12-02-2023, 23:01
12-02-2023, 23:01
13-02-2023, 11:32
Quei fusibili costano 10€ presi direttamente da Philippi e si sostituiscono in un baleno.
Non credo (ma non so) che il tempo sia stato inclemente con loro, ma in caso, puoi sempre cambiarne un po' per volta...
Non credo (ma non so) che il tempo sia stato inclemente con loro, ma in caso, puoi sempre cambiarne un po' per volta...
13-02-2023, 16:40
Da noi avionici si chiamano breakers non hanno un limite di ore di funzionamento.
Solo per rottura vengono sostituiti
Solo per rottura vengono sostituiti
13-02-2023, 19:55
(13-02-2023 16:40)sandro1 Ha scritto: [ -> ]Da noi avionici si chiamano breakers non hanno un limite di ore di funzionamento.
Solo per rottura vengono sostituiti
Concordo con Sandro1 i fusibili riamabili non hanno "data di scadenza" vanno cambiati in occasione di eventuale rottura
Buon vento
13-02-2023, 22:43
Potremmo informarci sui codici
Di qualità per i componenti elettronici
Ma questa è un altra storia
Di qualità per i componenti elettronici
Ma questa è un altra storia
17-02-2023, 23:52
vi ringrazio per le risposte. mi interessava solo sapere se posso considerarli efficaci o no. ovviamente per essere sicuro dovrei cortocircuitare ogni interruttore
18-02-2023, 00:39
...scusa, ma non c'è il pulsante di test?
18-02-2023, 10:33
(13-02-2023 16:40)sandro1 Ha scritto: [ -> ]Da noi avionici si chiamano breakers non hanno un limite di ore di funzionamento.
Solo per rottura vengono sostituiti
Non sono di questo parere.
Gli interruttori automatici per protezione da sovracorrente hanno comunque dei componenti/parti/elementi "meccanici", che (come tutte le cose meccaniche) non possono avere vita infinita, fosse anche solo uno strisciamento di contatto generato dal movimento di una parte per riarmo.
Perfino se del tutto privi di componenti mobili, l'ossidazione di terminali di collegamento, non isolati completamente, può generare (e lo farà di certo, alla lunga) decadimento di prestazioni elettriche.
I "breakers" in ambito civile domestico hanno una vita media attesa di circa 30 anni.
In ambito marittimo, la vita si riduce di molto e si adottano specifiche tecniche apposite proprio per via della presenza di "marine moisture".
Gli elicotteri usati in ambiente marino (militari, trasporto piattaforme, ecc...) hanno norme MIL apposite anche per quello e tabelle di ispezione e manutenzione calendariale dedicate.
Non conosco nel dettaglio la materia, ma mi colpì il fatto che in un cantiere navale in cui ho lavorato, fossero stati selezionati dei produttori di thermal breakers caratterizzati da un movimento di riarmo che faceva strisciare in un certo modo le superfici di contatto/continuità elettrica, appositamente per rimuovere ogni volta le inevitabili ossidazioni che potevano fiorire in quei punti, per esempio.
Le stesse plastiche con cui sono costruiti i corpi ed altre parti di questi meccanismi hanno vita attesa diversa, se esposte in nebbia salina o no (questo l'ho sperimentato di persona).
Per quello che costano, rimetterli nuovi mi pare un ottimo investimento in sicurezza migliorata a bordo.
19-02-2023, 23:58
(18-02-2023 00:39)Gabriele Ha scritto: [ -> ]...scusa, ma non c'è il pulsante di test?che io sappia, no
(18-02-2023 10:33)Lupo Grigio Ha scritto: [ -> ]Non sono di questo parere.
Gli interruttori automatici per protezione da sovracorrente hanno comunque dei componenti/parti/elementi "meccanici", che (come tutte le cose meccaniche) non possono avere vita infinita, fosse anche solo uno strisciamento di contatto generato dal movimento di una parte per riarmo.
Perfino se del tutto privi di componenti mobili, l'ossidazione di terminali di collegamento, non isolati completamente, può generare (e lo farà di certo, alla lunga) decadimento di prestazioni elettriche.
I "breakers" in ambito civile domestico hanno una vita media attesa di circa 30 anni.
In ambito marittimo, la vita si riduce di molto e si adottano specifiche tecniche apposite proprio per via della presenza di "marine moisture".
Gli elicotteri usati in ambiente marino (militari, trasporto piattaforme, ecc...) hanno norme MIL apposite anche per quello e tabelle di ispezione e manutenzione calendariale dedicate.
Non conosco nel dettaglio la materia, ma mi colpì il fatto che in un cantiere navale in cui ho lavorato, fossero stati selezionati dei produttori di thermal breakers caratterizzati da un movimento di riarmo che faceva strisciare in un certo modo le superfici di contatto/continuità elettrica, appositamente per rimuovere ogni volta le inevitabili ossidazioni che potevano fiorire in quei punti, per esempio.
Le stesse plastiche con cui sono costruiti i corpi ed altre parti di questi meccanismi hanno vita attesa diversa, se esposte in nebbia salina o no (questo l'ho sperimentato di persona).
Per quello che costano, rimetterli nuovi mi pare un ottimo investimento in sicurezza migliorata a bordo.
sai dove posso trovarli identici (o perlomeno installabili sul mio pannello)?
20-02-2023, 02:24
Non saprei come aiutare. Quel materiale specifico (non utilizzato di frequente da cantieri italiani) non è materia mia. Bisognerebbe fare qualche ricerca apposita.
Tutto il quadretto di alimentazione/distribuzione mi pare essere molto datato.
Suppongo che aprendolo ed accedendo alle connessioni sul retro si possano anche trovare problemi di ossidazione ed invecchiamento ormai avanzato.
Forse, prendere il toro per le corna e revisionare il tutto non è una cattiva idea, per riguadagnare sicurezza a bordo.
Tutto il quadretto di alimentazione/distribuzione mi pare essere molto datato.
Suppongo che aprendolo ed accedendo alle connessioni sul retro si possano anche trovare problemi di ossidazione ed invecchiamento ormai avanzato.
Forse, prendere il toro per le corna e revisionare il tutto non è una cattiva idea, per riguadagnare sicurezza a bordo.
26-02-2023, 12:48
(20-02-2023 02:24)Lupo Grigio Ha scritto: [ -> ]Non saprei come aiutare. Quel materiale specifico (non utilizzato di frequente da cantieri italiani) non è materia mia. Bisognerebbe fare qualche ricerca apposita.
Tutto il quadretto di alimentazione/distribuzione mi pare essere molto datato.
Suppongo che aprendolo ed accedendo alle connessioni sul retro si possano anche trovare problemi di ossidazione ed invecchiamento ormai avanzato.
Forse, prendere il toro per le corna e revisionare il tutto non è una cattiva idea, per riguadagnare sicurezza a bordo.
ci avevo anche pensato... ma non essendo la groviglistica elettrica materia mia, ho cercato di posticipare la rogna...
a parte il discorso money... ne sto buttando una valanga...