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Versione completa: Volante messa in forza da carrello
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Buon pomeriggio a Tutti,
sul sito yacht.de mi sono imbattuto in una manovra che sembra una volante, messa il forza tramite un carrello.
Non ne ho mai vista una simile e vorrei un approfondimento al riguardo.
E' una tipicità tedesca oppure qualcosa di frequente nelle barche di un tempo?

Di seguito il link con la foto in questione

https://www.yacht.de/yachten/klassiker/w...heitswert/
Si, se ne vedono sulle barche classiche e d'epoca.
Queste le foto fatte sulla nostra (un 50 piedi del '54) qua abbiamo una volante per lato messa in tiro da una leva che manovra un cavo metallico rimandato da due bozzelli a filo di ponte, vedi le foto:

https://www.dropbox.com/s/g22tcav8mq6qad...c.jpg?dl=0
https://www.dropbox.com/s/6wkkyeqtn5hpss...c.jpg?dl=0
https://www.dropbox.com/s/osavsyv5ksgkqt...0.JPG?dl=0

Hanno il vantaggio di essere immediate, tiri su una, tiri giù l'altra e sei a posto, ma per una regolazione di fino (più o meno cazzata) bisogna agire sull'arridatoio (nel nostro caso), mentre nella foto della barca che hai postato pare che basta cazzare di più la cimetta poppiera per dare più tensione e quindi è fatto ancor meglio..
La nostra è una barca che all'epoca nacque per competere nelle regate (vincitrice in reale della seconda e quarta edizione della Giraglia, per intendersi..), quindi non solo una manovra comoda da croceristi, ma anche con un occhio alle prestazioni. Progetto italiano, cantiere italiano nel nostro caso, quindi non credo sia solo appannaggio del cantiere tedesco che hai postato insomma.
E' una manovra che si usava per le volanti non strutturali sulle barche di una volta quando i paranchi tessili erano troppo elastici: così una volta che il carrello era in posizione andava in forza l'acciaio ed il tutto era molto statico.

Il carrello si usava anche spesso per mettere in forza lo stralletto, così quando veniva rilasciato si avvicinava all'albero e dava meno fastidio al passaggio del genoa o del tangone.
Grazie ad entrambi per il riscontro e le informazioni tecniche. Credo che senza il forum e la competenza degli esperti che hanno la cortesia di rispondere a tutti, sarebbe stato difficile togliersi la curiosità.
Complimenti a France per la Nina V, davvero una signora d'altri tempi che conserva immutato il fascino del passato.
Vado velocemente OT: è un peccato che in Italia non ci siano scuole (o almeno ce ne siano pochissime, qualche informazione l'ho letta proprio nel forum) sul modello delle francesi (o in genere dei paesi del nord Europa) e statunitensi che tramandano le tradizioni millenarie dei maestri d'ascia.
Si stanno perdendo competenze che hanno permesso la realizzazione di opere d'arte.
Capisco bene le necessità dei tempi moderni, ma è comunque un peccato perdere abilità, in questo ed in altri campi.
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