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Versione completa: angolo eccessivo tra le 2 boline
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Qualche giorno addietro sono stato sulla barca di un amico; una barca inglese a doppia chiglia un Colvic 26 piedi. Barca sicuramente asciutta e marina ma ha un problema ovvero tra bolina a dritta e successiva bolina a sinistra l'angolo non è il teorico 90 gradi ne un più realistico 100 gradi ma si avvicina ai 120 gradi.

In pratica facendo i bordi non si avanza controvento; ho l'impressione che ci sia qualcosa da regolare e chiedo ad ADV più esperti quali cose si dovrebbero controllare e quali rimedi attuare per diminuire i gradi e passare non dico ai 90 gradi ma ci si potrebbe accontentare dei più realistici 100 gradi.

Qualsiasi idea, contributo è ben accetto.

Buon vento
(03-10-2023 00:12)orsopapus Ha scritto: [ -> ]Qualsiasi idea, contributo è ben accetto.

Dalle basi: c'è del vento, una barca capta questo vento e lo trasforma in una forza che agisce sul piano velicoin vari modi, questo sistema agisce sulla carena immersa in acqua che reagisce in vari modi, alla fine facendola avanzare. In genere.
Il miglior modo per fare funzionare tutto è "accordare" queste trasformazioni di energia in modo che se ne perda il meno possibile.
Mettere una chiglia molto performante su una barca portata da vele quadre non cambia un granché, come mettere su una caravella un piano velico da supertop bolina.
Non essendo i Colvic barche dotate di appendici immerse capaci di performance stupefacenti, metterci piani velici ultraperformanti non ha un gran senso; data una forma esistente di scafo/appendici, guarderei cosa sono riusciti a fare gli altri con le vele, si arriva a differenze di qualche grado in più o meno.
In altre parole, con delle vele "decenti" probabilmente si raggiunge il massimo di ciò che lo scafo può dare.
Un Biquille , come lo chiamiamo qui in Francia é conosciuto per non bolinare, due chiglie piccoline , che quando sbandi quella sopravvento non solo é inefficente visto la sua posizione, ma non aiuta nemmeno nel raddrizzamento, controlla bene con dei rilevamenti bussola che molte volte si hanno impressioni errate, poi mettiti il cuore in pacee quando vai di bolina metti un po' di motore
Potrebbe essere la carena sporca?
(03-10-2023 09:35)luca boetti Ha scritto: [ -> ]due chiglie piccoline , che quando sbandi quella sopravvento non solo é inefficente visto la sua posizione, ma non aiuta nemmeno nel raddrizzamento.

Ecco su questo concetto nutro dubbi. Mi sono sempre chiesto quali vantaggi potessero avere, a vela, le due chiglie. Conscio che non è il sistema migliore per contenere scarroccio e far velocità, tuttavia ho sempre pensato che a barca sbandata la chiglia sopravvento in realtà massimizza la sua spinta al raddrizzamento e quella sottovento si trova quasi verticale massimizzando la resistenza allo scarroccio, no?
Per capire, bisognerebbe sapere se i 120 gradi sono misurati tra le due prue bussola che la barca tiene sulle mure opposte, oppure è l'angolo tra le due rotte, rilevato per esempio sul gps.

Nel primo caso il problema è relativo prevalentemente alle vele che hanno un angolo di attacco troppo ampio, nel secondo caso può essere un mix tra questo problema sommato all'inefficienza del piano di deriva.
(03-10-2023 10:11)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]Ecco su questo concetto nutro dubbi. Mi sono sempre chiesto quali vantaggi potessero avere, a vela, le due chiglie. Conscio che non è il sistema migliore per contenere scarroccio e far velocità, tuttavia ho sempre pensato che a barca sbandata la chiglia sopravvento in realtà massimizza la sua spinta al raddrizzamento e quella sottovento si trova quasi verticale massimizzando la resistenza allo scarroccio, no?

Il raddrizzamento dipende esclusivamente dalla forma dello scafo e posizione verticale del centro di gravità. Se una chiglia unica ha per esempio il baricentro un metro sott'acqua e la rimpiazzo con due chiglie simmetriche di metà peso entrambe con il baricentro un metro sott'acqua, la posizione verticale del centro di gravità non cambia quindi il momento raddrizzante resta lo stesso. Ovviamente il centro di gravità complessivo dipenderà anche dal posizionameno di quello dello scafo, dell'albero, ecc ma una o due mezze chiglie non cambia niente; salvo ovviamente metterne due più pesanti o più profonde della singola, il paragone diventa senza senso perché allora potrei farlo direttamente sulla chiglia singola.
Cambia invece la componente idrodinamica, la superficie bagnata, ecc., lì un'appendice singola praticamente non ha rivali.
Ringrazio tutti per quanto postato.
@albert i circa 120 gradi tra le boline sono stati capcolati sia tramite cartografico che prendendo le 2 prue bussola.
La discussione era stata aperta non tanto per discuisire su singola chiglia o doppia chiglia ma su come ottimizzare l'angolo tra le 2 boline.

Secondo me sarebbe da controllare l'allineamento dell'albero e il sartiame; qualche ADV ha dritte da dare in proposito? Vorrei evitare di far intervenire un rigger visto che la barca è utilizzata solo per diporto ma vorrei anche che almeno si potesse tirare i bordi con un poco di soddisfazione.

Buon vento a tutti
Non è proprio facilissimo rispondere, bisognerebbe esser lì per capire.
Però prima cosa controllerei con attenzione la posizione del carrello del genoa.
Per verificare l allineamento dell albero , lo fai a occhio, metti la barca dritta, e guardi lalbero se pende da una parte o dall altra, poi verifichi longitudinalmente se é a poppa o a prua.
Una differenza laterale di qualche centimetro , incide poco o pochissimo, é un po' piu consistente la differenza prua poppa, in generale il tuo albero dovrebbe restare dritto o un po appoppato, mai verso prua.
IO cambierei barca.-
(03-10-2023 14:58)orsopapus Ha scritto: [ -> ]@albert i circa 120 gradi tra le boline sono stati calcolati sia tramite cartografico che prendendo le 2 prue bussola.

Ehm ... qui c'è qualcosa che non va: se gli angoli coincidono vuol dire che lo scarroccio è 0 gradi ... che su una barca del genere è improbabile.
Secondo me su una barca "siffatta", tra angolo rilevato tra le rotte nel gps e quello rilevato tra le prue, in assenza di corrente, ci dovrebbe essere una differenza di 10 gradi almeno.
Lo scopo di un biquille è di potersi appoggiare al fondo con la bassa marea, tutto il resto è optional.
A mia esperienza le prestazioni di bolina sono sempre modeste,ma non così disastrose almeno con quella che provai.
Mi accodo ai commenti consigliandoti alcune prove:
- con la drizza randa vai sulla landa dx e poi sulla sx per vedere se l'albero è dritto o pende lateralmente.
- sempre con la drizza randa e un peso attaccato (a barca ben ferma e dritta) vedi se e quanto pende l'albero:
dovresti avere 5/6° verso poppa, misurare circa 10/12 cm tra drizza e albero all'altezza del boma.
Questo per escludere errori di centraggio, poi si prova la bolina sui due bordi, ma serve almeno la bussola e un buon mostravento. Se le vele sono spanzate bolina non ne farai, in ogni caso i 40° con quelle chiglie te li scordi, vai di lusso se stai nei 50°, cioè 100° a virata, ma dipende da molti altri fattori...30
Grazie a tutti per i consigli.
Appena possibile vedremo di fare le verifiche di corretto settaggio albero.

@bullo ad avere i sghei si cambia barca altrimenti si va con quello che hai

Buon vento.

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I schei xè importanti, ma non solo quei.
Fermo restando che non sembra una barca boliniera, puoi sicuramente migliorare regolando adeguatamente drizza, base e carrello randa, la forma del genoa e i pesi a bordo. Magari 10 gradi li guadagni.
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