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Versione completa: WC marino con serbatoio, è il caso?
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Ciao a tutti,
con tempi geologici sto tentando di continuare il restauro del LazyCat (vecchio Raffaelli Typhoon 32). Al tempo della sua costruzione i wc marini scaricavano direttamente in acqua e via, nel tempo si è evoluta l'idea di cassoni di raccolta e oggi in alcuni posti (Francia) fanno non poche difficoltà se si cerca un ormeggio e non si è equipaggiati opportunamente.
Visto che ci metto mano, ho pensato di darmi da fare per alloggiare un sistema del genere.
Nel frattempo mi sono trovato ospite su un paio d'imbarcazioni recenti dotate di sistema di raccolta acque nere e grigie e... ho rilevato dei discreti miasmi a dir poco imbarazzanti. Mi hanno spiegato che l'afrore derivava non tanto dalla raccolta delle deiezioni varie, ma dall'acqua di mare utilizzata per il risciacquo che, anche in assenza di altra roba, tende un po' ad "arrotondare" l'atmosfera con dei correttivi olfattivi che mi riportano ai tempi in cui in laboratorio si trafficava con solfuri e mercaptani per appestare un'aula e scongiurare qualche chiamata ad interrogazioni potenzialmente devastanti.
Ho verificato che esistevano sfiati, sifoni e filtri, ma non oso immaginare cosa poteva diventare l'ambiente in assenza di questi.
A farla breve: la vostra esperienza in merito cosa suggerisce?
1) Quei sistemi erano mal congegnati, perchè normalmente non è così e tutti
godono di ben più gradevoli effluvi marini
2) Fattene una ragione, per quanto ci si sbatta 'sti cassoni con l'acqua di mare ti
daranno sempre questo tipo di problema, ma Parigi val bene una messa e se si
vuol godere di qualche comodità, avremo sempre un prezzo da pagare
3) Vai di bugliolo e dimenticati WC e robette che poco attengono alla sana nautica
tradizionale (sono certo che Bullo declinerebbe meglio 30 )
Come la vedete?
Ciau neh
Non ti aiuto ... ti dico solo che ho la cassa acque nere (montata dal cantiere) e ... NON LA USO esattamente per i tuoi dubbi (quindi siamo [almeno] in due).

Forse in passato e' stata usata ed infatti quando ho comprato la barca aveva dei problemi di perdite che ho risolto rifacendo completamente interno (con la tankerite).

Per adesso ... ti leggo con attenzione
Il Mousse non sà nemmeno cosa sono sté casse e và bene cosí. Quindi al momento in 3.
le casse di detenzione delle acque nere sono obbligatorie per legge, che poi siano "scomode" e realisticamente poco usate....
Ci sono varie soluzioni, per realizzare il sistema. Invece per ridurre/ risolvere il problema olfattivo suggerisco tre cose:
- avere una pompa w.c. del tipo "twist&lock", che impedisce il riflusso dei liquami contenuti nel tratto w.c.- serbatoio;
- risciacquare al termine con acqua dolce;
- usare nel sebatoio l'apposito liquido deodorante/maceratore che usano gli amici camperisti.
In barca ho 2 w.c. e 2 casse: no probs, a parte talvolta l'intasamento del tubo di scarico....ma questa è un'altra storia....
La differenza fondamentale sta in come è stato congegnato l'impianto, sulla barca precedente avevo sempre odori sgradevoli mentre sull'attuale non si sente assolutamente nulla . Vi sono comunque in commercio disgreganti per il serbatoio acque nere che aiutano ma, parlo per esperienza personale, non risolvono il problema di un impianto mal fatto .

Attenzione ad usare solo prodotti ecologici, fortunatamente oggi sono reperibili in commercio disgreganti 100% green, almeno così dicono....

Per quanto riguarda l'uso o meno personalmente a chi scarica la cacca in rada noncurante dei vicini segherei volentieri la catena dell'ancora99
(19-03-2023 00:54)unsoldino Ha scritto: [ -> ]le casse di detenzione delle acque nere sono obbligatorie per legge, che poi siano "scomode" e realisticamente poco usate....

La cosa vale per tutte le imbarcazioni o solo per quelle nuove?
Voglio dire se nella mia non c'era e non era prevista dal cantiere, ora dovrei obbligatoriamente dotarla di queste?
(19-03-2023 00:54)unsoldino Ha scritto: [ -> ]le casse di detenzione delle acque nere sono obbligatorie per legge
...

Giura 17 !!!

Non sto dubitando di te @unsoldino che so che non sei certo un tiraballe ... e' che non mi parrebbe ... pero' ... ignoro ... (e mi piacerebbe saperlo con riferimenti di legge etc.)
Ho letto un po' un'altra discussione (interessante) sull'argomento.
Qui : https://forum.amicidellavela.it/showthre...d439379299

Confesso la mia ignoranza in materia (forse perché' vado in mare da oramai parecchio tempo quando questi problemi non si ponevano [ma neanche c'era l'affollamento attuale] e si sentiva solo parlar di questo ... dalla Turchia ... che imponeva già' queste [probabilmente giuste] restrizioni).

Mi piacerebbe avere i riferimenti normativi ... ma al di la' di questi ... il buon senso deve prevalere (come sempre)
:specificazione del Ministero dell’Ambiente con direttiva n° 6759 del 19 luglio 2005, che espressamente regola la materia per le unità da diporto omologate per il trasporto di meno di quindici persone a bordo[2]:

“ 1. che sia esteso a tutte le unità da diporto il divieto di effettuare scarichi a mare dai servizi igienici di bordo nell’ambito dei porti, degli approdi e presso gli ormeggi dedicati alla sosta delle imbarcazioni, nonché entro il limite delle spiagge frequentate dai bagnanti fissato nelle singole ordinanze delle Autorità marittime;

che – fino alla piena attuazione dell’annesso IV della Marpol – tutte le unità da diporto esistenti e quelle, nuove ed esistenti, omologate per il trasporto di un numero di persone inferiore a 15 e dotate di servizi igienici, possano effettuare lo scarico in mare dei liquami non trattati a norma Marpol soltanto oltre il limite delle tre miglia dalla costa, in navigazione con rotta fissa ed alla massima velocità consentita”.

Inoltre, mi pare di ricordare che tutte le imbarcazioni immatricolate dal 2008 abbiano l'obbligo delle tank per acque nere
La mia l'hanno immatricolata nell'82, ma credo che il testo non dia luogo a dubbi: non si può scaricare (ci mancherebbe altro).
Tuttavia non mi pare dica che corre l'obbligo di dotarsi di serbatoi.
A parte questo, mi pare che alcune imbarcazioni sono state meglio congegnate per la gestione di questo problema, varrà la pena studiarsela un po' e vedere se si ottiene qualcosa di meno invasivo all'olfatto.
Oppure si torna al bugliolo con buona pace per la componente femminile dell'equipaggio (nel mio caso per lo meno).
Potrei, in extremis, ribattezzarla EsalAromi (come il cuoco della Madama Butterfly)Smiley45
(19-03-2023 21:23)unsoldino Ha scritto: [ -> ]:specificazione del Ministero dell’Ambiente con direttiva n° 6759 del 19 luglio 2005, che espressamente regola la materia per le unità da diporto omologate per il trasporto di meno di quindici persone a bordo[2]:

“ 1. che sia esteso a tutte le unità da diporto il divieto di effettuare scarichi a mare dai servizi igienici di bordo nell’ambito dei porti, degli approdi e presso gli ormeggi dedicati alla sosta delle imbarcazioni, nonché entro il limite delle spiagge frequentate dai bagnanti fissato nelle singole ordinanze delle Autorità marittime;

che – fino alla piena attuazione dell’annesso IV della Marpol – tutte le unità da diporto esistenti e quelle, nuove ed esistenti, omologate per il trasporto di un numero di persone inferiore a 15 e dotate di servizi igienici, possano effettuare lo scarico in mare dei liquami non trattati a norma Marpol soltanto oltre il limite delle tre miglia dalla costa, in navigazione con rotta fissa ed alla massima velocità consentita”.

Inoltre, mi pare di ricordare che tutte le imbarcazioni immatricolate dal 2008 abbiano l'obbligo delle tank per acque nere

Grazie
Olezzante argomento.
Mi sovvengono ancestrali ricordi di quando davvero il lusso aveva forma di bugliolo, data la dimensione media dello yacht.
E anche dalla -quasi-infinita capacità del mare di riolvere i problemi che gli poniamo.
Un caso relativamente recente ci accadde in un luogo di bellezza sacrale a sud di un'isola bella e mal frequentata (che mi consentirete di non nominare): piccola rada con scogli rossi e neri a strapiombo su un'acqua turchese pallido, due barche alla fonda e tanti, piccoli e grandi, a bagno. Nel più bello di questo paradiso improvvisamente galleggia una fila di piccole maleodoranti palline marrone chiaro (o beige scuro, fate voi).Smiley39 Prima che lo scandalo si propagasse da bordo i bimbi chiamano: guarda, guarda quanti pesci! Infatti un copioso branco di occhiate argentee fece sparire tutto in pochi secondi.
Aneddoti a parte il problema ha un aspetto interno legato alla capacità di chi impianta e uno esterno abbastanza chiarito dalla normativa, ma alla fine si tratta di materiali biodegradabili, basterebbe non concentrarli troppo...
Ah, mi sono ricordato di uno che per non sentire odori sciacquava i tubi del wc con un po' dell'antivegetativa diluita, credo che qualche effetto lo ottenesse.
Per vostra consolazione la mia Aria ha un cessetto chimico da camper, ancora da usare30
ecco, il cesso da camper potrebbe essere una soluzione: cassetta estraibile (io ne ho due sul camper, riempita una se non trovo il modo di vuotarla la sostituico con la seconda. è chiaro che l'autonomia (per due persone) è di 3-6 giorni. dopodichè bisogna vuotare)
Mah ….

Son mica sicuro che inquinino di più le pallette beige (sicuramente non gradevoli) o la poltiglia chimica blu del chimico …
Io invece sono sicuro che inquina di più il blu artificiale e profumato.

Mi sembra come per le auto elettriche, si sposta l'inquinamento da un posto ad un altro.
Produrre, confezionare, distribuire riciclare il contenitore vuoto, certamente inquina di più. Ma si è spostato il problema, l'utilizzatore è convinto di salvare il pianeta, il legiferatore è contento di avere ingrassato la multinazionale.

Ormai è una prassi consolidata.
sono nato a Treviso, attraversata dal fiume Sile, acqua pulitissima di risorgiva,

ai tempi in cui i cessi scaricavano nel fiume ci si faceva il bagno

adesso non più .. non è la "cacca" che inquina, ma i detersivi e le schifezze chimiche (infatti se ne vanno anche i pesci)

(qualcuno ricorderà l'AdV Mckewoy, che utilizzava l'aceto come ausilio nel wc del camper, scarico non inquinante)
Alcune barche hanno anche due servizi, non credo che sia un grosso sacrificio non scaricare quando le condizioni lo sconsigliano.

Poi di notte o al largo si svuota e il pianeta ringrazia.
(20-03-2023 07:49)Maremare Ha scritto: [ -> ]Io invece sono sicuro che inquina di più il blu artificiale e profumato.

Mi sembra che stiate confondendo il problema dell'inquinamento dei mari con la questione di liberare cacca in posti ristretti in cui magari qualcuno vorrebbe fare il bagno.
Liberare mezzo litro di ammoniaca in acque profonde non sposta assolutamente nulla, ma non veder galleggiare la cacca mentre nuoti decisamente si!
E lo dico con tutto il mio personale odio per il "cacca-box"!!!
Io la penso come bludiprua.
Io e mia moglie, coi tre figli oggi adolescenti, viviamo tanto la barca e facciamo tanta rada.
Da oltre 15 anni abbiamo le casse nere e...contento di averla!
Per noi e per gli altri; niente di più brutto in rada vedere galleggiare roba appena prodotta. E coi bambini non puoi pensare di gestire la cosa: quando scappa scappa.

Tecnicamente mai un problema e nessuna scomodità.
Usiamo carta igienica Regina.
Una sola volta un'adolescente inglese amica dei miei figli, benchè istruita, ha mollato il tampax nel cesso: passato il cesso, passata la pompa, bloccato il tubo di scarico della cassa. E non è stato piacevole.

Noi non usiamo nessun liquido particolare. La cassa deve essere adeguatamente ventilata eprchè la puzza è dovuta a batteri anaerobici. Occhio quindi al tubo di aerazione/antidepressione cassa e suo passascafo a murata in quanto tende a tapparsi. Qualcuno ci mette un filtro ai carboni attivi.
Nessun odore se usi con regolarità il tutto; un po' di puzza al primo utilizzo se non usi per un po' il cesso.
Le acque grigie le scarichiamo invece direttamente in mare, evitando di usare troppo detersivo ed utilizzando quelli bio (che uso anche nella baita in montagna che ha la fossa biologica)
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