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Versione completa: Trasformare un Sun Fast 40 in Sun Odyssey 40
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Buongiorno a tutti,
ancora alla ricerca di una barca in condizioni decenti, in base alla disponibilità del mercato usato, riflettevo sul fatto di poter acquistare e trasformare un Sun Fast (versione sportiva del Sun Odyssey), nel suo cugino "camper" Smiley45

So che a molti puristi si rizzeranno i capelli, per una variazione che normalmente tutti vorrebbero al contrario 99
ma la mia esigenza sarebbe eliminare il trasto randa dal pozzetto, non tanto per non avere pericoli in pozzetto ma per poter montare un bimini decente, operazione che il boma lungo e la scotta randa all'estremità non permettono.

Se smontare il trasto è semplice, come potrebbe essere variare l'attacco della scotta randa al centro del boma, cosa si rischia nel montare un carrello sulla tuga, come nel Sun Odyssey?
Essendo una barca di serie, la tuga nasconderà un rinforzo non utilizzato oppure si rischia di scoperchiare la dinette, essendo anche la vela piu grande?
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(16-06-2023 17:11)albert Ha scritto: [ -> ]Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

Non pensavo di essere minacciato con una motosega Smiley36
Scrivi alla Jeanneau per chiedere se puoi fare la modifica che intendi.
Meglio di loro....
Mi sembra di aver visto un SF 40 con la soluzione che dici.
Da quel che mi dissero a suo tempo il SF40 dovrebbe essere una imbarcazione invelata e nervosetta.
Cmq non lo trasformi in SO, dovresti segare albero e bulbo di un po'
nervosetta non direi, semmai ha giusti rapporti velatura/peso, mentre il sun odissey è un po sottoinvelato. secondo me potrebbe essere una cosa fattibile, forse addirittura la coperta ha la predisposizione per il trasto in tuga. bisogna però vedere se il boma è diverso;
Mi pare un’operazione costosa e discutibile. Trasto, boma, randa tutti da rifare… con le decine di Sun odyssey già disponibili sul mercato dell’usato perché complicarsi la vita con un’operazione così ?
Mi sà che sei il CEO dell'UCASSmiley5
Farei qualche conto dei carichi prima.
Il boma è probabilmente più lungo per cui spostare il punto di applicazione della forza a metà invece che vicino alla varea potrebbe causare rotture e deformazioni.
Anche se non fosse più lungo, la maggiore superficie velica ne aumenta la tensione e siamo al punto di prima.
Cambiare la geometria delle forze in una barca mi sembra una pessima idea in ogni caso, e non considero nemmeno la perdita di prestazioni e controllo della randa.
Verrebbe anche da chiedere perché non hai preso un SO invece di un SF... è anche più facile da trovare.

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(16-06-2023 17:34)Oceanis411 Ha scritto: [ -> ]Non pensavo di essere minacciato con una motosega Smiley36

No, non era una minaccia, era solo un suggerimento per l'attrezzatura necessaria all'esecuzione delle modifiche 3232
Su Elan più grandi ho visto bimini frazionati i due elementi per poter lasciare spazio alla scotta randa in pozzetto.
Non so se replicabile in un 40 ft, magari da studiarci su.
Se ho capito bene la priorita' e' sgomberare le panche dal trasto della randa.
Senza fare cambiamenti costosi ed incerti, forse un'idea e' la seguente.
Sacrificando buona parte della regolazione, se come mi sembra (da verificare) il trasto attuale e' tenuto da due tiranti strutturali centrali potresti sostituirlo con un mini-trasto al suolo, usando la stessa configurazione strutturale.
Il trasto sara' di piccola (piccolissima) escursione por garantire che la scotta non scontri contro le sedute agli angoli piu' sfavorevoli.
Al limite, forse, potresti persino sostituire il trasto con un golfare centrale.
Non e' detto che le prestazioni scendano cosi' tanto da non lasciare ancora piacere per un uso crocieristico.
E, poi, in tale maniera, non sarebbe difficile ritornare indietro.
Magari con l'aiuto di un buon rigger, o con qualche buon suggerimento dei tanti esperti qui sul forum, forse c'e persino un modo di compensare, parzialmente, la riduzione o assenza del trasto con un sistema 3D o altro.
Per il bimini, come diceva kavokcinque, la modifica e' semplice.
Mah, secondo me potresti valutare l'idea di fare un rollbar, su cui ancorare il punto di scotta della randa.
Alla fine, potrebbe essere la soluzione più economica e funzionale per salvare capra e cavoli e non avere accrocchi che in mare non vanno mai lontano. Io proverei a farlo in alluminio saldato e verniciato, un bravo carpentiere non dovrebbe neanche richiederti una cifra assurda... 32
Per l'attacco in coperta potresti pensare di utilizzare il bordo poppiero della tuga, oppure i paraonde del pozzetto, dove sono montati i winch, dove magari riesci pure ad accedere facilmente grazie ai gavoni del pozzetto...
La soluzione forse non è bellissima esteticamente, ma senz'altro la funzionalità c'è tutta!
Tatone, ci avevo pensato anche per la mia ma su un 40 ft manca lo spazio per i bozzelli, se lo vuoi fare che sotto ci si passi con almeno 175 cm.
Si rischia di non riuscire a cazzare bene la randa.
(16-06-2023 17:04)Oceanis411 Ha scritto: [ -> ]Buongiorno a tutti,
ancora alla ricerca di una barca in condizioni decenti, in base alla disponibilità del mercato usato, riflettevo sul fatto di poter acquistare e trasformare un Sun Fast (versione sportiva del Sun Odyssey), nel suo cugino "camper" Smiley45

So che a molti puristi si rizzeranno i capelli, per una variazione che normalmente tutti vorrebbero al contrario 99
ma la mia esigenza sarebbe eliminare il trasto randa dal pozzetto, non tanto per non avere pericoli in pozzetto ma per poter montare un bimini decente, operazione che il boma lungo e la scotta randa all'estremità non permettono.

Se smontare il trasto è semplice, come potrebbe essere variare l'attacco della scotta randa al centro del boma, cosa si rischia nel montare un carrello sulla tuga, come nel Sun Odyssey?
Essendo una barca di serie, la tuga nasconderà un rinforzo non utilizzato oppure si rischia di scoperchiare la dinette, essendo anche la vela piu grande?

Mi sembra di aver capito che ancora non hai comprato la barca. Quindi l’unico consiglio che mi sento di darti è di cercare un Sun Odyssey, è troppo complicato modificare l’attrezzatura di una barca progettata per un uso specifico. Entrano in gioco troppe variabili ed il risultato potrebbe essere peggiorativo con un probabile esborso economico non indifferente.
Fortunati voi che il problema nel comperare una barca è nel trasto in pozzetto.
Il mio è sempre stato i " schei" soldi.-
(18-06-2023 08:47)bullo Ha scritto: [ -> ]Fortunati voi che il problema nel comperare una barca è nel trasto in pozzetto.
Il mio è sempre stato i " schei" soldi.-
Bullo hai fatto bene a ricordare questo fatto che è una fortuna poter parlare di comprare una barca, da un vecchio 20 ft ad un nuovo 60 ft.
Alle volte si dimentica questa cosa importante.
Su ADV siamo tanti e con differenti capacità di spesa per il giocattolo barca.
(18-06-2023 10:00)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Bullo hai fatto bene a ricordare questo fatto che è una fortuna poter parlare di comprare una barca, da un vecchio 20 ft ad un nuovo 60 ft.
Alle volte si dimentica questa cosa importante.
Su ADV siamo tanti e con differenti capacità di spesa per il giocattolo barca.
E il desiderio spesso è inversamente proporzionale alla ricchezza disponibile.
Considero che la vulgata barca/riccone sia un elemento di sottocultura tutto nostro e che abbia nociuto in modo pesante a tutto il settore, e a noi comuni mortali usi a spaccare il cent.
Va anche detto che si è creata una tendenza al troppo grande di tipo automobilistico/suv che conferma la cosa. Negli anni del boom la barca da crociera era Mousse, comet, brigand, tutta roba sotto i 10m... Il top era l'alpa 11,50, il resto rare comparse nei luoghi vippaioli.87
Beh, guardiamo anche al lato positivo, uno dei grandi vantaggi della corsa alla crescita dimensionale delle barche è anche la notevole disponibilità di usati più piccoli e più abbordabili anche per chi ha disponibilità limitate. Il vero problema in questi casi è più quello del mantenimento che quello dell'acquisto, soprattutto per la cronica carenza in Italia di ormeggi a costi ragionevoli....
Ti sconsiglio di apportare questo tipo di modifiche così invasive, anche perché la rivendita della barca è si potrebbe rivelare complicata.
Il fatto che le barche siano più grandi viene sempre presentato come una aberrazione, ma io ci sto proprio bene con una barca più grande. Mi ricordo bene i vari 20-30 piedi e non tornerei indietro per niente al mondo.
Poi, anche a costo di essere di essere impopolare, le barche vecchie erano anche dei debiti galleggianti- un po' come paragonare una vecchia mini con le bande in legno e una toyota moderna (per fare un esempio di auto di grande serie sostanzialmente senza difetti).
Diciamolo, le barche erano dei catorci e la differenza di percezione è che eravamo giovani noi... Sad
(18-06-2023 15:44)Tatone Ha scritto: [ -> ]Beh, guardiamo anche al lato positivo, uno dei grandi vantaggi della corsa alla crescita dimensionale delle barche è anche la notevole disponibilità di usati più piccoli e più abbordabili anche per chi ha disponibilità limitate. Il vero problema in questi casi è più quello del mantenimento che quello dell'acquisto, soprattutto per la cronica carenza in Italia di ormeggi a costi ragionevoli....

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