I Forum di Amici della Vela

Spronato da una recente discussione dove si mostra una barca con un armo B&R con crocette aggressivamente aquartierate.
Avendo sofferto su un catamarano per vari giorni anch'esso con le crocette e sartie aquartieratissime, sul quale mezzo dopo un certo angolo- relativamente stretto - non si riusciva a regolare la randa ma sembrava che la soluzione fosse prendere il vento prima sulla balumina e farlo uscire dall' inferitura.
Avendo navigato in passaggi lunghi e stretti dove non si puo' scegliere la rotta ma bisogna forzatamente andare dritti, anche per evitare il traffico commerciale che usa lo stesso passaggio, e quindi non si puo' bolinare ma non si possono neanche fare gli angoli quando il vento viene da dietro.
Essendo stato il felice proprietario di una barchetta che aveva le crocette con zero angolo di aquartieramento e quindi non aveva nessun problema di navigare con il vento in poppa piena, sia per scelta o per necessita'.
E infine, avendo navigato con un Laser, dove si puo' mettere il boma piu' in avanti dell' albero.

Chiedo agli esperti:
Come si fa' a navigare con il vento in poppa con le barche che hanno crocette aquartieratissime?
Grazie.

Semplice e compluce la moda bordeggi di gennaker, come dice Bullo, i velisti di oggi non sanno usare lo spy

Crafter l'unica cosa che puoi fare è cazzare il vang e lascare fin che puoi, al massimo.
In fil di ruota invece di avere la forza areodinamica che spinge esattamente in avanti sara più laterale e minore, la randa a quella andatura sarà sempre in stallo.
Se sei in poppa piena per ridurre la velocità stando in poppa piena puoi farlo solo portando la randa al centro.-

rinforzi sulla vela per “evitare” (leggasi ritardare) che crocette e sartie la danneggino, boma sulle sartie e vang lasco


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orzi, che domande.

(01-08-2023 17:45)crafter Ha scritto: [ -> ]Spronato da una recente discussione dove si mostra una barca con un armo B&R con crocette aggressivamente aquartierate.
Avendo sofferto su un catamarano per vari giorni anch'esso con le crocette e sartie aquartieratissime, sul quale mezzo dopo un certo angolo- relativamente stretto - non si riusciva a regolare la randa ma sembrava che la soluzione fosse prendere il vento prima sulla balumina e farlo uscire dall' inferitura.
Avendo navigato in passaggi lunghi e stretti dove non si puo' scegliere la rotta ma bisogna forzatamente andare dritti, anche per evitare il traffico commerciale che usa lo stesso passaggio, e quindi non si puo' bolinare ma non si possono neanche fare gli angoli quando il vento viene da dietro.
Essendo stato il felice proprietario di una barchetta che aveva le crocette con zero angolo di aquartieramento e quindi non aveva nessun problema di navigare con il vento in poppa piena, sia per scelta o per necessita'.
E infine, avendo navigato con un Laser, dove si puo' mettere il boma piu' in avanti dell' albero.

Chiedo agli esperti:
Come si fa' a navigare con il vento in poppa con le barche che hanno crocette aquartieratissime?
Grazie.

Aggiungo un altro punto ai tuoi problemi.

In partenza nelle regate "incazzose" come si fa quando gli altri scorrendo sulla linea lascano le vele per rallentare o fermarsi e tu non puoi farlo ??

Parlava di essere in un canale stretto dove non si possono fare bordi ma solo di proseguire col vento in poppa.-

Se avessi le vele quadre...
Battute a parte temo che sia sempre difficile gestire bene una randa che non si può lascare, a parte l'inevitabile usura sulle crocette. Delle due ipotesi contrarie:
-mollare vang e far svergolare: la randa soffre, le crocette pure, se c'è più vento danni e probabile straorza;
-cazzare tutto e invertire il flusso sulla vela: roba da timonieri e randisti tosti, ma gli sforzi sul rig? E siamo sicuri di non cadere in ripetute strambate?
Una soluzione potrebbe essere andar di solo genoa o fiocco secondo quanto vento c'è, alcune barche da lunghe rotte hanno doppio strallo con possibilità di fiocchi gemelli, più gestibili di uno spi da equipaggi ridotti.
Rotte obbligate in canali trafficati, una gioia!