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Versione completa: Olio Teak tempi di assorbimento
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Gentilissimi,
vi volevo chiedere ma quanto tempo deve asciugare l'olio una volta steso sul teak prima di poter utilizzare la barca?
Grazie!!
dopo averlo steso, asporta l'eccesso con uno straccio pulito. Attendi almeno un paio d'ore, meglio mezza giornata per il completo assorbimento ed asciugatura. L'ultima volta ho fatto la sciocchezza di camminarci sopra dopo una mezz'oretta, e il risultato sono state impronte sul gelcoat del passavanti difficili da rimuovere
Secondo me dipende anche dal prodotto che dai e dallo stato del tuo teak, se è più o meno secco. Io, per esempio, ho passato in questi giorni il "Teak Wonder" sui legni del mio pozzetto che non venivano trattati da un anno e l'olio è stato assorbito in un attimo, tanto che dopo circa un'ora ho potuto dare la seconda mano e, successivamente, dopo circa un'altra ora ho potuto camminarci sopra senza nessun problema. Non so se ha influito il fatto che la barca era sotto il sole.
Uso lo stesso prodotto da anni dopo due mani di solito lascio asciugare un giorno,ovviamente perchè lascio la barca e ci vado il giorno successivo.Oltre al pozzetto ho anche la coperta in teak.
il "Teak Wonder" - che uso anch'io- oltre l'olio (che mi sembra sia in realtà un derivato del petrolio) contiene una specie di sostanza siliconica, che quando si asciuga, i primi tempi, fa sì che se ci butti su un bicchiere di acqua, si vedono le goccioline separate scivolare sul legno che sembra non assorbirle. Effetto visibile anche in alcune pubblicità, e venduto come effetto protettivo, che secondo la mia esperienza dura pochi giorni.
questo mi ha indotto a dare eventuale seconda mano a soli dieci minuti dalla precedente, o comunque prima della completa asciugatura, per evitare che l'ulteriore mano faccia la fine del bicchiere d'acqua, sopra richiamato.
Ma forse sbaglio?
Sul teak vero non serve nulla, acqua salata e fretazzo, rimane sempre chiaro, con gli oli scurisce e ti scotti i piedi se scalzo, in pozzetto le chiappe, devi metterti sotto un asciugamano, solo peso in barca, un buon antisdrucciolo è più sicuro.-
(09-06-2023 08:14)bullo Ha scritto: [ -> ]Sul teak vero non serve nulla, acqua salata e fretazzo, rimane sempre chiaro, con gli oli scurisce e ti scotti i piedi se scalzo, in pozzetto le chiappe, devi metterti sotto un asciugamano, solo peso in barca, un buon antisdrucciolo è più sicuro.-

Questa storia dell'acqua di mare già l'ho sentita ma nn mi convince anche perchè il mio teak si vede che ha bisogno di un trattamento, settimana scorsa l'ho lavato con prodotto specifico ed ora pensavo al rientro da un uscita di passare l'olio il teak wonder che mi dicono essere il migliore. Mi sa che come tutte le cose mi devo fare la mia personale esperienza ed opinione ma ringrazio tutti per i pareri sempre utilissimi per chi come me è alla prima esperienza.
Grazie
(09-06-2023 09:10)Raffy Ha scritto: [ -> ]Questa storia dell'acqua di mare già l'ho sentita ma nn mi convince anche perchè il mio teak si vede che ha bisogno di un trattamento, settimana scorsa l'ho lavato con prodotto specifico ed ora pensavo al rientro da un uscita di passare l'olio il teak wonder che mi dicono essere il migliore. Mi sa che come tutte le cose mi devo fare la mia personale esperienza ed opinione ma ringrazio tutti per i pareri sempre utilissimi per chi come me è alla prima esperienza.
Grazie

Oltre a fare un lavaggio con un prodotto specifico, prima di dare l'olio, passa un prodotto sbiancante per il teak che può essere l'acido ossalico opportunamente diluito o uno sbiancante per il teak. Vedrai che il risultato finale sarà decisamente migliore.
Interessante, dovro` fare anche io il trattamento a breve.
Adoro quando la gente tratta il teak. Il fatturato si impenna poichè NESSUNO legge le schede tecniche e stende prodotti in modi inappropriati.
(09-06-2023 08:14)bullo Ha scritto: [ -> ]Sul teak vero non serve nulla, acqua salata e fretazzo, rimane sempre chiaro, con gli oli scurisce e ti scotti i piedi se scalzo, in pozzetto le chiappe, devi metterti sotto un asciugamano, solo peso in barca, un buon antisdrucciolo è più sicuro.-

Sulla mia barca sono rimasti al momento pochi particolari in iroko (legno africano che oggi chiamano teak ...).
Qualche anno fa ho trovato presso un maestro d' ascia che andava in pensione un paio di tavole da 40 mm in teak (quello vero, legno dell' allora Siam) che a sua volta provenivano da una demolizione fatta qualche decennio prima e sto sostituendo l' iroko con il teak.

Ti do pienamente ragione.
Anzi, direi che gli scorrevoli del tambuccio hanno una lubrificazione naturale.
Il tambuccio è una costruzione fissa che non si usa più, ora c'è la cappottina "spry hood".-
(10-06-2023 10:18)bullo Ha scritto: [ -> ]... ora c'è la cappottina "spry hood".-

Santarelli non metteva lo spray hood sui Modulo.Smiley36Smiley36Smiley36
(09-06-2023 21:50)Argo74 Ha scritto: [ -> ]Adoro quando la gente tratta il teak. Il fatturato si impenna poichè NESSUNO legge le schede tecniche e stende prodotti in modi inappropriati.

Ho visto sul tuo profilo che sei un professionista del legno. Se ne hai voglia, potresti spiegarci come trattare correttamente il teak? Sono sicuro che il tuo fatturato non subirà flessioni con tutti gli altri errori che continueremo a fare.32
(10-06-2023 19:09)Suncharm Ha scritto: [ -> ]Ho visto sul tuo profilo che sei un professionista del legno. Se ne hai voglia, potresti spiegarci come trattare correttamente il teak? Sono sicuro che il tuo fatturato non subirà flessioni con tutti gli altri errori che continueremo a fare.32

no, ma per il semplice motivo che si aprirebbe una diatriba infinita.

Il consiglio che do sempre e che seguo anche io è di leggere le schede tecniche, sono gratis e facilmente reperibili e attenersi a quelle pedissequamente.
Falegname o maestro d'ascia? Perchè il maestro d'ascia sa fare anche i mobili mentre il falegname non sa fare le barche.
Me lo sono semtito dire decine di volte dai maestri d'ascia da bambino.-
Buongiorno, scusate ma io volevo chiedere per il trattamento iroko che é diverso dal teak ci dovrebbero essere degli oli speciali impregnanti , mi sapete dare dei consigli ? Grazie
(10-06-2023 21:49)Argo74 Ha scritto: [ -> ]Il consiglio che do sempre e che seguo anche io è di leggere le schede tecniche....

Per qualche stagione ho avuto, ormeggiato di fianco a me, un simpatico ragazzo che aveva un mega gommone con la coperta rivestita in teak (o almeno tale sembrava, però comunque era in vero legno) che puliva e lucidava regolarmente con la carta vetrata.
Quando gli dissi che la carta vetrata non andava bene e gli consigliai il trattamento trifasico con i prodotti "Teak Wonder" che usavo io, lui mi disse che era troppo lungo e complicato.
Tutto questo solo per dire che c’è di peggio di coloro che non leggono neppure le schede tecniche dei prodotti utilizzati (nel caso del mio simpatico vicino il prodotto era la carta vetrata)
(09-06-2023 09:10)Raffy Ha scritto: [ -> ]Questa storia dell'acqua di mare già l'ho sentita ma nn mi convince anche perchè il mio teak si vede che ha bisogno di un trattamento, settimana scorsa l'ho lavato con prodotto specifico ed ora pensavo al rientro da un uscita di passare l'olio il teak wonder che mi dicono essere il migliore. Mi sa che come tutte le cose mi devo fare la mia personale esperienza ed opinione ma ringrazio tutti per i pareri sempre utilissimi per chi come me è alla prima esperienza.
Grazie

Cè una cosa che dovrebbe convincerti sull'acqua di mare sul teak; osserva le doghe del tuo (o degli altrui) pontili galleggianti; quelle del mio porticciolo compiono 40 anni e non hanno mai visto una goccia di teak wonder,, di acido ossalico o di carta vetrata, solo onde e pioggia.

Sono acora perfette

Detto ciò io gli dò un pò di olio verso novembre, per proteggerlo un pò durante i mesi di scarso utilizzo o se la barca è a terra, poi per la primavera risciaquo e via
Non credo che la differenza tra i trattamenti del teak con prodotti naturali (acqua e olio di gomito) rispetto ai trattamenti con prodotti chimici (es. ciclo Teak Wonder) incida sulla durata del legno ma essenzialmente sul suo aspetto. A me piace molto di più quello trattato con Teak Wonder, che conferisce alla barca un aspetto gradevole, efficiente e pulito e che lascia presumere analogo riguardo per tutto il resto. Poi capisco che qualcuno abbia altre opinioni estetiche. De gustibus non est disputandum.
Ovviamente parlo di trattamenti eseguiti come si deve e non ad minchiam. Ad esempio non usare l’idropulitrice o getti d’acqua potenti oppure spazzole con setole dure o anche solo semidure (basta un pennello) e anche non avere fretta di finire e neppure avere fretta di ricominciare il trattamento al primo segno di zozzeria.
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