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E lo strallo mobile in tessile è paragonabile all' acciaio? Mentalmente ho un po' la predisposizione simile a quella del Muradur degli anni 90, quando gli proponevano di fare le tramezza in cartongesso.L'è mia mur quel li! Sicuramente la gestione quando non è armato è molto più semplice.
Per il dyneema tradizionale si calcola un fattore di sicurezza 4 o 5:1 quindi BL 1000 = WL 250 o 200 Per l'acciaio il fattore di sicurezza è di 2:1 quindi BL 1000 = WL 500 Le formule di dimensionamento ti danno il WL e poi tu vai a scegliere il cavo con l'opportuno fattore di sicurezza:
(13-11-2024 10:10)fontma Ha scritto: [ -> ]E lo strallo mobile in tessile è paragonabile all' acciaio?
Personalmente l'ho in acciaio, nonostante funzioni bene un giorno o l'altro passo al tessile. Motivo principale: con lo strallo in acciaio devo andare a prua ad agganciarlo/sganciarlo (ok no big deal), e poi i moschettoni del fiocco stanno tutti al di sopra del terminale superiore del tenditore quindi a un buon metro di altezza, tutta la vela ammainata rompe le scatole. Con una soluzione tessile posso tenere tutto pronto a base d'albero (vela ingarrocciata, drizza ecc.) e mettere tutto in azione/togliere molto più facilmente, prua sgombra.
(13-11-2024 00:34)Wally Ha scritto: [ -> ]Solo? Non é poco? Nei miei pensieri ho il tuo dimensionamento su 9m di barca ma il mio strallo é vicino al principale (solent).
La Selden mi ha fornito il piano del rig della barca, Bavaria Cruiser 40 2008,dimensionando lo strallo di trinchetta, in fune inox 1x19, 7 mm. Questo cavo ha un bl di 4119 kg Con questo dato ho scelto il golfare Wichard doppio per stralletto e mura con bl 4300 kg. Ovviamente la landa sottostante e i rinforzi in vetro E carbonio ed epossidica alla paratia ed ai suoi collegamenti con murate e coperta li ho ben dimensionati ma non ho modo di fare calcoli.
Bene, grazie quindi ho sbagliato in eccesso (meglio), monterò anch'io il golfare Wichard da 8 codice 6565, con gli opportuni rinvii sul dritto di prua e strallo 133x6. Se ti interessa mi avanza un wichard doppio da 10 BL da 9000 kg...
(13-11-2024 23:47)Wally Ha scritto: [ -> ]...[] strallo 133x6.
Perchè questa scelta se rimane appesa all'albero ? E' una fune "fastidiosa" perchè tira i peli e se prende qualche piega o lavora sui garrocci non è raro che si rompa qualche trefolo che poi sporge, punge e taglia i polpastrelli.
Grazie Albert prezioso come sempre, la devo ancora acquistare quindi posso aggiustare il tiro, meglio il classico 19 fili? o anche tù preferiresti un cavo in dyneema? Valutavo il 133 per la flessibilità di riporlo con un 1/4 di cerchio da qualche parte.
Sì, preferirei il cavo in dyneema, ma fatto bene, non uno scalzato da drizza impiombato e messo là esposto agli elementi e all'abrasione come vedo spesso fare. Fatto con la sua bella calzetta in dyneema nero e le sue impiombature protette dalle intemperie. La vela ovviamente deve poi avere i garrocci tessili o in fettuccia. Oppure anche un banale 1x19 ... Il 119 fili proprio no: va bene solo per le patte d'oca dei paterazzi.
ok, ragionamento da braccine corte, un cavo fatto alla "Albert" quanto dura in anni esposto all'aria? 5-10-20-∞?
Marca tipo da suggerire?
Sul Grand Soleil 35gli stralli di poppa e prua sono da 8 mm. Per lo strallo amovibile di trinchetta dove armo il solent può andare bene il 5 mm o devo fare anche qui l'8 mm ?
Il 5 mm mi sembra davvero poco ma soprattutto perché? Per il costo? Per il peso? Considera che il solent lo armi magari con 25 o più nodi, hai idea degli strattoni che prende? Andrei senza pensarci sull'8 mm.
Era per una questione di costi relativi al tenditore. Ora guardando meglio quello Wichard fino al 7 mm ha un costo inferiore di 500 euro rispetto a quello che va da 7 a 9. Quindi si tratterebbe di passare dall'8 al 7 mm (escudendo il 5) per il cavo in acciaio Cosa ne pensate ?
Quando navighi con la trinchetta e tesi il suo strallo per eliminare la catenaria, tutta la tensione va su questo, tant'è che quello di prua resta lasco e ciondola un po'. Perciò i dimensionamenti andrebbero fatti per gli stessi carichi dello strallo di prua. Nel tuo caso il 7 mm direi che è il minimo sindacale.
Direi che ci sono pero' due casi diversi: inner stay per Solent senza volanti che portando una vela grossina ed essendo lungo è bene sia ben dimensionato ma che ha lo svantaggio che lo strallo principale ciondola un po'. Inner stay più basso (seconda crocetta) che è meno sollecitato, porta una trinchetta abbastanza piccola e ha lo svantaggio che occorrono le volanti. Angelino parla di Solent e di strallo di trinchetta, non ho capito bene...
scrivo qui per chiedere un consiglio, dato che non credo sia utile aprire una nuova discussione

Il mio Comet 375 CL (albero "standard", non maggiorato) è armato in testa d'albero, con volanti non strutturali e strallo di trinchetta amovibile (credo di fabbrica). Ha poi paterazzo con tenditore (8mm), strallo con avvolgifiocco (8mm) e stralletto baby-stay fisso (7mm). Sia lo strallo amovibile che le volanti sono da 5mm.
Tutto il rigging è in acciaio spiroidale 1x19, tutto nuovo appena sostituito (rifatto come quello preesistente, originale) a parte lo strallo amovibile, che per qualche motivo non ho cambiato, comunque in buone condizioni (probabilmente mai usato o quasi). Attualmente lo strallo amovibile è collegato in coperta (su un grillo armato sul salpaancora, credo anche questo "di serie") con un paranco indecente, che devo sostituire. Non essendo una manovra corrente, pensavo di sostituirlo con un tenditore a sgancio rapido (tipo quelli prodotti da Blue Wave) e prolunghetta in Dyneema da 8mm per collegare il tenditore allo strallo in acciaio. Intendo usarlo per armare la tormentina. Da piano velico di cantiere, la tormentina è da 10 mq. Devo ancora verificare da quanti mq è la mia

In linea di massima, vi sembra una soluzione efficiente, a meno del dimensionamento del tenditore e della prolunga in dyneema? Grazie dei consigli che vorrete darmi
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L'albero normale di proggetto è quello che chiami maggiorato. La Comar pensando che le barche andassero in mano ai Milanesi, gente inesperta, diminuiva il piano velico, parole dell'allora ZAVATTA direttore. L'albero Nemo nasce con attacco per lo strallo di trinchetto e attacchi per relative volanti, altezza II° crocetta alto. Il cantiere però non lo faceva e devi farlo tu, mettere strallo trinchetto e volanti. Strano non ci sia in coperta la landa per per attaccare lo strallo di trinchetto. Per mettere in forza il trinchetto ci vuole un vero tenditore ed in contraposizioni la volante. Il salpa ancore si usa per salpare o dar fondo poi, poi la catena non sta in forza sul salpa ma si fa una bozza e lega sulle gallocce o le bitte.
Il mio albero (Nemo, come giustamente hai detto) è quello con P=11,8m, quindi la versione "corta" per milanesi

Il precedente proprietario (che ha posseduto la barca dal 1994 all'anno scorso, quando l'ho presa io), evidentemente su alcune cose è stato accorto, tipo montargli lo strallo di trinchetta e le volanti, che sono collegate poco sotto la seconda crocetta. Lo strallo di trinchetta non ricordo esattamente, ma penso poco sotto le volanti o giù di lì. La landa in coperta c'è solo per il Baby Stay, lo strallo di trinchetta verrebbe armato sul grillo in foto 2. Comunque il salpaancora è fissato bene, su una parte strutturale ben dimensionata nel gavone dell'ancora (allego foto). ll dimensionamento di sartie, stralli (normale e baby) e paterazzo corrispondono a quelli del piano velico originale del cantiere, sul quale non sono riportate volanti e strallo di trinchetta, ma li do per buoni. Montare una seconda landa per l'altro strallo, sinceramente troppo sbattimento, andrebbe smontato il cielino della cabina di prua e non ho per niente voglia.
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La landa va messa sulla paratia di collisione del pozzo delle catene. Un'amico aveva il comet 12 con il quale ho fatto 5 Rimini-corfù-Rimini più altre regatine. Aveva l'albero di proggetto con la I di 17 m. Carena IOR, lo strallo di trinchetto e volanti le montammo noi. Posso assicurarti che il trinchetto e le volanti servivano di bolina con mare, il paranco della volante lo prendevamo col vericello per metterlo in forza e radrizzare l'albero e far fare meno catenaria allo strallo, avevamo vele con garrocci si cambiavano. Il tuo comet con le bavette è sotto invelato ma appena il vento vero supera gli 8 nodi va molto bene perchè è molto potente, ovvio che la lunghezza degli IOR è limitata rispetto al fuori tutto, scafo, era un III° IOR.
Per la landa dello strallo di trinchetta ne parlo con l'amico rigger (amico si, ma rigger professionista, non certo un improvvisato

) che mi ha sostituito tutto il sartiame, vediamo come la vede... magari così può starci, o in caso vedo con lui come montare la landa. E' vero che è sottoinvelata con le ariette, ma a noi va benissimo così (uso croceristico), anzi anche meglio, usandola in 2, io e mia moglie (lei con quasi 0 esperienza, io con poca: qualche anno sui laser da ragazzo, qualche uscita e regata anni fa su un GS343, un paio di brindisi-corfù, qualche anno di noleggio in grecia) è tutto più morbido e leggero, rimandato in pozzetto, senza grossissimi sbattimenti. E sbanda meno

Non è comunque un mattone anche con vento leggero, fa il suo. Con venti più tesi, per ora sono uscito con max 15 nodi e mi sono divertito un sacco, meno la signora

Le volanti mai usate, per ora. Comunque voglio tutto in ordine, perchè sappiamo bene che non si sa mai, esci con 5 nodi ed al ritorno te ne trovi 30, il mare è così. Le volanti le regolo con un paranco ognuna, 4:1, doppio violino, uno con strozzatore manuale (tutto Harken Element 60mm), cima in dyneema (l'unica che ho messo a bordo, il resto delle drizze e scotte tutto nuovo ma in poliestere), alla bisogna posso cazzarle sul winch sopravento... Ho dimensionato il paranco, in modo da avere abbastanza cima da lasciare le volanti con circuito esterno al boma, in modo da non dover andare in continuazione all'albero per montarle e smontarle, caso mai servano...Ora tocca al secondo (o meglio, terzo ;D ) strallo.
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