25-02-2023, 16:17
Salve,
Devo aggiungere un paio di mani di terzaroli sul fioccho 2 (a garrocci) e mi chiedevo un paio di cose:
1) se qualcuno avessesse provato a fare i rinforzi delle bugne con il dacron adesivo (tipo quello usato per la banda UV)... ci ho fatto in passato riparazioni grosse sulla balumina del genoa e devo dire che per anni ha fatto il suo lavoro (fino a che é stato venduto assieme all'odiatissimo rullafiocco)... ma altre esperienze sono benvenute.
2) qualcuno ha un suggerimento su come si possano creare i punti di bugna e mura usando i tessili moderni che sono sottili e robustissimi? tipo Dyneema per intenderci.
Ho aggiunto un paio di mani anche alla randa usando rinforzi fatti con vecchie vele e fettuccia+triangoli in acciaio, ma il lavoro risulta un po ingombrante ed onestamente non mi va di avere i triangoli in acciaio ad altezza-faccia su una vela di prua che sventola...
Si lo so che in Italia sarebbe facile trovare un velaio che te li mette ad un prezzo ragionevole e che ti pressa gli anelli della misura oppurtuna, ma qui siamo in Scandinavia, i velai costano un rene e mezzo e per fare lavoretti del genere sembra di chiedergli la moglie in prestito...
Ho a disposizione una macchina da cucire robusta ma dato che non sono un velaio provetto, il lavoro dei terzaroli della randa, seppur robusto e testato con venti molto forti, é venuto orribile e sicuramente sovradimenzionato... va anche bene sulla randa ma sul fiocco no.
La barca é un Bianca 27, quindi con vele relativamente piccole (30-35m2 totali)... per evitare di fare cambi di vele a prua con vento forte, preferisco mettere due mani di terzaroli su una tormentina da 6 m2 che ho preso praticamente nuova a prezzo da regalo, ma che per la Bianca 27 é piú un fiocco 2 che una tormentina... fino a 30 nodi va benone ma quando aumenta é veramente troppa tela e voglio portarla a 4 e 2 m2 rispettivamente.
Il Dyneema mi ha aperto un mondo, sopratutto con le drizze senza acciaio, e credo sia veramente una gran bella invenzione, ma ho capito che é anche sensibile ai nodi o alle impoimbature fatte alla c@220 di cane e quindi vorrei evitare di fare un lavoro troppo creativo.
P.S. qui di tormentine da 2-3 m2 non se ne vedono, e poi faccio prima a ridurre che a cambiare la vela con il rischio che il vento o un'onda me la portino via di mano.
Grazie!
Devo aggiungere un paio di mani di terzaroli sul fioccho 2 (a garrocci) e mi chiedevo un paio di cose:
1) se qualcuno avessesse provato a fare i rinforzi delle bugne con il dacron adesivo (tipo quello usato per la banda UV)... ci ho fatto in passato riparazioni grosse sulla balumina del genoa e devo dire che per anni ha fatto il suo lavoro (fino a che é stato venduto assieme all'odiatissimo rullafiocco)... ma altre esperienze sono benvenute.
2) qualcuno ha un suggerimento su come si possano creare i punti di bugna e mura usando i tessili moderni che sono sottili e robustissimi? tipo Dyneema per intenderci.
Ho aggiunto un paio di mani anche alla randa usando rinforzi fatti con vecchie vele e fettuccia+triangoli in acciaio, ma il lavoro risulta un po ingombrante ed onestamente non mi va di avere i triangoli in acciaio ad altezza-faccia su una vela di prua che sventola...
Si lo so che in Italia sarebbe facile trovare un velaio che te li mette ad un prezzo ragionevole e che ti pressa gli anelli della misura oppurtuna, ma qui siamo in Scandinavia, i velai costano un rene e mezzo e per fare lavoretti del genere sembra di chiedergli la moglie in prestito...
Ho a disposizione una macchina da cucire robusta ma dato che non sono un velaio provetto, il lavoro dei terzaroli della randa, seppur robusto e testato con venti molto forti, é venuto orribile e sicuramente sovradimenzionato... va anche bene sulla randa ma sul fiocco no.
La barca é un Bianca 27, quindi con vele relativamente piccole (30-35m2 totali)... per evitare di fare cambi di vele a prua con vento forte, preferisco mettere due mani di terzaroli su una tormentina da 6 m2 che ho preso praticamente nuova a prezzo da regalo, ma che per la Bianca 27 é piú un fiocco 2 che una tormentina... fino a 30 nodi va benone ma quando aumenta é veramente troppa tela e voglio portarla a 4 e 2 m2 rispettivamente.
Il Dyneema mi ha aperto un mondo, sopratutto con le drizze senza acciaio, e credo sia veramente una gran bella invenzione, ma ho capito che é anche sensibile ai nodi o alle impoimbature fatte alla c@220 di cane e quindi vorrei evitare di fare un lavoro troppo creativo.
P.S. qui di tormentine da 2-3 m2 non se ne vedono, e poi faccio prima a ridurre che a cambiare la vela con il rischio che il vento o un'onda me la portino via di mano.
Grazie!