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Versione completa: Carrello per autovirante
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Salve amici,
un amico che vorrebbe convertire il suo fiocco in autovirante. E fin qui niente di speciale. La particolarità è che vorrebbe realizzare il carrello in tessile come ultime tendenze del momento invece del comune binario metallico curvo. Chiaramente in tessile sarebbe leggero ed economico. Io penso sia impossibile realizzarlo in tessile proprio per via della curvatura necessaria.
Cosa ne pensate? Esperienze?
Grazie e buon vento
Comunque su molte barche non sono curvilinei, ad esempio sul mio Hanse 320. Con il tessile però non hai i cursori che possono bloccare la distanza di scorrimento...credo.
Molti si concentrano sul carrello salvo poi capire che uno dei problemi principali è il circuito della scotta unica del fiocco av
Davidevet mi spieghi meglio il punto?
Grazie

(17-10-2022 07:16)davidevet Ha scritto: [ -> ]Molti si concentrano sul carrello salvo poi capire che uno dei problemi principali è il circuito della scotta unica del fiocco av
amche gli autoviranti hanno una scotta che consente la regolazione e perche no..il "rullaggio".
puo essere una drizza che viene giu dall' albero o un circuito vocato.
in entrambi i casi come dice davide.. va previsto e studiato bene soprattutto nel caso che il trasto sia tessile
Il carrello, per sua natura, è una struttura che costringe un cursore su un percorso rigido e obbligato.
Il tessile, per sua natura, non è rigido per cui non può servire la funzione di carrello. Una approssimazione può essere fatta applicando una tensione (considerevole) per ridurre la tendenza a muoversi trasversalmente alla propria direzione, ma è una approssimazione che non mi sembra dia il minimo vantaggio.

Con la tecnica che si usa per il punto di scotta della vela di prua servono almeno due punti regolabili per cui si perde la funzione principale dell'autovirante, che è appunto di non dover regolare due scotte sul cambio di mura (in questo caso deve regolare la scotta e altre due manovre... no buono).

Mi fate un disegnino di come avete in mente 'sta roba tessile?
L'idea embrionale è di armare una cimetta di dyneema ben tesa tra 2 golfari in coperta già presenti.
Inoltre solo per una versione "prototipale" si pensava di usare i golfari stessi come fine corsa per il carrello.
E' chiaro che una cima non puo' funzionare come una rotaia di alluminio ma il dubbio resta puo' funzionare o meno?
(18-10-2022 14:07)BornFree Ha scritto: [ -> ]L'idea embrionale è di armare una cimetta di dyneema ben tesa tra 2 golfari in coperta già presenti.
Inoltre solo per una versione "prototipale" si pensava di usare i golfari stessi come fine corsa per il carrello.
E' chiaro che una cima non puo' funzionare come una rotaia di alluminio ma il dubbio resta puo' funzionare o meno?

Ovvio che funziona ..ma funziona male! Immagino che voglia metterci due bozzelli ad S un pò come quelli che si usa per la scotta randa sui Laser.
Funziona male ma da A a B ci vai, magari pure bordeggiando, ma non può essere un sistema efficiente, come ha ben spiegato AndreaB72!
Quanto potrà mai essere tesato questa cimetta in dyneema? Servirebbe una tensione sovrumana eppoi all'aumentare del vento non sarà mai abbastanza..
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