I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Vele su strallo amovibile -Solent trinchetta tormentina [+discuss.unite]
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
Sicuri che serva una trinchetta quando già si ha un fiocco autovirante? Con quest'ultimo e due mani alla randa già si dovrebbe riuscire ad affrontare una bella brezza...
Anche perché a questo punto avrebbe più senso far diventare autovirante la trinchetta, così la bolina col ventone la fai con le mani sul "volante" comodamente seduto al posto di guida...stile Wally di 30 m portato da una sola persona al timone.
@matteo No, non ne sono così sicuro. Parlando di apparente in bolina con autovirante e due mani fino a 26/28 nodi posso dire sì cammina ancora abbastanza in sicurezza, almeno con la mia barca. Oltre non ne sono sicuro. Però parlo di uscite giornaliere davanti al marina. Dovessi affrontare una navigazione di qualche decina di miglia, non saprei. Così a occhio preferirei una trinchetta, se poi vedessi che non sviluppo abbastanza potenza, toglierei una mano...
(09-02-2023 01:12)IlBlucaliffo Ha scritto: [ -> ]Il mio dubbio principalmente è legato al fatto che una volta avvolto il fiocco autovirante, mi ritrovo con la scotta del fiocco che va dallo strallo di prua fino al borsello montato sulla rotaia dell’autovirante

Perché non sciogli la scotta del fiocco? L'hai saldata alla bugna?
@niko57 se con il fiocco e una mano arrivi a tenere 28 kn una trinchetta a mio avviso la userai poco o mai, se hai diciamo 35/40kn non é che ti fai dei bordi di bolina stretta con onde di conseguenza, a quel momento poggi e con il fiocco e due mani tieni allegramente i 40kn senza doverti sbattere a tirare su un altro fiocco con relativo strallo
La soluzione di Niko mi sembra quella giusta, fiocco al 108% e trinchetta autovirante. Però per le trinchette propendo per collegarsi con lo strallo alla seconda o terza crocetta +volanti. Questa soluzione permette di vincolare l'albero verso prua e verso poppa con due manovre fisse che in condizioni critiche e con onda importante probabilmente aiutano la stabilità dell albero. Portare lo strallo aggiunto presso la t.a. per non mettere le volanti è una soluzione per armare un Solent più che una trinchetta. Se lo scopo è armare una trinchetta per condizioni dure il lavoro va fatto senza la preclusione delle volanti e con materiale bello robusto. Aggiungo che occorre poi avere, oltre ai doppi carrelli ,dei rinvii piani con stopper/strozzatori per bloccare scotte Genoa, scotte trinca, per liberare I winch primari alternativamente per gestire le tre manovre.
@matteo Esattamente quanto avrei voluto precisare. Senza contare che di sicuro è su avvolgifiocco.

@niko57 La prudenza non è mai troppa.
Provo a ricapitolare: la barca è un Bavaria C45, armo in testa d'albero, randa steccata con 2 mani di terzaroli e fiocco autovirante. Albero Selden "Sport mast". Come dicevo vorrei far montare uno strallo di trinchetta amovibile, per armare quando necessario una tormentina...se fosse possibile vorrei poter armare lo stralletto e la relativa vela, senza dover staccare la scotta del fiocco dal fiocco autovirante, però non mi viene alcuna idea se non quella di mettere 2 rinvii (uno a prua vicino praticamente sotto al rollafiocco ed uno a piede d'albero), nel quale far passare la scotta del fiocco in modo che corra parallela alla coperta, così da non essere d'intralcio alla tormentina ed al suo strallo...La soluzione di spostare scotta del fiocco e relativo bozzello sulla tormentina, come suggerito da qualcuno, è certamente logica, ma mi preoccupa un po' per questi motivi: Prima di issare la tormentina dovrei mettere un paio di cinghie (robuste) intorno al fiocco per evitare che si srotoli completamente fuori controllo, poi dovrei togliere scotta e bozzello, che andrebbero fissati alla bugna della tormentina e poi issare la tormentina. il tutto da solo o quasi, dato che spesso navigo da solo o al max in due ho letto che Malingri ha visto disintegrato il carrello dell'autovirante durante una navigazione oceanica con fiocco parzialmente avvolto e 35 nodi di vento (se ben ricordo), la barca era un Hanse 508 , usare il sistema autovirante per la tormentina non vorrei sia azzardato. qualcuno ha delle proposte? In alternativa pensavo ad una Storm Bag, anche se non mi convince... qualcuno ha esperienza con questa vela? è possibile issarla utilizzando la drizza del Gennaker? Come sempre grazie a tutti e scusatemi se ho scritto qualche inesattezza.

@niko57 Ho riletto la tua risposta, grazie mille. Forse non ho capito bene, in pratica hai rinunciato all'autovirante e messo un fiocco al 106%? Solo per curiosità, di che barca si tratta?
Si hai capito bene. É l'unica soluzione logica. Fiocco a prua e autovirante sull' inner stay. È una soluzione di serie su barche grandi fatte con logica.
come hai scritto, in previsione crociera, quest'anno spero almeno un mese, ho pensato di sostituire l'autovirante con un fiocco a sovrapposizione, (avendo già previsto winch e rotaie)e utilizzare la trinchetta con l'autovirante. Concordo con il tuo ragionamento che mantenere il fiocco autovirante e spostare la scotta sulla trinchetta non sia una buona soluzione, non piaceva neanche a me per i motivi che hai evidenziato. Con il senno di poi, probabilmente avrei rinunciato a autovirante e strallo di trinchetta, e mi sarei accontetato di un fiocco al 106 %, come da piano velico del cantiere. il problema dell'autovirante è che di bolina o tutto aperto o tutto chiuso, non puo essere parzializzato. Capisci che, se parliamo di apparente in bolina, con poco piu di 20/22 nodi di reale, sfioriamo i 30 nodi, situazione non cosi infrequente, anzi quasi normale in certe zone di navigazione. Situazione che mi sentirei di affrontare con un fiocco parzialmente avvolto, magari per poche ore, ma non con autovirante tutto intero. Che poi alla fine, se le miglia non sono tante, puoi sempre chiudere tutto e andare a motore, con motori ed eliche delle barche moderne, grossi problemi non dovresti averne, a parte la scomodità...La barca è un X 4.6, piu o meno dimensioni simile alla tua.
(14-02-2023 19:56)IlBlucaliffo Ha scritto: [ -> ]...[] ho letto che Malingri ha visto disintegrato il carrello dell'autovirante durante una navigazione oceanica ...[]

Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse come si può usare parzialmente avvolto un fiocco il cui punto di scotta è su una rotaia trasversale. Se non ci si mettesse un barber la balumina continuerebbe a sbattere violentemente; se ci mettesse un barber e si usasse la stessa scotta, il carrello lavorerebbe sulla rotaia con un' angolazione sbagliata. In entrambi i casi il carrello lavorerà male sulla rotaia, sputerà tutte le sfere e si disintegrerà ... Dunque il problema non è del carrello o della vela (dunque è indifferente se si usa per jib o trinchetta) ma di chi, pur con tutta la sua esperienza, non sa adoperarlo.
Magari sbagliando, ma quest'estare ho navigato con l'autovirante parzialmente avvolto a causa di vento oltre 20 nodi rafficato... la scotta era cazzata quasi a ferro ma non ho notato particolari problemi. Probabilmente mi sbaglio ma non mi è sembrata un'eresianavigare avvolgendo parzialmente il fiocco autovirante...Magari qui sul forum c'è qualcuno con barca armata con autovirante che può condividere le sue esperienza in merito?
Magari sbagliando 32 Con la geometria del Jib, se avvolgi 50 cm di vela, dovresti grosso modo spostare in avanti il punto di scotta di 40 per avere il giusto tiro che si distribuisca correttamente tra base e balumina. Se avvolgi e cazzi a ferro avrai la balumina che apre e sventa in alto, e la base tirata come una corda di violino. C'è qualcuno che tentando di fermare la balumina ha cazzato fino a piegare in basso il profilo dell'avvolgifiocco. Comunque ognuno con le cose sue può fare come crede ... poi eventualmente ci sono io che gliele riparo Smiley36
@Albert ho un hanse con autovirante e non ho mai navigato con fiocco parzialmente rollato, perché come detto da altri se devo rollare un autovirante sono già fuori dal mio range di utilizzo velico e sto già correndo in porto però faccio presente che rollando il fiocco, data l'inclinazione dello strallo la bugna rimane più o meno sulla linea della bisettrice, tanto che da chiusa si solleva fino a circa 1,8 metri. Quindi non mi torna il tuo ragionamento, o forse non l'ho capito
Il prolungamento della scotta,dall'angolo di scotta al cursore, è sul prolungamento della mediana dell'inferitura. Credo che non hai capito. La tua teoria sarebbe valida se la balumina fosse uguale alla base, cioè il fiocco fosse un triangolo isoscele, dove la mediana e la bisettrice giacciono sulla stessa retta Chi ti ha parlato di bisettrice non sa andare a vela.
Si è parlato molto di come si determina l’angolazione giusta ma ogni tanto l’argomento torna fuori con i suoi dogmi. Qualcuno sostiene la teoria della bisettrice. Altri sostengono la teoria della mediana C’è anche chi opta per una posizione intermedia tra le due precedenti (v. Es. S. Crepaz, “Teoria e progetto di imbarcazione a vela”). In ogni caso quasi tutti quelli che sanno andare a vela (almeno tra quelli che conosco direttamente o che ho studiato), concordano sul fatto che queste teorie servano soltanto per posizionare il carrello in via empirica, poiché ogni vela di prua ha la sua geometria, peraltro variabile quando si tratta di vela rollabile o terzarolabile. Dopo di che, la posizione esatta del punto di scotta si determina e si modifica (“Regolazioni di fino”) direttamente in navigazione in base alle esigenze (es. se voglio la tensione equilibrata tra base e balumina, oppure voglio svergolare leggermente la balumina o al contrario ingrassare la base, ecc. ecc.). Chiaro che nelle barche senza il carrello longitudinale o soluzioni equivalenti (es. barber), ma con punti di scotta fissi in coperta, la questione è diversa e la teoria iniziale deve invece essere applicata con maggiore rigore, partendo dal progetto delle vele e delle attrezzature di coperta. Comunque, per tornare al quesito iniziale oggetto di questa discussione, credo che la soluzione migliore sarebbe quella di utilizzare un sistema di aggancio/sgancio rapido della scotta del fiocco (che dovrà essere avvolto bene e serrato ancora meglio). Sul fatto di poterla poi riutilizzare con la trinchetta, bisognerebbe prima verificare la robustezza dell’attrezzatura, poiché anche se la trinca è più piccola del fiocco, le sue condizioni di utilizzo presuppongono carichi superiori (la pressione del vento aumenta in funzione del quadrato della sua velocità). Se questo fosse possibile, occorrerà ovviamente una trinca disegnata in modo che la scotta lavori con angolature corrette. Insomma, un lavoro da studiare attentamente in barca con l’aiuto di un esperto.
Il mio era un'intervento per spiegare che Albert è velaio e anche proggettista di barche e mettere in dubbio quello che dice, parlando di bisettrice. La regolazione del punto di scotta è ovvio che cambia con l'intensità del vento. Il signore sopra parlava che rullondo il fiocco il punto di scotta non cambiava posizione.
@albert Se fai bolina stretta sono daccordo, ma se poggi un po' visto che magari ci sarà pure qualche onda, il punto di scotta puo' restare dové, la cosa che mi domando, ma se ho diciamo 35 nodi di vento (che non é poco) il mare formato di conseguenza, ho voglia di fare della bolina stretta per giustificare linstallazione di una trinchetta? Ne vale veramente la pena tutto sto ambaradan per poi magari usarla 2 volte? La mia trinchetta,che ho in barca , giace da anni in un sacco sotto la brandina di poppa. Io invece sto pensando di levare lo strallo di trinchetta e buttare via il tutto
Poggiando il punto di scotta va spostato più avanti. La vela è un'opppinione.
@luca boetti In merito all'utilità della trinchetta su strallo amovibile con garrocci, posso solo dire che quando gli armatori vedono quanto la usano poi si dividono in due fazioni: - quelli a cui non sarebbe comunque servita che la mettono in vendita - quelli a cui sarebbe servita ma non se la sono sentita di andare a prua ad armarla etc. etc. che la adattano per metterla su avvolgitore amovibile o fisso. Per quanto riguarda l'autovirante su rotaia trasversale, funziona bene solo in bolina stretta sul punto di scotta di progetto; in tutte le altre condizioni bisogna trovare una regolazione di compromesso che di solito è stracazzato in base e lasco in alto. Infatti se si poggia e si lasca, non potendo avanzare il punto di scotta, la balumina svergola e la vela nel terzo superiore non porta. Per inciso, l'unico autovirante che funziona terzaruolato è quello bomato con il tesabase col carrello sul boma (tipo la randa avvolgibile).
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
URL di riferimento