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Versione completa: lavori in testa d'albero
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Per eseguire i lavori all'avvolgifiocco di cui ho parlato in 1 altro messaggio devo far salire sul banzigo mia figlia perché la capitaneria di porto di Agropoli ritiene che chiunque sale in testa d'albero necessiti dei piani della sicurezza, in alternativa sia 1 ditta specializzata ovvero sia il proprietario.... Per evitare discorsi che potrebbero essere molto complicati abbiamo fatto salire mia figlia che è la proprietaria della barca.
Ci sono 2 problemi:
1. Mia figlia non è la più pratica Del gruppo in attività di questo tipo.
2. Per farla salire su 1 fino al diamante abbiamo fatto 1 fatica bestiale.
Il primo problema mi sembra di difficile soluzione; il secondo, rispetto a precedenti esperienze, potrebbe essere dovuta al fatto che mia figlia collabora poco nel farsi tirare su.
È decisamente la tesi prevalente ma vorrei verificare ogni problematica: che altro potrebbe aver motivato questa fatica? Il circuito è quasi tutto scoperto quindi nodi e attriti vari sarebbero visibili.... Evidentemente non posso correre nessunissimo rischio sull'efficienza del sistema... Grazie
Con quale cima sale, e quale cima usa come sicurezza?
Do per scontato che NON avete usato la drizza Genoa.
Come al solito le capitanerie greche sono dei fenomeni.
Allora anche chi manovra un winch??

In tutto il mondo se la barca è in acqua l'equipaggio fa le manutenzioni sotto la responsabilità del Comandante (non del proprietario!).

Oppure se è in terra dove l'autorità del Comandante non vale, si affida a ditte esterne autorizzate localmente.
Vabbè... Pazienza.
Giuliano: Agropoli, non parlerei di capitanerie greche ;-)
Giuliano, Agropoli, non Argostoli, una svista comprensibile per te abituato alle acque elleniche.

La normativa è abbastanza chiara, può il proprietario o una persona abilitata ai lavori in quota (l'altezza minima per i lavori in quota, secondo l'art. 107 del D. Lgs. 81/08, è a partire da 2 metri o superiore, calcolata da un qualsiasi piano considerato come stabile, quindi anche dal ponte della barca).
In genere però questo viene fatto osservare pedissequamente solo con la barca in secco presso un cantiere che non vuole prendersi responsabilità. Mentre con la barca in acqua è discutibile perchè, come dice Giuliano, la prassi sarebbe che "se la barca è in acqua l'equipaggio fa le manutenzioni sotto la responsabilità del Comandante (non del proprietario!)".

Venendo agli attriti, nella parte terminaledella salita l'angolo di trazione si allarga ed è normale che l'attrito aumenti leggermente. Se diventa troppo c'è qualcosa che non va.
Per stare bene in alto e lavorare con comodità, oltre al bansigo possono essere molto utili delle fasce da fissare (e rimuovere) in testa d'albero, in cui inserire i piedi e stabilizzarsi meglio. Soprattutto perchè la drizza ti lascia sempre un po' in basso e devi lavorare scomodo.
Obbligatorio andare su con una drizza annodata sul bansigo (meglio con nodo a 8 degli alpinisti) ed una di rispetto che andrebbe fissata sul corpo diversamente (io la fisso su una imbragatura da montagna).
Mai usare i moschettoni!
Non sappiamo che barca nè quanto pesi tua figlia, quanto al resto è come dice Tofani.
Credo anche che proprietario o familiare o membro dell'equipaggio non faccia differenza, la norma dovrebbe essere a tutela dei lavoratori, se no come potremmo più andare in regata o crociera e svolgere manovre?
Non capisco questo: - nella parte terminale della salita l'angolo di trazione si allarga ed è normale che l'attrito aumenti leggermente.- allargare un angolo su pulegge non aumenta attriti che io sappia, se la drizza non scorre va accertato bene il perchè a scanso di brutte sorprese..
(03-10-2022 11:41)oudeis Ha scritto: [ -> ]Non capisco questo: - nella parte terminale della salita l'angolo di trazione si allarga ed è normale che l'attrito aumenti leggermente.- allargare un angolo su pulegge non aumenta attriti che io sappia, se la drizza non scorre va accertato bene il perchè a scanso di brutte sorprese..

Mi sono spiegato male: nella parte terminale della salita, diciamo gli ultimi 50-60 cm, la drizza ti schiaccia varso l'albero, aumentano gli attriti e sei anche costretto a tenerti lontano forzando un po' verso l'esterno.
non e' il caso di chiamare un alberaio, prima che si ammazzi qualcuno ?
Per issare senza fatica una persona in testa servono i vent'anni o dei winch potenti alle drizze, cosa che c'è solo su barche grosse. Io uso due drizze, quella di sollevamento, che faccio girare diretta dallo stand-up al piede fino alla puleggia di rinvio della scotta del genoa e quindi sul primario e quella di sicurezza che rimane nel suo circuito drizze sotto winch e stopper e che recupero mano a mano dando poi volta anche su una galloccia sempre presente a valle degli stopper. Se albero e rig sono ben manutenuti, si viaggia agili.
Mi limito al solo problema di fatica in issata, risolto con un trapano Makita da 115 nm e accessorio winch-bit.
Si va su come in ascensore.
Ovviamente si usa sempre anche per issare la randa e alle volte sui primari se serve aiuto.
(03-10-2022 14:12)ITA-16495 Ha scritto: [ -> ]Mi sono spiegato male: nella parte terminale della salita, diciamo gli ultimi 50-60 cm, la drizza ti schiaccia varso l'albero, aumentano gli attriti e sei anche costretto a tenerti lontano forzando un po' verso l'esterno.
Ah, è sempre la coda dura da scorticareSmiley44

(03-10-2022 14:22)aries 3 Ha scritto: [ -> ]non e' il caso di chiamare un alberaio, prima che si ammazzi qualcuno ?
Così muore lui invece di?
Ma secondo te l'albero è più pericoloso dell'edilizia o del GRA?
Alla mia età ancora ci salgo, e lo faccio da più di mezzo secolo, quando tutte ste storie non erano nammeno state immaginate e si contava solo sulle proprie risorse...mentali più che fisiche.
A proposito, quest'anno ancora non ho notizia di vecchietti caduti dall'olivo, menomale!
Io ho risolto così
Se non è una battuta quanto ti è costato il nolo e dove? Grazie
per oudeis : intendo dire che se si hanno dei dubbi su come far arrivare in cima qualcuno, e' meglio non mandarci su la figlia "che non e' la piu' pratica del gruppo"
poi, congratulazioni a te che lo sai fare ,e ,quando arrivi in cima ,sai dove mettere le mani : anzi, ti auguro di poterlo fare ancora a lungo.
.
Io ho risolto facendomi la scaletta da inferire sulla canalina, visto che là ci devo andare io e nessun altro della famiglia.
Mia moglie mi fa da sicurezza con la drizza randa
(03-10-2022 09:56)capatosta Ha scritto: [ -> ]Il circuito è quasi tutto scoperto quindi nodi e attriti vari sarebbero visibili....

Ciao Capatosta!
Posso permettermi di condividere con te una idea personale sui circuiti esterni?
Se il bozzello in testa e' esterno, appendi la persona al 100% sul perno di un bozzello marino non normato per uso umano. Se il perno cede non c'e' nulla che trattiene la cima in testa d'albero. Io avrei paura anche se c'e' la "sicurezza".
(04-10-2022 11:02)crafter Ha scritto: [ -> ]Ciao Capatosta!
Posso permettermi ...
ciao crafter sono sempre in attesa di ricambiare la tua ospitalità
(04-10-2022 11:02)crafter Ha scritto: [ -> ]....
Posso permettermi di condividere con te una idea personale sui circuiti esterni?
Se il bozzello in testa .....o. Io avrei paura anche se c'e' la "sicurezza".
scusami ma non ho capito niente Wubsmiley
Con il bozzello per la drizza attaccato all' esterno dell' albero, se cede il perno del bozzello la drizza cade.

In alpinismo ci sono le carrucole chiuse, cosi' se il perno della carrucola cede, la corda rimane appesa alla carrucola. A me piacciono.

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Inoltre, con un sistema esterno, bisogna anche fidarsi di come il bozzello e'attaccato all' esterno dell' albero: Rivetti, occhielli, viti, etc.

Invece, con un sistema che fa' passare la drizza su una puleggia in testa d'albero e la rinvia dentro l'albero, se la puleggia o il suo perno si rompono, la cima rimane accavallata sull' orlo superiore dell' albero e non cade giu'.
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