I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Manualistica per legno
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Ciao a tutti,

sulla mia piccola Eka in vetroresina ho un discreto quantitativo di legno, tra albero, timone, e rivestimenti vari. Siccome vorrei cimentarmi nella sua manutenzione (e riparazioen della pala del timone) mi sto cercando di documentare - non ho persone da cui "andar a bottega" qui.

Ho acquistato il libro di Larsson "the big book of wooden boat restoration", ma mi sono ritrovato più spaesato che guidato. Su internet si trova tutto e niente, e leggendo le recensioni dei libri non si capisce se i vari manuali disponibili siano semplici raccolte documentali o guide per persone incapaci che si approcciano alla materia, il tutto per tacer della barriera linguistica: ultimamente leggo e studio tutto in inglese, ma questo mi impedisce di pensare e formulare domande sensate al forum.

Insomma, avete manuali da suggerire, letture, qualcosa che potrebbe aiutarmi a capire come barcamenarmi nel mondo del legno (in formato "per dementi", visto che manco so distinguere i vari legni) prima che inizi a tormentarvi? Big Grin

Grazie!
Su "lavori a bordo" c'è un corso di falegnameria, magari ci trovi qualcosa di interessante per te.
Dal libro come fai a distinguere le essenze, forse toccandole e annusandole, dal colore.
Ora ci sono le colle e gli attrezzi e con il lamellare fai quello che vuoi.
Il timone lo puoi anche resinare dopo averlo portato a legno2/3 strati di VTR.
Un pò di difficoltà se devi usare lo scalpello o la pialla.
(06-09-2023 10:21)bullo Ha scritto: [ -> ]Dal libro come fai a distinguere le essenze, forse toccandole e annusandole, dal colore.
Ora ci sono le colle e gli attrezzi e con il lamellare fai quello che vuoi.
Il timone lo puoi anche resinare dopo averlo portato a legno2/3 strati di VTR.
Un pò di difficoltà se devi usare lo scalpello o la pialla.

non le distinguo ma da qualche parte imparo...vorrei imparare e non resinare, il perché è puro e semplice autolesionismo Smile

(05-09-2023 18:35)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]Su "lavori a bordo" c'è un corso di falegnameria, magari ci trovi qualcosa di interessante per te.

visto ma mi sa che non risolvo molto (per ignoranza). Appena riesco andare dalla barchina prendo il timone così ce l'ho a casa e posso far foto e 3d dedicato, ma in generale, ci sarà altra manutenzione da fare...
(06-09-2023 10:59)Rockdamned Ha scritto: [ -> ]vorrei imparare e non resinare

Lavorando sul legno qualche colla la dovrai necessariamente usare. I vecchi falegnami usavano colle viniliche (per lavori economici di scarsa rilevanza) o la colla rossa (quando serviva un incollaggio più tenace e resistente a tutte le intemperie).
Oggi ci sono le resine epossidiche con cui sul legno puoi fare tutto, incollaggi, stucchi, protezione, ecc. ecc.
Il manuale che considero per "eccellenza" è quello della West System (che trovi su internet in pdf in italiano e in inglese) che non ti spiega il legno ma ti spiega la resina epossidica applicata al legno.
Per diventare un buon falegname il manuale può aiutarti fino a un certo punto, ma dopo ci vuole l'abilità nell'uso delle mani che il manuale non ti può insegnare perché ce l'hai o non ce l'hai. Da qualche parte avevo letto che un buon falegname si distingueva dalla capacità di piegare il legno come voleva (su Internet trovi molti tutor che spiegano come fare ma quelli che veramente ci riescono bene sono pochi).
(06-09-2023 17:10)opinionista velico Ha scritto: [ -> ]Lavorando sul legno qualche colla la dovrai necessariamente usare. I vecchi falegnami usavano colle viniliche (per lavori economici di scarsa rilevanza) o la colla rossa (quando serviva un incollaggio più tenace e resistente a tutte le intemperie).
Oggi ci sono le resine epossidiche con cui sul legno puoi fare tutto, incollaggi, stucchi, protezione, ecc. ecc.
Il manuale che considero per "eccellenza" è quello della West System (che trovi su internet in pdf in italiano e in inglese) che non ti spiega il legno ma ti spiega la resina epossidica applicata al legno.
Per diventare un buon falegname il manuale può aiutarti fino a un certo punto, ma dopo ci vuole l'abilità nell'uso delle mani che il manuale non ti può insegnare perché ce l'hai o non ce l'hai. Da qualche parte avevo letto che un buon falegname si distingueva dalla capacità di piegare il legno come voleva (su Internet trovi molti tutor che spiegano come fare ma quelli che veramente ci riescono bene sono pochi).

noted - ho scaricato un manuale della WS (tal gougeon book - https://www.westsystem.com/app/uploads/2...205-1.pdf) che spero di iniziare a leggere nel weekend

lo so che un mestiere manuale non si può mettere in un libro, ma ecco, qualcuno ci avrà provato (specialmente per i clinker, visto che sono le barche che mi fanno gola/ curiosità)... Big Grin leggerò!

(ma se l'epossidica è troppo rigida, si useranno ancora le colle, no?)
Se studi tutto il manuale completo in inglese direi che potrebbe equivalere ad un esame di ingegneria di quelli tosti 35
Ti consiglio però di scaricare anche la versione italiana che contiene un compendio dei lavoretti minori che sono poi quelli più ricorrenti (una barca in legno potrai costruirla di sana pianta forse una sola volta nella vita), ma con il catalogo dei vari prodotti WS, in particolare i vari tipi di additivi che rendono l'epossidica qualcosa di più che una semplice colla.

https://www.westsystem.com/app/uploads/2...talian.pdf

Inoltre spiega sinteticamente anche le caratteristiche di altri prodotti per il legno (tra cui le vernici), che ovviamente non sei obbligato a comprare da loro ma, conoscendone le caratteristiche e le applicazioni, potrai meglio orientarti su analoghi prodotti di marchi differenti e più economici.

(06-09-2023 19:39)Rockdamned Ha scritto: [ -> ](ma se l'epossidica è troppo rigida, si useranno ancora le colle, no?)

Non capisco bene cosa intendi per "rigida".
L'epossidica può fungere egregiamente anche da colla con poco da invidiare alla colla rossa (a base di resina resorcinica), anzi. Ovviamente occorre quella specifica per il legno (normalmente si riconosce per bassi valori di Tg - temperatura di transizione vetrosa) che è dotata di buona elasticità per assecondare i movimenti del legno anche se utilizzando i moderni legni lamellari e i compensati la costruzione risulta più rigida (cioè meno “viva”) rispetto a quella eseguita con i legni masselli o con quelli massicci.
Tempo fa scriveva su questo forum l’adv Polimeri dicendo che il suo mestiere era quello del formulatore chimico per prodotti epossidici e che ciò che noi chiamiamo genericamente “epossidica” in realtà comprende migliaia di varianti specifiche per tutti gli usi. I suoi interventi erano molto istruttivi (anche se non sempre facili da capire perché ogni tanto andava sul tecnico) ed è un peccato che non si leggano più (oppure mi sono sfuggiti)
Lavorare e verniciare il legno è il mio mestiere da ormai qualche decina di anni.

...le colle vinikiche si usano eccome e con ottimi risultati. Se vuoi maggior resistenza ci sono le poliuretaniche sia a caldo che a freddo.

Tu chiedi è ti risponderò da pro e non da hobbysta (come qualcuno qui mi vhiamò)...
ti ho scritto!
(13-09-2023 22:01)lupo planante Ha scritto: [ -> ]Lavorare e verniciare il legno è il mio mestiere da ormai qualche decina di anni.

...le colle vinikiche si usano eccome e con ottimi risultati. Se vuoi maggior resistenza ci sono le poliuretaniche sia a caldo che a freddo.

Tu chiedi è ti risponderò da pro e non da hobbysta (come qualcuno qui mi vhiamò)...

Ciao Paolo, da hobbista, io mi sono sempre affidato alle epossidiche in campo nautico (mio padre prima usava le resorciniche es. Aerodux), perché ho verificato che, in mancanza di mano e attrezzatura professionali, perdonano molti errori da "amatore", soprattutto se caricate con materiale compatibile con l'applicazione.
Concordi o pensi che un buon hobbista possa utilizzare anche le poliuretaniche o le viniliche (non sono vulenrabili con l'umidità?) con risultati accettabili?
(19-09-2023 15:53)clavy Ha scritto: [ -> ]Ciao Paolo, da hobbista, io mi sono sempre affidato alle epossidiche in campo nautico (mio padre prima usava le resorciniche es. Aerodux), perché ho verificato che, in mancanza di mano e attrezzatura professionali, perdonano molti errori da "amatore", soprattutto se caricate con materiale compatibile con l'applicazione.
Concordi o pensi che un buon hobbista possa utilizzare anche le poliuretaniche o le viniliche (non sono vulenrabili con l'umidità?) con risultati accettabili?

ciao, la poliuretanica da ottimi risultati ma ci vuole di certo un po di "mano", ma soprattutto vanno serrate, e quelle a caldo una pressa "a caldo".

Poi dipende cosa devi incollare.

L'epossidica va benissimo, ma ci sono anche qui delle accortezze: mai usarla sotto 5 gradi, va tenuta al caldo, (sia A che B), va miscelata per almeno 3 minuti senza esagerare, vanno gestiti gli accumuli per lo smaltimento (si surriscalda), va usata con dpi idonei, perchè anche se non "puzza" perchè esente da solventi, non fa propio benissimo... ecc ecc
(19-09-2023 16:36)lupo planante Ha scritto: [ -> ]ciao, la poliuretanica da ottimi risultati ma ci vuole di certo un po di "mano", ma soprattutto vanno serrate, e quelle a caldo una pressa "a caldo".

Poi dipende cosa devi incollare.

L'epossidica va benissimo, ma ci sono anche qui delle accortezze: mai usarla sotto 5 gradi, va tenuta al caldo, (sia A che B), va miscelata per almeno 3 minuti senza esagerare, vanno gestiti gli accumuli per lo smaltimento (si surriscalda), va usata con dpi idonei, perchè anche se non "puzza" perchè esente da solventi, non fa propio benissimo... ecc ecc

OK il surriscaldamento lo abbiamo esperito Big Grin, proseguo su questa linea allora, grazie!
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