Credo la prima a terra in vent’anni, mi chiedo se siano da smontare gli attacchi di crocette, boma e bozzelli, si sfili il profilo del rollaranda e tutto, insomma se si cambi proprio fino all’ultimo rivetto.
Vado su regolarmente, le crocette sono salde e sembra tutto in ordine.
Che barca?
Cambia il sartiame.
Ehm ... purtroppo questa mattina la sfera di cristallo è off-line ...
Tenendo presente quanto scritto da Albert, faccio una considerazione: i rivetti di solito sono là per attaccare piastre (dentro o fuori dal profilo) e elementi di ferramenta, ognuno di questi pezzi avrà un punto di contatto con l'alluminio in cui si accumula il salino e si possono creare delle celle galvaniche.
Passati vent'anni, saresti molto fortunato se, dove sono state applicati gli isolanti, fosse tutto a posto MA altri 20 anni è difficile (eufemismo) che li facciano... quindi, fossi in te staccherei tutto quello che si può staccare per verificare cosa c'è sotto e poi, eventualmente rifare l'isolamento a regola d'arte
Pardon, jeanneau 40, ovviamente cambio sartiame e quant’altro serva
Ho appena cambiato il sartiame e revisionato intero albero, crocette, trozze, connessioni, cavi, antenne, luci, pulegge, attacchi di un First 47.7.
Ho cambiato la maggior parte e ricostruito trozze e crocette che erano consumate/rotte. E nonostante la spesa sono molto contento di averlo fatto perché ho trovato situazione di corrosione non grave, ma che se lasciata lì avrebbe portato in qualche anno a qualche danno più serio. Ora ho rimontato il tutto, sistemato a dovere, rimesso isolante dove serve etc. mio consiglio è di smontare tutto, lo fai una volta e dura più della barca. Controlla bene le pulegge, ne ho trovate 2 rotte che hanno consumato drizze nuove, e tutte le altre cotte a puntino. Cambiate tutte.
Visto che mi sembra di capire che non tiri giu' l albero sovente, dovresti metterti li e cambiare un po' tutto, cavi elettrici puleggie puntali crocette..
Grazie per gli spunti, tutto molto ragionevole. Allora via tutto senza rischi di fare lavori inutili (direi discorso valido per qualsiasi barca, anche senza sfera!)
Noto una punta di sarcasmo tra le parentesi ...
Certo che, se hai deciso di smontare via tutto, il fatto che tu affermi che "sembra tutto in ordine" e la richiesta di consiglio qui non hanno molto senso.
Buon lavoro
Abbi pazienza, ma non ti seguo né sul sarcasmo (non ho iniziato io…) né sull’aspetto tecnico.
Potrai notare che tendo sempre alla sintesi per rispetto del lettore, anche in termini di faccine.
Comunque approfitto dell’occasione per ringraziarti dei tuoi preziosi e generosi contributi alla formazione dei quasi principianti come me.
E' una costante che si arrivi qui completamente ignoti con domande fumose e ci si risenta per le ovvie risposte.
Sarebbe carino dare prima un minimo di notizie: sono umano, vivo in zona x, la mia barca y si trova a z, navigo da n anni...
Nessuna violazione della maledetta privacy che ci ossessiona, ma un minimo di parametri per poter capire con chi si parla e di che.
Oggi ci capita Gutta, sarà colpa dei temporali esagerati che stanotte mi hanno tenuto sveglio e allarmato.
Per il resto condivido quanto detto da Clavy, per consimile esperienza su un vecchio albero frazionato: ripassare ogni minimo punto con pignoleria e albero su tre cavalletti.
Oppure risparmiare fatica e spese e affidarsi a Santapupa
Peccato si vada tanto fuori tema.
Non so cosa ‘ti è capitato’, ma ti auguro che il meteo migliori.
Replico solo per evitare equivoci: da parte mia non c’è il minimo risentimento, né, mi pare, la minima fumosità.
Molto dipende da te, ovvero dipende se sei una persona che si allarma facilmente, che si angoscia, che in rada di notte si sveglia cinque volte per vedere se l ancora tiene, se sei di questa categoria, cambia tutto, fai verificare ogni singolo pezzo e cambia il piu possibile.
Non rovinarti le vacanze ogni volta che cé un po' di vento e la barca sbanda con nodi allo stomaco.
Se invece sei piu' disteso, fai il minimo, non cé una regola precisa, é molto soggettivo, anche un sartiame nuovo puo spaccarsi in qualsiasi momento, a volte si vedono barche che arrivano da lontano in condizioni tali che non ci farei neanche il giro del porto per andare a fare gasolio
(01-07-2023 19:37)oudeis Ha scritto: [ -> ]E' una costante che si arrivi qui completamente ignoti con domande fumose e ci si risenta per le ovvie risposte.
Sarebbe carino dare prima un minimo di notizie: sono umano, vivo in zona x, la mia barca y si trova a z, navigo da n anni...
Io invece molto modestamente e umilmente consiglierei, e sottolineo senza né sarcasmo né spirito di critica visti i frequenti equivoci, di andare per lo meno a vedere chi sono gli ADV che scrivono. Può infatti capitare come nel caso di gutta che qualcuno non sia particolarmente attivo e conosciuto dal "solito giro", ma cionondimeno frequentatore del forum e iscritto dal 2016, tra l'altro con regolare presentazione...
Altrimenti, si corre il rischio di cadere in una "autoreferenzialità" che è tutto fuorché simpatica e in linea con lo spirito di aiuto reciproco che dovrebbe sempre animare questo tipo di forum
(11-07-2023 12:05)Tatone Ha scritto: [ -> ]... si corre il rischio di cadere in una "autoreferenzialità" che è tutto fuorché simpatica e in linea con lo spirito di aiuto reciproco che dovrebbe sempre animare questo tipo di forum
Io di solito prima di rispondere ad una domanda di aiuto "generica" che non specifica nulla di chi sia l'armatore, di che barca abbia, di cosa abbia fatto in passato questa barca e se l'armatore ne conosca la storia, della zona in cui la barca naviga e staziona, vado a vedere cosa l'armatore vuole che sappiamo di lui e della sua barca (dalla sua presentazione del 2016 capisco solo che allora aveva un cabinato nel medio adriatico).
Ebbene:
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...il nulla, è nei suoi diritti ... ma allora io non so sinceramente come aiutarlo ...
Mi spiace aver causato questo sperpero di energie!
Di ansia in realtà credo di averne fin troppo poca, infatti spesso penso che non c’è un vero bisogno di intervenire. Ma voglio che la barca sia sicura.
Comunque per una barca del modello ed età indicati che non ha segni evidenti di problemi al rigging, aggiungo sempre usata per crociera e regatine nel mare nostrum, mi pare di capire che la ossidazione sia il maggiore pericolo.
Forse non è indispensabile smontare stopper e rinvii, attacco del vang, luci, antenna radar e altro che non abbia funzioni strutturali o sia comunque gestibile con albero su.
Resta tra l’altro il dubbio sul profilo del rollaranda, ma anche sul collegamento scafo-lande (ho dei tubi inox)
Nessuno sperpero di energie
Mi sembrava opportuno rispondere alle "accuse" di Tatone.
Per quanto riguarda il rollaranda, se è Selden va verificata la tensione dei profili mediante la vite interna (vedi manuali relativi), se invece è Z-spar, succede che la coclea in plastica su cui si avvolge la cima di avvolgimento col tempo si fratturi e, dato che funge da distanziale tra i cuscinetti, a volte da questi escono le sfere e tutto il sistema diventa duro a ruotare.
Per tutto il resto smonta ciò che ad una ispezione visiva ti sembri ossidato/fiorito e lascia stare le parti che non siano strutturali.
A volte gli smontaggi e rimontaggi fan più danni che benefici all'anodizzazione dell'albero.
(14-07-2023 09:09)albert Ha scritto: [ -> ]Mi sembrava opportuno rispondere alle "accuse" di Tatone.
Albert, probabilmente hai letto male o io ho scritto peggio, nessuna "accusa" da parte mia. Se hai tempo e pazienza per rileggere il mio post, magari dopo aver mangiato o bevuto qualcosa di dolce
, ti renderai conto che è chiaramente in risposta a quanto scritto da oudeis, che probabilmente a causa dei temporali mi era parso francamente eccessivo nella sua risposta.
Il rischio dell'autoreferenzialità nel forum non sono certamente io il primo a sollevarlo, penso che sia un "nemico" da sconfiggere ben chiaro a tutti, o no?
(13-07-2023 20:47)gutta Ha scritto: [ -> ]Comunque per una barca del modello ed età indicati che non ha segni evidenti di problemi al rigging, aggiungo sempre usata per crociera e regatine nel mare nostrum, mi pare di capire che la ossidazione sia il maggiore pericolo.
Assolutamente vero e aggiungerei che l'ossidazione è un problema spesso subdolo, perché si manifesta con "cricche" difficili da vedere soprattutto sugli elementi delle manovre fisse.
L'ispezione visiva comunque garantisce un ottimo livello di sicurezza, soprattutto se fatta da qualcuno che sa dove andare a guardare...
Più in generale, tieni presente che il tuo albero è comunque abbondantemente sovradimensionato e i carichi di lavoro non raggiungono mai livelli preoccupanti in un uso normale. Gli eventi che stressano maggiormente albero e sartiame sono:
1. alaggi e vari (per cui è una buona prassi lascare gli arridatoi prima di alare la barca)
2. navigazione con mare brutto, in cui i "colpi" sulle onde e le conseguenti deformazioni di scafo e albero fanno salire di molto i carichi sulle strutture.
3. Eventuali urti sul fondale o in banchina o con altre barche, in seguito ai quali è sempre opportuna una accurata ispezione anche di tutti il rigging (peraltro, cosa alla quale in molti non pensano).
4. "Sbattimento" incontrollato delle vele, che potrebbero provocare i fenomeni che gli ingegneri chiamano di "risonanza" sull'attrezzatura generando sforzi fuori controllo.
5. Errori nel setup dell'albero, con sartiame troppo o troppo poco in tensione, così come errori nelle regolazioni di strallo di poppa o strallo di prua o mast jack (se regolabili) se portati fuori range (ma qui si va sul complicato, uno jeanneau 40 probabilmente ha pure il paterazzo fisso).
6. Da ultimo, ma non ultimo, le modifiche di assetto e di carico della barca che possono portare il suo momento raddrizzante ad aumentare (e così sollecitare maggiormente l'attrezzatura dell'albero). Un bulbo più raddrizzante ad esempio esige un ridimensionamento di albero e sartiame.
Tutti gli sforzi invece generati dal piano velico anche sotto raffica sono stati abbondantemente calcolati in sede di progetto e non comportano "stress" che possano danneggiare le attrezzature. Anche perché esiste un bellissimo limitatore naturale degli sforzi costituito dal momento raddrizzante proprio dell'imbarcazione (che in pratica sotto carico "sbanda" alleggerendo il carico sul sartiame). Questo significa ad esempio che si può spudoratamente aumentare le superfici di randa e genova senza preoccuparsi che ciò comporti aumenti di carico su albero e attrezzature (per alcuni forse sarà incredibile ma è vero!)
Per concludere questo pippone, se non hai in programma la circumnavigazione del globo non preoccuparti, fai o fai fare un accurato controllo visivo, cambia eventualmente a preventivo le cose che si muovono tipo le pulegge e le copiglie (importanti!!!!), lubrifica bene gli arridatoi e goditi la tua barca!
Altro che pippone… e complimenti anche per la penna!
Grazie infinite a entrambi, ho le idee molto più chiare