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Versione completa: Pannelli fotovoltaici a contatto con il bimini
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Buongiorno, ho comprato una barca dove sono installati in appoggio sul bimini 2 pannelli fotovoltaici da 100 w cad.
Mi devo preoccupare perchè sono appoggiati sul tessuto, oppure no?
Nel caso che vadano in corto può succedere che il bimini possa prendere fuoco?
Per chi ne sa più di me possono sembrare domande stupide, è solo x avere qualche informazione in più.
Buon vento a tutti
Anche io li ho appoggiati sul bimini ...

Non mi sono posto problemi perche' costruiti da azienda primaria italiana (sostanzialmente : mi fido ... e incrocio ...).

BV
Anche io installati 2x100 in appoggio sul bimini, ho protetto il circuito con differenziale
Dipende... il rischio esiste, non è zero.
Io li tolgo quando non uso la barca, ma il rischio non è tanto l'incendio del tessuto che è limitato. Il rischio è che un malfunzionamento dell'elettronica inizi a sparare 40V dentro le batterie (incustodite).
E no, il fusibile, magnetotermico, differenziale (quest'ultimo non serve assolutamente a niente perché fa un altro mestiere) non aiutano per niente perché la corrente rimane bassa.
Staccare i pannelli ha un effetto positivo sul rischio di far esplodere le batterie ma negativo sul tessuto dove sono appoggiati; infatti, in questo caso tutta la radiazione solare viene convertita in calore (invece che in corrente) contribuendo ad aumentare la temperatura. Magari non fa partire un incendio perché solo il 15-20% dell'energia andrebbe in corrente, ma un corto potrebbe aggiungersi e fare qualche danno. Il bimini costa di più dei pannelli per cui anche il degrado del tessuto è da mettere in conto, anche se non è incendio conclamato.
Detto questo, ci sono rischi ma sono limitati. Quando ho i pannelli montati, dormo tranquillo lo stesso.
Pensavo di inserire tra pannelli e tessuto quell alveolare di pvc che vendono i Brico per fare da camera d'aria e tenere I pannelli piu' freschi
Io non ci ho messo niente. Spero che ci passi abbastanza aria lo stesso.
(18-03-2023 11:00)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Pensavo di inserire tra pannelli e tessuto quell alveolare di pvc che vendono i Brico per fare da camera d'aria e tenere I pannelli piu' freschi

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Giusto per curiosità, avete misurato la differenza di produzione fra appoggiati aderenti e no?
I miei sono all'aria libera, sul catafalco di poppa, per esempio sotto il sole alto e potente (tropici) diciamo aria a 30°C producono tot e sono a una certa temperatura (mai misurata), arriva un nuvolone con un rovescio importante e li raffredda, va via la nuvola torna lo stesso identico sole di cinque minuti prima e lì si vede chiaramente che la produzione è più alta rispetto a quando erano più caldi, non ho mai misurato esattamente ma è decisamente visibile.
Sarebbe quasi da metterli in un radiatore per raffreddarli e avere l'acqua calda Smile
Toh voglio provare a bagnarli con la manichetta e vedere se si riesce a quantificare meglio.
Non so se la temperatura abbia un effetto sulla produzione. Non ci ho mai pensato...
Quello che ho notato però è che si forma sempre una sottile pellicola di sporco (sale?) che, una volta lavata via, aumenta un po' la produzione.
La pioggia poi elimina molta sospensione dall'aria, che può avere un effetto.

Per fare i test per bene si dovrebbe misurare la radiazione e metterla in rapporto alla produzione di corrente, ma magari c'è di meglio da fare... Smile

(18-03-2023 12:46)rob Ha scritto: [ -> ]Giusto per curiosità, avete misurato la differenza di produzione fra appoggiati aderenti e no?
I miei sono all'aria libera, sul catafalco di poppa, per esempio sotto il sole alto e potente (tropici) diciamo aria a 30°C producono tot e sono a una certa temperatura (mai misurata), arriva un nuvolone con un rovescio importante e li raffredda, va via la nuvola torna lo stesso identico sole di cinque minuti prima e lì si vede chiaramente che la produzione è più alta rispetto a quando erano più caldi, non ho mai misurato esattamente ma è decisamente visibile.
Sarebbe quasi da metterli in un radiatore per raffreddarli e avere l'acqua calda Smile
Toh voglio provare a bagnarli con la manichetta e vedere se si riesce a quantificare meglio.
Le perdite di conversione aumentano con la temperatura quindi si, a temperature piu' alte, a parita' di irraggiamento, cala l'efficienza.
La potenza erogata da un pannello diminuisce di circa il 4-5% ogni 10°C in piu'.
Un pannello dato per 100W a 25°C con irraggiamento di 1000W/m2, ad una temperatura di 55°C con lo stesso irraggiamento dara' un po' piu' di 85W.
Non penso comunque che la maniera di fissare il pannello ad un bimini in tessuto cambi tanto la cosa, mi aspetto in questo caso che le variazioni di temperatura siano relativamente modeste.
(18-03-2023 11:00)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Pensavo di inserire tra pannelli e tessuto quell alveolare di pvc che vendono i Brico per fare da camera d'aria e tenere I pannelli piu' freschi

Io li ho con uno strato di policarbonato trasparente ,rendono più agevole la movimentazione,e in caso di ventone lo rendono più stabili.
(18-03-2023 13:55)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Non so se la temperatura abbia un effetto sulla produzione. Non ci ho mai pensato...
Quello che ho notato però è che si forma sempre una sottile pellicola di sporco (sale?) che, una volta lavata via, aumenta un po' la produzione.
La pioggia poi elimina molta sospensione dall'aria, che può avere un effetto.

Per fare i test per bene si dovrebbe misurare la radiazione e metterla in rapporto alla produzione di corrente, ma magari c'è di meglio da fare... Smile

Certo, più si scaldano e meno producono
Questo è ovvio, ma le domande sono: di quanto? Ci sono opzioni per mitigare il problema? Quanto è ragionevolmente possibile mitigare il problema? Ne vale la pena rispetto a sbattimento e costo?

Tipico problema ingegneristico: bella la fisica, ma che ci faccio ora?
(18-03-2023 16:53)gr8wings Ha scritto: [ -> ]Certo, più si scaldano e meno producono

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non ho fatto misure dirette, impressione epidermica è che piena estate con i 40 gradi, eroghi almeno un 15% in meno che non ad inizio primavera, forse anche di più...
Ok - dati alla mano: un Enecom HF140 perde lo 0.43% per ogni grado oltre i 25 gradi. Raccogliendo un po' di informazioni in giro sembra che i pannelli possano arrivare a temperature intorno ai 65 gradi (a meno di corti o guasti) quindi in condizioni pessime si parla di un decadimento del 17%. A 35 gradi e in perfette condizioni di raffreddamento (che non esiste) si perde il 4.3%.
Quello che non è conosciuto è il valore della temperatura che raggiunge davvero un pannello in condizioni normali. Circa l'80% della radiazione finisce in calore quindi il pannello aumenterà la propria temperatura fino ad livello di equilibrio con il calore dissipato nell'ambiente. Questo valore non è conosciuto ma intuitivamente sappiamo cosa succede al volante della macchina lasciata sotto il sole: ti strina le mani.
Comunque questi valori sono come quelli di Dato e sono compatibili con la stima a pelle di unsoldino.
La sensazione è che eventuali misure per aumentare la capacità di dissipare calore (distanziali o cose simili) cambi la situazione solo marginalmente rendendo ogni intervento sostanzialmente inutile (quindi ci teniamo la caduta di efficienza).
A questo punto il problema sarebbe quello di ridimensionare i pannelli in base alla prevista perdita di efficienza nei periodi in cui usiamo la barca (magari dopo aver misurato l'effettiva temperatura raggiunta).
Indipendentemente da tutto il cinema che possiamo fare per migliorare (giustissimo) ... la domanda finale e' : quanto riesco a produrre nelle "mie" condizioni ?!? Mi basta ?!?

Allego la mia produzione ad Agosto ... sul bimini ... parecchio al caldo (scottavano al tatto) ...

(n. 2 pannelli 100 watt HF100 in serie con regolatore Victron BlueSolar 100/20)
Smiley33 quindi, se ho ben inteso la figura allegata da ..., i suoi 2 pannelli di buona qualità hanno reso circa 145W di picco ad agosto. Cioè, rispetto ad un dato di targa di 200W nominali se ne ottengono circa il 70-75%. E, comunque, quei 200W sono più che sufficienti per sopperire alle necessità di una barca di medie dimensioni (circa 1KWh prodotto in media contro un fabbisogno di 550). Sono dati molto importanti, per i quali ringrazio molto, non avendo un impianto altrettanto raffinato nella contabilità.
Della contabilità' ... bisogna ringraziare Victron che la fa di default con i suoi regolatori BlueSolar (o meglio gli SmartSolar che si evita il dongle Bluetooth come mi e' toccato aggiungere a me per ottenere ... la contabilita').

Oltre il picco ... che rispetta abbastanza i dati di sk tecnica (davano 5,3 A di imp e 5,7 A di isc infatti mi ricordo che in altra schermata vedevo spesso 9-10-11-quasi 12 A), direi che e' interessante la produzione "giornaliera" (nella foto si vede anche 1,07 kw) che comunque poi dipende dalla giornata ... dal fatto che si riesce a esporre bene (se navigo ... a volte i pannelli sono sotto ombra della randa) etc.

Per l'ombra della randa, quando sono fermo in rada ... ho un vantaggio notevole seppur il mio bimini sia centrale (visto che ho il pozzetto centrale) : la randa avvolgibile. L'ombra del boma e' quasi insignificante rispetto ad un lazybag o altra copertura o la randa stessa ripiegata sul boma !!!
(19-03-2023 12:05)... Ha scritto: [ -> ]Oltre il picco ... che rispetta abbastanza i dati di sk tecnica (davano 5,3 A di imp e 5,7 A di isc infatti mi ricordo che in altra schermata vedevo spesso 9-10-11-quasi 12 A), direi che e' interessante la produzione "giornaliera" (nella foto si vede anche 1,07 kw) che comunque poi dipende dalla giornata ... dal fatto che si riesce a esporre bene (se navigo ... a volte i pannelli sono sotto ombra della randa) etc.

Hai provato a misurare contemporaneamente corrente e tensione in uscita del regolatore? Se hai 12A a 14V la potenza massima dovrebbe essere circa 170W, il che mi sembra piu' ragionevole di picco in estate col sole perpendicolare per 200 W di pannelli. Come e' calcolata la potenza massima dall'app Victron?
Immagino faccia un semplice calcolo per i watt ... quel che conta sono i Volt e gli Ampere (che fa vedere in prima schermata).
Il voltaggio e' quello : 40 volt ca. (che son due eh). Gli Ampere, mi ricordo (vado a memoria) che era sempre sopra 9 ... a volte 10 ... a volte 11 e rotti (non ricordo di essere arrivato a 12. Sto andando e memoria [non prendetelo come veritiero]).
Prox. anno ... mi ci diverto ... anche a raffreddarli ...

Secondo me i dati di targa in WATT sono una roba commerciale da marketing (pannello da 100 watt ... ma che vuol dire 100 watt ?!? Di picco in condizioni ottimali sotto la lampada in fase di test ? Ah ... ecco ... ora si che la presa di ciu.lo ... e' fatta !!!) ... quel che conta sono i volt e gli ampere (inequivocabili ambo perché' misurabili).

Da Enecom (il loro tecnico, un'ora di domande a sfinimento [io a lui eh]) mi disse che se li "inclinavo" al sole ... potevo ottenere di più' ... ma chissene...
Io li ho orizzontali sul bimini ... e anche un pochetto incurvati (il mio bimini e' un tessilmare da due lire et un soldo [di cacio] e la tensione del tessuto e' quella che e').
Quella produzione, mi disse, che era più' soddisfacente in "quelle" condizioni (forse mosso a pieta' ...).

Infatti, noi alla fine dobbiamo basarci sul pragmatismo (come piace alla fine fare a me ... che le teorie son belle ma ... poi c'e' il mondo reale)
(19-03-2023 00:52)unsoldino Ha scritto: [ -> ]... un fabbisogno di 550 ...

Giusto una precisazione.
Quel 550 di consumo in watt sono UNICAMENTE il frigo attaccato diretto sul regolatore.
Questo e' secondo me molto importante perché' si evita di fare il "doppio" passaggio (caricar le batterie [il piombo ha gli sfridi di rendimento specialmente per l'ultimo pezzo ca. 10-20%] e poi succhiare ... certo ... la corrente fluttua dalle batterie al frigo a prescindere).

Considero quei 550 watt (reali) di consumo del frigo ... fatti all'incirca per il 50% nelle 10 ore di produzione solare (dalle 9:00 alle 19:00 ?!? io non cambio inclinazione ai pannelli eh) ... e l'altro 50% ca. nella NON produzione (il mio frigo e' acceso 24H anche se di notte consumerà' un pochetto meno ma non tanto meno che e' caldo quasi idem sia di notte che di giorno all'interno della barca).

Altro dato interessante e' il voltaggio minimo delle batterie che si raggiunge al mattino ... dopo la nottata di consumi : volt 12,40 ca. che per le mie Trojan vuol dire ca. almeno 60-70% di SOC ... il che vuol dire che mi dureranno ... eh se mi dureranno.
E continuando con il ragionamento ... uno dei motivi per cui ho (per adesso) rinunciato a passare al LifePO4 (con i dati in mano ... ma chi me lo fa fare ? [per adesso eh])
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