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Versione completa: Primer epossidico
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Ciao a tutti,
secondo voi è possibile applicare un primer epossidico (esempio Light Primer di una nota marca) con un carena alata da circa 4/5 giorni e che può presentare ancora un elevato tasso di umidità?
Quale è secondo voi la percentuale di umidità che deve avere per poter essere applicato?

Grazie
Risposta secca, per me no: vai sulla scheda tecnica a verificare l'umidità residua tollerabile, di norma è bassa.
I due problemi più grossi, che io conosca, generati da un'applicazione con umidità alta sono di due tipi:
- cattiva catalisi dell'epoxy con cattiva efficacia del fondo epossidico (fino all'estremo in cui ti resta una sostanza attaccaticcia e che fai una fatica bestia a rimuovere)
- se anche l'epoxy riuscisse a catalizzare avresti creato una bella barriera contro l'uscita dell'umidità dallo scafo, anche questo può avere effetti a lungo termine (osmosi)

IMHO, i prodotti epossidici hanno delle gran prestazioni e costi alti e sono molto sensibili alle condizioni di applicazione,
ha senso usarli per fare un bel lavoro "definitivo" (nel senso che non ci pensi più per anni), se hai esigenze di tempo o vincoli di lavorazione, meglio restare su prodotti più economici e rimandare il lavorone a tempi consoni
(30-01-2023 13:42)Elimo Ha scritto: [ -> ]Ciao a tutti,
secondo voi è possibile applicare un primer epossidico (esempio Light Primer di una nota marca) con un carena alata da circa 4/5 giorni e che può presentare ancora un elevato tasso di umidità?
Quale è secondo voi la percentuale di umidità che deve avere per poter essere applicato?

Grazie

cosa c'è scritto sulla scheda tecnica? SE non c'è scritto tutto mail alla ditta produttrice.
(30-01-2023 19:29)clavy Ha scritto: [ -> ]Risposta secca, per me no: vai sulla scheda tecnica a verificare l'umidità residua tollerabile, di norma è bassa.

+1
I primer epox sono a solvente, non come la resina che non va diluita. Il solvente, evaporando, lascia passaggi nel film secco dai quali l' umidità può uscire. Se il supporto non è umido in superficie non c'è problema.
non per fare la pigna ma se prendi la scheda tecnica della Light Primer Hempel dice
" ... Condizioni di applicazione
- Per evitare la formazione di condensa, applicare su una superficie
pulita e asciutta che abbia una temperatura di 3°C [5°F] oltre il
punto di rugiada.
- La temperatura della superficie deve essere superiore a 10°C
[50°F] durante l'applicazione e la catalisi.
Umidità relativa:
- L’umidità relativa deve essere inferiore a 85% durante
l'essiccazione e la catalisi... "

altre marche da valutare ma ad occhio è così per tutte . dicono sempre attenzione alla temperatura e all'umidità sia del supporto da trattare che della temperatura e umidità ambiente

però dare una risposta alla domanda "Quale è secondo voi la percentuale di umidità che deve avere per poter essere applicato?" la lascio ai più esperti
(31-01-2023 18:40)lorenzo.picco Ha scritto: [ -> ]- L’umidità relativa deve essere inferiore a 85% durante
l'essiccazione e la catalisi... "


però dare una risposta alla domanda "Quale è secondo voi la percentuale di umidità che deve avere per poter essere applicato?" la lascio ai più esperti

Che leggeranno una scheda tecnica.
(31-01-2023 18:40)lorenzo.picco Ha scritto: [ -> ]non per fare la pigna ma se prendi la scheda tecnica della Light Primer Hempel dice
" ... Condizioni di applicazione
- Per evitare la formazione di condensa, applicare su una superficie
pulita e asciutta che abbia una temperatura di 3°C [5°F] oltre il
punto di rugiada.
- La temperatura della superficie deve essere superiore a 10°C
[50°F] durante l'applicazione e la catalisi.
Umidità relativa:
- L’umidità relativa deve essere inferiore a 85% durante
l'essiccazione e la catalisi... "

, in realtà la scheda tecnica diche che la superficie deve essere asciutta e a oltre 10 gradi, non parla di umidità interna.
Se quello che dice Lupicante è vero, basta che la superficie sia asciutta.
Seguo con interesse, lupicante puoi dirci qualcosa di più ?
(01-02-2023 23:12)ibanez Ha scritto: [ -> ], in realtà la scheda tecnica diche che la superficie deve essere asciutta e a oltre 10 gradi, non parla di umidità interna.
Se quello che dice Lupicante è vero, basta che la superficie sia asciutta.
Seguo con interesse, lupicante puoi dirci qualcosa di più ?

Non so che scheda tecnica hai letto ma copio testualmente:

Condizioni di applicazione
- Per evitare la formazione di condensa, applicare su una superficie
pulita e asciutta che abbia una temperatura di 3°C [5°F] oltre il
punto di rugiada.
- La temperatura della superficie deve essere superiore a 10°C
[50°F] durante l'applicazione e la catalisi.
Umidità relativa:
- L’umidità relativa deve essere inferiore a 85% durante
l'essiccazione e la catalisi.
Note sull'applicazione
- Mescolare bene prima dell'uso.
- Non aprire o mescolare le lattine prima dell'applicazione della
vernice.
- Preparare le superfici porose con una prima mano diluita del
prodotto Hempel's Thinner: max 20%.
- Superfici non rivestite sotto la linea di galleggiamento: Applicare 3-5
strati per ottenere l'intero spessore del film.
- Il sistema epossidico per i substrati di alluminio deve avere uno
spessore minimo totale del film secco di 300 micron.
- Coprire con l'antifouling selezionata.
- Superfici non rivestite sopra la linea di galleggiamento: Applicare 2
strati per ottenere l'intero spessore del film.
- Coprire con topcoat selezionata.
- Superficie precedentemente trattata: Applicare 1 mano completa di
prodotto non diluito.
- Se necessario, aggiungere del diluente per facilitare l'applicazione:
max. 5%.
- Coprire con il rivestimento selezionato.
- Rivestire i prodotti a due componenti con un prodotto
monocomponente quando la superficie è quasi asciutta ma è
leggermente viscosa.
Essiccazione e ricopertura
Compatibilità del prodotto
- Copertura successivo: I prodotti consigliati sono:
Tempo di essiccazione
Temperatura
della superficie
10°C
[50°F]
20°C
[68°F]
Asciutto al tatto ore 6 3
Duro asciutto ore 12 6

Direi sia chiarissimo, se c'è umidità superiore a 85% DURANTE sia l'applicazione che la catalisi (quindi anche nelle ore successive) il prodotto non va usato.

Aggiungo anche una parte che MAI nessuno calcola:
" La temperatura non deve scendere al di sotto degli 5°C [41°F]
durante il trasporto e la conservazione."

Visto quanti lasciano vernici e quant'altro negli armadietti sul terrazzo o sul furgone per tutto l'inverno...


Inoltre la scheda tecnica indica anche altre cose da fare per la stesura, ma come sempre, basta leggerla.
(02-02-2023 12:08)Argo74 Ha scritto: [ -> ]Non so
Direi sia chiarissimo, se c'è umidità superiore a 85% DURANTE sia l'applicazione che la catalisi (quindi anche nelle ore successive) il prodotto non va usato.

Direi che sia chiarissimo che si riferisce alla umidità relativa atmosferica, dell'aria, cioè non deci catalizzare in un giorno di pioggia o comunque umido.

Ma ancora non è chiaro cosa succede a catalizzare su una superficie esternamente asciutta ma che internamente lo skinner dice chè cè umidità.

Lupicante sostiene che si possa fare e vorrei saperne qualcosa di più, perchè anche io so che non si deve dare l'epoxi su una carena contenete umidità, pena trattenerla all'interno e generare il processo osmotico
esperienza personale:

quando diedi il fondo epoxy, scaldavo il cantierino con un bruciatore a gpl, quindi caldo si, ma umidita' a manetta, finito il lavoro spegnevo e la temperatura scendeva di parecchio aumentando il tasso di umidita'.
mi tocco' farlo 2 volte riportando a 0 la carena, quindi il punto di rugiada e' fondamentale

stesso procedimento l'ho applicato al pavimento (in cemento) della sala prove, fondo epoxy + 4 mani di smalto bicomponente, ora, la sala e' in fondo alla collina, la gittata e' stata fatta leggermente interrata, quando piove l'acqua NON trasuda dove e' stato fatto il trattamento ma lo fa' esattamente e copiosamente, in quei punti dove non e' stato dato,
quindi, SI se c'e' umidita' nelle pelli, questa vi rimane intrappolata (dando per scontato che la resinatura interna faccia da schermo allo stesso modo)..
porta a 0 la carena, lascia asciugare, eventualmente accelera il processo riscaldando (anche dall'interno) e poi quando il tasso di umidita' e' prossimo a valori accettabili, dai il fondo.
Scusate se mi sono assentato un po'dalla discussione, non vorrei sembrare quello che tira il sasso e nasconde la mano.
Secondo me stiamo confondendo un trattamento epossidico antiosmosi/antiumiditá con un fondo epossidico applicato come aggrappante per rivestimenti successivi.

Il primo prevede l' utilizzo di prodotti a 2 componenti liquidi che, una volta miscelati, reagiscono tra loro formando un prodotto solido completamente impermeabile.
La miscela va applicata tal quale senza diluenti, solventi o thinner che dir si voglia.
L' aspetto finito è un film trasparente e lucido.

Il secondo prevede un prodotto diverso, sempre a 2 componenti ma che va diluito con un solvente specifico, altrimenti risulta colloso e difficilmente applicabile a rullo o pennello.
Contiene pigmenti e si può scegliere tra varie colorazioni.
Quando il solvente evapora durante la reazione si forma un film colorato, opaco e non completamente impermeabile.

Qualche produttore sostiene che un numero elevato di mani di primer possono impermeabilizzare come un rivestimento in resina epossidica, questo non lo so valutare...

L' esperienza diretta mi porta a concludere che il primer è meno problematico della resina, tollera meglio la imperfetta pulizia del supporto e le condizioni di umidità e temperatura ambientale, io però l' ho sempre usato come fondo.
Secondo me il vero assente di questa discussione è colui che l’ha iniziata e che avrebbe dovuto fornire qualche ulteriore informazione del tipo: perché devo applicare un primer epossidico immediatamente dopo l’alaggio, a cosa servirebbe, su cosa deve aderire, cosa ci andrà sopra, ecc.
(04-02-2023 09:51)opinionista velico Ha scritto: [ -> ]Secondo me il vero assente di questa discussione è colui che l’ha iniziata e che avrebbe dovuto fornire qualche ulteriore informazione del tipo: perché devo applicare un primer epossidico immediatamente dopo l’alaggio, a cosa servirebbe, su cosa deve aderire, cosa ci andrà sopra, ecc.

vero ma fino a un certo punto.

Al di la di quel a cui serve SE non vengono rispettate le condizioni di posa si rischia di fare poi un lavoro del menga.
Dando magari la colpa al prodotto o peggio a chi lo stende se non è il proprietario che si sa, mai ammetterà di aver fatto una boiata.

Io quando lavoro , viste le cifre e lo sbatti in gioco, sono conservativo, rispetto tutto il più possibile in modo che poi possa fare come pilato.
Motivo per cui son più i lavori che non voglio fare di quelli che inizio serenamente. E per fortuna posso scegliere.

In assenza di informazioni parto sempre dallo scenario peggiore, ma anche se volesse solo usarlo come ritocco per un pezzettino di tuga poi coperta da qualcosa la mia riposta sarebbe uguale.

Inoltre cito TESTUALMENTE "Ciao a tutti,
secondo voi è possibile applicare un primer epossidico (esempio Light Primer di una nota marca) con un carena alata da circa 4/5 giorni e che può presentare ancora un elevato tasso di umidità?"
DIrei che si tratta di applicare una mano di prime, specifica pure quale, a una carena non asciutta. PErchè "elevato tasso di umidità" nel mio italiano e in quello di chi lavora con le barche, vuol dire non asciutta. E' già uno di quei lavori per i quali " eh guarda son incasinato con un cliente non ce la faccio chiedi al negozio che sanno chi mandare" (il classico rabadan tuttofare che prende ogni cosa basta incassare)
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