Della serie pensieri invernali.
Non so voi, ma io mi sono sempre chiesto come avrei fatto se in caso di ormeggio all’inglese con vento che spinge in banchina, mi fossi dovuto disormeggiare da solo. Ho sempre agito in due, uno al timone , e uno alla bitta a prua, che dopo aver usato lo spring come leva, al momento della retro, per allontanarsi dalla banchina, rapidamente mollava e poi recuperava la cima.
Oggi mi sono imbattuto in questo
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . che propone una soluzione che potrebbe fare al caso. Voi l’avete mai usata? Pensate sia fattibile?
Bv
Stefano
Ho guardato il video e non ho capito molto.
Comunque, da velista che va in giro sempre da solo, in una situazione di vento al traverso che spinge in banchina, io non mi muovo; o chiedo una mano al personale di banchina/vicini di barca oppure rimango dove sono; andare da soli vuol anche dire NON andare.
In aggiunta a Frappettini, aggiungerei qualche parabordo.
Il nodo dell'evaso
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Io lo faccio come fa Rob.
Funziona!
Sembra un nodo margherita... ma non lo è.
L'astuzia è nel fare un nodo che tiene abbastanza sino a che è in tensione ma poi che si riesca a mollare con certezza quando libero.
Da provare!!!
Potrebbe essere utile anche all'ormeggio convenzionale quando, avendo una cima lunga non si voglia rischiare che resti incattivita sulla bitta...
Bello bello !!!
Credo che anche con un semplice passaggio a "doppino" ci si faccia ... (tenendo la parte in barca).
Cmq. cosi' e' piu' ottimizzato (il colpo secco mi par che vada dato quando non c'e' pressione [altrimenti la vedo duretta]).
Tutto sta a impararlo bene (che non mi par cosi' semplice da ricordare ... ma anche la gassa la prima volta sembrava complessa ...).
BV
@rob,Ottimo grazie, funziona bene anche dopo una forte tensione? Lo usi in quella circostanza che ho descritto, o usi un metodo alternativo?
@frappettini, come non essere d’accordo, essere conservativi paga sempre, Questa pippa mentale mi è venuta quest’estate quando , con mia sorpresa , ho trovato un paio di distributori self service, senza personale a cui chiedere assistenza e dove non si poteva sostare più di tanto. ma come da premessa sono pensieri invernali.
@aquila, doppino dello spring dalla bitta di prua fino ad arrivare in pozzetto lo vedo un po’ lunghetto , in questa maniera si andrebbe da bitta di prua a bitta in banchina a timoniere in pozzetto, ed una volta slegato facile da recuperare a bordo.Dal min 3,42 nel video. Imho.
Per me è una di quelle cose da avere nel proprio "arsenale" di trucchetti, se proprio non si può fare altrimenti magari qualche volta viene utile; personalmente l'avrò fatto 5/6 volte max. Piuttosto, con un dormiente semilasco si sgancia bene, ma con il dormiente in tensione come quando si "springa", meglio una caviglia con un sagolino inserita di traverso, si è sicuri che scorra bene, una volta dagli e dagli a cercare si strappare il corrente ma nulla era rimasto lì.
Aggiunta foto, immagina un sagolino a un'estremità della penna, tiri e si stacca subito tutto
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
@rob, chiarissimo grazie. Arsenale arricchito!
(19-12-2022 13:53)Horatio Nelson Ha scritto: [ -> ]...
@aquila, doppino dello spring dalla bitta di prua fino ad arrivare in pozzetto lo vedo un po’ lunghetto , in questa maniera si andrebbe da bitta di prua a bitta in banchina a timoniere in pozzetto, ed una volta slegato facile da recuperare a bordo.Dal min 3,42 nel video. Imho.
Come lunghezza non e' molto piu' lungo che il necessario per arrivare poi a sciogliere quel nodo ... anzi direi ... quasi idem.
La differenza e' che il "doppino" scorre ... quello no (ecco perche' e' migliore).
BV
Può anche servire per lasciare una boa rapidamente quando si vuole partire a vela, invece di fare scorrere metà del doppino, in quel modo non c'è rischio che si impigli niente.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . (19-12-2022 14:14)... Ha scritto: [ -> ]Come lunghezza non e' molto piu' lungo che il necessario per arrivare poi a sciogliere quel nodo ... anzi direi ... quasi idem.
La differenza e' che il "doppino" scorre ... quello no (ecco perche' e' migliore).
BV
Forse sbaglio, ma nel caso del doppino per poterlo gestire dal timone (a parte la complicazione di farlo arrivare fino in pozzetto, una volta mollato ti trovi in acqua quasi due lunghezze di cima in acqua non recuperabile, nel secondo caso molto meno e recuperabile.
Ah si …. Così è molto più corto
Corretto
Non so se si capisce il mio...punto di vista.
e infatti è il modo più semplice
poca cima e devi fare solo un po' di attenzione con i parabordi a poppa
La manovra classica consiste nell'allargare prima la poppa, se non c'è vento non serve neanche lo spring a prua, basta dare un colpo in avanti col timone in dentro, dalla parte della banchina, e a marcia indietro ci si allarga.
Solo i mezzi del servizio pubblico a Venezia partono a marcia avanti ma si fermano su pontili galleggianti ed ormeggiati sui pali con briglie, catene, tutto elastico, hanno un botazzo di 20 cm. in acciaio.
Le m/n fanno perno sui gruppi pali, lo stesso col ferry.
Tutto è studiato per far manovre veloci.
Cosa impossibile se ormeggiati su una banchina di marmo, prima devo allargarmi altrimenti la banchina la spacco, i marinai camminano sul botazzo.
Con 2 eliche e trast a prua puoi scostarti lateralmente.
Un (piccolo) contributo che nasce dai tanti allievi e dalle loro manovre: perchè c'è gente che si ostina a fissare il dormiente della cima alla galloccia con gasse o peggio facendolo passare doppio tra i due perni verticali della galloccia stessa e "incappellandolo" attorno ai corni?
Per la Legge di Murphy le probabilità che il cirrente, una volta liberato, si incattivisca attorno alla bitta/nell'anello in banchina sono ben maggiori di ZERO! E, quindi, diventa necessario liberare il dormiente...che sarà in tensione, motore allegro in avanti per contrastare il vento, tocca andare di coltello...Una volta, due incroci sul dormiente (che sta al suo posto "compresso" dal corrente) e quando si è liberato il secondo, se occorresse liberare il primo lo si fa senza problemi....credo.
0 8 0 0
(niente incroci)
BV