si attiverà quando non sente tensione dalla banchina e si disattiverà quando la sente.
Assicurati che il caricabatteria da banchina non sia sulla stessa linea delle prese perché lì fai un casino...
Se il tuo inverter non ha questa funzione, allora devi fare come dice maema.
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Grazie Maema e AndreaB72 per le vostre delucidazioni.
Appena torno in barca cercherò di capire com'è fatto il mio impianto e seguirò i vostri suggerimenti.
BV
Ovvio che boiler e caricabatterie saranno escusi da queste linee, sul mio lo hanno dimenticato e ogni volta devo staccarli a mano
(01-10-2022 14:30)rorano35 Ha scritto: [ -> ]Buongiorno a tutti.
Quando sono in barca. attaccato alla corrente della banchina, posso utilizzare tutte le prese installate a bordo con la corrente da 220 V.
La maggior parte delle barche ha già un commutatore banchina/generatore installato. Se non lo ha basta metterlo. Ovviamente l'inverter va su ingresso generatore.
Avevo anche installato una volta un rele in modo che automaticamente staccando la banchina commutasse sull'inverter. Funzionava benissimo ma con il difetto di non reggere troppa corrente. E non ho trovato rele più grossi.
Inverter che incorporano il rele non ne conosco. Forse su caricabatterie/inverter di costi spropositati. Io ho ora un Edelcoa pagato 300 euro da 2500/5000 watt e lo uso con il commutatore, ormai da 4 stagioni, e funziona egregiamente. Mi regge nespresso ed anche il phon, su tutte le prese 220.
Attenzione che non è vero che tutte le barche hanno un commutatore del genere. Solo quelle equipaggiate per il generatore ce l'hanno (quindi sono escluse le barche meno grandi).
Se tu non dovessi avere un inverter con la funzione UPS (tipo l'EDECOA) puoi mettere il famoso commutatore ma ti consiglio di cercare un ATS (Automatic Transfer Switch).
Fra le altre cose EDECOA ha un ATS a catalogo e lo raccomanda per questo tipo di installazioni.
Con l'ATS la commutazione è automatica e non ti dimentichi di cambiare.
Se metti un deviatore manuale cercane uno molto buono e bipolare (mi raccomando bipolare!).
Ti allego lo schema modificato dove ho messo l'ATS (ma può essere un deviatore manuale).
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(03-10-2022 08:53)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Attenzione che non è vero che tutte le barche hanno un commutatore del genere. Solo quelle equipaggiate per il generatore ce l'hanno (quindi sono escluse le barche meno grandi).
Di solito barche che hanno impianti "estesi" 220 hanno predisposizione per generatore.
Alla fine ho preferito lasciare commutatore manuale perchè gli automatici a relè, come dicevo è facilissimo metterne anche uno di derivazione residenziale/industriale, si solito ha passaggio di corrente limitato e potrebbe surriscaldare o fiammeggiare i contatti.
I commutatori bipolari reggono tranquillamente 16-32 A complessivamente sono più sicuri e meno delicati. Sono a monte di tutto l'impanto 220 quindi il resto e le protezioni rimangono come se si fosse collegati alla 220 di terra. Certo la commutazione automatica è molto comoda. Staccando l'alimentazione da banchina commuta su linea interna e viceversa senza fare nulla. Ma inverter è da accendere comunque a mano quindi tanto vale.
Essendo tutto l'impianto collegato lo è anche il caricabatterie che è ovviamente da spegnere altrimenti fa un loop da evitare :-). Anche il boiler viene collegato attenzione quindi che anche con inverter potente è meglio staccarlo :-) Anche per questo motivo avere commutazione manuale è meglio.
Grazie a tutti per gli interventi.
A questo punto credo che io debba chiedere l'intervento di un elettricista per verificare la situazione del mio impianto, dato che il mio livello di conoscenza della materia non me lo consente, per poi decidere cosa fare.
Vi relazionerò appena potrò tornare in barca, presumibilmente entro il mese di ottobre.
BV
Io mi trovo bene con un commutatore bipolare manuale. Taglia la linea Ac in arrivo dalla banchina, consentendo di passare da questa all'inverter. Appena a monte del differenziale e del magnetotermico sul quadro, cui segue l'uscita sulle varie prese. E' nel primo tipo descritto da Maema.
Più che consigliarti lo switch manuale, dico perché mi ci trovo bene io. Anzitutto non lo uso molto e di solito l'inverter lo spengo: quindi ho in ogni caso dei passaggi manuali prima dell'uso. Poi per il tipo di crociera: di solito vado in posti dove non c'è la corrente in banchina. Quindi il commutatore sta sempre su "Inverter", e solo al ritorno a casa torna su "Banchina".
Se invece uno va, es., nel Tirreno, con alternanza tra rade e marina, forse può trovarsi meglio con l'automatico. Non deve essere piacevole pensare di avere caricato a fondo le batterie e, mentre si parte, scoprire di averle scaricate.
Io invece ho scelto un'altra soluzione. In occasione dell'installazione dell'impianto di climatizzazione ho preferito non attaccarlo alla rete 220 della barca ma ne ho realizzato uno indipendente aggiungendo tra l'altro prese 220 supplementari in parti della barca che ne erano sprovviste (due in dinette ed una nella cabina di prua). La linea supplementare volendo può essere (tramite commutatore) staccata o alimentata dalla banchina o con l'inverter (un 3500/7000 onda pura). Ovviamente la linea supplementare passa dall'isolatore galvanico ed ha il suo differenziale dedicato.
La 220V in rada non mi e' molto simpatica, io ho preferito un approccio minimalista, scelta puramente personale.
Ho quindi connesso l'inverter ad una presa dedicata, tra l'altro di colore ben differenziato (e' blu).
Tra l'inverter e la presa ho anche aggiunto un differenziale da 10 mA.
Quando ho bisogno della 220V in rada accendo l'inverter ed uso quella presa.
Ho collegato la terra di questa presa supplementare alla terra della 220V.
Certamente, cosi' non posso usare le altre prese 220V quando sono in rada, ma preferisco cosi'.
Io molto più semplicemente ho un cavo tripolare con differenziale che collego ad una spina che viene dalla 220 della banchina oppure all inverter
Io ho fatto così
Dall'inverter parte un cavo che va a poppa e termina con una presa da 16A.
Quando mi stacco dalla banchina attacco la spina alla presa di cui sopra.
Devo ovviamente ricordarmi di spegnere caricabatterie e boiler.
Conta che l'inverter lo uso praticamente solo per la Nespresso o per un ventilatore potente quando non gira aria
Non dubito che le soluzioni alternative che avete trovato siano validissime, ma cosa avete contro la soluzione standard raccomandata da chi fa gli inverters?
(03-10-2022 08:53)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Se tu non dovessi avere un inverter con la funzione UPS (tipo l'EDECOA) puoi mettere il famoso commutatore ma ti consiglio di cercare un ATS (Automatic Transfer Switch).
Fra le altre cose EDECOA ha un ATS a catalogo e lo raccomanda per questo tipo di installazioni.
Con l'ATS la commutazione è automatica e non ti dimentichi di cambiare.
Io ho esattamente l'impianto da te indicato, solamente al posto dell'ATS ho un relé della Finder che però è piuttosto piccolo, da 10A soltanto (regge quindi poco più di 2000W al massimo). Sono affezionato al sistema che funziona benissimo, vorrei tuttavia mettere una maggior sicurezza, aumentando l'amperaggio del relè, oppure mettendo un ATS. Vista la tua profonda competenza, hai qualche consiglio di un prodotto specifico da montare?
Grazie!!!
Gli ATS industriali sono molto cari - gli ABB più piccoli sono già oltre i 500 EUR e sono dannatamente ingombranti, ma sono nati per applicazioni molto pesanti - roba per maema
Il Victron costa sempre caro ma almeno è compatto e si parla sempre di 5KVA. Penso che si trovi intorno ai 200-300 EUR, almeno era su queste cifre l'ultima volta che ho guardato.
Su internet se ne trovano tanti, ma starei lontano dalle cinesate troppo evidenti.
Io personalmente ho la memoria e la disciplina di un pesce rosso, per cui preferisco gli automatismi: commutatori, prese volanti etc. non fanno per me.
Victron
(05-10-2022 16:32)Tatone Ha scritto: [ -> ]Io ho esattamente l'impianto da te indicato, solamente al posto dell'ATS ho un relé della Finder che però è piuttosto piccolo, da 10A soltanto (regge quindi poco più di 2000W al massimo). Sono affezionato al sistema che funziona benissimo, vorrei tuttavia mettere una maggior sicurezza, aumentando l'amperaggio del relè, oppure mettendo un ATS. Vista la tua profonda competenza, hai qualche consiglio di un prodotto specifico da montare?
Grazie!!!
In realtà quello che serve è un po' meno di quello che ti fornisce Victron.
Parte di quello che prendi con il VE Transfer Switch è il circuito che accende il generatore con il ritardo desiderato.
Il minimo che ti serve è il contattore modulare a due vie che vedi nel mezzo al dispositivo di Victron (
questo per interenderci).
Quell'oggetto ha 10 terminali: le due coppie in alto sono i due input (linea e inverter), le due coppie in basso sono l'output (che vanno unite a coppie per avere una uscita sola).
In pratica sono due relè uniti insieme, uno NC e uno NO. Quello NC si mette sull'inverter e quello NO sulla linea.
Gli ultimi due terminali (A1-A2) eccitano il contattore che alternativamente attacca un input o l'altro. Questi due vanno collegati alla linea da banchina.
In pratica quando c'è tensione in banchina il bricco si eccita e collega la linea della banchina all'output (NO), altrimenti è collegata la parte NC che è sull'inverter.
Questa strada costa meno (~50-100EUR) ma bisogna fare un po' di collegamenti.
Se poi lo vuoi fare fammelo sapere che ti faccio il diagramma.
(05-10-2022 16:32)Tatone Ha scritto: [ -> ]Io ho esattamente l'impianto da te indicato, solamente al posto dell'ATS ho un relé della Finder che però è piuttosto piccolo, da 10A soltanto (regge quindi poco più di 2000W al massimo). Sono affezionato al sistema che funziona benissimo, vorrei tuttavia mettere una maggior sicurezza, aumentando l'amperaggio del relè, oppure mettendo un ATS. Vista la tua profonda competenza, hai qualche consiglio di un prodotto specifico da montare?
Grazie!!!