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Versione completa: Vela di prua per piatte
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Ennesima regatina e ancora una volta stessa situazione:

Bastone 2 giri. Fino alla seconda boa di bolina tengo il passo con il gruppo di testa stando anche davanti a barche con un rating nettamente migliore del mio ( anche grazie al mio gennaker). Poi il vento cala, e da poppa gira prevalentemente a traverso / bolina larga ( ma continua a oscillare con tempistiche diverse tra bolina e lasco a dipendenza se prevale la termica o il vento sinottico ) quasi piatta totale, proprio un alito di vento, il gennaker diventa inefficace ,il genoa al 150% armato in testa collassa sotto il suo peso e non da più portanza, la randa fa andare la barca a 0.6 nodi. Le altre barche davanti a me (spesso con genoa più piccoli e leggeri) procedono poco più velocemente ( diciamo 0.8 / 1 nodo), questa differenza però permette alle barche davanti a me di restare nel "vento" e raggiungere il traguardo( termica che si sta esaurendo) mentre io le vedo allontanarsi. Nonostante questo allungo sulle barche che mi stanno dietro.

Ora visto che la situazione un po' mi secca stavo pensando a una nuova vela.

Ho però paura che un code 0 in laminato risulti comunque ancora troppo pesante e che collassi anche lui sotto il suo peso. Già da un po' di tempo mi frulla per la testa l'idea di far fare un code in nylon su avvolgitore da usare per queste situazioni, fino a un massimo di 2 / 2.5 nodi di sog.
Qualcuno ha qualche esperienza in merito?
per ogni andatura e intensità esiste già una vela dedicata che il tuo velaio saprà consigliare tenendo d’occhio gli eventuali effetti sul rating e l’efficienza relativa alla tua barca.
Ovviamente minore è il vento e più si opterà per materiali leggeri ma in base all’andatura tocca tenere d’occhio anche la stabilità alle tensioni.
Per mia esperienza è comunque abbastanza normale che chi è davanti (quindi più veloce) resti più veloce e chi è dietro diventi ancora più lento.
Poi mentre con 8 nodi son buoni tutti, con 3 ci vuole lucidità e manico (di tutto l’equipaggio) e la messa a punto della barca la fa da padrone: puoi avere la vela perfetta ma quello con la carena lisciata dal sub 2 ore prima e la barca vuota avrà vita facile.
Ultima riflessione: sei sicuro che su un bordo di mezzo miglio valga la pena avere l’equipaggio che armeggia in giro per la barca tra ammainate, issate, peeling ecc. anziché tutti belli fermi e zitti sottovento?


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Forse non mi sono spiegato ma con davanti si parla di decine di metri ad esagerare 100. Il problema è che il loro fiocco/ genoa sta gonfio il mio no, perché più pesante, sceso sotto una certa soglia di vento come è fisiologico collassa e la barca si pianta.

Quando la termica si esaurisce, la fa gradualmente, iniziando a esaurirsi alla boa di bolina e ritirandosi man mano fino alla boa di poppa. Riuscire a restare in quel vento in esaurimento fa una grande differenza.
Quel mezzo miglio porta a differenza anche di 1 ora di tempo su quel bastone.

Nelle lunghe tale effetto è ancora più "drammatico"
allora ti basta un genoa leggero e ti risparmi (oltre ai soldi) lo smanettamento per far entrare un frullone su un armo in testa


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In condizioni di vento prossimo a zero, "ai tempi dell'ecume de mer" si issava un DRIFTER non inferito in nylon, senza sovrapposizione, ovvero delle dimensioni dell'olimpico, per evitare che la balumina interferisse col sartiame, murato come i genoa all'interno dello strallo di prua.

Non era inferito, ma aveva un cavetto d'acciaio nell'inferitura perchè così, ai tempi dei garrocci, era più veloce il cambio genoa-drifter e viceversa.

Contestualizzando, se il genoa è avvolgibile, un drifter siffatto potrebbe essere la soluzione "al volo" in caso di piatta, sempre che non ci si voglia cimentare in un cambio di vela con un leggero senza banda anti uv.

Se si volesse estendere un po' il range alle andature più larghette della bolina, invece che senza sovrapposizione si può fare sovrapposto con la bugna un po' alta.

Comunque quando il vento si ritira, chi è avanti allunga e chi è dietro rallenta ... è una dura legge di natura
Questa problematica si presenta solo nelle regatine di circolo perché per ridurre lo sbattimento al minimo al posto di piazzare un vero campo di regata dove c'è vento abbastanza costante, vengono prese isole, isolotti, mede ecc come boe per il percorso. Giocoforza il percorso
è influenzato tantissimo dal territorio circostante. Lungo il percorso ci sono zone dove si ha vento teso, poi appena passata una punta, il vento si riduce fino a diventare una bava, per poi riprendere nuovamente vigore.
Le zone di piatta sono lunghe al massimo 2 o 3 miglia e quindi cambiare genoa ( su avvolgitore) non sarebbe proprio il massimo, soprattutto perché solitamente a queste regatine o partecipo in solitaria o con la mia ragazza.
Questa problematica invece non si pone nei campionati un po' più seri dove partecipo con un altra barca e in equipaggio completo.
In questo caso viene piazzato un campo di regata regolamentare e le regate vengono annullate sia per vento troppo debole o velocità media inferiore a dei limiti prestabiliti.

Detto ciò preferirei avere una vela non inferita, da armare sul bompresso, in modo da gestire tutto comodamente da pozzetto ( analogamente a quello che facciamo con il gennaker, senza calza e frullino).

Il genoa attuale ( Albert lo conosce bene) è rullabile, con foam luff, e banda anti UV, la grammatura del tessuto è la più leggera possibile per la stazza della barca e per essere rullabile. Se non fosse rullabile si potrebbe scendere ancora un po' di grammatura se ricordo bene.

Comunque non voglio rinunciare al Genoa rollabile da qui la necessità di un'altra vela di prua per le piatte, con lo scopo di percorrere quel paio di miglia per rientrare nel vento.
Se parliamo di rating il code 0 diventa una mazzata e poi più di tanto non riesce a stringere. Personalmente in caso di piatta uso un wind seeker e devo dire che non ho mai visto lo 0 sul log.
Peven i frulloni si possono fare anche per la bolina.
Il problema più grande per il nostro amico è il manico, forse fra una cinquantina di anni imparerà.-
@cmv88 Sì, lo conosco 32: il genoa avvolgibile è di grammatura media per poter essere adoperato senza essere sfracellato anche con un po' di vento.
In condizioni di vento leggerissimo è dunque un po' penalizzato oltre che dalla sua grammatura anche dal peso in balumina della banda anti uv.
Perciò non gli si possono chiedere miracoli.32

Le soluzioni al problema sono dunque due:

- un drifter leggerissimo con il cavo di ghinda da murare al di sotto del genoa avvolto, di superficie analoga a quella del genoa, senza sistema di avvolgimento (si vira come col genoa), con utilizzo limitato a questi momenti di piatta.

- un code zero su bompresso, completo di sistema di avvolgimento e ammennicolame vario, altrimenti non si può virare, leggermente più grande del genoa essendo murato su bompresso, con utilizzo sia in questi frangenti che in eventuali lati di bolina larga/traverso in cui non sia possibile utilizzare vele portanti perchè l'angolo di apparente è troppo stretto.
Purtroppo, essendo la barca armata in testa, ci sarà un po' di interferenza in alto tra la vela che si frulla e quella aperta.
(27-07-2023 08:13)penven Ha scritto: [ -> ]Se parliamo di rating il code 0 diventa una mazzata e poi più di tanto non riesce a stringere. Personalmente in caso di piatta uso un wind seeker e devo dire che non ho mai visto lo 0 sul log.

Problemi di rating non ce ne sono perché le regatine per le quali vorrei fare questa vela hanno regole un po' loro:

Circolo 1: è una sorta di libera, classifica in tempo reale e basta. Percorso di circa 8 miglia.

Circolo 2: Classifica compensata, ma il rating è assegnato sulla base dello barca in versione standard, poi se uno vuole tenere su il triplo della tela, maggiorare albero, ecc sono affari suoi. Percorsi tipici 16 miglia e 50 miglia

Potrà sembrare strano, ma nel tempo i due circoli sono arrivati a questo compromesso che soddisfa tutti i partecipanti, e non crea discussioni.

Circolo 3: Classifica ORC o campionati di classe ma a queste regate partecipo con un altra barca stazzata.

(27-07-2023 10:38)albert Ha scritto: [ -> ]@cmv88 Sì, lo conosco 32: il genoa avvolgibile è di grammatura media per poter essere adoperato senza essere sfracellato anche con un po' di vento.
In condizioni di vento leggerissimo è dunque un po' penalizzato oltre che dalla sua grammatura anche dal peso in balumina della banda anti uv.
Perciò non gli si possono chiedere miracoli.32

Le soluzioni al problema sono dunque due:

- un drifter leggerissimo con il cavo di ghinda da murare al di sotto del genoa avvolto, di superficie analoga a quella del genoa, senza sistema di avvolgimento (si vira come col genoa), con utilizzo limitato a questi momenti di piatta.

- un code zero su bompresso, completo di sistema di avvolgimento e ammennicolame vario, altrimenti non si può virare, leggermente più grande del genoa essendo murato su bompresso, con utilizzo sia in questi frangenti che in eventuali lati di bolina larga/traverso in cui non sia possibile utilizzare vele portanti perchè l'angolo di apparente è troppo stretto.
Purtroppo, essendo la barca armata in testa, ci sarà un po' di interferenza in alto tra la vela che si frulla e quella aperta.

Quale delle due sarà più performante per la piatta?
Oppure più o meno si equivalgono perché il code su bompresso sentirà meno i rifiuti del genoa avvolto rispetto al drifter?

Come prezzi come siamo messi ( di sola vela, il frullino è già disponibile)?
Ammettendo che la vela meno cara tra le due costi X la più cara costerà X + % ? ( Formulo la richiesta cosa da lasciare una traccia informativa anche per altri utenti che ci leggono, ma poi quando hai un attimo di tempo se mi invii due preventivi di massima inizio a ragionarci)
(27-07-2023 19:21)cmv88 Ha scritto: [ -> ]Quale delle due sarà più performante per la piatta?
Oppure più o meno si equivalgono perché il code su bompresso sentirà meno i rifiuti del genoa avvolto rispetto al drifter?

Come prezzi come siamo messi ( di sola vela, il frullino è già disponibile)?
Ammettendo che la vela meno cara tra le due costi X la più cara costerà X + % ? ( Formulo la richiesta cosa da lasciare una traccia informativa anche per altri utenti che ci leggono, ma poi quando hai un attimo di tempo se mi invii due preventivi di massima inizio a ragionarci)

Per la piatta vera e propria (0-2 nodi) la vela con la balumina verticale senza sovrapposizione pesa meno, è più facile da tenere gonfia e scarica meglio.
Sopra i 2 nodi e di bolina larga fino al traverso la vela più grande ha ovviamente più potenza, inoltre spostando la mura sul bompresso si allarga la proiezione di vela libera.
La grossa differenza di prezzo tra le due soluzioni è data dal sistema di avvolgimento, ma se questo lo hai già, la differenza è in proporzione ai metri quadri di vela in più, oltre che la differenza di costo tra lo scalzato del drifter e il cavo antitorsione con relative piombe del code 0.

Per le quotazioni di massima mandami una e-mail diretta così ti rispondo.
Dimmi che avvolgitore hai perchè le redance dedicate hanno costi diversi.
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